Categoria: Concorsi IdR e scorrimento GM 2004

  • USR per il Veneto: riconvocate le commissioni giudicatrici del concorso riservato

    USR per il Veneto: riconvocate le commissioni giudicatrici del concorso riservato


     


       L’Ufficio scolastico regionale per il Veneto – in ottemperanza a quanto stabilito dalle sentenze del Consiglio di Stato e del Tar Veneto – sta procedendo alla riconvocazione delle Commissioni giudicatrici del concorso riservato per l’insegnamento della religione cattolica (DDG 02 febbraio 2004) affinché le stesse procedano al riesame degli elaborati scritti dei ricorrenti.


       In particolare fonti ufficiali  precisano che, a seguito dei pareri forniti dall’Avvocatura di Stato, l’Ufficio scolastico regionale provvederà a sottoporre le prove scritte “alla sottocommissione che originariamente non le aveva esaminate” e che si è provveduto alla sostituzione di un componente della 1° commissione della scuola secondaria.


       Ovviamente sarà garantito l’anonimato delle prove da riesaminare, così come stabilito dalla sentenza n.2249/06 del Tar Veneto.


    La Redazione


     


    Snadir – venerdì 19 gennaio 2007

  • Accordo testo OSA ottobre 2005


    Servizio Nazionale per l’IRC

    della Conferenza Episcopale Italiana


     


     


    OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO


    PROPRI DELL’INSEGNAMENTO


    DELLA RELIGIONE CATTOLICA


    NELL’AMBITO DELLE INDICAZIONI NAZIONALI


    del secondo ciclo


     


     


    Testo sul quale è stata siglata l’intesa


    tra il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana


    e il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,


    il 13 ottobre 2005


     


     


     


    Il MINISTRO


    DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA


    E


    IL PRESIDENTE


    DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA


     


     


    In attuazione di quanto stabilito dall’Accordo di revisione del Concordato lateranense tra la Santa Sede e la Repubblica Italiana del 18 febbraio 1984 (cf art. 9, comma 2, e Protocollo addizionale, punto 5, lettera b, n. 1) e dalla successiva Intesa tra la Conferenza Episcopale Italiana e il Ministero, ora denominato dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, firmata il 14 dicembre 1985;


     


     


    attesa la necessità di adeguare  il «Programma di religione cattolica nella scuola secondaria superiore», sottoscritto dalle parti il 21 luglio 1987, alla luce delle indicazioni contenute nella legge 28 marzo 2003, n. 53, individuando gli «obiettivi specifici di apprendimento» propri dell’insegnamento della religione cattolica, nell’ambito delle «Indicazioni Nazionali» per il sistema dei Licei e degli Istituti di istruzione e formazione del secondo ciclo;


     


     


    CONVENGONO, CON LA PRESENTE INTESA,


     


    di adottare, per l’insegnamento della religione cattolica nel secondo ciclo, gli allegati obiettivi specifici di apprendimento, che saranno inseriti nelle «Indicazioni Nazionali». Per il sistema di Istruzione e formazione professionale valgono gli obiettivi specifici di apprendimento del primo biennio e le “conoscenze” e le “abilità” contrassegnate dall’asterisco del secondo biennio e del quinto anno. 


     


     


     


    Roma, 13 ottobre 2005

     


     


     


     


     


                     Il Presidente                                                                   Il Ministro


    della Conferenza Episcopale Italiana                   dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca


              Camillo Card. RUINI                                                   Letizia MORATTI


       


     


     


                                      


     




    Obiettivi specifici di apprendimento della religione cattolica del secondo ciclo scolastico


    del sistema dei Licei e degli Istituti di istruzione e formazione professionale


     


    PRIMO BIENNIO (I e II superiore)


     










    Conoscenze


    Abilità


     


    Desideri e attese del mondo giovanile, identità personale ed esperienza religiosa


     


    La proposta di salvezza del cristianesimo realizzata nel mistero pasquale di Cristo


     


    La Bibbia, documento fondamentale per la tradizione religiosa ebraico-cristiana: metodi di accostamento


     


    Gesù, il Figlio di Dio che si è fatto uomo: vita, annuncio del Regno, morte e risurrezione, mistero della sua persona nella comprensione della Chiesa


     


    L’uomo, “immagine e somiglianza” di Dio, persona


     


    La Chiesa mistero e istituzione: dalla Chiesa degli apostoli alla diffusione del cristianesimo nell’area mediterranea e in Europa


     


    Vita nuova nello Spirito, legge e libertà: caratteristiche fondamentali della morale cristiana


     


    Origine e fine dell’uomo secondo la religione cristiana


     


     


     


     


    Confrontare aspetti della propria identità con modelli di vita cristiana


     


    Individuare la specificità della salvezza cristiana e confrontarla con quella di altre religioni


     


    Analizzare nell’Antico e nel Nuovo Testamento le tematiche preminenti, i personaggi più significativi, la figura di Maria


     


    Individuare in Gesù Cristo i tratti fondamentali della rivelazione di Dio, fonte della vita e dell’amore, ricco di misericordia


     


    Cogliere le caratteristiche dell’uomo come persona nella Bibbia e nella riflessione dei cristiani dei primi secoli


     


    Riconoscere lo sviluppo della presenza della Chiesa nella società e nella cultura: dall’origine fino al medio evo


     


    Confrontare la novità della proposta cristiana con scelte personali e sociali presenti nel tempo


     


    Cogliere i significati originari dei segni, dei simboli e delle principali professioni cristiane di fede


     


    Riconoscere l’importanza e il significato dei sacramenti per l’inizio, lo sviluppo e la ripresa della vita cristiana


     


    Riconoscere i criteri e i segni di appartenenza ad un gruppo di persone, ad una comunità sociale e quelli di appartenenza alla Chiesa


     


    Comprendere il significato cristiano della coscienza e la sua funzione per l’agire umano


     


    Specificare l’interpretazione della vita e del tempo nel cristianesimo, confrontandola con quella di altre religioni


     



     SECONDO BIENNIO (III e IV superiore)


     










    Conoscenze


    Abilità


     


    L’uomo e la ricerca della verità: l’incontro tra filosofia e teologia, tra scienza e fede


     


    – * Dio, la religione e le religioni tra rivelazione e critica della ragione. Origine e significato della fede cristiana nell’Unità e Trinità di Dio


     


    – * Gesù nella ricerca moderna: corrispondenza ed unità tra il “Gesù della storia” e il “Cristo della fede”


     


    I principi dell’ermeneutica biblica per un approccio sistematico al testo


     


    – * La Chiesa e l’impero, gli stati nazionali, le democrazie e la modernità


     


    La riforma della Chiesa, il concilio di Trento, divisioni tra cristiani, la ricerca dell’unità


     


    – * Nuove espressioni di spiritualità cristiana nell’epoca moderna per la predicazione, la preghiera, l’educazione, la carità e la testimonianza di vita


     


    Evangelizzazione di nuovi popoli: rapporto tra fede e cultura locale


     


    – * Giustizia e pace, libertà e fraternità nelle attese dei popoli e nell’insegnamento del cristianesimo


     


     


    Riconoscere diversi atteggiamenti dell’uomo nei confronti di Dio e le caratteristiche della fede matura


     


    Argomentare una risposta a critiche ed  obiezioni formulate sulla credibilità della religione cristiana


     


    – * Applicare criteri ermeneutici adeguati ad alcuni testi biblici, in particolare a quelli relativi agli eventi principali della vita di Gesù


     


    – * Identificare nella storia della Chiesa dal medio evo all’epoca moderna nodi critici e sviluppi significativi


     


    Riconoscere l’attività missionaria della Chiesa nei diversi continenti e analizzare il rapporto fra evangelizzazione e vicende storico-politiche contestuali


     


    Individuare le cause delle divisioni tra i cristiani e valutare i tentativi operati per la riunificazione della Chiesa


     


    – * Cogliere in opere d’arte (architettoniche, figurative, letterarie e musicali …) elementi espressivi della tradizione cristiana


     


    – * Individuare il rapporto fra coscienza, verità e libertà nelle scelte morali dei cattolici


     


    Riconoscere la tensione tra realtà ed ideali, tra limiti dell’uomo e azione dello Spirito nella vita personale, sociale ed ecclesiale


     


    – * Accogliere, confrontarsi e dialogare con quanti vivono scelte religiose e impostazioni di vita diverse dalle proprie


     


     


     


     



     


    QUINTO ANNO


     










    Conoscenze


    Abilità


     


    – * La persona umana fra le novità tecnico-scientifiche e le ricorrenti domande di senso


     


    La Chiesa di fronte ai conflitti e ai totalitarismi del XX secolo


     


    – * Il concilio Vaticano II: storia, documenti, ed effetti nella Chiesa e nel mondo


     


    – * La dottrina sociale della Chiesa: la persona che lavora, i beni e le scelte economiche, l’ambiente e la politica


     


    – * La ricerca di unità della Chiesa e il movimento ecumenico


     


    Il dialogo interreligioso e il suo contributo per la pace fra i popoli


     


    – * L’insegnamento della Chiesa sulla vita, il matrimonio e la famiglia


     


     


    – * Cogliere i rischi e le opportunità delle tecnologie informatiche e dei nuovi mezzi di comunicazione sulla vita religiosa


     


    Riconoscere in situazioni e vicende contemporanee modi concreti con cui la Chiesa realizza il comandamento dell’amore


     


    – * Individuare nella Chiesa esperienze di confronto con la Parola di Dio, di partecipazione alla vita liturgica, di comunione fraterna, di testimonianza nel mondo


     


    – * Riconoscere le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa e gli impegni per la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato


     


    – * Individuare i percorsi sviluppati dalla Chiesa cattolica per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso


     


    – * Motivare le scelte etiche dei cattolici nelle relazioni affettive, nella famiglia, nella vita dalla nascita al suo termine


     


    Tracciare un bilancio sui contributi dati dall’insegnamento della religione cattolica per il proprio progetto di vita, anche alla luce di precedenti bilanci


     


     


     


     


     


     


     


     


     


     


     


     


     


     


     


     


     


     

  • Obiettivi specifici di apprendimento propri dell’Insegnamento della religione cattolica nell’ambito delle indicazioni nazionali del secondo ciclo

     obiettivi
    specifici di apprendimento propri dell’insegnamento della religione cattolica
    nell’ambito delle indicazioni nazionali del secondo ciclo

    il
    ministro

    dell’istruzione,
    dell´università e della ricerca
    e
    il presidente
    della conferenza
    episcopale italiana

    in
    attuazione di quanto stabilito dall´accordo di revisione
    del concordato
    tra la santa sede e
    la repubblica
    italiana
    del 18 febbraio 1984 (cf
    art. 9, comma 2, e protocollo addizionale, punto 5, lettera b, n. 1) e dalla
    successiva intesa tra la conferenza
    episcopale
    italiana e il ministero, ora denominato dell´istruzione, dell´università e
    della ricerca, per l´insegnamento della religione cattolica nelle scuole
    pubbliche, firmata il 14 dicembre 1985;

    attesa
    la necessità di adeguare  il «programma di religione cattolica nella scuola
    secondaria superiore», sottoscritto dalle parti il 21 luglio 1987, alla luce
    delle indicazioni contenute nella legge 28 marzo 2003, n. 53, individuando gli
    «obiettivi specifici di apprendimento» propri dell´insegnamento della religione cattolica, nell´ambito delle «indicazioni nazionali» per il sistema dei
    licei e degli istituti di istruzione e formazione del secondo
    ciclo;

    convengono,
    con la presente
    intesa
    ,

    di
    adottare, per l´insegnamento della religione cattolica nel secondo ciclo, gli
    allegati obiettivi specifici di apprendimento, che saranno inseriti nelle
    «indicazioni nazionali». per il sistema di istruzione e formazione professionale
    valgono gli obiettivi specifici di apprendimento del primo biennio e le
    “conoscenze” e le “abilità” contrassegnate dall’asterisco del secondo biennio e
    del quinto anno. 

    roma,
    13 ottobre 2005

       
          il presidente      
                                    
                       
    il ministro
    della conferenza episcopale
    italiana         dell´istruzione, dell´università e
    della ricerca
              camillo
    card.
    ruini                                         
    letizia moratti

     

  • Diritto alla scelta della sede

    Diritto alla scelta della sede

    Diritto alla scelta della sede assume per le persona handicappate un vero e proprio diritto perfetto per quanto riguarda la precedenza sull’assegnazione della sede di servizio all’atto dell’assunzione nella pubblica amministrazione.
    Dispone al riguardo l’articolo 21 della legge-quadro del 5 febbraio 1992, n. 104, che "la persona handicappata con un grado di invalidità superiore dei due terzi o con minorazioni ascrivibili alle prime tre categorie della tabella A annessa alla Legge 10 agosto 1950, n. 648, assunta presso gli Enti pubblici come vincitrice di concorso o ad altro titolo (ad esempio, in base alle norme sul collocamento obbligatorio), ha diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili".
    L’articolo 33 della citata Legge n. 104 prevede poi che "persona handicappata maggiorenne in situazione di gravità può usufruire dei permessi di cui ai commi 2 e 3, ha diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e non può essere trasferita in altra sede, senza il suo consenso" (comma 6).
    La locuzione "ove possibile" va intesa nel senso che il diritto dell’interessato ad ottenere il trasferimento della sede più vicina al proprio domicilio (evidentemente poter usufruire dell’assistenza dei suoi familiari) è subordinato all’assistenza nella sede stessa di un posto vacante corrispondente alla qualifica rivestita dal richiedente.
    Qualora manchi tale disponibilità, il diritto non può essere fatto valere fino a quando non si verifichino nuove vacanze dell’organico della sede prescelta.
    Per il docente di religione è così?
    Già in un mio contributo sollevavo la questione (cf. "Professione ir  1(2005) pp. 5 e 8"). Da alcune indiscrezioni sono a conoscenza per certo che la medesima questione è stata sollevata al Direttore dell’Ufficio scolastico regionale per la Campania, il Dr. Bottino. Il quale ha riferito loro che sarebbero stati gli ordinari diocesani a designare la sede per gli idr. La motivazione che viene data è il Concordato e l’Intesa del 1985 fra Ministero della Pubblica Istruzione e la Conferenza Episcopale Italiana.
    Quest’approfondimento è scaturito non solo perché sono beneficiario dell’art. 21 della legge 104/92, ma anche perché leggendo il punto 2.5 del DPR 751/85 (Intesa CEI – MPI) ho avvertito delle perplessità. Il punto 2.5 testualmente afferma "L’insegnamento della religione cattolica è impartito da insegnanti in possesso di idoneità riconosciuta dall’ordinario diocesano e da esso non revocata, nominati, d’intesa con l’ordinario diocesano, dalle competenti autorità scolastiche ai sensi della normativa statale"; al punto 2.7 sempre del DPR 751/85 viene detto "Gli insegnanti incaricati di religione cattolica fanno parte della componente docente negli organi scolastici con gli stessi diritti e doveri degli altri insegnanti… ".
    La mia attenzione si è subito soffermata sul "ai sensi della normativa statale" e su "stessi diritti e doveri degli altri insegnanti…". Quindi mi sono chiesto se la normativa statale precede tutto quello che sopra ho riportato perché non è valido anche per idr? Qualcuno mi diceva che non era possibile "scegliere la sede" perché si andava a toccare il Concordato e l’Intesa, ma non ero molto convinto. Ho voluto approfondire chiedendo ad un docente di diritto ecclesiastico presso la facoltà Federico II di Napoli.
    Il professore da me consultato mi ha spiegato che l’Intesa non va a negare le leggi dello stato italiano e per tale ragione, secondo lui, anche per gli idr beneficiari dell’art. 21 della legge 104/92 c’è la possibilità di far valere i propri diritti. Vorrei ricordare che l’art. 1.2 del legge 186/2003 "Norme sullo stato giuridico degli insegnanti di religione cattolica degli istituti e delle scuole di ogni ordine e grado" dispone che "Agli insegnanti di religione cattolica inseriti nei ruoli di cui al comma 1 (si trattasi  del personale docente e corrispondenti ai cicli scolastici previsti dall’ordinamento) si applicano, salvo quanto stabilito dalla presente legge, le norme di stato giuridico e il trattamento economico previsti dal testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, di seguito denominato "testo unico", e dalla contrattazione collettiva".
    Ebbene la stessa lettera della legge fa sicuramente salvo tale status giuridico, facendo chiaramente presumere, stanti i principi generali richiamati in apertura,  che la questione del raccordo con la legge 121/85 "Ratifica ed esecuzione dell’accordo con protocollo addizionale, firmato a Roma il 18 febbraio 1984, che apporta modifiche al Concordato lateranense dell’11 febbraio 1929, tra la Repubblica italiana e la Santa Sede" (che all’art. 4.2 subordina la mobilità territoriale degli idr al possesso da parte di questi del riconoscimento dell’idoneità rilasciata dall’Ordinario diocesano competente per territorio e all’intesa col medesimo Ordinario) è da intendere non nel senso che il diocesano abbia un potere di veto che possa estendersi fino a pregiudicare posizioni giuridiche fondamentali (come la parità di trattamento) e costituzionalmente garantite, ma nel senso che all’ordinario diocesano competa un semplice avallo formale nell’accertamento dei requisiti di cui allo stesso art. 4.2. Del resto la questione del (delicato) rapporto tra i due ordinamenti si è posta con particolare riferimento al tema delle "organizzazioni di tendenza", rispetto alle quali (per il precipuo fine cui sono istituite) sembra più plausibile un più penetrante intervento da parte delle Autorità ecclesiastiche.
    Volendo poi chiudere la vicenda, basterebbe citare qualche dispositivo di sentenza della corte costituzionale, che, richiamando il canone di ragionevolezza, impone di trattare in modo uguale situazioni uguali (et similia), e di trattare in modo differenziato situazioni tra loro incongruenti.
    E non c’è bisogno di perlustrare i tanti rotocalchi relativi alle fonti normative nel nostro ordinamento per sottolineare come le statuizioni di detta Corte siano fondanti e prioritarie rispetto a tutte le altre.
    La soluzione, a mio modesto avviso (premetto non sono esperto di giurisprudenza), potrebbe essere quella che gli ordinari diocesani aprono i loro orizzonti e adottino i criteri statali per non discriminare i docenti di religione, a cui lo stato ha riconosciuto un sacro santo diritto, nei confronti di docenti di altre discipline.

    Francesco Pisano

  • Piemonte: resi noti gli elenchi dei docenti IdR convocati per le assunzioni

    L’USR per la regione Piemonte ha reso noti gli elenchi dei docenti convocati per le assunzioni

    L’USR per la regione Piemonte ha pubblicato gli elenchi dei docenti convocati per le assunzioni a tempo indeterminato per l’a.s. 2005/2006 con riferimento al territorio di pertinenza di ciascuna Diocesi.

  • Sardegna: individuati i contingenti delle assunzioni in ruolo degli IdR

    L’USR per la regione Sardegna ha reso noti i posti suddivisi per diocesi

    L’USR per la regione Sardegna ha reso noto il contingente dei posti per le assunzioni a tempo indeterminato per l’a.s. 2005/2006 con riferimento al territorio di pertinenza di ciascuna Diocesi.

    Decreto n.10407/2 dell’13.7.2005 (file rtf)

    Elenco degli insegnanti aventi diritto alla nomina in ruolo (file excel)

  • Marche: individuati i contingenti delle assunzioni in ruolo degli IdR

    L’USR per la regione Marche ha reso noti i posti suddivisi per diocesi

    L’USR per la regione Marche ha reso noto il contingente dei posti per le assunzioni a tempo indeterminato per l’a.s. 2005/2006 con riferimento al territorio di pertinenza di ciascuna Diocesi.

    Decreto n.8028/C21 dell’11.7.2005 (file pdf)