Autore: maurizio

  • RSU 2006: i risultati in tempo reale

    RSU 2006: i risultati in tempo reale




    In attesa di conoscere dall’ARAN i dati definitivi delle elezioni RSU 2006, possiamo affermare che le liste della Federazione Gilda-UNAMS hanno già conseguito un numero di consensi superiore (+ 4,95 %) ai 53.485  ottenuti nella precedente tornata !

    Di seguito i risultati delle elezioni RSU 2006 così come pervengono alle  strutture periferiche della Federazione Gilda-Unams. Le scuole considerate sono quelle in cui è presente la lista Federazione Gilda-UNAMS.


    RSU 2006 – Totale nazionale voti –


    Scuole considerate: 3580 su 10770


































































































































    Lista


    Voti


    Percentuale


    Gilda-UNAMS


    56.136


    19.03


    FLC-CGIL


    81.205


    27.52


    CISL Scuola


    59.214


    20.07

    UIL Scuola

    36.842


    12.49


    SNALS Confsal


    44.351


    15.03

    COBAS

    7.894


    2.68

    UNICOBAS

    895


    0.30


    ANP-ANQUA/CIDA


    5.190


    1.76

    CISAL

    1.185


    0.40

    ALTRI

    2.128


    0.72


    Schede bianche


    1.725



    Schede nulle


    2.611



    Eletti Gilda-UNAMS


    1.895



    Aggiornato alle ore 10.35 del 23/01/2007

  • I RAPPORTI TRA LO SNADIR E LA GILDA. Intervista al Segretario Nazionale dello Snadir Prof. Orazio Ruscica

    I RAPPORTI TRA LO SNADIR E LA GILDA


    Intervista al Segretario Nazionale dello Snadir Prof. Orazio Ruscica


     


    Professore Ruscica, non le pare che lo schieramento con la Gilda possa fare storcere il muso a qualcuno?


    “Ci sembra importante precisare la posizione dello Snadir anche nei confronti della Gilda degli Insegnanti; qualcuno, infatti, ritiene quest’ultimo sindacato schierato troppo a sinistra per potere essere considerato un alleato dello Snadir nella prossima consultazione elettorale delle RSU e, quindi, nella lotta in favore dei docenti di religione. Per prima cosa è bene precisare che il nostro invito a votare in occasione del rinnovo delle RSU  è rivolto per presentare, sostenere e votare le liste della Federazione Gilda-Unams e non  le liste della Gilda degli Insegnanti che, peraltro, non esistono”.


    Questo vuole dire che era necessario che lo Snadir aderisse ad un organo federativo?


    “Esiste una Federazione Gilda-Unams e a questa abbiamo aderito sin dalla fine del 1997; in particolare la nostra adesione alla Federazione è avvenuta tramite l’Unams e all’interno di questa organizzazione sindacale lo Snadir si colloca numericamente come prima forza sindacale.


    Ed è indubbio che questa scelta ci ha dato l’opportunità di collocare lo Snadir in un contesto politico-sindacale più importante”.


    Quali sono i risultati siete riusciti a conseguire?


    “In questi anni lo Snadir, forte della sua forza politico-sindacale, ha raggiunto un obiettivo importante: lo stato giuridico dei docenti di religione. Nessuna persona di buon senso può negare la paternità di tale importante obiettivo”.


    C’è una “leggenda metropolitana” che tende a mettere in attiva luce la vostra adesione alla Gilda, e cioè la presenza ex politici di sinistra. Non le sembra che anche questo passaggio necessiti di un chiarimento?


    “Certamente non conosciamo uno per uno gli iscritti alla Gilda degli Insegnanti, però è difficile, per le scelte politico-sindacali effettuate in questi anni, collocare la Gilda degli Insegnanti tra i servi dell’una o dell’altra forza politica. Inoltre, se si vanno a scorrere gli interventi ufficiali della Gilda nazionale negli ultimi sei-sette anni non troviamo nulla che si opponga, ad esempio, all’assunzione in ruolo degli insegnanti di religione. Troviamo, anzi, soltanto dichiarazioni, peraltro sostenute anche dallo Snadir, che invitavano ad assumere con decisione anche il restante personale precario”.


    Qualcuno, dunque, intende strumentalizzare questo fatto, architettando confusione?


    “Forse la confusione che si fa è tra la Gilda degli Insegnanti e i Cobas o la Cgil. Questi ultimi due, che indubbiamente annoverano tra le loro fila militanti della sinistra radicale, hanno avversato, assieme ad altre sigle e partiti politici, in tutti i modi l’immissione in ruolo dei docenti di religione. A questi ci siamo opposti con decisione e tenacia, evidenziando anche il loro strabismo politico e sindacale.


    Ora è chiaro che il sistema della rappresentatività sindacale messo in piedi da Cgil-Csil-Uil, tramite la media derivante tra gli iscritti e i voti ottenuti in occasione delle elezioni per le RSU, non permette la necessaria pluralità delle organizzazioni sindacali. Insomma questo sistema fa si che oggi soltanto Cgil, Cisl, Uil e la Federazione Gilda-Unams siano le organizzazioni sindacali rappresentative nel comparto della scuola. Ricordo che i Cobas – gruppo sindacale con presenza di appartenenti alla estrema sinistra – non sono rappresentativi.


    In questo quadro è ovvio che è necessario federarsi con una della quattro sigle sindacali anzidette per beneficiare della rappresentatività sindacale. La questione è quindi quale sigla sindacale è in grado di lasciare piena autonomia amministrativa, organizzativa e politico-sindacale a quella organizzazione che decida di federarsi con essa, senza per questo esserne fagocitata. Questa possibilità ci è stata offerta dalla Federazione Gilda-Unams”.


    Per esempio? “Per dirla con un esempio tratto dal sistema uninominale per le elezioni politiche, nessun partito poteva presentarsi da solo, pena la sua completa esclusione o ridimensionamento nel panorama politico nazionale. E’ chiaro, quindi, come in quel sistema i partiti sceglievano di riunirsi in una coalizione o in un’altra”.


    Ora, continuando con l’esempio, chi dice che lo Snadir candidando i suoi nelle liste della federazione Gilda-Unams non può chiedere i voti a chi ha difficoltà a votare questa lista, dovrebbe chiedersi se in passato non ha votato i propri candidati presenti nell’una o nell’altra coalizione, che magari comprendeva liste non particolarmente vicini alle proprie idee politiche.


    Noi che teniamo molto alla nostra libertà sindacale e che auspichiamo una pluralità di soggetti rappresentativi, abbiamo scelto di collocarci nella Federazione Gilda-Unams: un libero spazio politico-sindacale dove sono coniugati in modo virtuoso professionalità, equità e trasparenza; dove la propria attività sindacale non è mai funzionale al potere di turno”.


     


    Rosario Cannizzaro

  • Sciopero 7 dicembre 2006

    Sciopero


    7 Dicembre 2006


     


     


    La Segreteria Nazionale dello Snadir ha deliberato di aderire allo sciopero indetto dalla Gilda degli Insegnanti


     


    Affinché


     


    * il Governo riveda la decisione di operare tagli alla scuola italiana;


     


    * sia accelerata la procedura di immissione in ruolo dei docenti di religione del terzo contingente;


     


    * sia garantito il programma di assunzione del personale precario della scuola;


     


    * sia aperta la trattativa per il rinnovo contrattuale;


     


    Contro


     


    * la diminuzione degli organici (i cosiddetti “risparmi” a seguito dell’aumento del rapporto alunni/classe) nell’ordine delle 60.000 unità, che andrebbe ad incidere anche sulle cattedre dei docenti di religione;


     


    * la soppressione delle graduatorie permanenti a partire dal 2010;


     


    * riduzione degli specialisti di lingua straniera alle primarie di circa 12.000 unità.


     


    Roma, 30 novembre 2006            


    La Segreteria Nazionale dello SNADIR

  • Spagna: la FERC contro la riduzione delle ore di religione

    Spagna: la FERC contro la riduzione delle ore di religione


     


    La Federazione degli Insegnanti di Religione della Catalogna esprime la massima preoccupazione di fronte alla bozza del decreto del Ministero dell’Educazione, con il quale si vuole ridurre considerevolmente le ore di religione nelle scuole.


    Bisogna apprezzare il contributo della religione, dal punto di vista della pluralità e della cultura, in quanto portatrice di conoscenze e di valori che aiutano a creare una società più aperta. Viviamo momenti educativi in cui non ci possiamo permettere il lusso di trascurare e ignorare la presenza del nucleo storico del cristianesimo, importante per la formazione dell’Europa, nella letteratura, nell’arte, nella musica e nelle scienze. Il poeta Salvador Espriu, agnostico convertito, affermava che una società priva di conoscenze bibliche era una società depauperata.


    Spero che il buon senso e la logica della ragione dei nostri governanti servano a correggere gli errori. Errori che potrebbero lasciare molte famiglie prive di questi referenti e che potrebbero far perdere ad alcuni professionisti il loro posto di lavoro. 


     


    Bernat Villaronga


    Presidente della FERC della Catalogna


    Barcellona

  • La Camera ha approvato il maxiemendamento alla finanziaria 2007. CONFERMATI I TAGLI AL SETTORE ISTRUZIONE

    la camera ha approvato il maxiemendamento alla finanziaria 2007

    confermati  i  tagli  al  settore  istruzione

     

       purtroppo i nostri timori sul futuro della scuola erano fondati: il maxiemendamento alla finanziaria, infatti, è stato approvato dalla camera nella parte riguardante la scuola senza nessuna delle modifiche da più parti sollecitate, e questo dopo che numerosi politici della maggioranza si erano esposti pubblicamente assicurando che, in realtà, il testo dello strumento finanziario era ancora in fase di definizione.

       i tagli alla scuola risultano dunque confermati; ciò vuol dire:

    • diminuzioni dell’organico (i cosiddetti “risparmi” a seguito dell’aumento del rapporto alunni/classe) nell’ordine delle 60.000 unità,
    • precari assunti solo se sarà possibile una “copertura economica”,
    • soppressione delle graduatorie permanenti a partire dal 2010,
    • diminuzione del numero delle cattedre e dei docenti a seguito degli interventi per favorire il “successo scolastico”,
    • riduzione degli specialisti di lingua straniera alle primarie di circa 12.000 unità.

       avevamo  accolto con favore le dichiarazioni di coloro che – a partire dal ministro padoa schioppa – spiegavano come il governo avrebbe ascoltato le proteste e avrebbe arginato il malcontento con le necessarie modifiche al testo; adesso  invece non possiamo non stigmatizzare come sul settore scuola  la scure dei tagli si sia abbattuta senza sconti.   azzardiamo l’ipotesi che il governo ritenga il settore dell’istruzione secondario rispetto ad altri: in questo caso, l’italia avrebbe davvero fatto un grosso passo indietro rispetto agli altri stati dell’unione europea. auspichiamo che l’autorevole intervento del senato possa rimediare a tali gravi errori.

       in ogni caso la segreteria nazionale dello snadir – a seguito delle inevitabili ricadute negative  sui docenti di religione – valuterà gli sviluppi della situazione ed eventualmente  deciderà di mettere in atto importanti  iniziative  a tutela di  tutto il personale della scuola.

    orazio ruscica

    segretario nazionale snadir

     

    snadir – 21 novembre 2006

  • Lo Snadir al MPI per un confronto sulle questioni più urgenti

    Lo Snadir al MPI per un confronto sulle questioni più urgenti


     


       Giovedì 16 novembre u.s. il Prof. Orazio Ruscica, Segretario Nazionale Snadir, ed il Prof. Ernesto Soccavo, della Segreteria Nazionale, hanno incontrato, presso il Ministero della Pubblica Istruzione, il Dott. Giampaolo Pilo ed il Dott. Luciano Chiappetta per un confronto sulle questioni ancora aperte circa la posizione lavorativa degli insegnanti di religione, sia quelli in ruolo sia i docenti della cosiddetta quota del 30%.


       Sono stati affrontati numerosi punti e in diversi casi è stato possibile intravedere anche delle soluzioni a breve termine.


       Lo Snadir ha chiesto garanzie circa i tempi per le assunzioni in ruolo dei docenti del terzo contingente; per essi è prevedibile la formalizzazione dell’immissione in ruolo negli stessi tempi del secondo contingente.


       Lo Snadir ha poi riferito circa gli errori riscontrati nella determinazione dell’assegno ad personam nei contratti individuali di lavoro dei docenti di religione del 2° contingente assunti in ruolo al 1° settembre 2006. Il Ministero del Tesoro dovrebbe provvedere in queste settimane ad una correzione e rideterminazione della specifica voce.


       E’ stata posta poi dallo Snadir la questione della ricostruzione di carriera degli  Insegnanti di religione assunti nel 1° contingente (9.222), i quali potrebbero vedere slittare nel tempo la loro progressione economica nel successivo gradone stipendiale, a causa delle modalità di calcolo del loro servizio pre-ruolo.  Lo Snadir ha insistito affinché sia riconosciuta la valutazione più favorevole tra la conservazione della posizione stipendiale già maturata e la nuova ricostruzione di carriera.


    Per i colleghi della quota del 30% lo Snadir ha fatto rilevare la necessità che gli Uffici Scolastici Regionali procedano ad una verifica circa eventuali pensionamenti di Idr già immessi in ruolo lo scorso anno con il primo contingente e circa gli Idr che, in possesso dei requisiti richiesti., sono passati su altro insegnamento. Questo consentirebbe lo scorrimento delle graduatorie, così come è già avvenuto in diverse diocesi, e aprirebbe la strada alla immissione in ruolo di alcuni colleghi della quota del 30%. Lo Snadir ha anche auspicato che il Ministero lasci operativa la graduatoria anche nei prossimi anni in modo da offrire una risposta alle legittime aspettative degli Idr della quota del 30% di una loro collocazione in ruolo.


    Snadir – 18 novembre 2006

  • Approvato dal Senato il nuovo esame di Stato

    Approvato dal Senato il nuovo esame di Stato


     


    E’ stato approvato nel pomeriggio del 15 novembre u.s. dal Senato il disegno di legge n. 960 che ristruttura gli esami di Stato conclusivi dei corsi di studi di istruzione secondaria superiore. Ora il testo passa alla Camera per l’approvazione definitiva.


    In sintesi il ddl n.960




    • Commissioni. Saranno miste e costituite per metà da docenti interni e per l’altra metà da docenti esterni agli Istituti. Nella formula attuale, le Commissioni sono costituite da docenti tutti interni.


    • Presidenti. Opereranno su non più di due classi. Attualmente i Presidenti possono essere chiamati ad operare su un numero consistente di classi, rendendo la funzione meramente burocratica.


    • Ammissione. Ritorna lo scrutinio di ammissione all’esame, da parte dei Consigli di classe.


    • Debiti. L’ammissione agli esami sarà subordinata all’assolvimento di tutti i debiti formativi accumulati negli anni precedenti. Attualmente si può essere ammessi all’esame anche con debiti formativi non assolti.


    • Ammissione anticipata. Potranno essere ammessi all’esame di stato, gli studenti del quarto anno della scuola secondaria che abbiano conseguito almeno la media dell’otto nello scrutinio finale e quella del sette nei due anni precedenti.


    • Scuole non statali. Potranno essere ammessi all’esame solo gli studenti di scuole pareggiate o legalmente riconosciute in cui funziona l’intero corso di studi.


    • Privatisti. I candidati privatisti che non hanno frequentato il quinto anno, dovranno sottoporsi ad un esame preliminare davanti al Consiglio di classe della scuola statale presso cui sosterranno l’esame.


    • Residenza. Non sarà possibile sostenere l’esame fuori dal comune (o dalla provincia o dalla regione) di residenza, in caso di presenza dell’indirizzo di studi, senza l’autorizzazione dell’Ufficio Scolastico Regionale.


    • Prove. Restano confermate le tre prove scritte (con terza prova ancora predisposta dalla Commissione, ma su modelli predisposti dall’INVALSI) e la prova orale su tutte le materie dell’ultimo anno.


    • Voti. Il punteggio resterà espresso in centesimi, ma con diversa distribuzione dei pesi: 45 punti per le prove scritte, 30 per la prova orale e 25 per i crediti, rispetto ai 45, 35 e 20 della formula attuale.


    • Bonus. Resta la facoltà per la Commissione di attribuire fino ad un massimo di 5 punti di bonus agli studenti che ottengono almeno 70 nelle prove e sono in possesso di un credito di almeno 15 punti.


    • Lode. Prevista per i candidati che conseguono il voto di 100/100 senza ricorrere al bonus di 5 punti.


    • Premi. Finalizzati alla prosecuzione degli studi, saranno destinati agli studenti che hanno superato l’esame con lode.

     


    Snadir – 17 novembre 2006