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  • Automazione dei contratti degli incaricati annuali di religione. Indicazioni agli insegnanti di religione incaricati annuali per sollecitare la sottoscrizione dei contratti entro il 1° settembre 2021

    Il Ministero dell’istruzione con l’Avviso al SIDI del 27 agosto 2021, ha ribadito quanto previsto dalla Nota n. 15826 del 31 luglio 2017 con la quale, recependo le nostre osservazioni, ha indicato la procedura corretta d’avvio dell’anno scolastico relativamente alla stipula, gestione e trasmissione dei contratti automatizzati degli incaricati annuali di religione. Il ministero ha sottolineato che tale procedura “risulta efficace soltanto se tutti gli attori coinvolti nella stessa operano all’insegna della puntualità”.

    In particolare, il Miur ha accolto la nostra indicazione circa l’inserimento dei contratti annuali nel sistema SIDI, da parte delle segreterie scolastiche, già dalla fine del mese di agosto. Inserimento che dovrà utilizzare le specifiche funzioni dettate dalle disposizioni fornite dalla Nota n. 2966 del 1 settembre 2015 della Direzione generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statisticae aggiornate con la Nota prot. 214 del 29 gennaio 2018.
     
    Entro il 5 e il 13 settembre (date di trasmissione al MEF degli ordini di pagamento) sarà obbligo dei dirigenti scolastici provvedere a convalidare e trasmettere a NoiPA i contratti suddetti per permettere la regolare corresponsione degli emolumenti ai docenti incaricati annuali.
    Come si ricorderà, il Ministero dell’istruzione in ottemperanza alle norme che prescrivono la dematerializzazione dei contratti, dal 1° settembre 2015 ha informatizzato i contratti degli incaricati annuali di religione.
    Il MEF – Ministero dell’Economia e Finanza assicurerà un flusso straordinario per garantire agli incaricati di religione la liquidazione dello stipendio del mese di settembre entro le scadenze abituali.
    Il sistema (SIDI) prevede le seguenti tipologie di contratti:
    • N05 incarico di religione (docente con ricostruzione di carriera o che ha maturato il diritto alla stessa – “Focus IRC” aggiornato 7 settembre 2020; RPD liquidata per tutta la durata dell’incarico).
    • N27 incarico di religione (docente senza ricostruzione di carriera; RPD corrisposta soltanto per 10 mesi).
    • N28 supplenza di religione fino al termine delle lezioni (Non spetta RPD).
    I docenti di religione che negli anni scolastici precedenti sono già stati destinatari di altri incarichi di religione manterranno la stessa partita di spesa fissa.
     
    Il Miur consiglia alle segreterie scolastiche, prima di procedere all’inserimento dei contratti,  il documento  “Focus IRC” e la restante documentazione disponibili nella pagina SIDI "Documenti e Manuali->Gestione  rapporti di lavoro personale scuola in cooperazione applicativa con MEF" .
    Al fine di evitare indebiti pagamenti, le segreteria scolastiche dovranno prestare particolare attenzione nella scelta della tipologia di contratto, in quanto il MEF considererà come indebiti i compensi già liquidati in base al contratto annullato anche nel caso di stipula di altro contratto in luogo del precedente.
    Inoltre, è bene precisare che le ore "aggiuntive"(max 6) oltre l’orario d’obbligo(18 ore) sono quelle, prestate dai docenti di scuola secondaria nell’ambito della stessa istituzione scolastica, da indicarsi nel prospetto R-1 utilizzando la casella "ore aggiuntive"; le stesse saranno retribuite fino al 30 giugno.
     
    Perché la procedura automatizzata possa essere operativa, tutti i docenti incaricati annuali di religione dovranno sollecitare la propria istituzione scolastica secondo le seguenti indicazioni:
    1.     Consegnare in segreteria – e richiedere che venga subito protocollata – la lettera di “Assunzione in servizio 2021/2022. Sollecito contratto automatizzato” (pubblicata in calce al presente articolo).
    2.     Consegnare in segreteria – e richiedere che venga subito protocollata – la proposta di nomina della Curia (1).
    3.     Esigere che – ricevuta la nomina della Curia (1) – tutti i dati relativi al contratto da sottoscrivere vengano inseriti tramite le nuove funzioni SIDI al nodo Area “Fascicolo Personale Scuola -> Gestione Giuridica e Retributiva Contratti Scuola ->Rapporti di lavoro/indennità di maternità in cooperazione applicativa -> Supplenze brevi, per maternità, indennità di maternità fuori nomina e incarichi di religione”.
    I superiori tre punti devono essere espletati entro il 31 agosto.
    4.     Tenere presente che non è sufficiente inserire i dati al SIDI per avere la liquidazione dello stipendio in tempo utile.
    5.     È necessario che l’ufficio di segreteria validi l’operazione con l’account del DS. Per fare questo occorre scegliere il profilo “Utente DS” , ”Rapporto di lavoro/Indennità  di maternità  in cooperazione applicativa”, “Supplenze brevi per maternità  Indennità  di maternità  fuori nomina e Incarichi di religione”, “Instaurazione del rapporto di lavoro”, “Convalida/Rinvio a segreteria”, operare la ricerca anagrafica del docente, selezionare il nominativo e ”Validare”. Immediatamente dopo l’ufficio di segreteria deve entrare nel SIDI come utente scuola, trasmettere i dati cliccando su ”Presa di servizio e Trasmissione a NOIPA”.  
    N.B. Fino al 31 agosto le scuole non dovranno assolutamente trasmettere il contratto a NoiPa (pena l’annullamento), ma soltanto caricare i dati relativi al contratto dell’incaricato.
     
    Le seguenti operazioni vanno effettuate dal 1° settembre al 13 settembre.
    6.     Richiedere di allegare ai contratti una copia conforme della documentazione di rito già presente nel fascicolo personale del docente incaricato annuale, poiché  “la validità di tale certificazione viene meno solo per effetto di attribuzione di contratto a tempo indeterminato, in occasione del quale la certificazione dovrà essere riprodotta” (Nota prot. 8550 del 29.08.2013).
    7.     Ribadire che la decorrenza da attribuire ai contratti a tempo determinato relativi all’anno scolastico 2021/2022 è quella del 1° settembre; ovviamente ogni incaricato annuale di religione dovrà prendere effettivo servizio nella propria istituzione scolastica il 1° settembre 2021.
    8.     Infine, ricordare all’ufficio di segreteria della scuola che il contratto – dopo che è stato “accettato da NoiPa” – va stampato, firmato e inviato, assieme a tutta la documentazione comprese le variazioni giuridiche, alla Ragioneria di Stato competente, utilizzando le funzioni indicate nella Nota prot.214 del 29 gennaio 2018.
     
    Quindi, in sintesi:
    • Consegnare in segreteria – Entro il 31 agosto 2021 –  la nomina della Curia e chiedere che i propri dati (forniti esibendo il tesserino fiscale o tessera sanitaria) relativi al contratto di lavoro, vengano inseriti nel SIDI nel periodo 27 – 31 agosto 2021; i dati non dovranno essere inseriti prima del predetto periodo.
    • Informare la scuola, se si ha diritto, di disporre la corresponsione degli assegni familiari.
    • Verificare che la scuola abbia individuato correttamente il tipo di contratto e l’orario di servizio.
    • Il 1° settembre
      • prendere servizio (nel rispetto delle misure organizzative di sicurezza specifiche anti-contagio da COVID-19)
      • chiedere alla segreteria che il contratto – già in parte inserito nel SIDI – venga
        • VALIDATO dal dirigente
        • TRASMESSO alla Ragioneria (entro e non oltre il 5 e il 13 settembre).
    Considerato quanto sopra, si invitano i docenti interessati ad attivarsi perché gli uffici competenti delle Curie consegnino loro le proposte di nomina PRIMA del 31 agosto; diversamente la procedura di cui sopra non potrà essere messa in atto, il sistema automatizzato non potrà ricevere i contratti entro 13 settembre e i docenti riceveranno le retribuzioni in ritardo.
    Siete invitati a comunicarci  eventuali problematiche – dopo aver compilato il FORM –  all’indirizzo contrattitelematici@snadir.it , così da segnalarle immediatamente al MI e al Mef.
    Ricordiamo, infine, che è possibile controllare lo stato del proprio contratto sia nell’area riservata (Self service) del portale di NoiPA che su “Istanze on line”.
     
    La Redazione
     
     
     
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    (1) Nelle Regioni dove, ai sensi dell’art. 3 comma 10 della legge 186/2003, è predisposto il decreto di assegnazione sede e orario di insegnamento, è sufficiente presentarsi a scuola per la sottoscrizione del contratto individuale di lavoro.
     
     
    Snadir – Professione i.r. – 27 agosto 2021, h. 18,00

     

  • Lo Snadir a Corlazzoni: per favore, si dedichi ad altro e lasci stare l’Irc

    Siamo alle solite. Ogni anno, in estate, leggiamo i soliti interventi a proposito dell’ora di religione. Ragioni trite e ritrite. C’è chi vorrebbe abolirla, chi non ne comprende la funzione, chi vorrebbe mandare tutti a casa, chi teme l’indottrinamento dei ragazzi e delle ragazze. C’è persino chi sputa bile per via dei “raccomandati della curia”.
     
    Questa volta le critiche arrivano dalle pagine de “Il fatto quotidiano” in un articolo firmato dal giornalista e maestro Alex Corlazzoni. Scrive Corlazzoni: “Stiamo parlando di un’educazione introdotta nelle scuole più di cent’anni fa (e le altre materie invece?). […] Nel 2002 la società è cambiata. Nelle nostre classi non ci sono solo bambini figli di genitori di tradizione cattolica ma anche atei, agnostici, musulmani, ebrei, induisti, buddisti. Che senso ha parlare solo di religione cattolica? I tradizionalisti mi diranno che la religione cattolica fa parte del nostro patrimonio culturale, ed è vero, ma perché non studiare le religioni anziché una sola? Perché avere insegnanti che entrano in classe solo per parlare di cattolicesimo in un momento in cui solo la valorizzazione delle differenze può aiutarci a evitare futuri conflitti?”.
     
    Corlazzoni è però, forse, rimasto indietro a quando era lui stesso a frequentare l’ora di religione a scuola. Se invece di sparare sentenze da sotto l’ombrellone si informasse su ciò che davvero è oggi l’ora di religione siamo certi che i toni e le parole da lui usate sarebbero molto diversi.
     
    Chi frequenta oggi l’ora di religione sa bene che durante quest’ora gli studenti hanno la possibilità di conoscere bene  le  tradizioni,  la  cultura  e  la  religione  che  ha  segnato  le  radici  del nostro paese, anche in relazione alla storia dell’arte e della nostra letteratura, sempre con uno sguardo interreligioso e favorendo l’incontro con le altre  culture e le altre religioni (non a caso in molte realtà sono sorte felici collaborazioni con altre comunità religiose presenti sul territorio). 
     
    L’ora di religione oggi offre agli alunni strumenti e contenuti per una riflessione critica sulla complessità dell’esistenza umana, anche e soprattutto nell’idea di un confronto tra il cristianesimo e altre religioni. Tolleranza e accoglienza sono le parole d’ordine di questo insegnamento. 
     
    Che si smetta  dunque di equiparare  l’ora di religione a un’ora di catechesi, invece di considerarla per quello che è, ossia un’ora di formazione culturale indispensabile per cogliere aspetti fondamentali della vita, delle tradizioni del nostro Paese, di quell’insieme di regole, precetti e valori che appartengono alla nostra coscienza collettiva anche per poter meglio confrontarci con altre religioni e altri sistemi di significato, così da avere una visione sistematica della complessità dell’esistenza umana.
     
    Ma le sciocchezze non finiscono qui. Continua Corlazzoni “È, inoltre, assurdo che nelle scuole arrivino a insegnare religione persone scelte dalle diocesi.”. A questo proposito, oltre a farci una risata, precisiamo ancora una volta che gli insegnanti di religione cattolica non sono stati immessi nei ruoli della scuola statale dal vescovo, bensì a seguito di regolare concorso bandito con decreto dirigenziale del 2 febbraio 2004 in attuazione della legge n.186 del 18 luglio 2003.
     
    A Corlazzoni, invece, suggeriamo per le prossime vacanze di dedicarsi ad attività maggiormente ricreative. Un sudoku, per esempio.


    Orazio Ruscica, Segretario nazionale Snadir
     
    Snadir – Professione i.r. – 14 agosto 2021 – h.19,45
     
  • La scuola non si riapre per decreto. Comunicato stampa unitario di Federazione GILDA-Unams/SNADIR, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals e Anief

    La decisione di adottare il green pass per il personale scolastico, con relative sanzioni in caso di inadempienza, è stata assunta dal Governo in modo unilaterale, nonostante la Amministrazione Scolastica e Sindacati siano da tempo impegnati a trovare soluzioni utili per far ripartire la scuola in presenza. Anche per questa ragione, in una categoria già vaccinata al 90%, il provvedimento assunto sta alimentando forti tensioni, come spesso accade quando si assumono decisioni frettolose e radicali, inadeguate a cogliere la complessità delle situazioni. Se certamente qualsiasi intervento da parte dell’Amministrazione sul rapporto di lavoro dei suoi dipendenti deve trovare un preliminare confronto con le parti sociali, al di là di un giudizio di merito sull’utilità e sulla legittimità della norma introdotta, ci si chiede ad esempio come tale obbligo si potrà estendere al personale precario, le cui prestazioni si richiedono nel giro di poche ore e più in generale come si intendono condurre gli accertamenti e le procedure sanzionatorie introdotte dal Governo.

    Restano nel frattempo irrisolti altri aspetti che incidono fortemente nel determinare le necessarie condizioni di sicurezza. Non si decongestionano le classi sovraffollate adottando provvedimenti strutturali, si preferisce ricorrere a fragili misure una tantum per il recupero (peraltro solo fino a fine anno solare), non si tutela il personale scolastico scaricandogli ogni genere di incombenza (dal controllo degli accessi, alla sanificazione degli ambienti) senza introdurre alcun presidio sanitario per coordinare interventi e iniziative. Con un provvedimento sostanzialmente inefficace rispetto alla presenza a scuola di 8 milioni di studenti, si scaricano sui lavoratori tutte le conseguenze di scelte non fatte.
     
    Noi avevamo invocato un provvedimento chiaro, che individuasse precisi adempimenti, ma anche responsabilità dirette in capo allo Stato e affidasse al negoziato fra le parti gli aspetti che riguardano la gestione del rapporto di lavoro. L’incursione del Governo complica il percorso verso possibili soluzioni condivise.
     
    Il sindacato ha fatto proprio l’obiettivo e i connessi impegni per un ritorno a scuola in presenza, considerando a tal fine fondamentale il buon esito della campagna vaccinale, per la quale per primi, a suo tempo ha rivendicato una priorità di attenzione per il personale scolastico.
     
    Per questo non abbiamo condiviso l’interruzione, da parte del Governo, della priorità vaccinale in primavera per il personale della scuola, proprio perché ravvisavamo un rallentamento nel percorso per raggiungere il rientro in presenza. Proprio l’altissima percentuale di coloro che responsabilmente si sono sottoposti alla vaccinazione, dando prova di senso civico, pone oggi le premesse per gestire senza inaccettabili forzature e tensioni, una situazione già affrontata allorquando non si disponeva del vaccino.
     
    Le scriventi Organizzazioni Sindacali, confermano sin d’ora la disponibilità a proseguire il confronto con l’Amministrazione per individuare soluzioni che tutelino la salute di tutti i lavoratori, a partire da quelli “fragili” per i quali va eliminato ogni rischio di emarginazione ed esclusione dal mondo del lavoro, realizzando un sistema didattico-organizzativo che sia rispettoso delle norme sul distanziamento, provvedendo al decongestionamento delle classi sovraffollate attraverso lo sdoppiamento delle stesse in modo strutturale.
     
    Chiediamo, nel frattempo, che si faccia chiarezza sulle indicazioni per il distanziamento in classe; che non si realizzi, con il taglio dell’organico aggiuntivo Covid, nessun arretramento su misure di sicurezza per ragioni economiche e che sia immediatamente rimossa ogni reticenza da parte dell’Amministrazione nel fornire sia i dati relativi agli esiti del contagio in ambito scolastico, che l’esatto stato della campagna vaccinale. La disponibilità di dati attendibili, completi e puntuali rappresenta una condizione imprescindibile per la messa a punto, a partire dall’aggiornamento del protocollo sicurezza, di una strategia di intervento realmente efficace e non di sola immagine, ma anche per valorizzare un clima di confronto, che interventi così discutibili nel metodo e nel merito rischiano invece di compromettere irreparabilmente.
     
    La sicurezza per decreto è in netta antitesi con l’efficace politica del confronto e della condivisione necessaria in epoca di pandemia. Alla vigilia di appuntamenti importanti per il Paese serve ricercare le soluzioni ai problemi attraverso il dialogo ed il confronto, azioni a cui il sindacato non si è mai sottratto. I diktat alimentano tensioni e ostilità anche nei contesti in cui come nella scuola si è già dimostrata altissima responsabilità e senso civico.
     
     
    Roma, 11 agosto 2021
     
     
     
  • Immissioni in ruolo a seguito scorrimento della GM 2004, ripartizione dei 673 in contingenti regionali

    Il Ministero dell’istruzione ha pubblicato con il Decreto ministeriale n.252/2021, la tabella di ripartizione dei posti per le assunzioni in ruolo di 673 docenti di religione aventi diritto allo scorrimento delle graduatorie del concorso bandito il 2 febbraio 2004.
     
    Secondo i dati da noi rilevati, gli aventi diritto presenti ancora in graduatoria sono inferiori a quelli comunicati.
     
    Lo Snadir chiede che siano assegnati tutti i 673 posti autorizzati dal Mef, permettendo così scorrere delle GM 2004 fino al loro completo esaurimento in quasi tutte le Regioni. Pertanto, invita il Ministero, dopo le nomine, a procedere con una verifica dei posti utilizzati effettivamente, così che questi eventuali posti non fruiti possano essere ripartiti su altre Regioni o diocesi.
     
    I posti assegnati devono essere utilizzati a livello regionale fino al 70%; qualora si raggiunga tale quota in un settore, gli eventuali posti eccedenti potranno essere utilizzati nell’altro settore. Si veda in tal senso il DM protAOODGPER 14377 del 13 luglio 2007.
     
    Inoltre, occorre tenere presente che i docenti assunti in ruolo hanno diritto ai sensi dell’art.1ter della legge n.27 del 3/2/2006, ad essere inquadrati con un assegno ad personam derivante dalla differenza stipendiale tra la retribuzione in godimento al 31 agosto dell’a.s. precedente e lo stipendio base.
     
    Infine, è bene ricordare che le istituzioni scolastiche, dopo aver compilato il Form con l’inserimento dei dati al SIDI, dovranno predisporre un contratto cartaceo da inviare alla RTS di competenza per la liquidazione dello stipendio spettante.
     
    I docenti interessati allo scorrimento della GM 2004 potranno contattare i nostri responsabili regionali/provinciali per eventuali chiarimenti e farsi assistere in questa fase.
    • Abruzzo: 800 820 736 (tasti 1, 3) – 380 727 0777
    • Basilicata: 800 820 794 (tasto 1) – 349 374 2381
    • Calabria: 800 820 768 (tasti 1, 3) – 348 061 8927
    • Campania: 800 820 742 (tasti 3, 4) – 329 039 9659 – 340 067 0924 – 340 067 0921
    • Lazio: 800 820 745 (tasto (tasti 1, 2, 3, 4) – 347 340 8729 – 349 274 5895
    • Molise: 800 820 794 (tasto 2)
    • Puglia: 800 820 748 (tasti 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7) – 329 001 9128
    • Sardegna: 800 820 749 (tasto 5) – 340 067 0940
    • Sicilia: 800 820 752 (tasti 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8) – 349 568 2582
    • Toscana: 800 820 753 (tasti 1, 4, 6, 7) – 347 345 7660.

     

    Snadir – Professione i.r. – 10 agosto 2021 – h.16,00
  • Anche gli IdR senza titolo potranno fare i supplenti fino al termine delle lezioni. Confermato quanto già sancito negli anni precedenti per il personale in via di conseguimento del titolo per l’IRC

    La Circolare ministeriale n.25089 del 6 agosto 2021, avente per oggetto “Anno scolastico 2021/2022 – Istruzioni e indicazioni operative in materia di supplenze al personale docente, educativo ed A.T.A.”,  conferma la Circolare ministeriale n.26841 del 5 settembre 2020 , la Circolare Miur prot.37381 del 29 agosto 2017 , la Circolare Miur prot.37856 del 28 agosto 2018  e la Circolare ministeriale n.38905 del 28 agosto 2019  e  ribadisce che anche i docenti di religione non ancora in possesso del titolo prescritto, purché inseriti nei previsti percorsi formativi, qualora impiegati su posti vacanti e disponibili, dovranno essere assunti con contratto dal 1° settembre fino al termine delle lezioni (tipologia N28).
     
    Se tale titolo sarà conseguito entro il 31 dicembre 2021 è consentita la trasformazione della tipologia contrattuale in incaricato annuale (N27) a partire dalla data del conseguimento del titolo. Diversamente, l’incarico con durata annuale ( N27) potrà essere stipulato solo a partire dall’a.s. 2022-23.
     

    Snadir – Professione i.r. – 9 agosto 2021, h. 12,00
  • Una valanga di firme per bloccare l’iniquo concorso ordinario.

    Con apposito DPCM (pubblicato il 6 agosto 2021), il Ministero dell’Istruzione, di concerto con il MEF, è stato autorizzato a fare un ulteriore passo verso il concorso destinato ai docenti precari di religione.
     
    Si prospetta l’avvio di due procedure concorsuali per esami e titoli, di cui una per la scuola primaria e la scuola dell’infanzia, l’altra per la scuola secondaria di primo e secondo grado per il reclutamento, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, per gli anni scolastici 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024, di n. 5.116 posti di personale insegnante di religione cattolica.
     
    Considerate le premesse elencate nel DPCM, l’organico dei posti da attribuire a ruolo rimane quello del 70% del numero complessivo di cattedre funzionanti sul territorio di competenza di ciascuna diocesi, pertanto parte considerevole dell’attuale precariato resterà tale.
     
    Saranno attribuiti 5.116 posti in ruolo ma i precari attualmente in servizio da 10, 20 e 30 anni sono almeno circa 17.000.
     
    Questo concorso ordinario, avallato dall’Intesa del 14 dicembre 2020 tra la Cei e il MI, non potrà assolutamente tenere nella dovuta considerazione la valutazione dei titoli di servizio, unico parametro per riconoscere l’esperienza e la professionalità già evidenziate da questi docenti in tanti anni di lavoro nelle aule scolastiche d’Italia.
     
    Si prospetta, quindi, un concorso per selezionare chi deve lasciare il proprio posto di lavoro e non, come dovrebbe, per stabilizzare chi è in attesa da diciassette anni di una risposta dallo Stato alle sue legittime attese.
     
    Una decisione riprovevole che evidenzia l’insensibilità del Ministro dell’istruzione e della politica nei confronti dei docenti di religione precari che in questi mesi hanno raccontato le proprie storie segnate dall’indeterminatezza (manifestazione del 24 giugno e i sit-in settimanali davanti al ministero dell’istruzione);  il DPCM autorizzativo del concorso ordinario mostra ancora una volta l’ostinazione della politica di penalizzare e discriminare questa categoria di docenti senza motivazioni reali. Per i docenti precari di altre discipline sono state predisposte procedure straordinarie non selettive e, invece, per i docenti di religione precari è stato attivato un concorso ordinario. Questa discriminazione è intollerabile.
     
    A fronte di queste inique e vergognose decisioni lo Snadir proseguirà la sua battaglia, convinto che una marea di firme potrà bloccare questo ingiusto e iniquo concorso.
     
    Ancora una volta: noi non arretreremo di un millimetro. Se lo Stato continuerà a voltarci le spalle, faremo in modo di richiamare con tutti i mezzi la sua attenzione. Parliamo di diritti, non di favori. Continuiamo dunque la nostra battaglia, fate firmare tutte le persone che condividono le nostre lotte. SOMMERGIAMOLI DI FIRME, SOMMERGIAMO PALAZZO CHIGI DI FIRME!
     
     Orazio Ruscica, Segretario nazionale
     


    Snadir – Professione i.r. – 7 agosto 2021 – h.18,50