SS 5c2 - Etica della comunicazione
|
La vita e le sue domande Oggi si vive in tante forme un paradosso. Mai come nel nostro tempo l’uomo ha avuto a disposizione strumenti così potenti come gli attuali per comunicare, e forse mai come oggi si è sofferta la solitudine e l’incomunicabilità. Ma che cos’è la comunicazione? Come si realizza? La fede cristiana la favorisce o la ostacola? |
|
|
Riferimenti ad altri ambiti e discipline Nella coscienza collettiva contemporanea si è sempre più consapevoli del fatto che la comunicazione non è una semplice attività dell’uomo, ma una sua dimensione essenziale. Essa è vissuta in forme diverse, che hanno rilevanza differente in ordine ai significati esistenziali (Cfr. ad es.: l’informazione, la relazione interpersonale; la partecipazione; ...). Nella sua forma essenziale, comunque, la comunicazione implica sempre soggetti che entrano in rapporto (diretto o indiretto), un messaggio, un codice, un ambiente. Ciascuna di queste componenti può essere oggetto di esemplificazioni e anche di valutazioni diverse (Cfr. ad es.: McLuhan: "il mezzo è il messaggio"). Il controllo dei mezzi di comunicazione, oggi, è uno strumento di potere perché può essere usato per creare opinione, e non di rado per la diffusione di spettacoli o proposte musicali devianti. Le nuove tecnologie comunicative, pertanto, possono liberare, ma anche falsare la comunicazione umana, se usate per fini ideologici e strumentalizzanti. |
Contenuti specifici La rivelazione cristiana è comunicazione di Dio agli uomini (Cfr. ad es. Dei verbum 2), che in Cristo raggiunge la sua massima espressione. Gesù non si limita a trasmettere informazioni, una dottrina sapienziale o ad offrire una episodica relazione interpersonale: egli comunica se stesso, usando i codici più adeguati, coinvolgendo l’uomo nell’esperienza trinitaria e ricolmando il desiderio di vita in pienezza che ogni uomo porta in sé. Quando si comunica all’uomo, Dio lo rende capace di vivere il suo amore, e con esso libera le sue capacità di comunicare, superando le conseguenze del peccato originale, che aveva introdotto divisione e incomprensione tra Adamo ed Eva e tra l’uomo e la natura (Cfr. Gn 3). La Chiesa ha sempre usato in passato i mezzi di comunicazione disponibili, con attenzione alle loro potenzialità in ordine al suo fine: fare incontrare l’uomo con Dio e far crescere nel mondo il suo regno di pace. Anche oggi è impegnata nell’uso dei moderni strumenti di comunicazione e per promuovere ovunque la verità dell'informazione. |
|
Sintesi fondamentale L’esperienza cristiana della grazia, che è esperienza di amore, rende l’uomo più capace di autentica comunicazione, perché lo libera da forme di egoismo che alimentano la chiusura individualistica e l’incomunicabilità. |
|