SS 5c3 - Ecologia e responsabilità dei credenti di fronte al creato
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La vita e le sue domande Il progresso tecnologico è stato spesso considerato positivamente per lo sviluppo e il benessere dell’umanità. In tempi recenti, tuttavia, ci si è accorti che esso ha anche effetti negativi nel rapporto tra l’uomo e la natura e intacca l’equilibrio ecologico. Quali caratteristiche deve avere lo sviluppo tecnologico per essere veramente al servizio dell’uomo? |
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Riferimenti ad altri ambiti e discipline Gruppi ecologisti operano sempre più spesso per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica su fenomeni provocati dall’uomo sulla natura, che mettono a rischio la sua stessa vita (Cfr. ad es. il buco nell’ozono, i ghiacci polari che si sciolgono, l’inquinamento atmosferico, esperimenti transgenici, clonazione e sfruttamento di animali, sofisticazioni alimentari...). Nelle religioni ritorna spesso la nostalgia di un rapporto armonico tra l’uomo e la natura, e ancor più nelle sette di recente diffusione e nelle nuove forme di religiosità. Letterati, artisti e filosofi hanno dedicato un’attenzione particolare al rapporto tra l’uomo e la natura. Il consumismo moderno e lo sfruttamento delle risorse della terra non sono solo l’esito di un rapporto strumentale che l’uomo ha nei confronti della natura, ma anche di egoismo individuale e collettivo. E’ facile infatti constatare come certi disastri ecologici si accompagnino ad ingiustizie sociali e allo sfruttamento dei paesi ricchi nei confronti dei più poveri. |
Contenuti specifici In principio Dio ha creato il mondo e l’uomo in perfetta armonia. Dio infatti "prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse" (Gn 2,15). Con il peccato però l’uomo cambia il suo rapporto con Dio e anche con la natura, di cui è parte, e questa gli diventa ostile (Cfr. Gn 3,17-19). La situazione trova una risposta in Gesù Cristo che, col suo sacrificio, ha salvato l’uomo dal peccato e dalle sue conseguenze. L’uomo, a causa del peccato, sfrutta la natura in modo irresponsabile ed egoistico: nella storia della salvezza, grazie a Cristo, è in atto un processo di liberazione che porterà all’armonia dell’uomo con Dio, con i suoi fratelli e con la natura (Cfr. ad es. Rm 8,22-23). |
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Sintesi fondamentale Il problema ecologico è conseguenza di una irresponsabilità individuale e collettiva che deriva da comportamenti dettati da egoismo e sfruttamento: per questo appare a tutti evidente che non c’è vero progresso senza rispetto per l’uomo e per la natura di cui è parte. Nella prospettiva cristiana il problema ecologico trova una risposta nella riconciliazione operata in Cristo, ed è possibile farla crescere concretamente coltivando insieme i valori che esprimono armonia di rapporti dell’uomo con Dio creatore, con i fratelli e con la natura. |
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