SS 3c3 - Il dibattito sul mistero di Cristo e sul mistero trinitario nei primi secoli: i concili di Nicea, Costantinopoli, Efeso, Calcedonia
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La vita e le sue domande Cristo è figura che interessa molte persone, che si accostano a Lui e al Suo mistero. Non tutte però lo intendono allo stesso modo. Ciò avvenne fin dai primi secoli della Chiesa e fu motivo di riflessione, di confronti e anche di scontri. |
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Riferimenti ad altri ambiti e discipline Il dibattito teologico sulla figura di Cristo esige che si delineino con attenzione i tratti fondamentali del contesto storico, politico e culturale dell’epoca, con attenzione alle posizioni ereticali, che interpretano modi riduttivi di pensare il Dio cristiano. - Molti avevano profonda e sincera ammirazione per Gesù, per il suo insegnamento e la sua vita, ma senza accettare il mistero della sua divinità. Gesù era così considerato solo un uomo eccezionale, e non il Figlio di Dio (Cfr. Ario, la sua dottrina, i suoi seguaci). - Altri interpretarono in modo problematico il rapporto tra l’umanità e la divinità di Gesù (Cfr. ad es. Nestorio). - Ci fu anche chi, al contrario di Ario, negò l’umanità di Cristo, anche se in modi diversi (Cfr. ad. es. docentismo "apollinarismo", "monofisismo"). Il dibattito teologico dei primi secoli può essere colto anche nei numerosi documenti artistici che hanno interpretato l’identità di Gesù e il mistero del Dio cristiano. Anche oggi ci sono tendenze culturali che considerano Gesù e la sua rivelazione di Dio in modo riduttivo e parziale. Se ne consideri qualcuna e la si confronti con il dibattito dell’antichità. |
Contenuti specifici I primi quattro concili sono di particolare importanza per la definizione del dogma trinitario e cristologico. Papa Gregorio Magno li ha paragonati, per la loro autorità, ai quattro Vangeli. Nicea (325 - Papa Silvestro I). Si oppone all’Arianesimo, ed afferma che Gesù è vero Figlio di Dio, della stessa sostanza del Padre, e perciò veramente Dio. Costantinopolitano I (381 - Papa Damaso I). Si oppone ai Macedoniani: erano ariani e semi-ariani, i quali, come negavano la divinità del Figlio, così volevano negare la divinità dello Spirito Santo. Contro di essi il Concilio afferma che lo Spirito Santo è veramente Dio come il Figlio ed il Padre. Efeso (431 - Papa Celestino I). Si oppone al Nestorianesimo e al Pelagianesimo, ed afferma che Cristo, Dio-uomo, è un solo soggetto (=persona): l’unione ipostatica è sostanziale, non accidentale, fisica, non morale. Calcedonia (451 - Papa Leone I). Si oppone all’Eutichianismo e al monofisismo, ed afferma che le due nature in Cristo sono unite (personalmente) ma non confuse né mutate o comunque alterate. Le definizioni di questi concili sono sintetizzate, insieme ad altre, nel Simbolo. |
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Sintesi fondamentale La Chiesa ha definito il dogma trinitario e cristologico nei primi quattro concili ecumenici della sua storia. Le verità in cui crede sono proclamate nel simbolo, tutte le domeniche durante la celebrazione dell’eucaristia. |
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