SS 2c8 - Il dialogo tra il popolo Ebraico e la Chiesa dal Concilio Vaticano II

La vita e le sue domande

Sintomi di razzismo ed in particolare di antisemitismo nel mondo provocano la coscienza di tutti, ed in particolare dei cristiani. Dopo il Concilio la Chiesa non ha cessato di ricercare il dialogo con gli ebrei.

Riferimenti ad altri ambiti e discipline

Dopo quanto affermato dal Vaticano II nella dichiarazione Nostra aetate sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane (n. 4: la religione ebraica), il dialogo tra Chiesa cattolica ed Ebraismo si è sviluppato soprattutto sul piano di una rivisitazione storica del passato, che ha messo meglio a fuoco le responsabilità reciproche in due millenni di tormentati rapporti.

Si possono cogliere i punti salienti di questa storia, con attenzione alla loro serena e oggettiva valutazione,
- superando pregiudizi e reticenze da entrambe le parti,

- valorizzando anche le numerose forme di reciproca accoglienza e collaborazione.

Nel far questo si approfondisca in particolare la tragedia della Shoah, riletta alla luce del documento "Noi ricordiamo. Una riflessione sulla Shoah" della Commissione per i rapporti religiosi con l’Ebraismo (16 marzo 1998). Ciò permetterà di riconoscere le responsabilità, i silenzi; ma anche le voci profetiche che dalla Chiesa cattolica si innalzarono a difesa degli ebrei perseguitati. Anche lo Stato italiano ricorda la Shoah, dedicando alla sua memoria il 27 gennaio di ogni anno.

Contenuti specifici

La riflessione più recente nella Chiesa cattolica, attraverso la rivisitazione storica, ricerca una nuova collaborazione con gli ebrei per costruire insieme un mondo di pace, che veda uniti coloro che adorano l’unico Creatore e Signore e hanno Abramo come padre comune nella fede. In particolare insiste sui punti seguenti.

- Superamento di ogni pregiudizio del passato nei confronti degli ebrei (Cfr. ad es. l’accusa di aver ucciso Gesù) e maturazione di un rispetto reciproco, senza più sentimenti antigiudaici tra i cristiani e anticristiani tra gli ebrei.

- Recupero di una più diffusa consapevolezza delle radici ebraiche del cristianesimo: Gesù, Maria, gli Apostoli erano ebrei.

- I cristiani esprimono profondo rammarico e grande compassione per lo sterminio della Shoah, sofferto dal popolo ebraico nella seconda guerra mondiale, così come per tutte le altre persone che sono state vittime dei campi di concentramento a causa di un folle accanimento razzista. È una memoria necessaria per scongiurare che ciò possa accadere di nuovo.

Sintesi fondamentale

La Chiesa, consapevole del patrimonio che ha in comune con gli ebrei, e spinta da motivi di carità evangelica, deplora gli odi, le persecuzioni e tutte le manifestazioni dirette contro gli ebrei in ogni tempo e da chiunque, e con essi ricerca la collaborazione per edificare una pacifica convivenza tra i popoli.

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