SS 4b - Vocazione all’amore: rapporto di coppia, sacramento del matrimonio e famiglia
|
La vita e le sue domande Durante la crescita l’adolescente si pone il problema della formazione di una nuova famiglia. In questo cammino si confronta con modelli diversi. Tra questi, di particolare interesse è quello che scaturisce dal sacramento del matrimonio cristiano. |
|
|
Riferimenti ad altri ambiti e discipline Il tema dell’amore tra uomo e donna e dei rapporti familiari è uno dei più ricorrenti nella letteratura, nell’arte, nella musica. Fino a qualche decennio fa un giovane che si impegnava nella formazione della propria famiglia aveva come riferimento un modello abbastanza consolidato, con ruoli ben definiti. Oggi non è più così (Cfr. alcune recenti indagini sociologiche sull’argomento). - Si è passati dalla famiglia patriarcale a quella mononucleare, ed oggi esistono anche altri modelli (Cfr. ad es. poligamia, convivenza, matrimoni solo civili) e problemi quali: separazioni, divorzi, unione tra omosessuali. - Anche il rapporto con il partner è da ridefinire. In passato chi si sposava sapeva che cosa comportava essere marito, essere moglie, essere padre, essere madre. Oggi non è più così. - Anche la preparazione al matrimonio è cambiata (Cfr. il passaggio dal fidanzamento, allo "stare insieme", prolungato nel tempo, con rapporti prematrimoniali). - È cambiato l’atteggiamento della famiglia nei confronti della procreazione, con la diffusione di comportamenti in passato spesso censurati socialmente (Cfr. SS5c7). - Anche i rapporti interni alla famiglia sono cambiati (Cfr. rapporto tra genitori e figli unici; figli soli con genitori anziani a carico; figli di genitori separati). Questi ed altri sintomi di malessere portano a riflettere seriamente sulla famiglia e sui condizionamenti sociali ai quali è esposta. |
Contenuti specifici Malgrado i numerosi mutamenti registrabili nelle diverse culture, la vocazione al matrimonio è inscritta nella natura stessa dell’uomo, creato da Dio fin dall’inizio come maschio e femmina (Cfr. Gn 1-2). Immagine usata nell’Antico Testamento per esprimere l’alleanza tra Dio e il suo popolo (Cfr. ad es. Osea) il matrimonio, nel Nuovo Testamento, è indicato come sacramento della nuova alleanza tra Cristo e la Chiesa (Cfr. Ef 5,25-32). Esso comporta alcuni valori fondamentali (Cfr. Mt 19,3-6; Gn 1,28). Essi sono: - l’unità, - la fedeltà che comporta anche l’indissolubilità, - la fecondità, cioè l’apertura alla vita, sia nella sfera biologica sia in quella sociale. In virtù del suo profondo legame col mistero di Cristo il magistero ha definito la famiglia come "Chiesa domestica" (Lumen gentium 11). Al matrimonio oggi ci si prepara con un cammino educativo della propria affettività e sessualità (Cfr. SS1c2), che fa del fidanzamento già un "tempo di grazia" (Cfr. ad es. Direttorio di pastorale familiare, cap. 3, cenni). Oltre che nel matrimonio, la vocazione all’amore, per chi vi è chiamato può essere vissuta nella verginità (Cfr. ad es. sacramento dell’ordine; vita religiosa: Cfr. Mt 19,12). Verginità e matrimonio sono inseparabili, si illuminano e si favoriscono a vicenda (Cfr. SS4c2). |
|
Sintesi fondamentale La persona umana, maschio e femmina, è creata a immagine e somiglianza di Dio, che è comunione di amore. Ogni uomo porta in sé una vocazione all’amore, che si concretizza nel sacramento del matrimonio o, talvolta, nella verginità per il Regno. I valori fondamentali del matrimonio come sacramento sono la donazione reciproca, l’unità, la fedeltà e l’apertura alla vita in ogni suo aspetto. |
|