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Idr rimandati a settembre


La commissione lavoro
lascia l’amaro in bocca agli Idr: 

stato giuridico rinviato a dopo la pausa estiva


Anche questa volta gli idr dovranno armarsi di santa pazienza
e trascorrere le vacanze estive senza l’agognato stato giuridico:
l’XI Commissione Lavoro della Camera (che si prevedeva avrebbe
dovuto esaurire il suo compito entro il marzo scorso) non
riuscita ad approvare il ddl sullo stato giuridico, rinviando
i lavori a dopo la pausa estiva e lasciando l’amaro in bocca
a circa ventimila idr.

In effetti la delusione stata tanto pi cocente in quanto,
dopo l’audizione che i vertici dello SNADIR avevano avuto
a Roma il 12 giugno scorso con i componenti la suddetta
Commissione, la speranza di una soluzione in tempi brevi
e soprattutto di un risultato positivo aveva cominciato
a diffondersi tra gli ambienti interessati; a questa audizione
lo SNADIR si era preparato con impegno e determinazione,
presentando alla Commissione una relazione ( il cui testo
possibile leggere a pag. 3) i cui fondamenti esprimevano
al massimo livello la posizione di ampia disponibilit da
sempre assunta dal sindacato, senza per questo rinunciare
alla ricerca delle migliori garanzie possibili per gli idr
in servizio; in poche parole, lo SNADIR, con le sue proposte,
riuscito a conciliare le posizioni della CEI e le esigenze
della “base”, facendo proprio il principio che lo stato
giuridico va inserito nel pi ampio schema dell’Intesa.
Da qui le legittime aspettative, alimentate anche dai positivi
apprezzamenti e dalle assicurazioni fornite ai rappresentanti
dello SNADIR durante la stessa audizione.

Invece, dopo una serie di riunioni, la Commissione annuncia
di avere rinviato ogni decisione a dopo la pausa estiva:
cosa successo? Le cause sono diverse: vediamo quindi di
esaminarne le pi importanti.

Innanzitutto i componenti diessini della Commissione nelle
ultimissime sedute hanno deciso a sorpresa – ma non certo
illegittimamente – una azione forte e determinata per bloccare
l’approvazione, consistente nel chiedere di esaminare analiticamente
ogni emendamento presentato, relazionando ampiamente in
proposito e allungando cos a dismisura i tempi. Una posizione,
questa, ampiamente disapprovata dal Segretario Nazionale
dello SNADIR, prof. Orazio Ruscica, il quale in proposito
afferma che “l’ostruzionismo dell’opposizione non fa che
danneggiare i lavoratori della scuola interessati in questa
controversia: una vera opposizione dovrebbe lavorare casomai
per migliorare le proposte della maggioranza , superando
le questioni ideologiche e collaborando cos alla definizione
di uno stato giuridico per gli idr equiparato a quello degli
altri docenti”.

Tutto questo poteva essere previsto? Certo non era una possibilit
remotissima. Ma il centrodestra pensava forse di potersi
affidare ad una semplice votazione cos da fare approvare
lo stato giuridico a colpi di maggioranza?

Ancora. Gli emendamenti proposti da qualche parlamentare
della maggioranza hanno insistito pi che altro – contrariamente
a quanto previsto in sede di audizione – su problemi marginali
rispetto ai punti fondamentali dello stato giuridico, favorendo
cos il gioco dilatorio dell’opposizione.

Ancora. Alcuni parlamentari hanno optato per il concorso,
dimostrato una certa difficolt ad accettare il principio
del corso che precede il concorso, a causa dello spauracchio
della copertura finanziaria, quando avrebbero dovuto avere
chiaro il concetto che tale corso sar certamente svolto
durante il prossimo anno solare e che quindi esiste tutto
il tempo necessario per prevederne la copertura nell’ambito
della attuale finanziaria. E’ tutta questione di buona volont
politica.

E a proposito di volont c’ da dire che, in mezzo a tutta
questa situazione che stenta a definirsi, l’unica posizione
veramente coerente si dimostrata quella dello SNADIR,
l’unico che abbia veramente rappresentato con forza le esigenze
degli idr e contemporaneamente rispettato le norme dettate
dall’Intesa, chiedendo ai politici risposte concrete su
punti fondamentali come l’elenco graduato che tenga conto
del servizio prestato, l’elenco graduato ad esaurimento,
il corso che precede il primo concorso.

E adesso, cosa succeder a settembre? Lo SNADIR di certo
non moller, lavorando come ha sempre fatto per giungere
ad una soluzione soddisfacente; ma chiaro che serve anche
una strategia politica, cos come afferma il prof. Ruscica:
“E’ essenziale che dopo l’estate il centrodestra predisponga
una strategia che non lo faccia trovare impreparato di fronte
alle manovre dell’opposizione: anzi, meglio sarebbe se riuscisse
– fermo restando il diritto di chiunque di esprimere il
proprio parere su ogni emendamento – a coinvolgere l’ala
riformista dell’opposizione in una strategia costruttiva
che, mettendo da parte ostruzionismi ed opposizioni ideologiche,
si ponga come obiettivo quello di definire uno stato giuridico
che rappresenti una seria risposta per una categoria di
lavoratori della scuola fin qui ingiustamente trascurata”.

Settembre rappresenter per lo SNADIR e gli Idr un ulteriore
impegno a continuare questa difesa e promozione dei propri
diritti di lavoratori e professionisti della scuola.


Rossella Sudano


Snadir 2002

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