Siglato all’Aran il contratto scuola per la parte economica

Di Meglio: "Adesso bisogna intervenire su vincoli alla mobilità e diritti dei lavoratori precari". Ruscica: “intervento necessario per resistere all’aumento del costo della vita”
 
"È positivo che tutti coloro che lavorano nel comparto ricevano un sostanzioso acconto sulla parte economica. Adesso continuiamo a trattare sulla parte normativa dove tra le varie questioni bisogna intervenire sui vincoli alla mobilità e sui diritti dei lavoratori precari. Sono già tantissime le sentenze che stabiliscono un’equiparazione di trattamento con il personale assunto a tempo indeterminato e quindi dal contratto devono essere eliminate tutte le norme discriminatorie". Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams, commenta la firma della parte economica del CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021 avvenuta oggi all’Aran dopo l’accordo politico raggiunto ieri con il ministro Valditara.
 
Il Presidente della Federazione Gilda-Unams, Orazio Ruscica, dichiara che era necessario liberare urgentemente risorse economiche da attribuire allo stipendio tabellare per una prima resistenza all’aumento del costo della vita. Importante è anche l’impegno del Governo a individuare nuove risorse economiche nella legge di bilancio per una rivalutazione della componente fissa della retribuzione di tutto il personale della scuola; a ciò si aggiunge l’impegno del Ministro a individuare una disponibilità finanziaria una tantum per l’anno 2022 pari a 100 milioni.
 
 

 

 

Fgu /Snadir – Professione i.r. – 11 novembre 2022 – h.21,00

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