Scuola secondaria di secondo grado: aumentano i non promossi
I dati dopo le verifiche di fine agosto fanno riflettere
Aumentano del 2% rispetto all’anno scorso gli studenti bocciati nella scuola secondaria superiore. Dopo le prove di verifica di fine agosto il totale dei respinti per l’anno 2007-2008 si è attestato al 16,2% del totale, mentre nell’anno scolastico 2006-2007 i bocciati furono il 14,2%. Ad avere maggior difficoltà, secondo quanto trasmesso dallo stesso Ministero della Pubblica Istruzione, sono stati i ragazzi delle prime classi e quelli degli istituti professionali e dell’istruzione artistica (di cui, rispettivamente, il 7,6% e il 6,7% non è stato ammesso alla classe successiva dopo la verifica finale).
Lo scoglio da superare resta in particolare la prima classe. I quattordicenni provenienti dalla terza media pagano il forte impatto con la scuola superiore: quest’anno, il numero totale di bocciati al primo anno di scuola superiore è cresciuto di 3 punti, il 21,8 per cento contro il 18,7 per cento dell’anno precedente. Le cose sono andate meglio nei licei classici, scientifici e socio-psico-pedagogici, dove solo 5 ragazzi su 100 non sono stati promossi.
Se dunque al 13,7% dei non ammessi all’anno successivo nel mese di giugno si somma l’ulteriore percentuale che ha fallito la prova d’appello di settembre, possiamo sintetizzare che: 6 rimandati su 100 non ce l’hanno fatta. Dati che abbassano sicuramente i toni trionfalistici di qualche mese fa che attribuivano agli esami di riparazione, reintrodotti dall’ex ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni e approvati in pieno dal successore, Mariastella Gelmini, il merito di aver aumentato il numero dei promossi. Più volte è stato detto che con la spada di Damocle dell’esame di riparazione sulla testa, i ragazzi sarebbero stati spinti a studiare. Profezia fallita. Infatti i promossi sono calati in 12 mesi dall’85,8% (2006/2007) all’83,8% (2007/2008). Ma il ministro Mariastella Gelmini non si cura certo di questo e va avanti senza mostrare tentennamenti. Dubbi sul possibile fallimento degli <esami di settembre> li avevano espressi anche i docenti della scuole medie superiori quando hanno saputo il <ridicolo> monte ore di recupero che le scuole avrebbero potuto attivare nelle diverse materie. 5 di matematica, 4 di fisica, 3 di italiano…. Come se potessero bastare. Forse è andata bene, allora, a chi ha potuto (finanze permettendo) andare a lezione privata tutta l’estate. Privilegio di pochi! E gli altri? La scuola e l’istruzione non è forse un diritto di tutti?
Per quanto riguarda i tempi di svolgimento delle operazione di integrazione dello scrutinio finale, l’82% delle scuole ha completato le verifiche degli studenti con giudizio sospeso tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre, mentre il 18% di scuole ha svolto tutte le operazioni intorno alla metà di luglio.
Emanuela Benvenuti
Snadir – lunedì 22 settembre 2008
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