Blog

  • Ancora un incontro tra MPI e OO.SS. inerente la contrattazione sulla mobilità a.s. 2008/2009

    Ancora un incontro tra MPI e OO.SS. inerente la contrattazione sulla mobilità a.s. 2008/2009


     


     


       Si è svolto ieri (13 dicembre 2007) a Roma il quarto incontro tra i funzionari del Ministero della Pubblica Istruzione e le Organizzazioni sindacali sul tema della mobilità del personale docente; presenti per la Federazione Gilda-Unams il Prof. Ruscica dello Snadir e Franco Capacchione della Gilda degli Insegnanti.


       In sostanza sono state confermate e formalizzate le proposte formulate nel precedente incontro; di conseguenza, per ciò che riguarda gli idr, la mobilità si articolerà in cinque fasi:




    1. Mobilità verso differente settore formativo nella stessa diocesi;


    2. Trasferimento tra stesso settore di diocesi diverse nella medesima regione;


    3. Mobilità verso differente settore formativo tra diocesi diverse della medesima regione;


    4. Trasferimento tra lo stesso settore di diocesi di diverse regioni;


    5. Mobilità verso differente settore formativo su diocesi di altra regione.

       Le operazioni di trasferimento saranno possibili sull’organico di diritto (70%) effettivamente vacante al 1° settembre dell’anno scolastico successivo (ad esempio pensionamenti, passaggi ad altre cattedre, ecc). Ovviamente saranno salvaguardati i posti recuperati per eventuali immissioni in ruolo.


       Viene confermato che la mobilità tra lo stesso settore all’interno della diocesi verrà regolamentata dalla contrattazione annuale sulle utilizzazioni.


       Lo Snadir ha anche fatto rilevare una anomalia – cui è necessario porre rimedio quanto prima –  nel sistema informatico per la gestione delle assunzioni in ruolo degli idr; in pratica, qualora un idr già nominato in un settore (ad es. scuola primaria) passi – avendone diritto – all’altro settore scolastico (scuola secondaria), il sistema informativo del MPI non permette il prelievo dei suoi dati (inseriti a seguito della prima immissione in ruolo) e il conseguente loro trasferimento, necessario per gestire la nuova immissione in ruolo.


       Lo Snadir, infine, ha sottolineato la necessità che il Ministero inserisca nella nota sulla mobilità perché i capi di istituto predispongano le graduatorie di istituto utili alla individuazione degli idr perdenti posto.


    Sempre in tema di mobilità, nel corso dell’incontro è stato precisato che le relative domande saranno gestite dagli uffici scolastici regionali; ovviamente le date di scadenza saranno diverse rispetto a quelle del restante personale docente in quanto la gestione della mobilità degli idr non sarà trattata dal sistema informatico.


       Il prossimo 18 dicembre è previsto il successivo incontro.


    La Redazione


    Precedenti riunioni



    Snadir  – venerdì 14 dicembre 2007

  • Come perdersi nel “Dedalus” dei sondaggi

          Come perdersi nel “Dedalusdei sondaggi


          


         


       E’ con rammarico che prendiamo atto del rispondere di “Dedalus” (http://www.scuolaoggi.org)  alle nostre argomentazioni (vedi “Dedalus nel labirinto della cultura laicista”) con dei meri sondaggi che hanno, peraltro, la forma e il contenuto di una chiara operazione di propaganda che non rende giustizia all’importanza dei temi oggetto della riflessione. Ciò detto, è evidente che non era stata considerata da “ScuolaOggi” l’eventualità che tali sondaggi, per quanto strumentalmente impostati, potessero avere un esito difforme dalle loro posizioni.


          Una maggioranza schiacciante dei votanti – utenti peraltro di un sito “progressista”, per lo più laici per formazione e cultura – ha affermato la propria contrarietà – con circa i due terzi dei voti – alla riapertura del dibattito sull’insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica nonché – con oltre i due terzi dei voti – la propria contrarietà ad un eventuale sostituzione di tale insegnamento con uno di storia delle religioni. Da ciò è nata una miope operazione da parte di “Dedalus” di discredito della loro stessa utenza (e degli estremi di rilevanza dei sondaggi da loro stessi organizzati). In modo alquanto fumoso e arbitrario i votanti vengono da “Dedalus” suddivisi in tre categorie: la prima, sostenitrice – in quanto cattolica – dello status quo concordatario; la seconda, oggetto dei vostri strali, laica ma “obnubilata e assuefatta dalla propaganda vaticanista”; la terza, infine, quella di chi ha votato “sì ”, sarebbe quella dei veri paladini della laicità dello Stato. Nella sostanza la pochezza delle arruffate argomentazioni addotte non tiene conto di un dato di affermata evidenza.  L’insegnamento della religione cattolica è ormai un fatto culturale consolidato nella coscienza collettiva del nostro Paese. Esso, ed è stato detto innumerevoli volte, configurandosi non come catechesi, si caratterizza per una indagine e una ricognizione storico-religiosa di elementi culturali che caratterizzano in maniera imprescindibile la storia culturale del Paese. È per questa ragione che il mondo laico, credente o non credente, ben lungi dall’essere assuefatto alla “propaganda vaticanista”, si schiera nella sua maggioranza a favore del mantenimento dell’insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica e non ritiene utile né necessario riaprire un dibattito in merito. Andrebbe, invece, aperto un dibattito sulle pari opportunità da garantire a tutti gli studenti, anche a quelli che non si avvalgono dell’insegnamento della religione. A questi deve essere garantito un percorso formativo di pari dignità, impartito da insegnanti qualificati che permetta loro di non rimanere nella ignoranza religiosa.


       Per quanto concerne, in conclusione, la supposta non rispondenza del regime concordatario ai principi fondamentali della Costituzione, non trova riscontro nella dottrina della maggioranza dei giuristi contemporanei e di quelli che materialmente “costruirono” la Carta costituzionale, di ogni tendenza politica. Infatti la stessa Corte Costituzionale ha ribadito con forza che l’insegnamento della religione cattolica è legittimamente inserito nel quadro delle finalità della scuola.


     


    Alessandro Volpato


     


     



     


    N.B. Chiunque volesse ancora votare può farlo cliccando la preferenza nella homepage in basso a destra; ATTENZIONE qualche volta capita che la visione del sondaggio NON permette successivamente di votare.

  • Nuovo incontro tra l’Amministrazione e le OO.SS. inerente la contrattazione sulla mobilità a.s. 2008/09

    Nuovo incontro tra l’Amministrazione e le OO.SS. inerente la contrattazione sulla mobilità a.s. 2008/09


     


       Si è concluso oggi (06/12/07) in tarda mattina il terzo incontro tra l’Amministrazione e le OO.SS. inerente la contrattazione sulla mobilità. La delegazione della Federazione Gilda–Unams era composta dai professori  Orazio Ruscica ( SNADIR ) e Franco Capacchione (Gilda degli Insegnanti ).


       Due gli argomenti in agenda: l’articolato specifico per la mobilità degli IDR e la mobilità (terza fase) per il restante personale docente.


       La bozza elaborata dal MPI ha recepito le proposte dello SNADIR, sostenute anche da tutte le OO.SS. presenti nel precedente incontro.


       In sintesi la mobilità dei docenti di religione si articolerà in cinque fasi:




    1. Mobilità verso differente settore formativo nella stessa diocesi;


    2. Trasferimento tra stesso settore di diocesi diverse nella medesima regione;


    3. Mobilità verso differente settore formativo tra diocesi diverse della medesima regione;


    4. Trasferimento tra lo stesso settore di diocesi di diverse regioni;


    5. Mobilità verso differente settore formativo su diocesi di altra regione.

         


       Le operazioni di trasferimento saranno possibili sull’organico di diritto (70%) effettivamente vacante al 1° settembre dell’anno scolastico successivo (ad esempio pensionamenti, passaggi ad altre cattedre, ecc). Ovviamente saranno salvaguardati i posti recuperati per eventuali immissioni in ruolo.


       Viene confermato che la mobilità tra lo stesso settore all’interno della diocesi verrà regolamentata dalla contrattazione annuale sulle utilizzazioni.


       È chiaro che si potrà partecipare alle operazioni di mobilità intersettoriale e territoriale (stesso settore formativo) soltanto qualora si sia in possesso dei requisiti, ossia idoneità e /o superamento dello specifico concorso.


       In conclusione, tutte le OO.SS. hanno ribadito che l’intera procedura prevista dall’art. 7 del contratto sulla mobilità (ad es. legge 104/92 e succ.) per quanto compatibili devono essere riconosciute al personale docente di religione.


       Il prossimo incontro si terrà il prossimo giovedì 13 dicembre.


     


    La Redazione


     


    Precedenti riunioni



     


    Snadir  – giovedì 6 dicembre 2007

  • LO SNADIR A RAITRE OSPITE DI AUGIAS

    LO   SNADIR  A  RAITRE  OSPITE  DI  AUGIAS


     


     


       Il Segretario nazionale dello Snadir, Prof. Orazio Ruscica, è stato ospite della trasmissione “Le Storie diario italiano” in onda su RAI 3 (mercoledì 5 dicembre  ore 12,45) e condotta da Corrado Augias.


       Nelle ultime settimane lo Snadir era più volte intervenuto per commentare alcuni articoli –  aventi ad oggetto l’insegnamento della religione – apparsi sulla stampa  nazionale a  conferma di quanto sia  distorta la conoscenza dell’effettivo ruolo degli idr nella scuola e delle loro qualifiche professionali. Da qui il confronto televisivo che,  condotto con il garbo che contraddistingue Augias, non è mai sfociato nella sterile polemica, neanche quando le cifre inerenti ai non avvalentisi della provincia di Milano rischiavano di lasciare intendere al telespettatore che il dato coincidesse con quello nazionale.  E’ risultato subito evidente che la questione dell’insegnamento della religione nella scuola statale italiana dev’essere sfrondata da altre questioni assolutamente non pertinenti, quali l’otto per mille o l’ICI sui beni ecclesiastici.  Come affermato dal Prof. Ruscica, il nostro Paese ha scelto democraticamente (il Concordato del 1985 è stato sottoscritto in un’Italia che non è quella del 1929) di inserire l’insegnamento della religione cattolica nel quadro delle discipline scolastiche, riconoscendone il valore nel nostro contesto storico e culturale.    Da allora tale insegnamento,  oggi sostanzialmente impartito da insegnanti laici (oltre l’82%), è risultato sempre più inserito, anche in termini interdisciplinari, nel quadro delle finalità formative della scuola italiana, rispettoso delle diverse opzioni culturali e religiose di cui sono portatori gli studenti e le loro famiglie.


       Nel corso della trasmissione è stata anche sollevata la necessità di riaprire una riflessione sull’ora alternativa all’insegnamento della religione affinché scompaia l’ora del disimpegno e si concretizzi un effettivo rispetto per coloro che chiedono all’istituzione scolastica un insegnamento alternativo.


       Un ringraziamento al Segretario Ruscica per aver saputo dare voce, ancora una volta, agli Idr e un grazie anche al Dott. Augias per aver dato spazio ad un sindacato autonomo in un contesto sindacale nazionale che ben poco concede a chi è fuori dal “sistema monopolistico”.


    Ernesto Soccavo



    Snadir  – mercoledì 5 dicembre 2007