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Di Meglio (Federazione Gilda-Unams) ad Azzolina: tavolo politico e rinnovo Ccnl
Un tavolo politico mirato al comparto istruzione per affrontare le tante questioni aperte che investono il settore, da quelle legate all’emergenza epidemiologica causata dal Covid-19 a quella riguardante il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto ormai già da due anni. Questa la richiesta avanzata da Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams, alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina nel corso dell’incontro che si è svolto questa mattina in video collegamento con i sindacati confederali e di categoria per discutere di Recovery Fund e Legge di Bilancio.In merito alla diffusione del contagio nelle scuole, Di Meglio ha sottolineato la necessità di rivedere i protocolli di sicurezza e di ottimizzare il coordinamento degli interventi da mettere in campo. “Tra il partito di chi sostiene che le scuole siano ambienti sicuri e sotto controllo e il partito di chi, invece, ritiene troppo rischioso lasciarle aperte, – ha affermato Di Meglio – vige una confusione eccessiva che non aiuta a comprendere la situazione reale. Per questo motivo, abbiamo chiesto più volte, insistendo anche oggi, una maggiore trasparenza sui dati dei contagi nelle scuole, che al momento sono frammentari e non mettono i sindacati nelle condizioni di tutelare appieno la sicurezza dei docenti sul luogo di lavoro”.
Nel suo intervento il coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams ha richiamato l’attenzione anche sul contratto integrativo che disciplina DDI e DAD, considerate comunque soltanto un surrogato della scuola in presenza, criticando i tempi troppo stretti dettati per la trattativa e la totale indeterminatezza dei contenuti. Da qui, dunque, un richiamo ai vertici di viale Trastevere affinché “le relazioni sindacali siano, come devono essere, improntate a criteri di reciproca correttezza, contrariamente a quanto avvenuto finora”.
Con riferimento, poi, alla strumentazione informatica per svolgere le lezioni da remoto, la Fgu/Snadir ha rimarcato l’iniquità subita da un quarto degli insegnanti italiani, tra precari (tra cui gli incaricati di religione) educatori dei convitti, a cui non spetta la card del docente.
Il Coordinatore nazionale, Di Meglio si è soffermato anche sul concorso straordinario, ribadendo l’ingiustizia perpetrata ai danni dei candidati in quarantena per i quali il ministero si è rifiutato di predisporre prove suppletive; quanto al rinnovo del Ccnl, infine, ha chiesto che si apra in tempi rapidi la fase contrattuale e che si reperiscano risorse aggiuntive da destinare al comparto rispetto ai 400 milioni di euro previsti per tutto il pubblico impiego.
Roma, 30 ottobre 2020
Ufficio stampa Federazione Gilda-Unams/Snadir -
Decreto “RISTORI” – Nuovo congedo per genitori di figli fino a 16 anni in quarantena scolastica
Il decreto “Ristori” che il Presidente Mattarella ha appena firmato (Decreto legge 28 ottobre 2020, n. 137) prevede che sarà possibile richiedere il lavoro agile (smart working) anche per i genitori con i figli tra 14 e 16 anni che siano costretti a stare in quarantena. Finora con il DL 8 settembre 2020, n. 111 era possibile godere di questa opportunità solo per i genitori di figli fino a 14 anni: il nuovo decreto lo aumenta fino a 16. Tra le norme anche quella che consente di ottenere, per uno dei genitori, l’astensione dal lavoro in caso di sospensione dell’attività didattica e di impossibilità di usufruire del lavoro agile. In questo caso fino a 14 anni si ha diritto al congedo al 50% della retribuzione, mentre tra i 14 e i 16 anni l’astensione non viene retribuita.
Il decreto-legge 8 settembre 2020, n. 111 aveva introdotto, in favore dei genitori lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, il congedo Covid-19 per quarantena scolastica dei figli. Si tratta di un congedo retribuito utile per astenersi dal lavoro, in tutto o in parte, durante il periodo di quarantena del figlio convivente e minore di 14 anni, disposta dalla ATS competente al verificarsi di casi all’interno del plesso scolastico.Il congedo può essere fruito nei casi in cui i genitori non possano svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile.A usufruirne può essere uno solo dei genitori conviventi con il figlio, oppure entrambi ma alternativamente, per periodi di quarantena fino al 31 dicembre 2020.Rimandiamo alla circolare INPS 2 ottobre 2020, n. 116 fornisce le istruzioni amministrative in merito alla modalità di fruizione della misura.Snadir – Professione i.r. – 29 ottobre 2020 – h.12,00 -
DID, la Federazione Gilda-Unams/Snadir non firma il contratto e chiede un tavolo politico
Il contratto sulla didattica digitale integrata non ci trova d’accordo né nel metodo né nel merito e, dunque, non lo sottoscriviamo.Per mesi abbiamo chiesto al ministero dell’Istruzione di aprire un tavolo per discutere le modalità di attuazione della Did, ma l’Amministrazione si è sempre rifiutata, preferendo agire unilateralmente con decreti, circolari e note. Soltanto il 22 ottobre siamo stati convocati con una proposta di CNNI e tempi strettissimi per la trattativa.
Quanto al merito, si tratta di un contratto che in realtà non interviene sulle questioni importanti come i tempi, il tipo e le modalità della prestazione lavorativa richiesta ai docenti; in pratica ricalca il decreto ministeriale e le linee guida dell’agosto scorso.
Tra i punti che contestiamo, quello riguardante il servizio dei docenti in quarantena, che contraddice la legge che equipara tale condizione al ricovero ospedaliero, costringendo gli insegnanti a disposizione a operare in qualità di vigilanti passivi, funzione che non è prevista dal Ccnl. Inoltre, l’indicazione del rispetto dell’orario di servizio non tiene conto della nuova modalità della didattica digitale integrata che comporta una gestione dell’ora di lezione e dell’orario settimanale del tutto diversa da quella in presenza e che necessita di congrue pause nel collegamento.
Rimangono, poi, aperte le questioni dell’utilizzo della strumentazione informatica di proprietà dei docenti e delle piattaforme private a pagamento in mancanza di un’unica piattaforma pubblica sicura e gratuita. Non dimentichiamo che tra precari e educatori dei convitti, un docente su quattro non può usufruire della card con cui acquistare materiale informatico. Senza contare, poi, che in molte parti d’Italia e in molte scuole il collegamento internet appare molto fragile e del tutto insufficiente a garantire la Did.
Considerata l’importanza dei temi affrontati e la chiusura dimostrata dall’Amministrazione in fase di trattativa, chiediamo un incontro politico a livello adeguato affinché si possa giungere a un impegno anche in termini economici, che preveda le risorse con cui retribuire l’eventuale servizio aggiuntivo prestato dagli insegnanti. E ci auguriamo che quanto prima venga convocato il tavolo per il rinnovo del Ccnl scaduto ormai da due anni.
Roma, 26 ottobre 2020
Ufficio stampa Fgu/Snadir