Il MIUR e le Organizzazioni sindacali firmatarie del contratto di lavoro hanno approvato l’accordo di massima che consentirà di rispettare la tempistica delle operazioni propedeutiche all’avvio del prossimo anno scolastico. La firma dell’ipotesi di contratto avverrà nei prossimi giorni, a seguito dell’approvazione della nuova legge di bilancio.
La Federazione Gilda-Unams/Snadir, negli ultimi anni, aveva rifiutato di firmare il contratto sulla mobilità perché fondato sul sistema degli ambiti e della chiamata diretta previsti dalla legge 107/2015. Quest’anno, invece, il governo ha deciso di cancellare gli ambiti e la chiamata diretta ripristinando il diritto alla titolarità nella sede scolastica.
Nell’ipotesi di contratto sulla mobilità è stata inserita una clausola che vieta ai dirigenti scolastici di trasferire liberamente i docenti da un comune all’altro. Le nuove disposizioni prevedono, infatti, che i presidi, per assegnare i docenti ai plessi e alle sezioni staccate ubicate in altri comuni, debbano procedere alla necessaria individuazione del docente considerando i titoli valutabili di cui lo stesso è in possesso.
Inoltre il blocco triennale sulla sede di destinazione in caso di accoglimento della domanda di trasferimento o passaggio opererà solo nel caso in cui il docente dovesse ottenere la specifica istituzione scolastica richiesta o, nelle città metropolitane, nel caso in cui dovesse vedere soddisfatta la preferenza espressa circa un distretto sub-comunale.
Il contratto avrà validità triennale, ma il Miur e le OO.SS. hanno convenuto che le trattative potranno essere riaperte qualora dovessero intervenire innovazione legislative che incidono sui contenuti dell’accordo.
Lo Snadir è stata presente al tavolo della contrattazione con il suo Segretario nazionale, prof. Orazio Ruscica, e ritiene importante sottolineare la concreta risposta che questo testo offre alle migliaia di docenti che (nelle assunzioni degli anni 2015 e 2016 in particolare) sono stati assegnati in sedi di servizio lontane centinaia e centinaia di kilometri da casa. Tra questi, numerosi, sono stati anche gli insegnanti di religione che in possesso anche dei titoli di insegnamento per posti comuni, sono stati assunti in discipline diverse dall’irc. Lo Snadir pertanto, che in tante parti d’Italia ha ascoltato il loro grave disagio, è particolarmente soddisfatto di questo risultato, frutto della importante sinergia che si è determinata tra le sigle sindacali del mondo della scuola. Una problematica rimasta irrisolta, che avevamo posto al tavolo delle trattative, è la titolarizzazione dei docenti di religione cattolica. Su questo importante tema abbiamo già fatto presente che consegneremo una dichiarazione a verbale per precisare la nostra posizione.
Fgu/Snadir – Professione i.r. – 22 dicembre 2018, h.20,00
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