La Federazione Gilda-Unams interviene in audizione sul DDL 1445: È una riforma da ripensare a fondo

Questa mattina, la Federazione Gilda-UNAMS, rappresentata dal suo Presidente, Orazio Ruscica, e da Gianluigi Dotti, componente dell’esecutivo nazionale, è intervenuta in audizione presso la VII Commissione cultura Senato per esprimere la propria posizione sul Disegno di Legge n. 1445: “Conversione in legge del decreto-legge 7 aprile 2025, n. 45, recante ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione del Piano Nazionale di ripresa e resilienza e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026”, che prevede importanti modifiche al sistema scolastico italiano.

Nel suo intervento, il Presidente della FGU ha espresso forti riserve sui contenuti del provvedimento, affiancandole a proposte concrete. In particolare, è stato evidenziato come la riforma degli Istituti Tecnici, rischi di sacrificare la formazione culturale e civile degli studenti a favore di logiche esclusivamente produttive, senza fornire adeguati strumenti alle scuole. La riduzione delle ore delle discipline generali e il previsto taglio di oltre 1.600 docenti costituiscono un danno educativo e occupazionale.

In questo senso, il presidente Ruscica di FGU ha ribadito la necessità di ripristinare il doppio canale di immissione in ruolo per superare il precariato strutturale – sulla cui cancellazione l’Europa richiama in maniera decisa il nostro Paese – e garantire continuità didattica. È stata inoltre sollevata la questione dell’insostenibile precarietà dei docenti di religione, per i quali si chiede un significativo aumento della quota di posti di ruolo fino al 95%, garantendo così la stabilità lavorativa ad insegnanti che hanno servizio ultradecennale. Tale misura contribuirebbe a ridurre significativamente il ricorso ai contratti a tempo determinato – gli stessi avversi in sede europea – favorendo l’immissione in ruolo del personale proveniente sia dalla procedura straordinaria sia del concorso ordinario attualmente in fase di espletamento.

“Altre criticità evidenziate – ha spiegato a termine audizione il presidente Ruscica – riguardano il finanziamento inadeguato per il contrasto al disagio giovanile, l’insufficienza delle misure di welfare studentesco, specie al Sud, e l’inaccettabile proposta di sottrarre risorse alla sicurezza scolastica per finanziare l’internazionalizzazione degli ITS”.
Il presidente Ruscica, ha concluso il suo intervento chiedendo una profonda revisione del testo di legge “per una scuola pubblica equa, inclusiva e rispettosa della sua funzione costituzionale: formare cittadini consapevoli e non semplici ‘prodotti’ per il mercato del lavoro”.

 

Fgu/Snadir – Professione i.r. – 23 aprile 2025 – h.11.30

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *