La Cassazione spazza via due sentenze e dà ragione allo SNADIR

Arriva un nuovo intervento della Corte di Cassazione (numero registro generale 16219/2017; sentenza pubblicata il 2 agosto 2022) con il quale vengono cancellate la sentenza di primo grado del Tribunale di Marsala e la sentenza di secondo grado della Corte d’Appello di Palermo, entrambe sfavorevoli alla ricorrente, insegnante di religione precaria, in materia di abuso di contratti a termine. 

La Corte di Cassazione ha quindi premiato la tenacia dello Snadir che ha saputo, ancora una volta,  sostenere in maniera efficace le ragioni degli idr precari.
 
Con le due sentenze di primo e secondo grado, era passata l’idea che non esistesse un abuso di contratti a termine che, pertanto, potevano durare anche per l’intera vita professionale del docente, evidentemente in aperto contrasto con gli orientamenti giurisprudenziali europei. In particolare, la Corte d’Appello di Palermo aveva affermato “che, ai sensi della legge numero 186/2003, la consistenza della dotazione organica degli insegnanti di religione cattolica era pari al 70% dei posti di insegnamento complessivamente in essere; la restante quota del 30% era assegnata mediante supplenze annuali, senza limiti di tempo o di numero di contratti”. 
 
La Corte di Cassazione ha accolto, invece, le ragioni della docente di religione precaria ponendo al centro dell’attenzione proprio la recente pronuncia del 13 gennaio scorso della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (ricorso sostenuto dalla Federazione Gilda-Unams/SNADIR).
 
La Cassazione ha così chiarito e ribadito che la materia riguarda esclusivamente il diritto al lavoro e la previsione di una quota di cattedre da assegnare con contratti a tempo determinato si giustifica esclusivamente con la necessità di sopperire ad esigenze provvisorie di organico, non certo per soddisfare esigenze permanenti e durevoli del datore di lavoro.
 
Una conferma di quanto afferma lo Snadir: dopo quasi vent’anni dalla legge 186/2003, va assolutamente rivista la quota del 30% di cattedre funzionanti da assegnare con contratti annuali. Tale quota va ridotta al 10%, solo in questo modo sarà superata l’inaccettabile “legittimazione del precariato” che si è determinata in questi anni.


 
Fgu/Snadir – Professione i.r. – 3 agosto 2022 – h.11,30

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