Si è svolto questa mattina (14 gennaio) l’incontro tra l’Amministrazione del Ministero dell’Istruzione e le Organizzazioni Sindacali rappresentative per affrontare diverse tematiche, tra cui quelle del concorso degli insegnanti di religione e il decreto ministeriale di aggiornamento III fascia Ata.
L’Amministrazione ha precisato che, quando ci sarà il bando di concorso, sarà fatta l’informativa e che il predetto bando dovrà essere predisposto nel quadro normativo vigente.
In particolare, la Fgu/Snadir ha portato all’attenzione dell’Amministrazione le criticità derivanti dall’Intesa tra Cei e MI del 14 dicembre 2020, che ha espressamente incanalato il concorso previsto dall’art.1bis legge 159/2019 nell’alveo del concorso ordinario.
La Fgu/Snadir ritiene tale art.1bis fortemente lesivo dei diritti dei precari che insegnano religione da oltre 36 mesi indebitamente destinatari di un trattamento diverso – e dunque discriminatorio – rispetto ai colleghi precari di scuola secondaria abilitati e ai diplomati magistrali con almeno 2 anni di servizio per i quali è invece stata predisposta una procedura straordinaria con la sola prova orale non selettiva.
Per la Fgu/Snadir occorre utilizzare l’opportunità prevista dal rinvio del termine della pubblicazione del bando di concorso per docenti di religione a dicembre 2021 al fine di indicare alle forze politiche la necessità di riscrivere i commi 1 e 2 della legge 159/2019.
La Fgu/Snadir ha chiesto che l’art.1 bis venga riservato esclusivamente a coloro che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio nell’insegnamento della religione, predisponendo per essi una procedura straordinaria non selettiva. Mentre per i neo laureati in discipline ecclesiastiche previste per insegnare religione occorrerà indire successivamente un concorso ordinario.
La Fgu/Snadir ha chiesto infine che lo scorrimento della graduatoria di merito 2004 raggiunga il suo completo esaurimento con l’inizio del prossimo anno scolastico, considerato che i posti per l’insegnamento della religione tuttora disponili sono 6.800/7.000.
Solo in questo modo, difatti, si potrà evitare l’ingiusta contraddizione di lasciare solo i docenti di religione privi di una prospettiva di superamento definitivo della condizione lavorativa precaria.
Di queste richieste la Fug/Snadir e le altre organizzazioni sindacali hanno chiesto al Capo dipartimento di farsi portavoce presso la Ministra dell’Istruzione.
Riguardo all’aggiornamento delle graduatorie di III fascia per il personale ATA, la Fgu/Snadir ha chiesto che le tabelle di valutazione dei titoli e servizi debbano prevedere in modo esplicito la valutazione del servizio di religione, dell’idoneità concorsuale del 2004 e dei titoli di studio ecclesiastici.
Lo Snadir rinnova ancora una volta il suo impegno a favore di tutti gli insegnanti di religione promuovendo, battaglia dopo battaglia, la ricerca di nuovi sistemi e metodi per dare risposte concrete alle numerose istanze emerse in questi anni e provenienti dall’intera categoria di docenti.
Fgu/Snadir – 14 gennaio 2021 – h.18,00
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