IN PERICOLO LA GRATUITA’ DEI LIBRI DELLA SCUOLA PRIMARIA
Pare proprio che saranno le famiglie a dover pagare i libri di testo per i figli che frequentano la scuola primaria; il precedente finanziamento è infatti abbondantemente scaduto: ma la cosa più grave è che dei 103 milioni di euro erogati dal Ministero ai Comuni per tale copertura, nella finanziaria 2010 non c’è più traccia.
Occorre ricordare che – per i bambini dai 6 agli 11 anni – il costo dei libri è stato stabilito dal Ministero in 17 euro per le classi prima e seconda e 24 euro per le classi terza, quarta e quinta; poiché un libro, per essere adottabile, deve rientrare in questi parametri, fino ad ora gli editori si sono adeguati, ma non ci vuole molto a capire che- sparito il finanziamento e non venendo quindi rimborsato il costo dei libri – si sentiranno liberi anche di aumentare i prezzi.
Tutto ciò contrasta innanzitutto con il diritto all’istruzione sancito dalla Costituzione: non ci vuole molto a capire che, in un periodo di forti ristrettezze economiche, molte famiglie potrebbero decidere di tirare avanti facendo a meno proprio dell’istruzione per i propri figli; il contrasto è evidente anche con quanto stabilito dal decreto legislativo 297/94, art. 156, comma 1, ancora in vigore, che dispone la gratuità dei libri della scuola primaria e pone le spese a carico dei Comuni: ma i Comuni, notoriamente in difficoltà economiche, accetteranno di accollarsi queste nuove spese senza l’aiuto dello Stato?
Diventa così prioritario ripristinare gli stanziamenti in questione: in primo luogo perché non è accettabile che un Paese civile tartassi sempre il settore dell’istruzione, basilare per la formazione dei futuri cittadini; poi perché, se i soldi non salteranno fuori, il prossimo anno scolastico le famiglie si troveranno ad affrontare un grosso problema. E, francamente, di problemi ne hanno già abbastanza.
Snadir – Professione i.r. – 27 novembre 2009
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