Confermata anche la possibilità dei ricorsi bis per periodi non sovrapponibili
Dopo la sentenza della CGUE del 13 gennaio scorso – seguita a un ricorso sostenuto dalla Fgu/Snadir – che condannava l’Italia in tema di reiterazione dei contratti a tempo determinato dei docenti di religione cattolica, continuano ad essere pubblicate le sentenze dei Tribunali circa l’abuso della reiterazione dei contratti di lavoro degli insegnanti di religione oltre i 36 mesi di servizio.
Ricordiamo che a seguito della predetta sentenza della CGUE, oltre a diverse sentenze di appello, è intervenuta la Suprema Corte di Cassazione che ha stabilito, in più interventi, l’illegittima reiterazione dei contratti a tempo determinato dei docenti precari di religione.
La recente sentenza del Tribunale di Firenze (376/2021) aggiunge ulteriori elementi che confermano quanto già lo Snadir ha dichiarato, e cioè che è possibile presentare ricorso anche per periodi diversi e non sovrapponibili in quanto tali periodi costituiscono “una distinta ed autonoma serie di rapporti a tempo determinato”.
Inoltre, il tribunale – riprendendo la sentenza della CGUE – ribadisce in modo preciso che le variazioni demografiche e l’idoneità ecclesiastica “sono circostanze neutre rispetto al problema in causa”, cioè del rapporto di lavoro, e che “quando la precarietà abbia assunto i caratteri di una certa continuità e di durata nel tempo, deve presumersi che quella posizione lavorativa sia (diventata) una posizione stabile”.
La sentenza del Tribunale di Firenze essendo passata in giudicato, obbliga l’amministrazione a liquidare il risarcimento del danno comunicato nella misura che va dalle 5 alle 12 mensilità.
Ci auguriamo che questa ulteriore sentenza solleciti il nuovo Governo ad affrontare da subito e in modo risolutivo il problema del precariato dei docenti di religione con oltre 36 mesi di servizio, intervenendo immediatamente per aumentare la quota di organico da mettere a disposizione per le immissioni in ruolo dall’attuale 70% al 95%.
Per informazioni su questa tipologia di ricorso, puoi scrivere l’indirizzo email dedicato ricorsi@snadir.it
Snadir – Professione i.r. – 25 ottobre 2022 – h.17,30
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