Il Ministro dell’istruzione, Pilar del Castillo, ha presentato oggi alcuni dei cambiamenti che il suo Dipartimento ha incluso nella Legge Organica della Qualità dell’Insegnamento. Tra le novità, una ha già iniziato a suscitare polemiche: la religione, tanto nella sua versione confessionale quanto laica, sarà valutabile e computabile a partire dalla scuola elementare fino al baccellierato. Questo implica l’equiparazione della religione al resto delle materie.
L’area sociale, culturale e religiosa, tanto nella sua forma confessionale quanto in quella laica, sarà valutabile e computabile per la media dei voti a partire dalla scuola elementare (dai 6 ai 12 anni), fino al baccellierato (dai 16 ai 18 anni), anche se in questa ultima fase non se ne terrà conto per quanto riguarda la concessione di borse di studio.
Pilar del Castillo ha insistito nell’affermare che il trattamento dell’area dell’insegnamento della religione non cambierà rispetto a quanto previsto ora dalla LOGSE. Adesso, l’insegnamento della religione è valutabile e computabile nella scuola elementare, secondaria e nel baccellierato, mentre l’alternativa per gli alunni che scelgano di non seguire l’insegnamento della religione non è valutabile né computabile in alcuna fase.
Pertanto, i principali cambiamenti interessano il trattamento di questa materia nella sua forma confessionale o laica, che sarà impartita dagli insegnanti di storia e filosofia e che si focalizzerà sullo studio della storia delle religioni. Questa alternativa avrà da ora in poi lo stesso trattamento che ha la forma confessionale e il resto delle materie.
Questo è il cambiamento più importante tra quelli che il Ministero della Cultura ha deciso di includere nella Legge della Qualità dell’istruzione, presentata oggi da Pilar del Castillo. Ma ce ne sono altri, come per esempio quello che interessa la prova generale del baccellierato, l’esame di licenza superiore. Il voto finale del baccellierato sarà composto al 60% dai voti dei due anni di questa fase e al 40% dal voto dell’esame di licenza. Il Ministero dell’Istruzione aveva inizialmente previsto che questo voto finale fosse ottenuto al 50%.
Il Ministro ha anche presentato altre novità incluse nella legge, che il consiglio dei ministri approverà prossimamente, come quella di includere una seconda lingua straniera per gli alunni che frequentino l’area umanistica del baccellierato, e l’insegnamento delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per quelli dell’area scientifica e tecnologica.
Fonte: http://www.tvcatalunya.com (19 giugno 2003)