IL GIORNO DELLA MEMORIA PER NON ASSUEFARCI AL MALE (DEDICATO AI NOSTRI FRATELLI MAGGIORI)

IL GIORNO DELLA MEMORIA PER NON ASSUEFARCI AL MALE
(DEDICATO AI NOSTRI FRATELLI MAGGIORI)

 

Erano i compagni di scuola. Gli amici di una vita. Il commerciante della nostra spesa quotidiana. Il medico di famiglia. Il vigile urbano. Quelli della porta accanto. Il nostro datore di lavoro. L’ insegnante. L’ impiegato dell’ufficio postale. La nostra gente di tutti i giorni.
Spazzati via dall’ebbrezza insana di un’idea disumana che ha trovato posto nella mente sonnolenta di quanti si sono lasciati stordire dal “fascino” del male!
E noi, quando ci voltiamo indietro insieme ai nostri figli, siamo  in grado di accogliere, invece, la “banalità” del Bene?
Ricordare gli orrori dei nostri antenati europei è un imperativo morale per poterci  liberare da un’eredità pesantissima che sta a noi non tramandare al futuro della storia umana.
Rivivere insieme agli uomini e alle donne di oggi  il dolore degli uomini e delle donne di ieri – anche se sono ormai trascorsi più di 70 anni – ci aiuta a recuperare il senso della giustizia e dell’amore che sono indispensabili per costruire una società veramente libera.
Intere Nazioni affogavano nell’indifferenza mentre milioni di vite se ne andavano in fumo: quali valori avevano perso di vista?
Forse la consapevolezza che la libertà è un bene che nessuno ti garantisce se non te la tieni stretta ogni giorno  con tutte le forze.
Il coraggio di reagire anche a costo della vita a chi ti obbliga a pensare a senso unico.
Il rispetto della sacralità della vita, di ogni vita anche se non è la tua.
La solidarietà disinteressata che sta alla base della famiglia, della scuola, dell’ambiente di lavoro, del vivere civile.
Quando la forza delle armi e di una propaganda spietata prende il posto della forza della ragione e della cultura si diventa l’ombra di se stessi, come fragili creature di argilla a disposizione del prepotente di turno. Questo accadde allora!
Il 27 gennaio è un’occasione non per cambiare il mondo – ardua impresa! – ma per ostacolare ogni forma di discriminazione e di emarginazione sociale, religiosa, politica, intellettuale e di genere, con tutto l’amore di cui siamo capaci per L’uomo, per ogni popolo, per ogni minoranza del nostro pianeta.
Questo pianeta, che ci ospita e ci nutre da milioni di anni, lo sentiremo tutti più nostro se con il Bene che possiamo fare oggi a 360° riusciremo a risanare le molte ferite ancora aperte del passato!

M. Debora Morganti

Snadir – Professione i.r. – 24 gennaio 2011

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