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La legislatura
finita, ma…


OTTERREMO LO STATO
GIURIDICO


Intervista con il
segretario nazionale Ruscica


Questa
legislatura terminata prima che riuscisse a deliberare
lo stato giuridico degli Idr: sar dunque la prossima a
dovere dare una risposta positiva e concreta alle aspettative
dei 24.000 docenti di religione sullo stato giuridico. 

In questa attesa, per, viene spontaneo chiedersi se il
lavoro sin qui svolto con tenacia e determinazione non sia
andato perduto; su questo punto e sui principali temi del
dibattito sulle legittime aspettative degli Idr, abbiamo
intervistato il segretario nazionale dello SNADIR Prof.
Orazio Ruscica:
Il dialogo serrato con i parlamentari
della precedente legislatura ha, senza dubbio, sortito leffetto
di affrontare in modo serio ed approfondito la legittimit
dellinsegnamento della religione cattolica nelle scuole
statali in quanto insegnamento culturale e non catechistico.
Un risultato molto importante che consente adesso di basare
la discussione sullinsegnamento della religione cattolica
sul concetto che esso dentro la scuola e si sviluppa
secondo le stesse finalit della scuola, allo scopo di permettere
allo studente di apprendere e gestire conoscenze, competenze
e capacit dei contenuti essenziali del cristianesimo e
delle sue espressioni pi significative, in dialogo con
le altre confessioni cristiane e con le altre religioni:
un insegnamento
– conclude Ruscica – che al servizio
degli studenti, delle famiglie e della scuola italiana ed
europea


Su queste precisazioni anche due autorevoli esponenti dei
diesse (lOn.le Massimo DAlema e il sen. Gavino Angius
nel settembre del 1999) hanno espresso una opinione molto
positiva; in particolare il senatore Angius ha detto: E
evidente che se lora di religione non catechismo ma tutte
le cose che Ruscica espone, i motivi di accordo e di collaborazione
sono molti.

Se, grazie a queste dichiarazioni, appare pi vicino
il momento in cui sar possibile eliminare la condizione
di precariato in cui si trovano i docenti di religione,
nel pieno rispetto degli accordi concordatari, rimane comunque
il problema di un diffuso ostruzionismo che rallenta sensibilmente
i tempi di attuazione dei programmi degli Idr: ad esempio,
lo Stato giuridico stato approvato dal Senato in modo
notevolmente diverso da quello che era stato elaborato dalla
commissione ristretta.
Il perch – afferma
il Prof. Ruscica – da ricercare nellostinazione dellala
pi a sinistra dei diesse (quella vicina alla Cgil) e nellaver
permesso che questi parlamentari fungessero da ago della
bilancia. Fino a dicembre del 1999, infatti, in commissione
istruzione del senato vi era una maggioranza trasversale
che permetteva alle forze di centro ed alla sinistra riformista
(legata allidentit e ai valori del socialismo europeo)
di proseguire liter della discussione su un binario equilibrato.
In commissione la maggioranza era a favore di un giusto
stato giuridico degli Idr: 12 a favore ed 11 contro. Tra
i favorevoli – ovviamente – il senatore Occhipinti, relatore
del disegno di legge; la sua nomina a Sottosegretario di
Stato ai Trasporti richiedeva la sostituzione dello stesso
in commissione e nel compito di relatore del ddl sullo stato
giuridico: ma nel gennaio del 2000 la sostituzione del sen.
Occhipinti con il diessino Pappalardo fece sbilanciare la
commissione sul versante degli oppositori (11 contro 12!).
Voglio sottolineare come la precedente composizione della
VII Commissione invece era riuscita, il 28 luglio 1999,
con una maggioranza trasversale, ad approvare il disegno
di legge Occhipinti quale testo di discussione. Da quel
momento lala pi oltranzista dei diesse (senatore Biscardi
e senatrice Pagano che in occasione del voto furono messi
in metta minoranza) condurr una battaglia contro un giusto
stato giuridico degli Idr, sfociata poi nellapprovazione
del disegno di legge sullo stato giuridico che penalizza
l80% dei docenti di religione gi in servizio.


Prioritari appaiono dunque degli interventi volti a cambiare
la legge; a questo proposito, lo SNADIR si mosso attraverso
molteplici linee dazione: quali le principali?


Il Prof. Ruscica ce ne ha illustrate tre, messe in atto
dal luglio 2000: 1) una petizione popolare emendativa:
sono state raccolte 100.000 firme consegnate il 29 novembre
2000; 2) un convegno nazionale tenutosi a Napoli il 30 ottobre
2000 cui hanno partecipato, tra gli altri, il sottosegretario
alla Pubblica Istruzione, On.le Giuseppe Gambale, e don
Vittorio Bonati, responsabile settore Irc della Cei. In
quelloccasione abbiamo presentato gli emendamenti indispensabili
per salvaguardare le legittime aspettative dei docenti di
religione; 3) il contatto continuo con i parlamentari (membri
della commissione lavoro e segretari di partito): ci ha
portato alla presentazione da parte dei parlamentari di
circa 130 emendamenti, di cui la maggioranza si articola
sulle richieste dallo Snadir
.

Impegno continuo, dunque, eppure non si riusciti lo
stesso a deliberare prima della fine della legislatura?

Il problema di fondo non sta nel tipo o nella quantit
di impegno profuso dallo SNADIR; anzi, a questo proposito
c da dire che il nostro sindacato,
– ribatte Ruscica
per dimostrare la sua buona volont e per evitare
irrigidimenti penalizzanti per tutti, ha perfino cercato
di mediare tra le posizioni dei 24.000 Idr e quelle di una
parte della sinistra arroccata su atteggiamenti di netto
rifiuto, presentando alla
commissione lavoro una interessante proposta basata su richieste
notevolmente ammorbidite
. Ma non c stato niente da
fare! Le posizioni della controparte hanno continuato ad
essere ingiustificatamente ed incomprensibilmente negative:
ecco dove sta il fulcro del problema!
.

La situazione degli Idr non comunque la stessa in tutta
Italia, tant che la Provincia Autonoma di Trento ha approvato
lo stato giuridico degli Idr: come valuta tale deliberazione?


La legge deliberata della provincia di Trento ha tenuto
conto delle legittime aspettative dei docenti di religione
gi in servizio. Aspettative che lo Snadir ha pi volte
presentato ai Deputati e Senatori del Parlamento italiano.
Lapprovazione delle norme della provincia autonoma ci conferma
che lo Snadir si mosso nella giusta direzione. Il ricominciare
una nuova fatica ci trova ancora pi pronti e caparbi. Appena
sar insediato il nuovo Parlamento avvieremo con maggiore
sollecitudine e determinazione le opportune iniziative per
arrivare allapprovazione di un equilibrato stato giuridico
dei docenti di religione.
 

Per concludere un quesito di scottante attualit: considerato
che ci troviamo in periodo strettamente preelettorale e
che il comportamento degli Idr, di fronte al voto, mai come
adesso pu avere una doppia valenza, cio etica e pratica;
di fronte dunque alla possibilit o meno per gli Idr di
astenersi dal voto.
Lastensionismo non appartiene
alla tradizione cristiana. Certamente lattuale campagna
elettorale segnata da velenose delegittimazioni reciproche
confonde e sconcerta lelettorato. Occorre allora che i
docenti di religione, ma anche ogni elettore cristiano,
maturi la propria scelta nel quadro di una grande chiarezza
di progetti politici in grado di affrontare e risolvere
i problemi sociali che interessano tutti i cittadini: salute,
casa, lavoro, salario familiare, accesso alla cultura, accesso
alle informazioni. A questi va ad aggiungersi per gli Idr
la questione dello stato giuridico. Ritengo che ogni insegnante
di religione sia in grado di scegliere in modo autonomo
chi debba rappresentarlo in Parlamento. In questi anni i
nostri colleghi hanno dimostrato che non sono disponibili
a dare deleghe in bianco a nessun parlamentare. Ritengo
che qualsiasi interlocutore avremo in Parlamento dovr essere
in grado di dare una risposta positiva ed equilibrata ai
24.000 docenti di religione che attendono il giusto riconoscimento
della loro professionalit. Certamente la prossima maggioranza
parlamentare
– continua il Prof. Ruscica – non potr
non riconoscere uno stato giuridico che corrisponda alle
legittime aspettative degli Idr, quali: 

a) istituzione delle classi di concorso per linsegnamento
della religione nei vari ordini e gradi scolastici;

b) nuove procedure per il reclutamento e labilitazione
dei docenti di religione, che tenga conto dellidoneit
per impartire lIrc;

c) misure idonee per limmissione in ruolo dei docenti di
religione gi in servizio, basate sul riconoscimento della
professionalit acquisita, che abbiano le seguenti caratteristiche:

* corso abilitante riservato;

* due anni di servizio come requisito per accedere al corso
abilitante riservato;

* titoli di qualificazione professionale cos come previsti
dal DPR 751/85;

* riconoscimento del servizio prestato ai fini della graduatoria
finale del corso abilitante riservato;

* inserimento nella graduatoria permanente ad esaurimento
(come gi previsto per altri insegnamenti: legge 124/99)
dei vincitori del corso abilitante riservato; 

* compilazione della graduatoria permanente sulla base dei
titoli culturali e dei titoli di servizio;

* la nomina in ruolo del personale inserito nella graduatoria
permanente in relazione del 70% dei posti disponibili ogni
anno.

Certo, bisogna dire che lo SNADIR ha il merito di aver posto
allattenzione del Governo, dei Parlamentari e delle organizzazioni
sindacali la questione dello stato giuridico dei docenti
di religione e di aver condotto da solo in questi 5 anni
(soltanto nellultimo periodo si sono visto i soliti noti
che cercavano di appropriarsi del merito) la lotta per il
raggiungimento di questo obiettivo fino alla quasi approvazione.
Mai si era arrivati a tanto!

Ritengo per che subito dopo linsediamento del nuovo Parlamento
– conclude a questo punto il Prof. Ruscica – le organizzazioni
sindacali effettivamente rappresentative dei docenti di
religione (e tra queste lo Snadir con il 20% della categoria),
si attivino attraverso un percorso comune per proporre una
forte azione di mobilitazione a favore della categoria.


Rossella Sudano

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