Un testo irricevibile sia sul piano economico che su quello normativo. La Federazione Gilda-Unams/Snadir boccia la bozza del contratto presentato dall’Aran ai sindacati e di cui si è tornati a discutere ieri pomeriggio (7 settembre 2022) nel primo incontro della trattativa per il rinnovo dopo la pausa estiva.
“In linea con le altre sigle sindacali – dichiara Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams – riteniamo che siano necessarie altre risorse da destinare all’aumento delle retribuzioni dei docenti, perché con un’inflazione galoppante che ormai ha raggiunto il 9%, non è possibile accettare un incremento del 4,2% per un triennio contrattuale tra l’altro già scaduto e senza aver stanziato ancora nulla per quello che sta per iniziare”.
Giudizio fortemente negativo anche sul fronte normativo, nella parte riguardante il sistema delle sanzioni disciplinari.
“La sanzioni disciplinari, così come sono state proposte dall’Aran, risultano in contrasto con il dettato Costituzionale sulla libertà di insegnamento. L’insegnamento non è una attività impiegatizia, ma un’azione professionale. Non occorre riscrivere (male) quanto già previsto nelle sanzioni per i docenti dagli artt. 492-493 dle D.Lvo 297/1994”, ha rimarcato Orazio Ruscica, Presidente della Federazione-Gilda-Unams/Snadir.
Fgu/Snadir – Professione i.r. – 8 settembre 2022 – h.9,00
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