Concorso ordinario Idr: Firmata l’Intesa MIM-CEI

Prendiamo atto con soddisfazione mista anche all’orgoglio di avere fatto tantissimo per quanto siglato, dell’avvenuta firma oggi tra il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Cardinale Matteo Zuppi e il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, dell’Intesa riguardante il concorso ordinario per la copertura del 30 per cento dei posti vacanti per l’insegnamento della religione cattolica, previsto dall’articolo 1-bis della legge 159/19. Il restante 70% dei posti disponibili, sarà coperto con una procedura straordinaria, riservata ai docenti con almeno 36 mesi di servizio. Complessivamente si tratta di oltre 6.400 insegnanti.

Snadir ha lavorato tantissimo perché si raggiungesse l’intesa firmata oggi che sostituisce integralmente quella sottoscritta il 14 dicembre 2020. I titoli di qualificazione professionale per partecipare al concorso sono quelli rilasciati da Facoltà e Istituti elencati dal decreto del Ministro dell’Istruzione il 24 luglio 2020 (n. 70) e l’intesa odierna sottolinea che tra i requisiti, è prevista la certificazione dell’idoneità diocesana all’insegnamento della religione cattolica.

Come abbiamo più volte ribadito nelle nostre trasmissioni, negli incontri, sulle nostre pagine social e nelle comunicazioni, il concorso si articolerà “in una prova scritta e una orale e accerta la preparazione dei candidati con riferimento alle materie ed alle competenze indicate dalla normativa vigente e dalle intese richiamate”. “L’articolazione, il punteggio ed i criteri delle prove concorsuali e della valutazione dei titoli sono determinate dal bando di concorso, tenendo presente che tutti i candidati sono già in possesso dell’idoneità diocesana, che è condizione per l’insegnamento della religione cattolica”.

Ci piace anche evidenziare le parole del Cardinale, Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, che ha espresso gratitudine al ministro Valditara per “aver colmato un vuoto e per la collaborazione instaurata” ma soprattutto, ha evidenziato che questo accordo “riconosce e riafferma il valore degli insegnanti di religione nelle nostre scuole: educatori preparati e appassionati che arricchiscono l’esperienza scolastica con un’occasione unica di dialogo, approfondimento culturale e confronto interdisciplinare. È giusto che sia data loro maggiore stabilità e sicurezza”.

E in questo senso, come Snadir, concordiamo con le parole del ministro, Valditara quando afferma che “l’insegnamento della religione è un’occasione di confronto e di dialogo sui principi etici e morali che da sempre accompagnano le civiltà nel loro cammino e l’occasione per andare alle radici della nostra civiltà imparando a conoscere il messaggio cristiano”, scrivendo di “docenti motivati e competenti grazie ai quali sarà possibile creare momenti di approfondimento e di arricchimento culturale”.

Il modo migliore per salutare un concorso che si tiene a vent’anni dalla prima, e finora unica, procedura bandita nel febbraio 2004 che istituiva i ruoli per l’insegnamento della religione cattolica. Adesso la pubblicazione dei due bandi, ordinario e straordinario, si potrà realizzare nelle prossime settimane e entro febbraio 2024.

 

Professione ir – 9 gennaio 2024

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