Con profonda delusione e con sdegno prendiamo
atto che coloro i quali si fregiano del titolo di "paladini"
dei diritti dei lavoratori ancora una volta hanno operato
mossi solo da avversione ideologica o da interesse politico
di parte.
Invitiamo ad un’attenta riflessione sul testo
del Disegno di Legge concernente lo stato giuridico degli
Idr votato al Senato il 19 c.m. da cui si evincono immediatamente
le pesanti penalizzazioni a carico di punti fondamentali quali
la tutela dei diritti acquisiti, la tutela dell’anzianit
di servizio maturata, i titoli teologici di qualificazione
professionale richiesti in base alla revisione del Concordato
e relativa Intesa. E tutto questo a danno soprattutto di insegnanti
che hanno lavorato per tanti anni in una condizione costantemente
segnata da umiliazioni e frustrazioni e che hanno personalmente
pagato per dare alla materia una dignit operativa pari a
quella delle altre discipline.
Crediamo che questo Disegno di Legge, nell’attuale
formulazione approvata dal Senato, non possa costituire un
fiore all’occhiello per nessuno in quanto anche una presunta
vittoria di carattere "politico-ideologico", che
potrebbe essere sbandierata da alcune forze politiche, risulterebbe
annullata dal grave arretramento civile e sociale determinato
dalla violazione di diritti fondamentali dei lavoratori.
Ci premesso, sottolineiamo che le gravi
anomalie riscontrate sono dovute alla mancata attuazione
di una fase transitoria (peraltro sempre prevista in casi
simili), che sarebbe invece assolutamente doverosa nei confronti
di lavoratori per troppo tempo elusi.
E’ su questo punto pertanto che chiediamo,
con tutta la forza di chi non si sente n tutelato n rispettato
nella propria dignit di lavoratore, un leale ed efficace
impegno da parte del mondo politico per recuperare correttezza
nell’agire (non si cambiano le regole del gioco in corso d’opera)
e per ricondurre il testo votato su un piano di giustizia,
coerenza e razionalit.
Auspichiamo che in tal senso intervenga in
modo incisivo anche la Conferenza Episcopale Italiana.
Da parte nostra metteremo tutto l’impegno
possibile per giungere ad una modifica dell’iniqua formulazione
dell’attuale Disegno di Legge e non saremo certamente riconoscenti
verso chi non si adoperato per soluzioni giuste.
Firenze, 22 luglio 2000
Coordinamento Idr di Firenze