Categoria: Scuola e Società

  • Proposta Reggi/Giannini: il ritorno ampliato alle proposte bloccate di Monti/Profumo

    Proposta Reggi/Giannini: il ritorno ampliato alle proposte bloccate di Monti/Profumo

     
     
    Siamo alle solite. Il cantiere messo in atto dal Miur per rimodernare la scuola ha elaborato una proposta  davvero epocale: lavorare il doppio ed essere pagati solo un terzo. Non è uno scherzo, ma è la proposta che il Sottosegretario Reggi  ed il Ministro Giannini vogliono portare in consiglio dei ministri: aumento delle ore di lavoro da 18 a 36 ore e scuole aperte dalle 7 alle 22 fino a tutto il mese di luglio.
    Il Sottosegretario Reggi per dimostrare la bontà della proposta ha affermato che “tutte le ricerche internazionali concordano sul fatto che gli insegnanti italiani lavorano meno, guadagnano meno e non fanno carriera. Vogliamo ribaltare le tre conclusioni”.
    Orbene, siamo tutti d’accordo che gli insegnanti italiani sono sottopagati e che non c’è una carriera (su questo possiamo anche avviare un confronto), ma dire che “lavorano meno” è falso. Ci stupisce questo comportamento che, partendo da dati errati, vuole presentare la categoria degli insegnanti come coloro che non lavorano, che sono semplicemente fannulloni. Pensavamo di aver superato questo periodo politico “drammatico”, ma sembra proprio di no.
    Per essere chiari  diciamo al Sottosegretario che tutte le indagini internazionali (Eurydice, Education at a Glance, ecc.) affermano che gli insegnanti italiani riguardo a “Organisation of theacher’ working time” sono nella media dei Paesi UE. Infatti, il numero di settimane scolastiche è mediamente di 38  in Europa, mentre in Italia la media si attesta a 39 settimane. Il numero dei giorni dedicati all’attività scolastica è di 185 (scuola primaria), 182 (scuola secondaria di 1°  e 2° grado), in Italia ci si attesta a 175 giorni .  Le ore di insegnamento annue risultano nei Paesi dell’UE di 758 nella scuola primaria, di 660 nella scuola secondaria di 1° grado e di 629 nella scuola secondaria di 2° grado. In Italia le ore annuali di insegnamento nella scuola primaria sono di 770, nella scuola secondaria di 1°  e 2° grado sono di 630. Questi dati fanno emergere in modo chiaro che l’affermazione che “gli insegnanti italiani lavorano meno” è una leggenda metropolitana sfatabile con una semplice lettura dei dati pubblicati da indagini al di sopra di ogni sospetto.
    La questione vera è che si vuole procedere a tagli lineari sulle supplenze brevi. Infatti con l’orario a 36 ore settimanali saranno i docenti  in servizio nello stesso istituto a sopperire alla necessità delle supplenze, ovviamente senza ulteriore riconoscimento economico extra.
    Questa idea non è nuova: Monti ci ha provato con le 6 ore senza incremento stipendiale. La Camera dei Deputati, allora, cancellò dalla legge di stabilità tale sconsiderato aumento di lavoro. Anche oggi, come allora, ci chiediamo come mai il Ministro non l’abbia suggerita al mondo universitario che prevede un impegno medio di insegnamento frontale di circa 70 ore annue.
    Il mondo della scuola va certamente cambiato per favorire il successo scolastico dei nostri studenti, valorizzando il lavoro professionale dei docenti. Per fare ciò è necessario coinvolgere i docenti e i loro rappresentanti: i processi di cambiamento vanno condivisi, non imposti, altrimenti da settembre la protesta non potrà che essere corale e decisa.
     
    Orazio Ruscica
     
     
    Snadir – Professione i.r. – 2 luglio 2014
  • Lo Snadir è presente all’Udienza Generale di Papa Francesco – Le foto!

     Lo Snadir è presente all’Udienza Generale di Papa Francesco

    Le foto!

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    Snadir – Professione i.r. – 19/20 giugno 2014

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

  • Lo Snadir è presente all’Udienza Generale di Papa Francesco

    Lo Snadir è presente all’Udienza Generale di Papa Francesco

     
     
    Roma, 18 giugno 2014. Oggi una delegazione dello Snadir ha partecipato alla udienza generale con il Papa Francesco.
    Il Papa ha parlato della Chiesa, paragonandola ad una grande  famiglia che non è ristretta ai sacerdoti, ai vescovi, al Vaticano, ma che si apre a tutta l’umanità.
    E’ stata una grande emozione per tutti i partecipanti.
    Papa Francesco ha spiegato che la Chiesa non è una realtà nata in laboratorio, ma è scaturita dall’intervento diretto di Dio nella nostra storia; fin dalla chiamata di Abramo, che si è messo in cammino fidandosi della Parola del Signore, del Suo amore. All’interno di questo popolo in cammino è nato Gesù. 
    Il Papa ha concluso l’udienza con un pensiero rivolto a tutti i “rifugiati”, la cui giornata mondiale sarà celebrata il 20 giugno prossimo ed ha invitato i cristiani ad accogliere chi fugge dalla propria terra e ha bisogno del nostro aiuto e nello stesso tempo pregare per le istituzioni che si occupano di loro.
    È stato un momento entusiasmante, emozionante; stare in prima fila e vedere il Papa a pochi metri. Per noi rappresentanti dello Snadir è stata un’esperienza indimenticabile – dichiara il segretario nazionale dello Snadir, Orazio Ruscica – un’esperienza che ci ha fatto ancora di più comprendere come questo Papa sia davvero un padre per ognuno di noi, capace di incoraggiarci a intraprendere un nuovo cammino, a fidarci di Dio e ad essere persone che accogliendLo, diventano una benedizione per gli altri. E noi, quindi, vogliamo essere una benedizione per i nostri ragazzi, per il mondo della scuola e per il mondo intero.”
     
     Serenella Napolitano




    Snadir – Professione i.r. – 18 giugno 2014
  • La Chiesa per la scuola – 10 maggio 2014 – Un po’ di foto!

     La Chiesa per la scuola – 10 maggio 2014

    Un po’ di foto!

     

     

     

     

     

    Snadir – Professione i.r. – 12 maggio 2014

  • LO SNADIR PRESENTE ALL’INCONTRO CON PAPA FRANCESCO: LA SCUOLA CHIAMATA AD ESSERE UNA COMUNITÀ’ EDUCANTE

    LO SNADIR PRESENTE ALL’INCONTRO CON PAPA FRANCESCO: LA SCUOLA CHIAMATA AD ESSERE UNA COMUNITA’ EDUCANTE  

                                                                                                 
     
    Lo Snadir  ha preso parte, nella giornata di ieri,  all’incontro di Papa Francesco  con il mondo della scuola.  Erano presenti  il Consiglio Nazionale dello Snadir al completo, guidato dal Segretario Nazionale Prof. Orazio Ruscica, e una delegazione di docenti e quadri dirigenti provenienti da tutte le regioni italiane (circa 120 persone).
    Oltre 300.000 persone hanno risposto all’invito del Papa; all’incontro hanno partecipato anche il ministro dell’istruzione Giannini nonché personalità dello sport e dello spettacolo. Una grande festa, come  lo stesso Pontefice ha ribadito: “Si vede che questa manifestazione non è contro, è per. Non e’ un lamento, è una festa, una festa per la scuola. Sappiamo bene che ci sono problemi e cose che non vanno, lo sappiamo, ma voi siete qui, noi siamo qui perché amiamo la scuola”. Oggi le sfide della scuola sono molteplici. Si pensi ad esempio alla più numerosa presenza di alunni provenienti da altri Paesi, allo sviluppo irrefrenabile delle nuove tecnologie, all’integrazione degli alunni disabili, alle modalità farraginose di arruolamento e di pensionamento del personale scolastico, alle risorse finanziarie più limitate. Ciò implica un ripensamento globale che va dal generare ambienti di apprendimento più creativi all’investimento su risorse professionali sempre più qualificate.  
    La vicinanza del Santo Padre a questa realtà non è casuale. La Chiesa infatti in questo decennio ha scelto l’educazione come cuore dei propri orientamenti pastorali (Educare alla vita buona del vangelo), una scelta che ha radici ancora più lontane nella svolta antropologica del Concilio Vaticano II.  Papa Francesco ha reso omaggio alla sua prima insegnante: “una maestra che mi ha preso a 6 anni, al primo livello della scuola. Mai ho potuto dimenticarla. Sono andato a trovarla tutta la vita fino a quando è mancata a 98 anni. Amo la scuola perché quella donna mi ha insegnato ad amarla”.
    A questa bella manifestazione lo SNADIR ha voluto dare la propria adesione  per  testimoniare  che gli insegnanti di religione cattolica, con la loro consolidata identità professionale, sono una risorsa culturale su cui la Chiesa e la scuola possono contare nel formare uomini e donne che abitino criticamente la complessità del mondo.
    La redazione
     
     

    Snadir – Professione i.r. – 12 maggio 2014

  • La Chiesa per la scuola. Incontro con Papa Francesco – Piazza S. Pietro, Roma 10 maggio 2014

    La Chiesa per la scuola. Incontro con Papa Francesco
     
    Sabato 10 maggio si svolgerà a Roma l’iniziativa "La chiesa per la scuola"
    Lo Snadir parteciperà con una sua significativa rappresentanza proveniente da tutta Italia all’incontro con Sua Santità Papa Francesco.
    Chiunque (1) volesse unirsi al gruppo dello Snadir, potrà segnalare la sua presenza all’indirizzo email roma@snadir.it, così da ricevere le indicazioni per raggiungere il  punto di ritrovo dello  Snadir.
     
    Programma
    Ore 14.00 apertura di Piazza San Pietro al pubblico
    Ore 15.30 – 16.15 accoglienza
    Ore 16.15 arrivo del Santo Padre in piazza San Pietro
    Ore 17.00 incontro con la scuola del Santo Padre
    Ore 18.30 termine incontro con il Santo Padre
     
     
    Snadir – Professione i.r. – 2 maggio 2014
     
     
     
     
    (1) Non è previsto nessun biglietto per l’accesso in piazza San Pietro. Ricordiamo inoltre che la partecipazione all’evento è a proprie spese.
     
  • Il Miur fornisce indicazioni per l’accesso dei docenti ai Musei

    Il Miur fornisce indicazioni per l’accesso dei docenti ai Musei

     
    Su nostra richiesta prevista la possibilità di accesso anche per i supplenti temporanei
     
     
    Si è svolto ieri mattina (9 aprile 2014) al Miur un incontro nel quale è stata data informativa alle organizzazioni sindacali sull´accesso gratuito del personale docente ai musei statali ed ai siti di interesse archeologico, storico e culturale gestiti dallo stato, regolato dal Decreto Interministeriale del 19 febbraio 2014 (art. 15, co. 3, D.L. 12 settembre 2013, n. 104, convertito in L. 8 novembre 2013, n. 128), pubblicato in Gazzetta ufficiale il 26 marzo 2014 (GU Serie Generale n.71 del 26-3-2014).
    Con il detto decreto, emanato di concerto con il Ministero dei beni culturali, sarà garantito l´accesso gratuito per tutto il 2014 ai docenti a tempo indeterminato e determinato delle scuole statali di ogni ordine e grado che ne faranno richiesta, nei limiti dello stanziamento complessivo di 10 milioni di euro. 
    Il decreto prevede che l´accesso avvenga dietro esibizione di apposita certificazione dello status di insegnante, unito ad un valido documento di identificazione. 
    Nel pomeriggio di ieri (9 aprile 2014) il Miur ha emanato la nota prot. n. 3434 corredata di un modulo con il quale il dirigente scolastico attesterà il diritto del docente all´accesso gratuito ai museiNel diritto alla gratuità non rientra l´accesso alle mostre temporanee e gli eventuali diritti di prenotazione.  
    Nel modulo è stato depennato, su nostra richiesta, l´espressione "fino al termine dell´anno scolastico o attività didattiche", per dare tale opportunità a tutto il personale con contratto a tempo determinato, inclusi i supplenti temporanei. 
     


    Snadir – Professione i.r. – 10 aprile 2014
  • LO SNADIR ALLA “GIORNATA DI ASCOLTO DELLA SCUOLA” ORGANIZZATA DAL PARTITO DEMOCRATICO

    LO SNADIR ALLA “GIORNATA DI ASCOLTO DELLA SCUOLA” ORGANIZZATA DAL PARTITO DEMOCRATICO    

     
     
    La “Giornata di ascolto del mondo della scuola”, organizzata dal Partito Democratico lunedì 10 marzo a Roma, ha visto la partecipazione dello Snadir e l’intervento del suo segretario nazionale, Prof. Orazio Ruscica.
    Egli innanzitutto ha richiamato la dimensione didattica e formativa della scuola che dà a tutti le chiavi del sapere e della conoscenza al fine di attivarle in competenze. Non una scuola  selettiva, ma esigente, impegnata, severa, non permissiva, con una forte carica culturale e sullo scenario pensato e realizzato da don Milani, e capace  di riavvicinare virtuosamente docenti, studenti e famiglie.
    Il secondo punto dell’intervento è stato incentrato sull’identità dell’insegnamento della religione. Dopo aver illustrato ai presenti la finalità dell’irc nella scuola e richiamato le Nuove Indicazioni, il Segretario ha voluto chiarire alla platea che tale insegnamento presenta la religione non ad una categoria di persone che si qualificano per una appartenenza religiosa, ma a degli studenti che si presentano a scuola per ricevere dei contenuti culturali.
    Infine, Ruscica ha portato in primo piano sia le problematiche dell’insegnamento della religione, chiedendo lo scorrimento della graduatoria del 2004 e l’indizione di un nuovo concorso, che quelle di tutti i docenti della scuola italiana. Questi, infatti, si aspettano  un salario  adeguato, la modifica degli iniqui paletti imposti dalla legge Fornero, la valorizzazione e il riconoscimento sociale della professionalità docente, investimenti consistenti per la ricerca e la formazione nel campo della Media Education e  della Education Tecnology, una stabilizzazione di tutto il precariato, anche dei docenti di religione.
     

    Doriano Rupi

    Snadir – Professione i.r. – 11 marzo 2014

  • Il piano del PD sulla scuola tra luci ed ombre

    Il piano del PD sulla scuola tra luci ed ombre

     
    Il documento su cui sta lavorando il responsabile Scuola e welfare del PD, On. Davide Faraone – secondo le anticipazioni date ieri dal quotidiano Repubblica – dovrebbe stabilizzare il precariato in pochi anni, modificare i paletti della legge Fornero per le pensioni dei docenti, affidare l’assunzione dei docenti ai dirigenti scolastici e creare facoltà ad hoc per l’insegnamento.
    In attesa di leggere il documento ufficiale e di confrontarci con il Governo, valutiamo positivamente l’intenzione di immettere in ruolo tutti i precari e di modificare gli iniqui paletti imposti dalla legge Fornero. E’ un’operazione oggettivamente possibile tenuto conto del progressivo aumento del numero dei docenti che matureranno i requisiti per la pensione e, aggiungiamo noi, “politicamente giusta” tenuto conto che il precariato è determinato anche dalla scelta dell’Amministrazione scolastica di impiegare con contratti annuali anche il personale che viene chiamato a colmare le oramai consolidate e pluriennali necessità di organico.
    Riteniamo inutile l’istituzione di una laurea specifica per l’insegnamento: già esiste un eccellente titolo universitario per gli insegnanti di scuola primaria e dell’infanzia, mentre per la scuola secondaria occorre una specializzazione in base alla disciplina di insegnamento. La “specificità”, in quest’ultimo caso, potrebbe essere data dalla possibilità di integrare il proprio percorso di studi, per coloro che aspirano all’insegnamento, con esami opzionali inerenti i complessi e diversificati temi della didattica.
    Bocciamo senza possibilità di appello l’assunzione diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici; agli incarichi a tempo indeterminato nella scuola pubblica statale si accede, nel rispetto della Costituzione, attraverso concorsi. Rimane poi da decifrare il controverso tema del “merito”. Chi sono, nella scuola, gli insegnanti “meritevoli” di una progressione di carriera non più fondata solo sull’anzianità? Forse gli insegnanti con un alto numero di alunni promossi? O quelli che hanno conseguito una pluralità di titoli culturali? Oppure quelli disponibili a dare un tempo più ampio agli interventi didattici?
    Auguriamoci che le forze politiche e di governo consentano e sollecitino un dibattito tra gli operatori della scuola affinché siano essi stessi coautori di un cambiamento che non può essere sempre e solo calato dall’alto così come è avvenuto per le “riforme” imposte in questi anni.
    Riteniamo, quindi, il tempo maturo perché il nuovo Governo dia risposte positive anche ai docenti di religione: proroga della graduatoria del 2004 fino al 2019 e indizione di un nuovo concorso per l’insegnamento della religione.
     
    Orazio Ruscica
     
    Snadir – Professione i.r. – 22 febbraio 2014