Categoria: Scuola e Società
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Coronavirus, massima collaborazione con Ministero per superare l’emergenza Comunicato unitario delle OO.SS. al termine dell´incontro tecnico con l´Amministrazione
Viste le nuove misure emanate dal Governo per il contenimento del contagio da Coronavirus, che hanno stabilito, tra l´altro, la sospensione delle attività didattiche fino al 15 marzo, le organizzazioni sindacali rappresentative della scuola hanno incontrato oggi, al Ministero dell´Istruzione, il Capo Dipartimento per l´Istruzione e Formazione dott. Bruschi e la dott.ssa Boda, Capo dipartimento della Programmazione, Risorse umane e finanziarie del MI.
Dall´incontro è uscita chiara e condivisa l´esigenza di lavorare in modo unitario per governare una fase di emergenza che non ha precedenti, al fine di indirizzare ogni energia in un´unica direzione: mettere in pratica ogni strategia educativa e di tutela dei diritti e della sicurezza del milione di lavoratrici e lavoratori che compongono il personale scolastico, puntando ad assicurare il ripristino più rapido possibile delle normali attività per garantire il fondamentale diritto allo studio delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi.Sia da parte delle organizzazioni sindacali che dell´Amministrazione c´è la massima attenzione e la massima disponibilità a un coordinamento continuo e a un lavoro comune di sostegno e monitoraggio dell’attività del personale scolastico. Docenti, educatori, personale ATA e dirigenti stanno dimostrando, anche in queste ore delicate, grande professionalità e a loro va il nostro più grande ringraziamento.
Nell´incontro di oggi è stata inoltre definita la necessità di riattivare immediatamente il lavoro sui temi che rappresentano i punti cardine per il funzionamento della scuola fuori dall´emergenza.
Mobilità, organici, reclutamento, sono i temi su cui già sono stati calendarizzati i prossimi incontri tecnici in cui l´Amministrazione sarà chiamata a sciogliere anche i nodi politici.
Roma, 5 marzo 2020
Flc CGIL Francesco Sinopoli
CISL FSUR Maddalena Gissi
UIL Scuola Rua Giuseppe Turi
SNALS Confsal Elvira Serafini
GILDA Unams Rino Di Meglio -
Nuove misure di emergenza e scuola. Comunicato di FLC CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal, GILDA Unams/Snadir
Il governo ha emanato, come aveva annunciato nelle scorse ore dopo aver acquisito il parere del Comitato tecnico scientifico, nuove misure volte al contenimento del contagio da coronavirus, decidendo fra l’altro la sospensione generalizzata fino al 15 marzo, su tutto il territorio nazionale, dei servizi educativi e didattici svolti dalle scuole di ogni ordine e grado, dalle Università, Accademie, e Conservatori. Le nuove misure integrano quelle assunte con precedenti provvedimenti, nei quali è stata disposta la chiusura delle scuole nelle aree definite come “zona rossa” (allegato 1 al DPCM 23 febbraio 2020).
Il DPCM recepisce, tra l’altro, le raccomandazioni del Comitato scientifico, quali astenersi da abbracci e strette di mano, evitare luoghi affollati, mantenere la distanza di almeno 1 metro dalle altre persone.
FLC CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA UNAMS, seguendo con la massima attenzione gli avvenimenti, esprimono la propria vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori, agli studenti e alle famiglie. Assicurano il proprio impegno ad un’attiva interlocuzione con il Ministero e con tutti i soggetti coinvolti, rendendosi disponibili a collaborare perché su tutto il territorio nazionale non venga compromesso l’esercizio del diritto allo studio, pur nella scrupolosa osservanza di modalità operative e tempi che garantiscano la tutela della salute di tutti, auspicando che si possa giungere nel più breve tempo possibile alla normale ripresa delle attività in tutte le sedi scolastiche e universitarie.
È indispensabile attivare da subito opportune sedi di confronto fra Amministrazione e sindacati per definire in modo chiaro e puntuale la fase applicativa dei provvedimenti; è urgente inoltre un incontro al massimo livello politico per affrontare questioni che hanno diretta incidenza sul regolare avvio del prossimo anno scolastico, a partire dalle modalità di reclutamento del personale.Roma, 4 marzo 2020Flc CGIL Francesco Sinopoli
CISL FSUR Maddalena Gissi
UIL Scuola Rua Giuseppe Turi
SNALS Confsal Elvira Serafini
GILDA Unams Rino Di Meglio -
Tragedia di Milano, dolore e commozione dei Sindacati scuola
Comunicato unitario FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA- UNAMS/SNADIR
Non ce l’ha fatta il bambino di 6 anni caduto nella tromba delle scale della scuola primaria Pirelli di Milano. La notizia ha generato profondo sgomento in tutti gli operatori scolastici dell’istituto. Le organizzazioni sindacali si uniscono al loro dolore e tutte insieme in un abbraccio ai genitori del piccolo alunno.
Attendiamo con rispetto il responso delle indagini che dovranno accertare le cause del drammatico incidente, ma vogliamo anche rivolgere a tutto il Paese l’appello a considerare con la dovuta attenzione le condizioni di sofferenza in cui versano le nostre scuole da Nord a Sud. Spesso inadeguati gli edifici scolastici, carenti gli organici del personale docente e ATA, insufficiente la vigilanza, assenti i controlli sull’idoneità degli ambienti vissuti quotidianamente da bambini e ragazzi dai 3 ai 19 anni.
Non è questo il momento per denunciare le colpe di una politica spesso distratta sulle sofferenze della scuola, lo abbiamo fatto innumerevoli volte: vogliamo invece interrogarci su quanto lavoro dobbiamo ancora fare come sindacati dell’istruzione e della ricerca e come lavoratori, per ogni ruolo ricoperto come docenti, dirigenti, personale ATA, organi collegiali, per fare un vero esame dei rischi che quotidianamente si vivono nella scuola. Non è più sufficiente fare continue segnalazioni alle autorità locali, quasi sempre con risposte tardive o inesistenti; né possiamo pensare di limitarci a delegare la sicurezza agli "esperti", ben consapevoli delle responsabilità che comunque attengono al nostro lavoro e che non possono essere certo delegabili.
La morte del piccolo alunno di Milano richiama una necessità che comunque investe l’intera comunità scolastica, quella di assumere con ancor più consapevolezza, nel progettare e nell’agire, la centralità dei temi riguardanti la sicurezza a scuola.
FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams invitano RSU e delegati di tutti gli istituti d’Italia a riunirsi per un’ora di assemblea sindacale, in ogni scuola, il prossimo 31 ottobre, per assumere l’impegno a richiamare la massima attenzione di tutti sui rischi di chi studia e lavora in edifici inadeguati, con organici precari e insufficienti, questioni che esigono un interesse costante da parte della politica e soprattutto una concreta capacità di intervento attraverso scelte mirate e coerenti di investimento a supporto della sicurezza di strutture e impianti e di efficaci strategie di prevenzione.
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Il Crocifisso fa parte della storia del mondo. Fioramonti dice no al Crocifisso: lo Snadir risponde
Il ministo dell’Istruzione Fioramonti, ospite della trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora” su Rai Radio 1, ha dichiarato che non si dovrebbe permettere l’esposizione di simboli religiosi nelle aule.Torna così a farsi viva la vecchia polemica sulla presenza dei simboli religiosi nelle scuole. Una polemica prettamente strumentale e mistificatoria, utile solo alle dinamiche del voto e del consenso politico e attenta più a paralizzare il dibattito che ad alimentarlo con contenuti ragionati.Nel nome di una malintesa laicità, si preferisce oggi snaturare ogni elemento identitario collegato alla nostra cultura cattolica, fino a privare un simbolo culturale come il Crocifisso della sua natura simbolica positiva facendolo diventare l’emblema di esasperazioni identitarie e nazionaliste e l’inammissibile privilegio della religione cattolica sulle altre. Chiaramente non è così.Non tutti sanno che la scelta di esporre il Crocifisso nelle nostre classi è il risultato di una serie di operazioni inclusive compiute dalla nostra legislazione dall’epoca risorgimentale a oggi.Il Crocifisso è collocato nelle scuole italiane per impulso della Legge Casati del 1859 e per il Regio Dec. 15 settembre 1860, n. 4336 che lo prevedeva in ogni scuola, mentre il Decreto 6 febbraio 1908, n. 150, confermò il simbolo e l’insegnamento religioso nelle scuole elementari.Con lo stesso spirito inclusivo, la presenza del Crocifisso in alcuni spazi pubblici è stata mantenuta in epoca concordataria (1929), ed è passata successivamente al vaglio del Consiglio di Stato e della Corte Costituzionale, nonché della Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu).L’ultima pronuncia giurisdizionale sul tema è arrivata nel 2011 dalla Grande Camera della Corte europea per i diritti dell’uomo che, accogliendo un ricorso dell’Italia, ha definitivamente ritenuto legittima la sua esposizione dichiarando che la presenza in classe di questo simbolo non lede né il diritto dei genitori a educare i figli secondo le proprie convinzioni, né il diritto degli alunni alla libertà di pensiero, di coscienza o di religione.Insomma, una cosa è la laicità, un’altra è pretendere che dalla nostra vita scompaiano i simboli che ci richiamano alle nostre origini.Il Crocifisso difatti non è solo un oggetto di culto, ma un simbolo capace di esprimere valori che appartengono alla comunità civile oltre che a quella religiosa, come ad esempio la valorizzazione della persona, la tolleranza e il rispetto reciproco.E anzi, per la sua alta valenza di rispetto raffigura proprio i valori su cui poggia la stessa laicità dello Stato e ha allo stesso tempo la forza e il potere di riportare alla memoria la nostra identità e le nostre radici.Ora il Crocifisso, al di la del significato salvifico che ha per i credenti, può avere un significato laico. Può essere segno delle sofferenze e del dolore dell’uomo. Può essere segno dei limiti, delle preoccupazioni, delle ansietà, delle nostre solitudini, delle malattie, della vecchiaia, della morte.Se tutto ci non bastasse, allora potremmo anche pensare di togliere il crocifisso dalle aule e dagli uffici pubblici!A questo proposito, la scrittrice Natalia Ginzburg scriveva nel 1988 sul giornale “l’Unità”: “Il crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. È l’immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l’idea di uguaglianza fra gli uomini fino ad allora assente. La rivoluzione cristiana ha cambiato il mondo. Vogliamo forse negare che ha cambiato il mondo? Sono quasi duemila anni che diciamo ‘prima di Cristo’ e ‘dopo Cristo’. O vogliamo smettere di dire così? Il crocifisso è simbolo del dolore umano. La corona di spine, i chiodi evocano le sue sofferenze. La croce che pensiamo alta in cima al monte, è il segno della solitudine nella morte. Non conosco altri segni che diano con tanta forza il senso del nostro umano destino. Il crocifisso fa parte della storia del mondo.”
Orazio Ruscica
Snadir – Professione i.r. – 30 settembre 2019, h.21,00 -
Lo Snadir aderisce alla mobilitazione lanciata dal movimento “Fridays for future” di venerdì 27 settembre
Una nobile occasione per portare l’attenzione sui temi dell’ecologia e del rispetto per l’ambiente, per superare la cultura dello scarto e mettere in pratica il messaggio dell’enciclica “Laudato Si’” di Papa Francesco, un testo fondamentale e un guida a salvaguardia del nostro ecosistema.Occorre agire – ha dichiarato Papa Francesco – con onestà, responsabilità e coraggio dobbiamo mettere la nostra intelligenza al servizio di un altro tipo di progresso, più sano, più umano, più sociale e più integrale, che sia capace di mettere l’economia al servizio della persona umana, di costruire la pace e di proteggere l’ambiente.Il 27 settembre i giovani di "Fridays for future" torneranno a manifestare in Italia e in tutto il mondo al fianco dell’attivista svedese Greta Thunberg.Lo Snadir parteciperà con proprie delegazioni nelle diverse città allo scopo di sensibilizzare il mondo della scuola e i nostri studenti sull’emergenza climatica e ambientale, e chiedere ai Governi decisi investimenti per la green economy.#FridayForFuture #ClimateStrikeSnadir – 24 settembre 2019, h.16,49