Categoria: Riforma della Scuola

  • Convegno “La buona scuola: cosa manca?” – 11 dicembre 2014 – Alcune foto

    Convegno "La buona scuola: cosa manca?"

    Roma, 11 dicembre 2014

    Galleria fotografica

     

    Da sinistra: Prof. Claudio Guidobaldi, Prof.ssa Marisa Scivoletto, Prof. Orazio Ruscica, Dott. Giuseppe Cosentino, Dott.ssa Rosalia Stellino

     

    Da sinistra: Prof. Claudio Guidobaldi, Prof.ssa Marisa Scivoletto, Prof. Orazio Ruscica, Dott. Giuseppe Cosentino, Dott.ssa Rosalia Stellino

     

    Da sinistra: Prof. Claudio Guidobaldi, Prof.ssa Marisa Scivoletto, Prof. Orazio Ruscica, Dott. Giuseppe Cosentino, Dott.ssa Rosalia Stellino

    Da sinistra: Prof. Claudio Guidobaldi, Prof.ssa Marisa Scivoletto

     

    Da sinistra: Prof. Claudio Guidobaldi, Prof.ssa Marisa Scivoletto, Prof. Orazio Ruscica, Dott. Giuseppe Cosentino, Dott.ssa Rosalia Stellino

     

    Da sinistra:  Prof. Orazio Ruscica, On. Maria Marzana (M5S)

     

    Da sinistra: Prof. Claudio Guidobaldi, Prof. Orazio Ruscica, Prof. Domenico Pisana, On. Maria Marzana (M5S), On. Simona Malpezzi (PD)

     

    Da sinistra: Prof. Orazio Ruscica, Prof. Domenico Pisana, On. Maria Marzana (M5S), On. Simona Malpezzi (PD)

     

    Da sinistra: Prof. Claudio Guidobaldi, Dott. Luciano Chiappetta, Prof. Orazio Ruscica, On. Maria Marzana (M5S), On. Simona Malpezzi (PD)

     

    Da sinistra: Dott. Luciano Chiappetta, Prof. Orazio Ruscica

     

    Da sinistra: Prof. Orazio Ruscica, Dott. Giuseppe Cosentino, Dot.ssa Rosalia Stellino

    Snadir – Professione i.r. – 12 dicembre 2014

  • Un appuntamento speciale per parlare della nostra “buona scuola”. Convegno “La buona scuola: coma manca?” – 11 dicembre 2014 – Roma

    Un appuntamento speciale per parlare della nostra “buona scuola”

     
     
    Giovedì 11 dicembre, a Roma, presso il Grand Hotel Palatino, si è tenuto il Convegno nazionale per gli insegnanti di religione organizzato dall’ADR (Associazione Docenti di Religione) e dallo Snadir.
    L’incontro, particolarmente atteso in quanto occasione importante per dibattere sulla “Buona Scuola” prospettata dal governo Renzi, ha visto la partecipazione di Dirigenti del Miur, dell’Amministrazione scolastica provinciale e di politici.
    Dopo i saluti di benvenuto è intervenuta la Dott.ssa Rosalia Spallino, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Ambito Territoriale di Roma, che si è detta incuriosita dal dibattito promosso dallo Snadir, tenuto conto delle peculiarità del personale docente di religione nella scuola italiana.
    E’ intervenuto poi il Dott. Giuseppe Cosentino, già Capo Dipartimento per l’Istruzione del Miur, con il quale è stato possibile ripercorrere anche alcune tappe che hanno portato, nel 2004, allo svolgimento del primo concorso pubblico per l’immissione in ruolo degli insegnanti di religione.  Attraverso il successivo dibattito è stato possibile focalizzare alcune problematiche di primo piano tra le quali, ovviamente, quella inerente la sentenza della Corte di Giustizia Europea e il precariato.
    Nella seconda parte della mattinata è intervenuto il Dott. Luciano Chiappetta, attuale Capo Dipartimento per l’Istruzione del Miur, il quale ha evidenziato la necessità di trovare i percorsi più efficaci per mettere la scuola italiana al passo con i tempi, pur consapevoli che, in questo momento, è necessario attendere le scelte politiche e le norme attuative della riforma.
    E’ poi intervenuta l’On. Maria Marzana (M5S) componente della VII Commissione Istruzione della Camera che ha illustrato le posizioni del suo gruppo politico e auspicato un confronto di base, anche con famiglie e studenti, circa gli obiettivi che la scuola deve perseguire.
    Un carattere tecnico ha avuto l’intervento dell’On. Simona Malpezzi, la quale ha evidenziato anche i costi della riforma e gli ambiti ove attingere le economia necessarie a finanziarla.
    Il Segretario dello Snadir Prof. Orazio Ruscica, intervenuto anche nella prima parte della mattinata, ha evidenziato che la politica (e quindi il documento “La Buona Scuola”) ha omesso di dire con chiarezza se nel numero complessivo di assunzioni previste per settembre 2015 (stabilizzazione di circa 148.000 docenti precari)  sono compresi o meno anche gli insegnanti di religione.
    Il Prof. Ruscica ha poi illustrato i risultati del sondaggio promosso dal sindacato attraverso il proprio sito –  evidenziando, ad esempio, la contrarietà degli intervistati alla abolizione degli scatti retributivi fondati sulla anzianità di servizio –  e ha concluso affermando che la “merit pay” , così come prevista dal documento, innescherebbe automaticamente processi perversi: disimpegno nonchè comportamenti opportunistici e non cooperativi tra docenti; quindi un effetto contrario agli obiettivi che “La buona scuola” vorrebbe raggiungere.
    Il Convegno è stato anche l’occasione per sollecitare tutti gli insegnanti di religione (in ruolo e incaricati)  a candidarsi nelle proprie scuole in occasione della prossima scadenza elettorale per le elezioni delle RSU.
     
    Ernesto Soccavo
     
     
  • LO SNADIR IN AUDIZIONE PRESSO LA VII COMMISSIONE ISTRUZIONE DEL SENATO PER DARE IL SUO CONTRIBUTO AL MIGLIORAMENTO DEL DOCUMENTO LA BUONA SCUOLA E RAPPRESENTARE LE PRIORITA’ DEI DOCENTI DI RELIGIONE

    LO SNADIR IN AUDIZIONE PRESSO LA VII COMMISSIONE ISTRUZIONE DEL SENATO PER DARE IL SUO CONTRIBUTO AL MIGLIORAMENTO DEL DOCUMENTO LA BUONA SCUOLA E RAPPRESENTARE LE PRIORITA’ DEI DOCENTI DI RELIGIONE

     
     
     
    Le criticità del documento "La buona scuola", la possibilità di apportare ad esso  soluzioni migliorative, l’indizione di un nuovo concorso, l’attribuzione di un codice di classe di concorso per l’insegnamento della religione nonché l’adeguamento della valutazione di tale insegnamento secondo le modalità definite per tutte le altre discipline scolastiche, sono state al centro dell’incontro che un delegazione dello Snadir, guidata dal Segretario nazionale, prof. Orazio Ruscica, ha avuto oggi (25 novembre 2014) con i Senatori della VII Commissione Istruzione nel quadro dell’azione sindacale dell’organizzazione portata avanti in questi mesi  in cui si sta parlando di riforma della scuola da parte del Governo Renzi.
    Dopo l’introduzione del Presidente della VII Commissione, sen. Marcucci, il prof. Orazio Ruscica  ha tracciato una analisi specifica e dettagliata sulle questioni scolastiche attualmente al centro del dibattito.
    Durante l’audizione il segretario dello Snadir nel suo intervento protrattosi per oltre 30 minuti, ha rappresentato le proposte che il nostro sindacato ritiene necessarie per migliorare lo stato della scuola italiana, particolarmente in ordine a questioni come l’assunzione in ruolo, gli scatti di anzianità, l’alternanza scuola/lavoro, il Clil, l’introduzione di arte-musica e di discipline economiche, l’alfabetizzazione digitale, il raccordo scuola e impresa, il docente mentor.
    Per quanto concerne lo specifico dei docenti di religione, ai senatori della VII Commissione  sono state  prospettate alcune priorità: “Riteniamo urgente e necessario, ha infatti  evidenziato il prof. Ruscica nel corso dell’incontro, l’inserimento nel piano di assunzione, previsto dal documento La buona scuola, dei 5.321 posti vacanti relativi all’insegnamento della religione, che deve avvenire sia mediante lo scorrimento della graduatoria del 2004, sia con l’indizione di un nuovo concorso. Consideriamo altresì urgente – ha concluso Ruscica – l’esigenza di attribuire un codice di classe di concorso per l’insegnamento della religione e – data la sua valenza culturale che educa all’esercizio della libertà in una prospettiva di giustizia e di pace – di adeguare la valutazione di tale insegnamento secondo le modalità definite per tutte le altre discipline scolastiche”.
    Parole di ringraziamento allo Snadir ha espresso, a conclusione dell’intervento del prof. Ruscica, il Presidente della VII Commissione, il quale ha sottolineato come sia stato importante conoscere dalla viva voce della delegazione  le legittime richieste dei docenti di religione e suggerito utili proposte sugli ambiti  dell’Affare Assegnato.
    In particolare la Sen. Puglisi (PD) e  il Sen. Bocchino (ILC), dopo aver ringraziato per il contributo offerto dalla nostra organizzazione sindacale,  hanno voluto conoscere meglio le modalità di assunzione del personale docente di ruolo e incaricato annuale di religione, dichiarandosi d’accordo sulla necessità di mantenere la suddivisione dell’organico nella quota prevista dalla legge 186/2003.
    Esprimo, insieme alla delegazione, tutta la mia soddisfazione per questo incontro, ha affermato il prof. Ruscica, e mi auguro che la politica, il Parlamento e il Governo possano apportare al documento ‘la buona scuola’  ciò che ancora in esso manca. La nostra organizzazione sindacale  è  sempre vigile, attenta e disponibile al dialogo,  e per far sì  che quanto da noi esposto possa essere oggetto di ulteriore riflessione, abbiamo consegnato il testo della memoria sugli ambiti tematici indicati dalla commissione”.
     
    Doriano Rupi
     

    Snadir – Professione i.r. – 25 novembre 2014

  • RIFORMA INACCETTABILE: LO SNADIR A FIRENZE CON LA FGU PER PROTESTARE CONTRO LE LINEE GUIDA DEL DOCUMENTO SULLA SCUOLA DEL GOVERNO RENZI

    RIFORMA INACCETTABILE:  LO SNADIR A FIRENZE CON LA FGU PER PROTESTARE CONTRO LE LINEE GUIDA DEL DOCUMENTO SULLA SCUOLA DEL GOVERNO RENZI

     
    Una manifestazione di protesta contro la riforma della scuola da parte del Governo Renzi si è tenuta oggi ( 23 novembre) a Firenze  per iniziativa della Federazione Gilda Unams. L’ampia partecipazione di docenti ha testimoniato come sia in atto un sentimento generale di contestazione di quelli che sono i punti controversi del documento “La buona scuola”, e come  non sia possibile per la classe docente subire una umiliazione della propria professionalità con una riforma che  mette in pericolo la  scuola fondata sui valori della democrazia,  creando differenze e contrapposizione ad uso e consumo dei Dirigenti Scolastici.
    Anche lo Snadir, con in testa il suo segretario nazionale, prof. Orazio Ruscica,  ha partecipato alla manifestazione con tutte le altre sigle aderenti alla Federazione. “Con questa protesta, ha affermato tra l’altro Ruscica nel suo intervento, diciamo no ad un progetto di scuola che  si ripensa come luogo ove  privilegiare una minoranza di "meritevoli"; diciamo no ad una scuola che mira a svendere la dignità dei docenti  in  modo dequalificante e deprimente; diciamo no ad  una scuola  che si pensa di riformare  mettendo mano allo stato giuridico e contrattuale dei docenti senza un accordo con le forze sindacali.Siamo noi docenti – prosegue Ruscica –  che facciamo la buona scuola e non accettiamo mortificazioni ulteriori che rischiano di fare dei lavoratori della scuola degli impiegati dell’istruzione, sotto il controllo diretto del Dirigente di turno. Oggi Firenze ha sperimentato lo scatto di orgoglio di coloro che sono professionisti del sapere, quello vero che ha formato e che intende ancora formare generazioni di persone alla libertà di pensiero e a quei valori che chiedono, innanzitutto, il rispetto della Costituzione". 
    Alla manifestazione é intervenuto anche Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Federazione Gilda Unams, che ha sottolineato come la scelta  di Firenze non sia stata una casualità, ma un segnale per sottolineare che la buona scuola è quella fatta da tanti  docenti che nella loro quotidianità si fanno mediatori di quella cultura di cui Firenze è una   culla  fondamentale, oltre che  luogo dove sono nate le corporazioni, come ha ricordato lo stesso  coordinatore nazionale FGU Di Meglio.
    L’iniziativa ha senza dubbio rappresentato un momento significativo per tutte le sigle sindacali della  FGU che hanno fatto sentire in modo forte la loro voce. In particolare per  lo Snadir, che proprio il 23 novembre compiva il 21^ anniversario della sua fondazione, è stata una coincidenza che gli ha fatto ricordare  come l’impegno per la tutela dei docenti di religione sia stata una meta sempre fissa dalla quale non ha mai distolto lo sguardo per salvaguardare i diritti dei docenti di religione e per dare dignità all’insegnamento della religione nella scuola italiana.
     
    Doriano Rupi

    Snadir – Professione i.r. – 23 novembre 2014

     

     

  • Miglioriamo la buona scuola. Risultati del sondaggio on line proposto dallo SNADIR sul rapporto “La buona scuola”

    Miglioriamo la buona scuola.
    Risultati del sondaggio on line proposto dallo SNADIR sul rapporto “La buona scuola”

     

    I docenti di religione non vogliono saperne dell´abolizione degli scatti di anzianità e dell´introduzione di un percorso di carriera che premi soltanto il 66% dei docenti ogni tre anni.  Sì, invece, allo scorrimento della graduatoria del concorso 2004, nuovo concorso per docenti di regione e introduzione del voto numerico per l’insegnamento della religione cattolica.

     

    I docenti di religione non vogliono saperne dell´abolizione degli scatti di anzianità e dell’introduzione di un percorso di carriera che premi soltanto il 66% dei docenti ogni tre anni. Bocciata senza appello anche la chiamata diretta da parte dei presidi sulla base di un Registro nazionale dei docenti. Pollice verso pure riguardo alla possibilità per famiglie e studenti di scegliere i programmi di studio. Sì allo scorrimento della graduatoria del concorso 2004, nuovo concorso per docenti di regione e introduzione del voto numerico per l’insegnamento della religione cattolica.

    E´ quanto emerge dai risultati del sondaggio on line condotto dallo SNADIR sul Rapporto “La buona scuola” e lanciato a pochi giorni dall´avvio della consultazione web del Governo per consentire ai partecipanti di esprimere il loro livello di gradimento sia riguardo alle proposte avanzate nel progetto Renzi-Giannini che alle soluzioni offerte dallo Snadir per migliorare la scuola italiana.

    L´indagine, partita il 26 settembre, è stata pubblicata nel sito www.snadir.it   e ha raccolto le opinioni di 1.157 insegnanti fino al 15 novembre scorso. Le diciotto domande poste dal questionario  hanno riguardato scatti di anzianità, precari, reclutamento, carriera, merito, programmi di studio, alternanza scuola/lavoro, e finanziamenti privati alla scuola pubblica statale, scorrimento della graduatoria del concorso del 2004, nuovo concorso per docenti di religione, introduzione del voto numerico per l’irc.

    I dati più significativi in termini di risposte negative riguardano gli scatti di anzianità, la chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici e le progressioni di carriera basate sul merito e attribuite al 66% dei docenti ogni tre anni. 

    Alla domanda "Sei  d’accordo con l´abolizione degli scatti di anzianità?" (Q 15), l´92,6% ha risposto "No", il 9,24% "Poco", il 3% Abbastanza" lo 0,7% e il 2% "Sì". Risultati in linea con quelli del quesito  "Come valuti la proposta di istituire un percorso di carriera che premi soltanto il 66% degli insegnanti ogni triennio?" (Q 2), al quale l´76,3% ha risposto "Pessima", l’8,5% "Discreta", il 3,9% "Buona" e lo 0,6% "Ottima". A ciò si aggiunge la richiesta pressante da parte dei docenti di religione  che venga sottoscritto un nuovo CCNL, sia per la parte normativa che per quella economica, con un adeguamento stipendiale a livello europeo (95,8%).

    Riguardo alla chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici (Q 11), il 72,1% si è dichiarato contrario, il 12% "Poco” favorevole, il 6% "Abbastanza”  favorevole e il 7% favorevole.

    Anche la proposta di far scegliere i programmi di studio ad alunni e famiglie (Q 9) incontra il marcato disappunto degli insegnanti: il 75,7% si definisce contrario, il 15% "Poco d´accordo", il 4,6% "abbastanza d´accordo" e il 2,7% d´accordo.

    Interpellati sul tema dell´immissione in ruolo dei 148mila precari attualmente inseriti nelle GaE (Q 10), più della metà (61,8%) degli insegnanti ha risposto di essere d´accordo, il 14,8% "abbastanza", il 5,1% "poco" e il 9,3% è contrario. 

    Il 57,8% (46,3%+11,5%) è d’accordo ad utilizzare le graduatorie del concorso del 2004 per una immissione in ruolo dei docenti di religione presenti nella predetta graduatoria nella misura del 50% dei posti e, ovviamente, per le Regioni dove ancora sono presenti le graduatorie (Q 7).
    Alla domanda: “Sei d’accordo che il Piano di assunzione dei 148.000 docenti debba contare anche i 2.778 docenti di religione presenti nelle graduatorie del concorso del 2004?” (Q 6) l’89% ha risposto affermativamente, abbastanza d’accordo il 4,6%, poco d’accordo l’1,3%, contrario il 2,7%.

    In merito al metodo di reclutamento, il 52,5% si dichiara d´accordo all´assunzione soltanto tramite concorso, dopo lo svuotamento delle GaE" (Q 3), il 10,6% "abbastanza", l’8,4% "Poco" e il 20,3% è contrario.

    Riguardo alla necessità di indire un nuovo concorso per docenti di religione nel 2017 (Q 5) , vengono espresse posizioni differenziate in eguale misura: è sostanzialmente d’accordo il 45% (38,3% +6,7%), mentre il 45,1% (9,1%+36%) è contrario.
    La risposta alla domanda: “Sei d’accordo che il concorso per docenti di religione debba essere indetto nel 2016, in coincidenza con quelli delle altre discipline?” (Q 8) evidenzia una posizione abbastanza chiara: il 66,7% è d’accordo, il 6,5% è abbastanza d’accordo, il 3,9% è poco d’accordo e il 19% è contrario.
    Le indicazioni fornite dai diretti interessati circa i parametri cui far riferimento per la prossima selezione concorsuale (Q 4). Nell’ordine, vengono indicati: la valutazione del servizio (24,3%), i titoli di studio (21,2%), la capacità di trasmettere le conoscenze (20,2%), la competenza disciplinare specifica (19,5%) e le competenze digitali/multimediali (10,3%).
    Il potenziamento dell´alternanza scuola/lavoro (Q 1) viene considerato invece complessivamente positivo: per il 39,3% dei docenti è "buono", per il 19,7% "discreto", a ritenerlo "ottimo" è il 19,5% mentre incassa un giudizio "pessimo" dall’8,6%.

    Leggermente negativa (48,4% contro il 47,9%) la posizione espressa in merito all´ingresso di risorse private per finanziare la scuola pubblica statale (Q 13): "poco d´accordo" il 19,9% e contrario il 28,5%, contro il 15,9 che si dichiara "abbastanza d´accordo" e il 32% d´accordo.

    La maggioranza dei partecipanti al sondaggio  accoglierebbe positivamente la possibilità di dedurre fiscalmente contributi volontari che le famiglie versano alle scuole (Q 12). E’ d’accordo il 78,1%, "abbastanza favorevole" il 7,1%, "poco" il 2,8% e il 5,2% "per niente".

    Il 90,2% (82,2%+8%) degli insegnanti di religione chiede la possibilità di lavorare “dentro la scuola ma fuori dalla classe”, ossia di essere ricompresi nel meccanismo dell’organico funzionale.
    La maggioranza degli insegnanti di religione ritiene che le nomine sul 30% dei posti in organico devono essere effettuate rispettando la procedure prevista dall’a2, comma 10 della legge 186/2003 (Q 17): il 56,1% è d’accordo, il 13,9% è abbastanza d’accordo, invece l’8,5% è poco d’accordo e il 12,5% non è d’accordo.
    Infine, l’89,4% dei docenti di religione esige che occorre introdurre il voto numerico per la valutazione degli studenti che si avvalgono dell’irc (Q 18), il  4,3% è abbastanza d’accordo, mentre l’1,8% è poco d’accordo e lo 0,9% è contrario.
    I risultati del nostro sondaggio evidenziano, dunque, che i docenti di religione sono ben consapevoli di ciò che va conservato e custodito e di ciò che va migliorato nel sistema scolastico italiano. Lo Snadir si farà portavoce presso il Miur, anche in un prossimo incontro istituzionale, delle proposte di cambiamento presentate dai docenti di religione, proposte  che vogliono rendere la scuola italiana un luogo accogliente per i nostri ragazzi e capace di assicurare a ciascuno di loro il successo scolastico. Al Miur e al Governo il compito di accogliere le idee innovative dei docenti di religione,  cosa che permetterà alla scuola italiana di diventare una realtà migliore, in grado di essere collocata all’avanguardia nel panorama scolastico internazionale.     
    Prof. Orazio Ruscica

    Segretario Nazionale Snadir

    Snadir – Professione i.r. – 17 novembre 2014

  • Incontro sindacati-Miur su “La buona scuola”, la FGU/Snadir proclama stato di agitazione

    Incontro sindacati-Miur su “La buona scuola”, la FGU/Snadir proclama stato di agitazione

     
    Incontro deludente con il ministro Giannini; avviato, come da prassi, il tentativo di conciliazione con il Governo per il rinnovo del contratto
     

    Ieri pomeriggio (12 novembre 2014), nel corso dell’incontro con il ministro dell’istruzione Stefania Giannini, la delegazione della Federazione Gilda-Unams/SNADIR ha ribadito la netta contrarietà al piano La Buona Scuola, osservando che la retribuzione e l’orario di servizio del personale scolastico non sono di competenza del legislatore, bensì oggetto di contrattazione sindacale. Pertanto, occorre  da parte del Governo un confronto serio con i sindacati. Inoltre, la FGU/Snadir ha sottolineato il totale dissenso verso l´abolizione degli scatti di anzianità e l´istituzione di una carriera dei docenti, basata sugli scatti di competenza, perché il merito non si individua con sistemi incostituzionali come quello proposto dal progetto di riforma, che escludono il 33% dei docenti da un legittimo diritto.
    Infine, la FGU/Snadir ha affermato con chiarezza per fare la buona scuola servono risorse economiche, mentre nella decreto legge di stabilità ci sono soltanto tagli per oltre un miliardo di euro.
     
    Orazio Ruscica

    Fgu/Snadir – Professione i.r. – 13 novembre 2014
  • In piazza a Firenze il 23 novembre 2014

    In piazza a Firenze il 23 novembre 2014

     
     
    Il 23 novembre saremo in piazza a Firenze assieme ai colleghi della Federazione Gilda-Unams per far sentire la nostra voce e la nostra protesta nei confronti delle politiche governative poste in atto per mortificare i docenti e distruggere il sistema scolastico.
    Lo Snadir sarà presente per dire:
    • No all’abolizione degli scatti di anzianità
    • No al blocco dei contratti di lavoro
    • No ai tagli previsti dall’art.28 dal decreto legge di stabilità  (1 miliardo)
    • No alla chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici
    • No alla schedatura dei docenti tramite registro nazionale dei docenti

     

    • Sì all’assunzione di 5.321 docenti di religione tramite scorrimento della graduatoria del 2004 e svolgimento di un nuovo concorso
    • Sì alla valutazione periodica ed annuale dell’insegnamento della religione cattolica mediante l’attribuzione di voti espressi in decimi
    • Sì all’attribuzione del codice di classe di concorso o di abilitazione all’insegnamento della religione cattolica.
     
    La Segreteria nazionale
     
    Programma manifestazione
    • Ore 10,30 – Raduno a piazza dei Cavalleggeri
    • Ore 11,00 – Partenza del corteo
    • Ore 12,00 – Arrivo a piazza d’Ognissanti
    • Ore 12,15 – Comizio dei dirigenti Federazione Gilda-Unams
    • Ore 13,30 – termine della manifestazione

     

     

    Snadir/FGU – Professione i.r. 11 novembre 2014