Categoria: Rassegna stampa & Risposte

  • Lo Snadir torna al Ministero con le storie dei precari

    Lo Snadir è tornato davanti al Ministero dell’Istruzione portando all’attenzione della politica le storie dei precari che insegnano religione, dopo i sit-in davanti al Ministero dell’istruzione nel mese di giugno culminati nella manifestazione del 24 giugno che ha coinvolto circa 200 insegnanti di religione.

    Non ci fermeremo qui: per quattro settimane consecutive nel mese di luglio, un gruppo di docenti racconterà le loro storie fortemente segnate dall’indeterminatezza e dalla precarietà a causa dell’ingiusta esclusione di tali docenti da qualsiasi forma di stabilizzazione.

    Oggi, 14 luglio 2021, è stata la volta di Antonio Calvio (Perugia), Emma Ceccarelli (Genova), Monica Nodari (Verona), Giusi Rapisarda (Palermo). Tutti, precari da molti anni, hanno raccontato quanto le scelte politiche di questi anni abbiano determinato la loro esperienze di vita.

    Al termine della mattinata, una delegazione dello Snadir composta dal segretario nazionale, Orazio Ruscica, e da Domenico Zambito, componente della segreteria nazionale, è stata ricevuta dall’ufficio di gabinetto del ministro.

    L’incontro ha permesso allo Snadir di ribadire le richieste dei 15 mila precari che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio, un periodo che la Corte di Giustizia europea reputa più che sufficiente per essere assunti a tempo indeterminato, così come si sta procedendo per tutti gli insegnanti di altre discipline.
    Lo Snadir ha inoltre richiesto che venga avviato un tavolo di confronto con il Ministro al fine di predisporre un urgente intervento legislativo che rappresenti una proposta risolutiva da parte del ministero.

    Auspichiamo che tale azione possa costituire un richiamo alla responsabilità della nostra politica, affinché quest’ultima possa finalmente impegnarsi a contrastare i risultati incresciosi di anni di misure inique e inefficienti ai danni di un’intera categoria di docenti.

     

  • Snadir: un incontro urgente per lo scorrimento della graduatoria 2004

    A seguito della manifestazione del 24 giugno che ha coinvolto oltre 200 docenti di religione provenienti da tutta Italia davanti al Ministero dell’Istruzione, è stata convocata nella giornata di oggi una riunione della Segreteria Nazionale Snadir, estesa ai coordinatori regionali, presso la sala Lucrezia del Best Western Premier Hotel Royal Santina.

    Al termine della mattinata, la Segreteria ha espresso la decisione comune di inviare una richiesta di incontro urgente al Ministero dell’Istruzione al fine di dare una risposta ai docenti precari di religione per quanto riguarda l’ulteriore scorrimento della Graduatoria di Merito del concorso DDG 2 febbraio 2004 in modo da raggiungere il suo completo esaurimento nel prossimo anno scolastico.

    Lo Snadir rinnova ancora una volta il suo impegno a favore di tutti gli insegnanti di religione promuovendo, battaglia dopo battaglia, la ricerca di soluzioni per dare risposte concrete a un’intera categoria di docenti.

  • Sit-in degli insegnanti di religione al Ministero dell’Istruzione e al Teatro Quirino

     Questa mattina oltre 200 docenti di religione provenienti da tutta Italia si sono ritrovati davanti al Ministero dell’Istruzione a Roma, in occasione del sit-in organizzato dalla FGU/Snadir per protestare contro l’ingiusto trattamento riservato ai docenti di religione da una politica iniqua e inefficiente.

    Motivo della manifestazione e` stata l’ingiusta esclusione di tali docenti da qualsiasi forma di stabilizzazione, in particolare dopo la dichiarazione di inammissibilita` degli emendamenti proposti all’art. 59 D.L. 73/2021 (Decreto Sostegni bis), nella parte in cui si prevede una semplificazione delle procedure di assunzione in ruolo per il personale della scuola.
    L’hashtag che ha guidato la giornata di protesta è #Snadirforrights: un grido simbolico in linea con le battaglie che lo Snadir porta avanti da anni, a favore di tutti gli insegnanti di religione, in particolare la richesta che i docenti precari di religione abbiano le stesse opportunità di stabilizzazione dei precari delle altre discipline.
    A metà mattinata, i rappresentanti del ministero hanno chiesto di incontrare una delegazione dello Snadir per comunicare la presa d’atto da parte del ministero delle richieste del nostro sindacato e la piena disponibilità a verificare la possibilità di darvi attuazione.
     
    La manifestazione è poi proseguita al Teatro Quirino dove si è svolta una tavola rotonda moderata da Domenico Zambito, che ha visto gli interventi di Orazio Ruscica, Segretario nazionale Snadir,  di Rino Di Meglio, Coordinatore Nazionale della Federazione Gilda-Unams e la sentita partecipazione dei seguenti parlamentari:
     
           Filippo Carugno, in rappresentanza del Sen. Riccardo Nencini, Presidente della 7ª Commissione permanente.
           On. Rossano Sasso, Sottosegretario Istruzione
           On. Paola Frassinetti (Fratelli D’Italia)
           On. Antonio Iannone (Fratelli D’Italia)
     
    Il punto che ha unito i diversi interventi è stato soprattutto uno: la necessità di procedere con una procedura concorsuale straordinaria per tutti i precari della scuola, senza l’ennesima discriminazione tra docenti. Un obiettivo a cui oggi è possibile dar corso intervenendo con un emendamento appropriato nel Decreto legge 73/2021 (Decreto Sostegni bis) per realizzare, per i precari di religione, il giusto riconoscimento del loro prezioso lavoro con il conseguimento del ruolo.
     
    I parlamentari presenti hanno tutti dichiarato solidarietà e vicinanza alle richieste dello Snadir, riconoscendo l’urgenza di dare una risposta ai precari docenti di religione e di risolvere tale condizione di precarietà nel quadro degli interventi sul precariato di tutti i docenti.
     
    La tavola rotonda è proseguita con gli interventi di: Domenico Zambito, Marisa Scivoletto,  Pippo di Vita, Giuseppe Pace, Maricilla Cappai, Giovanni Palmese, Stefano Di Pea, Quirino Barletta, Bruno Marino, Giovanni Benetti, Enrico Valenti e Gabriella Galanti, componenti della Segreteria nazionale, che hanno ricordato che lo Snadir non intende abbassare la guardia nel suo impegno sindacale, affinché tutti possano essere protagonisti nella scuola.
     
  • Lo Snadir alla senatrice Granato: si dedichi alla politica, lasci stare l’Irc

    Le esternazioni della senatrice Bianca Laura Granato (ex Movimento Cinque Stelle ora al gruppo misto con “L’Alternativa c’è”) contro la presenza dell’Irc nella scuola italiana, evidenziano ancora una volta vecchi ed anacronistici pregiudizi.  
     
    La Senatrice probabilmente immagina un insegnamento finalizzato all’indottrinamento, mentre, al contrario, l’irc prevede un progetto formativo prettamente culturale, indispensabile per cogliere aspetti fondamentali della vita, dell’arte, delle tradizioni del nostro Paese, di quell’insieme di regole, precetti e valori che appartengono alla nostra coscienza collettiva, e che ci aiutano a confrontarci con altre religioni e altri sistemi di significato, così da avere una visione della complessità dell’esistenza umana.
     
    Al giornalista di Orizzonte Scuola che le fa notare che la proposta di eliminare l’ora di religione rappresenterebbe un danno per migliaia di insegnanti, che da anni chiedono stabilizzazione, risponde dichiarando che “L’insegnamento della Religione Cattolica non deve tradursi in un problema occupazionale. Io penso che questi insegnanti che hanno un precariato di lungo corso possano essere assorbiti nelle scuole, in base al titolo di studio che possiedono, in diverse mansioni, salvaguardando i livelli occupazionali”.
     
    Cogliamo l’occasione per ricordare a chi ancora una volta affronta la questione dell’Irc in maniera superficiale, che l’insegnante di Religione Cattolica è, come tutti gli altri docenti un lavoratore della scuola che conosce bene le fatiche dell’insegnamento e l’incertezza del precariato e da anni lotta per veder riconosciuti i propri diritti. Anche loro soffrono la totale mancanza di progettualità e stabilità dovuta ad anni di politiche scolastiche inadeguate. Anche loro vivono nella contingenza, e sperimentano ogni giorno il sentimento di incertezza che dalla sfera lavorativa si estende al resto della vita.
     
    Sono altre le riflessioni che l’insegnamento della religione nella scuola italiana dovrebbe sollecitare. Si discute spesso di migrazione, di inclusione, di integrazione, di valori fondamentali di riferimento. Alla scuola, giustamente, si riconosce il compito primario di realizzare percorsi culturali di integrazione ma si nega che l’insegnamento di religione possa contribuire ad assolvere a tale compito, nonostante sia evidente che l’integrazione passa necessariamente anche attraverso una inclusione di identità religiose da riconoscere e valorizzare. La verità è che sopravvive ancora un’idea distorta dell’insegnamento della religione cattolica nella scuola italiana: molti hanno in mente la loro esperienza di studenti, che magari risale a trenta-quaranta anni fa e sulla base di questo ricordo giudicano un progetto didattico assolutamente diverso e, per tanti aspetti, all’avanguardia.
     
    Perciò, cara Senatrice, non venga a spiegarci cosa dovremmo o non dovremmo fare delle nostre occupazioni, piuttosto si dedichi a fare ciò che sarebbe nelle intenzioni della missione politica (che lei forse ha perso di vista): rendere il mondo un posto migliore. 
     
    Orazio Ruscica, segretario nazionale Snadir
     
    Snadir – Professione i.r. – 22 giugno 2021 – h.21,00
  • Lo Snadir torna al Ministero dell’istruzione: l’immissione in ruolo dei docenti di religione non costa nulla

    Questa mattina, il Segretario Nazionale dello Snadir, Orazio Ruscica e Domenico Zambito, componente della segreteria nazionale, sono tornati presso il Ministero dell’Istruzione per manifestare contro l’ingiusto trattamento riservato ai docenti di religione da anni di misure politiche inique e inefficienti e richiedere che venga predisposta al più presto una procedura straordinaria per l’assunzione in ruolo dei docenti precari di religione con oltre 36 mesi di servizio, nonché lo scorrimento annuale delle graduatorie della predetta procedura straordinaria fino al suo completo esaurimento, attraverso la cornice normativa del Decreto sostegni bis.

    Anche questa seconda manifestazione si è rivelata di grande utilità. A metà mattinata, i rappresentanti del ministero hanno chiesto di incontrare la delegazione dello Snadir.
    Durante l’incontro, lo Snadir ha integrato la documentazione già presentata nel corso del precedente colloquio (una relazione con una proposta di emendamenti all’art. 59 D.L. 73/2021, nella parte in cui prevede una semplificazione delle procedure di assunzione per il personale della scuola) con una relazione tecnica sul costo dell’immissione in ruolo dimostrando, conti alla mano, che l’assunzione in ruolo degli incaricati di religione è una immissione in ruolo ad invarianza di spesa, dal momento che gli incaricati annuali di religione al quinto anno di insegnamento hanno comunque diritto alla progressione economica di carriera come per il personale a tempo indeterminato (DPR 399/88).

    I prossimi incontri saranno quelli decisivi per ottenere una risposta da parte del Ministro e dei Sottosegretari, cioè una risposta definitiva da parte della politica per superare il precariato dei docenti di religione.
    Il prossimo venerdì saremo nuovamente presenti davanti al palazzo del Ministero per mantenere viva l’attenzione delle forze politiche, in attesa della grande manifestazione che si terrà a Roma il 24 giugno dove si prevede la presenza diverse centinaia di docenti di religione davanti al Ministero e poi al teatro Quirino.

     

     

  • Lo SNADIR incontra il Sen. Pittoni: il Decreto Sostegni bis va emendato!

    La scorsa settimana, come già annunciato nell’ultimo editoriale su Snadir Tv, i rappresentanti dello Snadir, Orazio Ruscica e Domenico Zambito, hanno incontrato in modalità videoconferenza il Sen. Mario Pittoni (Lega), Vice Presidente della VII Commissione Istruzione del Senato, per fare il punto della situazione riguardo al Decreto sostegni bis (attualmente, all’esame della V Commissione Bilancio della Camera) e discutere dell’ingiusta condizione lavorativa in cui versano da anni i docenti di religione precari.

    Durante l’incontro, lo Snadir ha chiesto di intervenire con emendamenti per superare l’ingiusta condizione lavorativa in cui versano da anni i docenti di religione precari. Condizione rimasta irrisolta anche a seguito dell’emanazione dell’art.1bis della legge 159/2019 che, introducendo una procedura ordinaria per l’immissione in ruolo dei docenti di religione, rappresenta una misura normativa inadatta a risolvere in maniera strutturale e definitiva il problema del precariato degli insegnanti di religione.

    Il Senatore Pittoni conosce bene la questione degli insegnanti di religione e la loro condizione lavorativa e si è reso dunque disponibile a impegnarsi in prima persona per risolvere l’ingiusta condizione precaria dei docenti di religione.

    Dopo il nostro incontro il Sen. Pittoni ha rilasciato pubbliche dichiarazioni manifestando le sue perplessità circa alcune misure adottate sulla scuola nel Decreto Sostegni Bis e spiegando come si intende modificare il contenuto del provvedimento. Tra i punti da emendare, il Sen. Pittoni ha inserito anche la questione del reclutamento dei docenti di religione cattolica.

    Accogliamo l’impegno del Sen. Pittoni a farsi portavoce delle nostre richieste e continuiamo a lavorare per risolvere al più presto i problemi e le storture di sistema che da anni condannano migliaia di insegnanti a una condizione incresciosa di precarietà.

     

     

     

  • Lo Snadir al Ministero Istruzione: ascoltate le richieste dei 15.000 docenti di religione precari

    Questa mattina, il Segretario Nazionale dello Snadir, Orazio Ruscica, si è recato insieme a una delegazione dello Snadir composta da Domenico Zambito, Giovanni Palmese, Patrizia Mikan e Giovanni Benetti, presso il Ministero dell’Istruzione per manifestare contro l’ingiusto trattamento riservato ai docenti di religione da anni di misure politiche inique e inefficienti e richiedere che venga predisposta al più presto una procedura straordinaria per l’assunzione in ruolo dei docenti precari di religione con oltre 36 mesi di servizio attraverso la cornice normativa del Decreto sostegni bis.

    La manifestazione si è rivelata un grande successo, grazie anche alla collaudata macchina organizzativa dello Snadir. A metà mattinata, infatti, i rappresentanti del ministero (il Ministro Bianchi era impegnato nel convegno "RiGenerazione scuola, il piano per la tradisizione ecologica e culturale") hanno chiesto di incontrare la delegazione dello Snadir per comunicare la presa d’atto da parte del ministero delle richieste del nostro sindacato.

    Durante l’incontro, lo Snadir ha avanzato una proposta di emendamento all’art. 59 D.L. 73/2021, nella parte in cui prevede una semplificazione delle procedure di assunzione per il personale della scuola.

    Nel disegno presentato, tale emendamento dovrebbe delineare cinque diversi interventi:

    Riscrivere i commi 1 e 2 dell’art.1bis della legge 159/2019, incapaci di risolvere in maniera strutturale e definitiva il problema del precariato degli insegnanti di religione, in modo che i meccanismi di assunzione in ruolo previsti per i docenti di religione rispecchino quelli già adottati per tutto il personale precario abilitato della scuola, senza distinzioni e discriminazioni.

    Riservare l’art.1 bis esclusivamente a coloro che hanno speso almeno 36 mesi di servizio nell’insegnamento della religione, predisponendo per essi una procedura straordinaria.

    Aumentare la quota di posti dal 70% al 90% nell’organico di diritto in un triennio per risolvere la palese discriminazione operata nei confronti dei docenti di religione. A tal proposito, lo Snadir ha sottolineato come tale incremento permetterebbe l’immissione in ruolo di tale personale ad invarianza di spesa dal momento che gli incaricati annuali di religione (che coprono al momento il 30% dei posti disponibili) al quinto anno di insegnamento, hanno comunque diritto alla progressione economica di carriera come per il personale a tempo indeterminato (DPR 399/88).

    Predisporre delle graduatorie per titoli e servizi per coloro che saranno incaricati annuali al primo settembre 2021 e da questa attingere per la nomina a tempo indeterminato per coloro che hanno 36 mesi di servizio e far svolgere l’anno di prova così come previsto per i docenti delle altre discipline (art.59 DL 73/2021).

    – Permettere con lo scorrimento della graduatoria di merito 2004 di raggiungere il suo completo esaurimento nel prossimo anno scolastico.

    L’incontro di questa mattina intende essere un primo momento di costruzione per un futuro dialogo e cooperazione tra il nostro sindacato e il ministero. Attendiamo nei prossimi incontri una risposta da parte del Ministro e dei Sottosegretari, cioè una risposta definitiva da parte della politica per superare il precariato dei docenti di religione.
    Non smetteremo di lottare affinché le richieste degli insegnanti di religione siano seguite in tempi brevi da un intervento politico che permetta di trovare rapide soluzioni ai problemi che da tempo attanagliano un’intera categoria di docenti.

     

     

    Orazio Ruscica, Segretario Nazionale Snadir

     

  • Il segretario nazionale scende in piazza per gli Idr

    Nelle prossime settimane sarà in discussione alla Camera dei deputati il DL 73/2021 (Decreto sostegni bis).
    Secondo lo Snadir, una proposta di emendamento all’art. 59 D.L. 73/2021, nella parte in cui prevede una semplificazione delle procedure di assunzione per il personale della scuola, potrebbe rappresentare una soluzione al precariato di religione.  
     
    Poiché la situazione pandemica non consente di organizzare un presidio di massa, per tutto il mese di giugno, il Segretario Nazionale dello Snadir, Orazio Ruscica, si recherà personalmente un giorno a settimana, in rappresentanza di tutti gli insegnanti di religione precari, presso il Ministero dell’Istruzione per manifestare e richiedere che venga predisposta al più presto una procedura straordinaria per l’assunzione in ruolo dei docenti precari di religione con oltre 36 mesi di servizio attraverso la cornice normativa del Decreto sostegni bis.
     
    L’hashtag che guiderà le giornate di protesta sarà #Snadirforrights. Un grido simbolico in linea con le battaglie che lo Snadir porta avanti da anni, a favore di tutti gli insegnanti di religione.