Categoria: Piano Scuola Digitale – ForTIC – LIM – Piano Formazione – DDI

  • Piano nazionale per la scuola digitale (PNSD): le misure essenziali

    Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale.
     
    Il Ministero dell’istruzione con la Nota prot.722 del 12 maggio 2021 ha presentato le misure più rilevanti relative al PNSD per il 2021, anno in cui il piano apre ai nuovi scenari derivanti dall’accelerazione dei processi di innovazione di insegnamento e apprendimento.
     
    MISURE ESSENZIALI:
    1. Spazi laboratoriali e strumenti digitali per le STEM investimento complessivo di 51,7 milioni di euro per la realizzazione di spazi laboratoriali e l’acquisto di strumenti digitali per l’insegnamento delle STEM (Scienze, Tecnologie, Ingegneria, Matematica)
    2. Potenziamento competenze digitali STEAM dispone di una dotazione finanziaria specifica di 4,1 milioni, è complementare alla precedente e concerne progetti nazionali, promossi anche da reti di scuole, sulle metodologie digitali innovative nella didattica delle STEAM (Scienze, Tecnologie, Ingegneria, Arti, Matematica), indirizzate all’apprendimento partecipato e cooperativo.
    3. Azione #28 del Piano nazionale scuola digitale. Si prevede l’assegnazione di 1.000,00 euro a favore di ciascuna istituzione scolastica statale, da utilizzare nell’anno scolastico 2021-2022, con il supporto dell’animatore digitale, per la realizzazione di attività di formazione e l’adozione di soluzioni digitali innovative
    4. Premio scuola digitale per l’anno scolastico 2021-2022. Il Premio Scuola Digitale 2021 intende valorizzare progetti e iniziative delle scuole, che propongano modelli innovativi e buone pratiche di didattica digitale integrata, svolti negli anni scolastici 2019-2020 e 2020-2021.
    5. Percorsi formativi per il personale scolastico. 
      • È prevista la realizzazione di percorsi formativi per docenti sull’insegnamento delle STEM con le nuove tecnologie, il cui avviso sarà pubblicato nei prossimi giorni.
      • Sul Programma operativo nazionale (PON) “Per la Scuola” 2014-2020 saranno inoltre organizzate attività formative prevalentemente rivolte agli animatori digitali e ai docenti del team per l’innovazione sulle tematiche dell’inclusione digitale, della cybersicurezza e della media education.

     

     

    Snadir – Professione i.r. – 12 maggio 2021 – h.18,30

  • Ddi: dal ministero nessuna riapertura del Ccni, la FGU ribadisce dissenso

     

    “Pieno rispetto verso le posizioni diverse assunte dai sindacati firmatari, con i quali abbiamo percorso un lungo tratto di strada, ma non condividiamo la sottoscrizione di un contratto integrativo che non definisce regole certe e in cui mancano elementi fondamentali quali tempi, tipo e modalità della prestazione lavorativa richiesta ai docenti”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams, ribadisce la contrarietà nei confronti del CCNI oggetto ieri di un incontro tra organizzazioni sindacali e ministero dell’Istruzione durante il quale al testo del 26 ottobre è stata aggiunta una dichiarazione congiunta tra Amministrazione e sindacati definita da Di Meglio “una lista di buone intenzioni improntata più alla poesia che alla prosa”.

    “Per definire cosa e come devono fare i docenti, sono state necessarie due note interpretative a firma del capo dipartimento e alle quali se ne aggiungerà una terza congiunta. Ciò dimostra che questo contratto parte con il piede sbagliato e che da parte del ministero è evidentemente mancata la volontà di riaprire la contrattazione e di convocare un incontro politico a livello adeguato per affrontare la questione con l’attenzione che merita”, conclude il coordinatore nazionale della FGU.

    Roma, 10 novembre 2020
    Ufficio stampa FGU

     

     
  • DID, la Federazione Gilda-Unams/Snadir non firma il contratto e chiede un tavolo politico

    Il contratto sulla didattica digitale integrata non ci trova d’accordo né nel metodo né nel merito e, dunque, non lo sottoscriviamo.

    Per mesi abbiamo chiesto al ministero dell’Istruzione di aprire un tavolo per discutere le modalità di attuazione della Did, ma l’Amministrazione si è sempre rifiutata, preferendo agire unilateralmente con decreti, circolari e note. Soltanto il 22 ottobre siamo stati convocati con una proposta di CNNI e tempi strettissimi per la trattativa.

    Quanto al merito, si tratta di un contratto che in realtà non interviene sulle questioni importanti come i tempi, il tipo e le modalità della prestazione lavorativa richiesta ai docenti; in pratica ricalca il decreto ministeriale e le linee guida dell’agosto scorso.

    Tra i punti che contestiamo, quello riguardante il servizio dei docenti in quarantena, che contraddice la legge che equipara tale condizione al ricovero ospedaliero, costringendo gli insegnanti a disposizione a operare in qualità di vigilanti passivi, funzione che non è prevista dal Ccnl. Inoltre, l’indicazione del rispetto dell’orario di servizio non tiene conto della nuova modalità della didattica digitale integrata che comporta una gestione dell’ora di lezione e dell’orario settimanale del tutto diversa da quella in presenza e che necessita di congrue pause nel collegamento.

    Rimangono, poi, aperte le questioni dell’utilizzo della strumentazione informatica di proprietà dei docenti e delle piattaforme private a pagamento in mancanza di un’unica piattaforma pubblica sicura e gratuita. Non dimentichiamo che tra precari e educatori dei convitti, un docente su quattro non può usufruire della card con cui acquistare materiale informatico. Senza contare, poi, che in molte parti d’Italia e in molte scuole il collegamento internet appare molto fragile e del tutto insufficiente a garantire la Did.

    Considerata l’importanza dei temi affrontati e la chiusura dimostrata dall’Amministrazione in fase di trattativa, chiediamo un incontro politico a livello adeguato affinché si possa giungere a un impegno anche in termini economici, che preveda le risorse con cui retribuire l’eventuale servizio aggiuntivo prestato dagli insegnanti. E ci auguriamo che quanto prima venga convocato il tavolo per il rinnovo del Ccnl scaduto ormai da due anni.

    Roma, 26 ottobre 2020
    Ufficio stampa Fgu/Snadir

  • Miur, informativa sull’avvio della rilevazione 2017 su “Osservatorio scuola digitale”

     Miur, informativa sull’avvio della rilevazione 2017 su “Osservatorio scuola digitale”

     
    Si è svolto stamattina  (13 giugno 2017) l’incontro al Miur  tra la Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale e le OO.SS. sul tema “Osservatorio scuola digitale. Avvio rilevazione 2017”.  Il Direttore generale, Dott.ssa Simona Montesarchio,  ha presentato la bozza per monitorare le condizioni delle scuole riguardo alla connettività ad internet, al cablaggio interno, all’uso dei “Bring your own device”, alle dotazioni tecnologiche, ai laboratori, alle biblioteche, alla carta dello studente (ovviamente soltanto per le scuole secondarie), alle comunicazioni scuola-famiglia, al sito web dell’istituzione scolastiche e ai social media, alla digitalizzazione amministrativa, al registro elettronico, all’assistenza tecnica e all’amministrazione di sistema, alla competenze digitali degli studenti, agli ambienti di didattica digitale, all’innovazione didattica, al PTOF e azioni di coordinamento.  La rilevazione (a.s. 2016/2017) si concluderà entro il 20 luglio e dovrà riguardare tutte le scuole, così da avere un quadro completo dei dati  per investire le risorse economiche con maggiore efficacia sulle strutture scolastiche.  Si dovrà pervenire successivamente ad un sistema di monitoraggio aperto tutto l’anno e che il Miur preleverà a date determinate le informazioni inserite precedentemente dalle scuole.
    La Fgu/Snadir ha fatto presente che ancora molte istituzioni scolastiche non hanno una adeguata connettività ad internet e mostrano carenti sistemi di cablaggio interno. Inoltre, assieme alle altre OO.SS., ha ribadito che il corposo  questionario, che coinvolgerà il personale amministrativo e docente (animatore digitale e il team per l’innovazione digitale), da elaborare  in questo periodo particolarmente impegnativo di fine anno sobbarcherà le scuole di ulteriori aggravi e fatiche. La soluzione sarebbe di spostare tale rilevazione subito dopo il 15 settembre.
    L’Amministrazione ha preso atto delle richieste e ha precisato che il questionario potrà avere delle modifiche. 
     
    Fgu/Snadir – Professione i.r. – 13 giugno 2017, h.18.56

     

  • Piattaforma S.O.F.I.A., chiarimenti dal Miur

    Piattaforma S.O.F.I.A., chiarimenti dal Miur

    Configurazione e durata, modalità di attestazione e documentazione delle iniziative formative del docente

    Con nota 25134 del 1° giugno 2017, il Miur, in risposta a richieste di approfondimento e di chiarimenti in merito all’utilizzo della piattaforma S.O.F.I.A., dedicata alla formazione del personale docente, ha fornito informazioni in merito alla configurazione e durata delle attività di formazione, alle modalità di attestazione dei percorsi formativi nonché alla documentazione delle iniziative formative del docente.

    Attività di formazione
    Le azioni formative per gli insegnanti di ogni istituto sono inserite nel Piano formativo d´istituto che è parte integrante del Piano Triennale dell´Offerta formativa, in coerenza con le scelte del Collegio Docenti che lo elabora sulla base degli indirizzi del dirigente scolastico.
    L´obbligatorietànon si traduce automaticamente in un numero di ore da svolgere ogni anno, ma nel rispetto del contenuto del piano. Quindi le istituzioni scolastiche possono, in coerenza con le scelte del Collegio dei docenti, modulare e quantificare l´impegno in relazione alla tipologia delle attività previste. Pertanto nella piattaforma S.O.F.I.A., potranno essere inserite attività formative anche di durata diversa purché in linea con quanto previsto dal piano di formazione docenti 2016/2019.

    Attestazione dei percorsi formativi
    Sarà a breve attivata dall´amministrazione una funzionalità aggiuntiva, ad uso dei docenti, che consentirà di inserire e documentare le attività formative svolte, se progettate nel rispetto delle norme vigenti, nonché iniziative formative organizzate dalle diverse articolazioni dell´Amministrazione scolastica (MIUR, USR, UAT), da enti i cui corsi sono riconosciuti a livello regionale e da soggetti di per sé accreditati ma non ancora registrati nella piattaforma.

    Documentazione delle iniziative formative
    La documentazione, legata ad un questionario di gradimento a cura del docente, tramite il quale questultimo esprime una prima autovalutazione, si riferisce unicamente all´attestazione della partecipazione ai percorsi di formazione del docente, al fine di disporre di un archivio personale dei propri impegni formativi ed impostare, su queste basi, una successiva formazione. 
    La piattaforma, precisa la nota,  non coincide e non dà luogo alla produzione di un portfolio professionale del docente. I dati raccolti dai questionari sono anonimi e saranno utilizzati per analisi ai soli fini statistici e di ricerca, nel pieno rispetto della riservatezza e della privacy.



    Fgu/Snadir – Professione i.r. – 5 giugno 2017

  • Formazione docenti, al via la piattaforma digitale S.O.F.I.A.

    Formazione docenti, al via la piattaforma digitale S.O.F.I.A.

    Dal 22 maggio il Miur ha reso disponibile il Sistema Operativo per la Formazione e le Iniziative di Aggiornamento dei docenti
     
     
     
    Il 25 maggio scorso il Miur ha incontrato le organizzazioni sindacali rappresentative per discutere sull’informativa relativa alla nuova piattaforma di formazione dedicata ai docenti.
    Durante l’incontro, la DG Personale scolastico del Miur nella persona dell’ingegnere D’amico ha illustrato il funzionamento della Piattaforma, precisando che la registrazione è riservata ai docenti di ruolo, non includendo i docenti a tempo determinato.
    Le OO.SS. hanno protestato, prima di tutto, per una questione di metodo. La convocazione è giunta difatti solamente dopo l’attivazione della piattaforma impedendo alle OO.SS. di segnalare le criticità della nota e della piattaforma e all´Amministrazione di integrare testo e funzionalità della piattaforma per migliorarli.
    Premesso che c’è piena consapevolezza dell’importanza della formazione per la professione docente, la delegazione della FGU-Snadir ha ribadito all’Amministrazione la netta contrarietà a utilizzare la piattaforma per attuare una qualsiasi forma di "portfolio professionale", che potrebbe essere impiegato per la chiamata diretta o l’assegnazione del "bonus" merito da parte del Dirigente scolastico. Ha chiesto all’Amministrazione di chiarire le finalità della piattaforma e di dare garanzie alle OO.SS. che i dati rilevati dalla piattaforma non saranno disponibili per il Dirigente scolastico che li voglia utilizzare per la chiamata diretta o l’assegnazione del "bonus" merito.
    Nel ribadire che la normativa attuale non quantifica un numero di ore obbligatorie di formazione/aggiornamento dei docenti, ha chiesto poi che si rimuova il vincolo delle 20h per gli enti accreditati, le scuole e le università che intendono inserire i corsi nella piattaforma per garantire la possibilità di progettare e frequentare anche corsi di durata inferiore (eventi brevi).
    Ha lamentato, inoltre, l’assenza di uno specifico ambito per l’aggiornamento e la formazione sui contenuti delle discipline insegnate e ha chiesto che i 5 ambiti che ogni ente è tenuto a indicare per l’accreditamento non vincolino le attività di formazione di quell’ente al quale deve essere permesso di fornire formazione in tutti gli ambiti previsti dalla Direttiva. 
    Infine, ha chiesto che l’Amministrazione esplicitasse chiaramente con una nota che la piattaforma è avviata in via sperimentale, che potrà essere implementata e corretta in corso d’opera e che non entrerà a regime prima del 1 settembre 2018 (e in ogni caso non prima del prossimo CCNL nel quale verrà affrontata tutta la partita della formazione e delle risorse economiche necessarie a garantire l’impegno dei docenti).
    Le OO.SS., che in questa fase devono rispondere a un numero sempre maggiore di chiarimenti a supporto dei docenti che si vogliono avvalere della formazione, hanno chiesto inoltre un canale dedicato per l’assistenza che fornisca in tempo reale risposte ai quesiti che si pongono nell´attuazione di questo avvio sperimentale.
    In risposta alle richieste delle organizzazioni sindacali, l’Ing. D´Amico  ha precisato che la piattaforma è stata attivata in via sperimentale e la sua entrata a regime sarà graduale, come indicato nella 
    nota 22272 del 19 maggio 2017. Ha poi sottolineato che la piattaforma non è mai stata pensata come un portfolio e non lo diventerà, sarà invece il luogo nel quale inserire la storia formativa del docente, uno strumento per monitorare cosa succede sul territorio in questo primo anno di attuazione del Piano triennale nazionale di formazione. I Dirigenti scolastici non possono accedere alla piattaforma per controllare i dati dei docenti, possono accedere solo ed esclusivamente per inserire i corsi organizzati dalla loro scuola.
    Per le iniziative già in corso gli enti e le scuole possono continuare le attività con le modalità utilizzate fino ad ora.
    Per quanto riguarda il limite dei 5 ambiti per gli enti, questi si riferiscono a quelli da indicare per le attività necessarie all’accreditamento (così come le 20h per corso). Gli stessi enti possono comunque progettare e organizzare corsi e attività in tutti gli ambiti e attestarle.
    L’esonero per attività formative ai sensi dell´art. 64 CCNL si può concedere anche per eventi inferiori alle 20h.
    A conclusione dell’incontro le OO.SS. hanno confermato le loro richieste all’Amministrazione:
    • relazioni sindacali secondo un metodo condiviso, prima la riunione poi l´emanazione degli atti;
    • necessità di una nota a supporto e chiarimento di questa fase sperimentale che precisi che la piattaforma è sperimentale, che non è un portfolio e non può essere usata dai dirigenti per la chiamata diretta, il "bonus" e la valutazione;
    • togliere il vincolo delle 20h per l’inserimento di corsi di formazione e aggiornamento in piattaforma;
    • predisporre un servizio di assistenza tecnica dedicato alle OO.SS. tempestivo e qualificato;
    • prevedere la possibilità di inserire da parte dei docenti documenti diversi da quelli previsti dalla piattaforma sulla formazione: autoaggiornamento, corsi vari, esperienze, ecc.

    L’Amministrazione ha preso atto delle richieste avanzate dalle OO.SS. con l´impegno a valutarle e a rispondere puntualmente in una prossima riunione.

     

     
     Fgu/Snadir – Professione i.r. – 30 maggio 2017, h.20.00

     

  • Individuazione Animatori digitali: lo Snadir invita il Miur ad approfondire la possibilità di ammettere gli incaricati annuali di religione

    Individuazione Animatori digitali: lo Snadir invita il Miur ad approfondire la possibilità di ammettere gli incaricati annuali di religione

     
     
    Si è svolta oggi pomeriggio la riunione al Miur con le Organizzazioni sindacali riguardante l’informativa sulla circolare attuativa per l’a.s. 2015/2016 del Piano nazionale per la scuola digitale.
    Lo Snadir ha ribadito quanto già espresso in una precedente richiesta al Miur del 24 novembre scorso e precisamente che l’esclusione dei docenti di religione incaricati annuali dalla possibilità di essere individuati “animatori digitali” e destinatari del percorso formativo ad hoc su tutti gli ambiti e le azioni del PNSD, si pone  in netto contrasto con le precedenti decisioni assunte dal Ministero dell’Istruzione a partire dal “Piano di formazione sulle competenze informatiche e tecnologiche del Personale della Scuola”,  “Piano nazionale di formazione degli insegnanti sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione «ForTIC2»”, “Programma Cl@ssi 2.0” e il “bando per la selezione di tutor preposti alla formazione del personale docente riguardo alla diffusione delle LIM (Lavagne Interattive Multimediali)”.
    Nei suddetti  piani di formazione i docenti di religione incaricati annuali sono stati, a suo tempo,  inseriti come soggetti destinatari della formazione, in quanto la prescritta necessità di una continuità nella stessa sede di servizio, si ritenne sostanzialmente rispettata in quanto i docenti incaricati di religione godono del diritto alla conferma automatica dell’incarico (art.40 CCNL).
    Lo Snadir ha pertanto sollecitato l’Amministrazione a riconsiderare la possibilità anche per gli incaricati annuali di religione di essere individuati quali “animatori digitali” e destinatari del percorso formativo ad hoc su tutti gli ambiti e le azioni del PNSD.
    Il Ministero ha preso atto della particolare condizione lavorativa degli incaricati annuali di religione e si è impegnato per un ulteriore approfondimento.
    Lo Snadir ha apprezzato la disponibilità del Miur ad analizzare ulteriormente la problematica.
    La nostra organizzazione, qualora la risposta del Miur fosse negativa, verificherà la possibilità di attivare ogni possibile  tutela consentita dalla legge.
    Intanto la possibilità dell’individuazione da parte delle scuole della figura dell’animatore digitale è stata posticipata dal 10 dicembre al 17 dicembre.
     
    Orazio Ruscica
     
    Snadir – Professione i.r. – 9 dicembre 2015, ore 20,51

     

  • Un Piano per il Digitale nella scuola italiana

    Un Piano per il Digitale nella scuola italiana

     

    Martedì 27 ottobre 2015 è stato presentato dal Ministro dell’Istruzione un documento generale di indirizzo del percorso di innovazione e digitalizzazione delle scuole. Si tratta del Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD). Il PNSD è collegato con la Legge 107/2015 e con i Fondi Strutturali Europei (PON 2014-2020): le azioni previste sono finanziate per un totale di un miliardo di euro. In sintesi si punta a introdurre in modo massiccio le tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di apprendimento permanente (life-long learning) ed estendere il concetto di scuola dal luogo fisico a spazi di apprendimento aumentati dal digitale.
    All’inizio, il PNSD passa in rassegna quanto è già stato fatto dal 2007 ad oggi per digitalizzare la scuola. Si ricordano le LIM, le Classi e le Scuole 2.0, l’Editoria Digitale, la dematerializzazione dei servizi (siti, registri elettronici, iscrizioni on-line e libri digitali) e le dotazioni tecnologiche, sia infrastrutturali sia di devices nelle aule. Dopo aver osservato che molto resta ancora da fare, il PNSD si concentra sulle proposte da qui al 2020.
    Innanzitutto gli strumenti: occorre l’infrastruttura di rete, così che ogni scuola possa essere raggiunta da fibra ottica, o da una connessione in banda larga, sufficientemente veloce per l’uso di soluzioni Cloud nella didattica, di modalità di apprendimento multimediali, per l’uso di devices personali degli alunni.
    L’intenzione di potenziare una volta per tutte l’infrastruttura di rete, che ancora ci colloca tra gli ultimi paesi in una graduatoria sull’uso di internet, non solo europea, è evidenziata dalla proposta del Canone di connettività che impegna 10 milioni di euro/anno dal 2016 e che garantisca il pagamento della connessione di rete a tutte le scuole.
    E poi gli ambienti di apprendimento. Secondo il PNSD, lo spazio deve cambiare in funzione della didattica, una didattica e un apprendimento sempre più mediati dal digitale. Si pensa ad una didattica prevalentemente laboratoriale e che utilizzi tutti gli strumenti a disposizione quali: aule aumentate dalle tecnologie, ambienti anche rivoluzionati negli arredi, flessibili e modificabili a seconda dei compiti da svolgere, possibilità di postazioni digitali per la fruizione collettiva come lim e schermi interattivi e fruizione individuale come computer portatili, tablet e dispositivi in mobilità. Si prevedono anche spazi alternativi per l’apprendimento, aule più grandi, in grado di accogliere più classi, o gruppi-classe in plenaria; laboratori mobili, dispositivi in carrelli e box a disposizione di tutta la scuola. Per questo aspetto degli ambienti si fa riferimento diretto al PON 2014-2020 attivo in questi giorni che prevede uno stanziamento di 140 milioni di euro.
    Il PNSD investe poi nel BYOD, acronimo di Bring Your Own Device, cioè l’utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le attività didattiche. Si prevede un piano per i laboratori territoriali, atelier creativi per le competenze di base del primo ciclo, laboratori professionalizzanti in chiave digitale, attività per i Neet, School Friendly e Fab Lab.
    Si indicano anche stanziamenti ordinari per la cartà d’identità digitale di ogni studente e docente, un sistema di identificazione unica del sistema informativo del MIUr per razionalizzare accessi autenticazioni.
    Anche l’amministrazione scolastica sarà migliorata dal digitale, dematerializzazione contratti e cartacei, fatturazione, dati digitali, materiali digitali autoprodotti e, ovviamente, registro elettronico da estendere al 100% delle scuole.
    Ma il PNSD non parla solo degli investimenti tecnologici, sarebbe riduttivo inserire tecnologia nella scuola senza una didattica adeguata. Pertanto ecco la grande sfida dei prossimi anni: passare dalle materie e dalla didattica tradizionale, prevalentemente trasmissiva, ad una didattica attiva e centrata soprattutto sulle competenze. Il PNSD si concentra sulle competenze digitali.
    Innanzitutto la mappatura, con riferimenti europei compresi in 5 aree, quali: Informazione, Comunicazione, Creazione di contenuti, Sicurezza e Problem Solving. Per questo si prospetteranno scenari innovativi per lo sviluppo di competenze digitali con l’esborso di 1,5 milioni di euro come, tra l’altro, diffondere il pensiero computazionale nella scuola primaria e l’aggiornamento del curricolo di tecnologia nella secondaria di primo grado. Il PNSD si propone anche di sviluppare l’imprenditorialità  e le carriere digitali nel settore Tech, portando la scuola fuori dalle aule con l’alternanza scuola-lavoro e promuovere l’autoproduzione di contenuti didattici.
    E poi il grande ambito della formazione. Non è possibile l’innovazione didattica e organizzativa senza la formazione in servizio del personale della scuola. 10 milioni di euro all’anno saranno destinati alla formazione in rete, nell’ambito dei 300 snodi formativi, di tutta la scuola: dai dirigenti scolastici, direttori amministrativi fino ai docenti.
    Infine, forse l’elemento più concreto e personale, il PNSD prospetta una nuova figura di "animatore digitale" che sarà inserita in tutte le scuole. Un docente cioè che in sinergia con DS e DSGA rivestirà un ruolo strategico per l’innovazione. Con i 1000 euro all’anno (76 euro mensili) assegnati ad ogni istituzione scolastica, l’animatore digitale dovrà agire nell’ambito della formazione interna del personale, del coinvolgimento della scuola e nella creazione si soluzioni innovative col digitale.
     
    Giovanni Benetti
     

    Snadir – Professione i.r. – 2 novembre 2015

  • Piano Scuola Digitale: Cl@ssi 2.0 e LIM estese alle primarie, all’infanzia e alla secondaria di 2° grado

    Piano Scuola Digitale: Cl@ssi 2.0 e LIM estese alle primarie, all’infanzia e alla secondaria di 2° grado

     

    Si è svolto stamattina, 20 luglio 2010, l’incontro tra l’Amministrazione e le Organizzazioni sindacali per l’informativa riguardante le attività relative al piano Scuola Digitale.
    La Dott.ssa Rossella Schietroma – Dirigente dell’ufficio V della Direzione generale per gli studi, la statistica e i sistemi informatici – ha presentato le attività svolte nel precedente anno scolastico, che si è articolato su due linee d’azione: la diffusione delle Lavagne Interattive Multimediali (LIM) e le
    Cl@ssi 2.0.
    Il piano Scuola Digitale (LIM e
    Cl@ssi 2.0) ha come obiettivo lo sviluppo e il potenziamento della didattica attraverso l’integrazione delle tecnologie nei processi di apprendimento in classe ed è finanziato con le risorse economiche messe a disposizione dalla Finanziaria 2007.
    Il piano finanziario 2007 aveva previsto  per gli anni 2007 – 2008 – 2009 la spesa di 30 miliardi di euro, però anche per questo progetto il MEF ha ridotto i 30 miliardi previsti per l’anno 2009 a 23.174.409 euro.
    Nell’anno scolastico 2008/2009 sono stati acquistati per la scuola secondaria di primo grado 9.000 kit, composti da Lavagna Interattiva Multimediale, proiettore e personal computer. Contemporaneamente l’ANSAS ha predisposto ed attuato un piano di formazione per circa 30.000 docenti.
    Per quanto riguarda l’ambiente di apprendimento
    Cl@ssi 2.0 sono stati avviati i percorsi di innovazione avanzata in 156 di scuola secondaria di 1° grado.
    Nel prossimo anno scolastico si prevede di estendere l’azione
    Cl@ssi 2.0 alle scuole primarie statali e scuole secondaria di secondo grado statali.
    Le istituzioni scolastiche saranno selezionate tramite appositi bandi e potranno candidarsi tramite il sistema informatico del Miur durante il mese di settembre prossimo.
    Le attività relative alle
    Cl@ssi 2.0 si svolgeranno nel triennio 2010/2013 e ogni scuola potrà candidare per l’anno scolastico 2010/2011 una sola classe.
    Sarà richiesto alle scuole, che desiderano candidarsi per svolgere le attività
    Cl@ssi 2.0, di predisporre un progetto denominato “Idea 2.0”, che descriva il progetto di innovazione relativo all’ambiente di apprendimento che si intende realizzare.
    Inoltre, saranno estese alle scuole primarie e secondarie di secondo grado i fondi per l’acquisto delle Lavagne Interattive Multimediali (LIM), dei proiettori e dei personal computers per un totale di 9.000 kit (6.000 per la primaria e 3.000 per la secondaria di 2° grado); l’ANSAS provvederà alla formazione di circa 27.000 docenti.
    La Federazione Gilda-Unams ha evidenziato che il taglio dei fondi previsti di circa 7.000.000 di euro fa risaltare la poca attenzione del MEF verso la scuola; fa emergere in tutta la sua forza la contraddizione tra i principi dichiarati di una scuola che deve favorire apprendimenti aperti al mondo e realizzare “una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” (priorità di Europa 2020) e la pochezza degli investimenti.
    Inoltre è stato fatto presente che, se è positivo dotare delle classi di attrezzature tecnologiche (LIM, proiettore e personal computer), è altrettanto importante far in modo che queste possano essere fruite dagli studenti. Abbiamo sottolineato che il progetto
    Cl@ssi 2.0 potrà assicurare un valore aggiunto all’insegnamento/apprendimento se l’utilizzo delle tecnologie porterà gli studenti a riformulare le conoscenze in maniera diversa (ad esempio elaborare mappe concettuali con software cooperativo). Oltretutto si rende necessario favorire nel sito dell’ANSAS una maggiore  divulgazione delle esperienze e dei materiali realizzate a seguito dei predetti progetti.
    Infine abbiamo fatto presente che la scuola dell’infanzia non può restare esclusa dal progetto di scuola digitale. Pertanto abbiamo fortemente chiesto all’Amministrazione (che ha prontamente accolto la richiesta) che anche per le scuole dell’infanzia possano essere rese disponibili le dotazioni tecnologiche (LIM, proiettori e personal computers).

     
    Snadir – Professione i.r. – 20 luglio 2010

  • Programma Cl@ssi 2.0 e integrazione bando LIM (Lavagne Interattive Multimediali)

    Programma Cl@ssi 2.0 e integrazione bando LIM (Lavagne Interattive Multimediali)


       Si è svolto stamattina al Miur l’incontro tra l’Amministrazione, le Organizzazioni sindacali e il rappresentante dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica (ex INDIRE) per l’informativa riguardante il programma per l’allestimento di classi tecnologicamente avanzate (Cl@ssi 2.0) per la scuole secondarie di 1° grado e l’integrazione del bando per la selezione di tutor per la diffusione delle LIM (Lavagne Interattive Multimediali).
       Riguardo all’allestimento di classi tecnologicamente avanzate (
    Cl@ssi 2.0) è stato precisato che l’intento dell’iniziativa è quello di realizzare ambienti di apprendimento adatti ad un utilizzo costante e diffuso delle tecnologie. In particolare, verificare se e quanto l’utilizzo delle tecnologie possa dare un valore aggiunto all’insegnamento/apprendimento. E’ stato, inoltre, comunicato che, al fine di dare ad ogni regione la possibilità di realizzare sei o dodici Cl@ssi 2.0, il numero totale delle Cl@ssi 2.0  – tenendo conto dei fondi stanziati – sarà di 156 classi distribuiti su tutto il territorio nazionale.
       La Federazione Gilda-Unams/Snadir ha fatto presente che dotare delle classi con un ampia varietà di attrezzature e far in modo che gli studenti ne possano fruire, non è sufficiente per assicurare un valore aggiunto all’insegnamento/apprendimento. Occorre che l’utilizzo delle tecnologie portino gli studenti a riformulare le conoscenze in maniera diversa (ad esempio elaborare mappe concettuali con software cooperativo). L’amministrazione ha condiviso l’osservazione ed, inoltre, ha proposto ai presenti di poter visionare una ipotetica classe allestita con le predette tecnologie.
       Si è passati successivamente alla presentazione delle integrazioni apportate al bando per la selezione di tutor preposti alla formazione del personale docente riguardo alla diffusione delle LIM (Lavagne Interattive Multimediali). E’ stato precisato che tra i requisiti di ammissione non compare più quello della laurea; si è invece tenuto conto delle competenze acquisite nel settore della multimedialità, delle LIM e delle TIC.
       E’ stata, inoltre, accolta la richiesta avanzata precedentemente al tavolo da parte della Federazione Gilda-Unams di selezionare i tutor anche tra i docenti di scuola dell’infanzia.
      Infine, è stato meglio precisato che i corsi valutabili ai fini dell’attribuzione del punteggio sono quelli svolti dalle associazioni riconosciute come soggetti qualificati dal Miur.
       La data di scadenza di presentazione delle domande di candidatura è stata posticipata alle ore 10,00 del 6 aprile 2009.
     


    La Delegazione



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    Snadir – Professione i.r. – martedì 24 marzo 2009