Pilar del Castillo ha annunciato stamani alcuni dei cambiamenti che il suo Ministero ha introdotto nella Legge della Qualità dell’Insegnamento. Tra i cambiamenti annunciati dalla titolare dell’Istruzione, ce n’era uno che prometteva di suscitare polemiche e così è stato. Si tratta dell’equiparazione dell’insegnamento della religione al resto delle materie, in maniera che sia valutabile e computabile tanto nella sua forma confessionale quanto in quella laica dalla scuola elementare fino al baccellierato. I socialisti sostengono che questo decreto viola la Costituzione e si oppone alla giurisprudenza del Tribunale Supremo.
Il portavoce dell’Istruzione del PSOE, Carmen Chacón, ha chiesto al Ministero dell’Istruzione di ritirare il decreto che regola la Legge della Qualità dell’Insegnamento, secondo la quale l’insegnamento della religione, tanto nella sua forma confessionale quanto in quella laica, sarà valutabile e computabile dalla scuola elementare fino al baccellierato.
Secondo i socialisti, il fatto che la religione sia equiparata al resto delle materie nel momento in cui viene calcolato il voto medio, è incompatibile con i precetti costituzionali e con la giurisprudenza del tribunale Supremo relativi a questa materia. Inoltre, il PSOE sostiene che viene infranto il patto esistente tra le forze politiche, risalente alla fase di transizione e che finora era stato rispettato.
“Come si valuta la fede?”, si è chiesto Carmen Chacón per esprimere la posizione del suo partito, che, contrariamente a quanto affermato da Pilar del Castillo, sostiene che il decreto che regola l’insegnamento della religione e l’insegnamento alternativo, comporta dei cambiamenti rispetto alla situazione attuale. La portavoce socialista dell’Istruzione ha sottolineato che la fede non è valutabile.
Secondo il PSOE, i cambiamenti annunciati oggi da Pilar del Castillo non contengono alcuna misura che possa prevenire l’insuccesso scolastico o migliorare la qualità dell’insegnamento. Secondo i socialisti, questi cambiamenti rispondono alla filosofia generale della Legge della Qualità, che, a loro parere, implica soltanto una maggiore segregazione degli alunni con problemi, nessuna inversione di tendenza nel campo dell’insegnamento e un rafforzamento dell’insegnamento privato.
Carmen Chacón ha invocato il diritto alla libertà religiosa garantita dalla Costituzione e ha ricordato che la Spagna è aconfessionale e che, pertanto, lo deve essere anche la sua istruzione.
Fonte: http://www.tvcatalunya.com (19 giugno 2003)