Categoria: Europa

  • Eftre: riunione del board a Londra

    Eftre: riunione del board a Londra


     


       Si è tenuta a Londra il 13 e 14 marzo la riunione del Consiglio (board) dell’Eftre (European Forum for Teachers of Religious Education). Membro italiano del Board è il segretario nazionale dello Snadir, Orazio Ruscica, che ha preso parte alla due giorni londinese. Presenti quasi tutti i componenti l’organismo direttivo, provenienti da diversi Paesi europei.
       Dopo un primo momento in cui si è ribadita l’importanza di trovare nuovi contatti in Europa per Eftre, anche singole persone in quei Paesi dove non esiste alcuna associazione (impegno che alcuni membri si sono assunti personalmente), si è passati ad un ampio confronto sul tema principale del board, e cioè Foto1_Board_Eftre_Marzo_2009.jpgla realizzazione delle Olimpiadi di RE. I presenti hanno convenuto sulla necessità di essere realistici, facendo i conti con le risorse disponibili. In tutti però il desiderio di poterle realizzare prima possibile. “Occorre studiare attentamente la questione per superare le difficoltà, come ad esempio la lingua  – commenta Ruscica appena rientrato da Londra -. Nel corso del Board abbiamo evidenziato anche la necessità di predisporre le Olimpiadi per due gruppi: scuola primaria e secondaria. Nei prossimi incontri studieremo meglio la questione”. 
       I convenuti hanno poi verificato l’utilità del pacchetto di mini conferenze (proposta nel corso del Board del 2008 a Roma), un buon modello, che merita di essere esteso alla partecipazione anche di altre persone interessate.
       I lavori del Forum sono proseguiti con la definizione dei dettagli della conferenza Eftre 2010, che si terrà a Bruges dal 25 al 28 agosto ed in particolare il confronto è stato ampio sulla scelta del tema della conferenza. Sono stati proposti diversi titoli, ma alla fine si convenuto su: ”Challenging Religious Education: Poverty and Social Inclusion as European Issues”. Si è poi passati alla verifica della disponibilità dei relatori e delle loro competenze e alla definizione dei workshops (ad es. sull’origine del movimento per la pace).
    Riguardo al sito web dell’Eftre si è sottolineata la necessità di incrementare i rapporti di ogni nazione sull’insegnamento della religione, di pubblicizzare articoli, notizie, libri e conferenza su RE. I presenti sono stati infine invitati a pensare, per l’assemblea generale del 2010, proposte per modificare lo Statuto dell’Eftre.
       La prossima riunione del board si terrà a Bruges nel corso dell’assemblea del 2010, mentre la successiva nel 2011 a Siviglia.
       Infine è stato chiesto al rappresentante della Svezia e dell’Italia, professor Ruscica, la disponibilità ad organizzare l’assemblea dell’Eftre del 2013. Da parte di entrambi è stata immediato l’assenso: sarà l’assemblea dell’Eftre a Bruges a decidere.


    Emanuela Benvenuti


    Snadir – Professione i.r. – martedì 17 marzo 2009

  • FOTO del CONSIGLIO dell’EFTRE a ROMA

    FOTO del CONSIGLIO dell’EFTRE a ROMA


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    Da sinistra: Genviève Locqueville  (Francia), Hugo Verkest (Belgio), Elisabeth Faber (Danimarca), José Maria Guardia (Spagna), Bulugea Frisanti (Romania), Norman Richardson (Irlanda del Nord)


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    Da sinistra: José Maria Guardia (Spagna), Bulugea Frisanti (Romania), Tiina-Erina Friendenthal (Estonia), Norman Richardson (Irlanda del Nord), Lesley Prior (Inghilterra),  Denize Morris (Scozia), Nils Åke-Tidman (Svezia)


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    Da sinistra: Norman Richardson (Irlanda del Nord), Lesley Prior (Inghilterra),  Denize Morris (Scozia), Nils Åke-Tidman (Svezia), Peter Schreiner (Germania), Marit Svare (Norvegia)


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    Da sinistra: Marja Honkaeimo (Finlandia), Orazio Ruscica (Italia), Sonja Danner (Austria), Henk Pol  (Olanda)


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    Snadir – martedì 18 marzo 2008

  • Il CONSIGLIO DELL’EFTRE A ROMA

    Il CONSIGLIO DELL’EFTRE A ROMA


       Si è tenuta a Roma il 15 marzo scorso – presso i locali della “Casa Ravasco” – la riunione del Consiglio (board) dell’Eftre (European Forum for Teachers of Religious Education).
       Si è trattato di un importante riconoscimento per lo Snadir –  componente il Board – al quale quest’anno è stata affidata l’organizzazione dell’incontro (il primo in Italia); presenti quasi tutti i componenti l’organismo direttivo, provenienti da diversi Paesi europei: Hugo Verkest (Belgio), Elisabeth Faber (Danimarca), Peter Schreiner (Germania), Tiina-Erina Friendenthal (Estonia), José Maria Guardia (Spagna), Genviève Locqueville  (Francia), Orazio Ruscica (Italia), Henk Pol  (Olanda), Marit Svare (Norvegia), Risto Aikonen (Filanda), Nils Åke-Tidman (Svezia), Sonja Danner (Austria), Lesley Prior (Inghilterra), Norman Richardson (Irlanda del Nord), Denize Morris (Scozia), Bulugea Frisanti (Romania), Marja Honkaeimo (Finlandia).
       Il Board si è aperto con un ringraziamento allo Snadir, nella persona del Prof. Orazio Ruscica, per l’impegno profuso nell’organizzazione dell’incontro in tutti i suoi dettagli.
       Subito dopo si è passati alla revisione dell’elenco delle associazioni europee componenti l’Eftre; si è anche deciso di tenere la prossima conferenza dell’Eftre in Belgio, dal 26 al 29 agosto 2010.
       Peter Schreiner ha poi presentato una sintesi dei lavori  dell’ultima riunione del CoGREE (The co-ordinating Group for Religion in Education in Europe) svolti il 1° gennaio scorso sul tema: Educazione e religione in un contesto europeo.
       A questo punto Marja Honkaheimo  ha avanzato il suggerimento di svolgere delle mini-conferenze durante le riunioni del Consiglio e dell’Esecutivo dell’Eftre; tutti ne hanno convenuto,  proponendo  anche che , a tali mini-conferenze, possano essere inviati a partecipare  anche i docenti di religione dei Paesi ospitanti i due organismi dell’Eftre.
       E’ stata poi presentata la prossima Conferenza Europea sul tema: “Diversity Schapes Europe’s Future. The contribution of intercultural and interreligious education for living together in Europe“, che si terrà il 18 e 19 settembre 2008 a Berlino, organizzata dall’ICCS (Intereuropean Commission on Church and School), dall’”International Association for Christian Education” e dalla “Protestant Academy” di Berlino.
       Denize Morris ha presentato un interessante  progetto – messo in atto nel Galles – sull’insegnamento della religione dai 3 ai 19 anni.
       Infine si è deciso di tenere la prossima riunione del Consiglio (board) dell’Eftre a Londra, il 13 e 14 marzo 2009.
       Si è trattato di un incontro molto positivo e senz’altro utile nella prospettiva dei  nuovi programmi dell’Eftre, associazione  che diventa sempre più rappresentativa di un insegnamento della religione interconfessionale e punto di riferimento per la condivisione di esperienze a livello europeo.


    Rossella Sudano



    Snadir – martedì 18 marzo 2008

  • Education at a Glance 2007: OECD Indicators. Uno Sguardo sull’Educazione 2007: Indicatori OCSE

    Education at a Glance 2007: OECD Indicators


    Uno Sguardo sull’Educazione 2007: Indicatori OCSE


    In Italia sono moltissimi gli studenti che non terminano le scuole superiori


     


     


       E’ cresciuto nei paesi dell’Ocse il numero degli studenti che  completano gli studi di istruzione secondaria, mentre in Italia sono tanti gli studenti che non terminano le scuole superiori. E’ questo uno dei tanti dati che  emergono dal Il Rapporto OCSE 2007, “Uno Sguardo sull’Educazione. Un rapporto che  pone l’accento su due temi importanti:  l ‘istruzione superiore e  l’efficienza nell’istruzione, vale a dire il rapporto costi-benefici. Uno dei dati più significativi evidenziati dal Rapporto è  la velocità e l’ampiezza alla quale va espandendosi l’istruzione universitaria. In media più di metà di coloro che escono dalla scuola nei paesi dell’Ocse accedono ai diversi Atenei.  Un’espansione che, secondo il Rapporto, tutt’oggi ha dei risvolti positivi, soprattutto per quanto riguarda la crescita culturale delle persone e l’economia. Un’istruzione che però non appare equa: grandi fette della popolazione, soprattutto, la più svantaggiata economicamente,  non accede infatti all’Università, con difficoltà anche occupazionali. Ecco che allora il Rapporto evidenzia che “l’istruzione non sempre soddisfa la sua vera missione: migliorare la partecipazione e sostenere la mobilità sociale“, e l’invito a cambiare questo trend. Interessante notare, e facciano sempre riferimento al documento, che i paesi dell’Ocse spendono per l’istruzione più di quanto non abbiano mai fatto, più del 40% rispetto al 1995. Peccato però che  i risultati non siano quelli attesi: l’apprendimento dovrebbe infatti aumentare del 22%.


       Vediamo ora qual è, secondo l’analisi dell’Ocse, il rapporto costi-benefici, dati che devono far riflettere. L’Italia ha costi molto al di sopra della media Ocse per l’istruzione primaria e secondaria, senza che questa maggiore spesa si traduca né in migliori risultati sull’apprendimento degli alunni né, tanto meno, in stipendi più soddisfacenti per i docenti, entrambi al di sotto della media Ocse.


       Da notare inoltre che il numero di ore di insegnamento in Italia è il più alto dei paesi Ocse. Infine il rapporto evidenzia che i costi per l’istruzione universitaria sono molto inferiori alla media. Un’ultima considerazione, che deve far riflettere la scuola italiana: è elevato il numero delle persone che  in Italia non termina la scuola secondaria superiore, con ripercussioni negative sulla transizione dalla scuola al lavoro, in termini di occupazione, e  infine  la mancata compensazione di questo dato negativo iniziale con forme di istruzione-formazione lungo l’arco della vita, un’altra delle gravi carenze del sistema formativo italiano.


       Il Rapporto OCSE 2007, “Uno Sguardo sull’Educazione, pone inoltre l’accento su molte altre questioni, uno strumento utile per gli insegnanti e per quanto hanno a cuore il futuro della scuola.


     


     


    Emanuela Benvenuti


     


     


  • La Commissione europea lancia una consultazione pubblica sullo sviluppo e la modernizzazione dell’istruzione scolastica

    La Commissione europea lancia una consultazione pubblica sullo sviluppo e la modernizzazione dell’istruzione scolastica


     


       Anche i docenti possono dare il loro parere. La Commissione Europea ha infatti lanciato una consultazione pubblica dal titolo “Scuole per il XXI secolo”, per raccogliere opinioni sullo sviluppo e la modernizzazione dell’istruzione scolastica negli Stati membri. Il questionario si riferisce a otto campi: curricolo, apprendimento permanente, economia, equità, inclusione, cittadinanza e democrazia, insegnanti e gestione.


       L’Unione Europea, pur nel rispetto dell’autonomia di ciascuno degli Stati Membri in materia di organizzazione e di contenuti dei sistemi educativi e formativi, ha posto l’istruzione al centro delle politiche per lo sviluppo e la coesione sociale, in particolare attraverso il nuovo programma per l’apprendimento lungo tutto il corso della vita e il programma di lavoro “Istruzione e formazione 2010”. Obiettivo primario dell’Unione è quello di sostenere tutti gli Stati Membri nel realizzare sistemi educativi e formativi di qualità per tutti i cittadini anche con lo scambio di informazioni, di dati e buone pratiche.


       La Commissione Europea con questa consultazione vuole dunque individuare quali possano essere le azioni da promuovere, a livello comunitario, per sostenere i singoli Stati ad innovare i propri sistemi formativi che “siano allo stesso tempo efficienti nel produrre livelli di eccellenza elevati ed equi nell’elevare il livello generale delle conoscenze”. Possono partecipare alla consultazione tutti coloro che sono interessati ai problemi educativi.


       L’iniziativa della Commissione Europea di ascoltare i pareri di chi nella scuola opera (docenti, dirigenti, associazioni professionali e sindacali), di coloro che fanno studio e ricerca sui problemi educativi e infine degli studenti e delle famiglie è positiva ed interessante. E per questo sarebbe opportuno divulgarla. In pratica per prendere parte alla consultazione, gli insegnanti devono leggere il documento di consultazione (che è reperibile al seguente link http://ec.europa.eu/education/school21/index_it.html); creare un documento in MS Word (o formato compatibile); scrivere in una delle lingue ufficiali dell’UE; indicare chiaramente all’inizio del contributo il vostro nome e cognome, eventualmente il nome dell’organizzazione che rappresentate e il motivo del vostro interesse per la politica scolastica (se genitore, alunno insegnante, dirigente, sindacalista o altro); decidere a quali delle domande riportate nel documento desiderate rispondere; illustrare le vostre opinioni in non oltre 4 pagine A4 (12 pt); mandare il testo completo soltanto mediante posta elettronica al seguente indirizzo: eac-schools-consult@ec.europa.eu (non oltre il 15.10.2007). E buon lavoro!


    Emanuela Benvenuti


     



    Snadir – giovedì 20 settembre 2007

  • L’Eftre a Budapest: il contributo dell’insegnamento della religione per una cittadinanza attiva

    L’Eftre a Budapest: il contributo dell’insegnamento della religione per una cittadinanza attiva  
     


       Si è svolta presso l’Università luterana di Budapest –  dal 23 al 26 agosto scorso –  da Conferenza di EFTRE sul tema: “Il contributo dell’educazione religiosa per una cittadinanza attiva sviluppato in una prospettiva europea“. 
       La conferenza, alla quale  in rappresentanza dello Snadir era presente  il segretario Nazionale Prof. Orazio Ruscica, ha visto  gli interventi di illustri relatori che hanno sviscerato l’argomento in discussione sotto molteplici aspetti. 
      Liam Gearon ha parlato su “Educazione religiosa e cittadinanza“; nella sua relazione ha messo in evidenza la complessità del concetto di cittadinanza, l’inevitabile collegamento ideologico tra educazione alla cittadinanza  e politica, nonché la necessità di inserire il tutto in una prospettiva storica. Ha poi concluso ponendo l’accento sulla crescente importanza del ruolo della religione nella cittadinanza. 
       Svein Sando ha parlato su “Città e cittadinanza” attraverso la visione e l’esperienza di tre famosi architetti; da sottolineare, inoltre, l’importanza attribuita alle sensazioni e l’originale concetto dell’identificazione delle persone con i loro edifici. 
       I partecipanti alla Conferenza hanno poi effettuato un percorso guidato dentro Budapest per una verifica concreta della cittadinanza e della sua identità religiosa; numerose sono state le epoche storiche e religiose emerse dallo studio: preistorica, slavo, mongola, turca, austriaca, nazista, comunista, ungherese, ebrea.  
       Bert Roebben ha proposto un aspetto della religione quale mezzo per la scoperta di una identità comune per tutta l’Europa: a questo scopo il concetto di educazione religiosa deve essere affrontato nella sua accezione di “multi”, “inter” e “intra” religioso. 
       Durante i tre giorni si sono svolti anche degli interessanti laboratori su “Educazione religiosa ed e-cittadinanza“, a cura di Paul Hopkins, “Musica e cittadinanza POP“, a cura di Sonja Danner e Christoph Orley, “Educazione religiosa, cittadinanza e dramma“, a cura di jane Brooke, “Filosofia e cittadinanza” a cura di Helle Hinge, “Conflitto e cooperazione nella cittadinanza“, a cura di Hugo Verkest, “Cittadinanza nella Turchia“, a cura di Jens Moller Steffensen, “Cittadinanza nell’Irlanda settentrionale“,  a cura di Terry McMackin. 
       Chris Doude Van Troostwijck ha poi parlato su “Identità in movimento“, relazionando sullo spirito europeo e sull’allargamento globale della prospettiva, e concludendo con delle riflessioni sul fatto che l’educazione religiosa a livello europeo dovrebbe ispirarsi alla religiosità insita nei giovani e sul loro desiderio di introspezione. 
       Pietro Schreiner infine, nella sua relazione su “Visioni per il futuro“, ha tracciato la storia delle Conferenze di EFTRE, ma ha anche auspicato che esso diventi un organismo strettamente connesso con il concetto di “Europa”: per questo ha annunciato che EFTRE darà il suo pieno contributo all’europeizzazione dell’insegnamento della religione con una serie di scambi e di ricerche. 
       La partecipazione alla Conferenza ha sortito per lo Snadir risultati indubbiamente positivi, come ci ha confermato il Prof. Orazio Ruscica: “Proprio per il per il nostro impegno nel proiettarci in realtà ampiamente europeee con contatti, incontri, conferenze, lo  Snadir  ha suscitato commenti molto positivi alla conferenza di EFTRE, tanto da essere riconfermato nel board (consiglio di amministrazione) e da vedersi riconoscere l’onore di organizzare la prossima riunione dello stesso board a Roma, durante la primavera del 2008”. 


    Rossella Sudano


    Snadir – lunedì 27 agosto 2007