Categoria: Europa

  • PUBBLICATO IL BANDO PER L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE A MADRID E BARCELLONA: GLI INTERESSATI DOVRANNO PRESENTARE APPOSITA DOMANDA AL MINISTERO DEGLI ESTERI

     

    PUBBLICATO IL BANDO PER L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE A MADRID E BARCELLONA:

    GLI INTERESSATI DOVRANNO PRESENTARE APPOSITA DOMANDA AL MINISTERO DEGLI ESTERI ENTRO IL 25 GENNAIO 2016

    Il Ministero degli esteri ha pubblicato oggi (15/01/2016) il bando datato 13 gennaio 2016 per : un (1) comando per l’insegnamento della religione nella scuola secondaria superiore presso l’Istituto Italiano Statale Comprensivo di Barcellona;  un (1) comando nella scuola primaria e uno (1) nella scuola primaria/secondaria per l’insegnamento della religione cattolica presso l’Istituto Italiano Statale Comprensivo di Madrid;  tutti i comandi , validi per l’anno scolastico 2015/2016, avranno durata fino al termine delle attività scolastiche.

    Possono partecipare alla procedura di ammissione ai comandi i docenti di religione a tempo indeterminato inseriti nelle graduatorie  per l’individuazione dei soprannumerari e per le utilizzazioni/assegnazioni provvisorie di cui all’art.10 dell’O.M. n.8 del 20 marzo 2015. Le domande devono essere inviate dagli interessati secondo il modello allegato – tramite posta elettronica certificata – al seguente indirizzo dgsp05@cert.esteri.it entro e non oltre il 25 gennaio 2016.

    Alle domande, redatte in conformità all’apposito modello riportato nel bando, dovrà essere allegato il certificato di idoneità all’insegnamento rilasciato dall’ordinario diocesano della diocesi di servizio; tale idoneità dovrà essere riconosciuta –  a seconda della sede scelta  – dall’ordinario diocesano di Madrid o di Barcellona.

    Ai fini del riconoscimento dell’idoneità all’irc gli interessati potranno contattare l’Arcidiocesi di Madrid cliccando sul seguente link Delegación de Enseñanza e l’Arcidiocesi di Barcellona cliccando  al seguente link Delegación  diocesana d’Ensenyament

    La graduatoria sarà predisposta dal MAE secondo il punteggio complessivo degli interessati, così come risulta dalle graduatorie ci cui all’O.M. n.8 del 20 marzo 2015.

    Una graduatoria provvisoria sarà pubblicata dal MAE sul sito www.esteri.it ; entro tre giorni dalla data di pubblicazione della suddetta graduatoria è ammesso reclamo scritto avverso errori ed omissioni da inviare a Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale – DGSP Ufficio V –  dgsp.05@cert.esteri.it  (attenzione precedentemente nel bando era stato indicato il seguente indirizzo email errato  dgsp05@cert.esteri.it ; l’indirizzo email esatto è dgsp.05@cert.esteri.it )

     

    Snadir – Professione i.r. – 15 gennaio 2016, ore 16.22

  • LO SNADIR E L’APPRECE SPAGNOLO IN DIRITTURA D’ARRIVIO PER LA COSTITUZIONE DI UN SINDACATO EUROPEO DEI DOCENTI DI RELIGIONE

    LO SNADIR E L’APPRECE SPAGNOLO IN DIRITTURA D’ARRIVIO PER LA COSTITUZIONE DI UN  SINDACATO EUROPEO DEI DOCENTI DI RELIGIONE

     
    Sta per giungere ad una svolta decisiva il rapporto di collaborazione, di scambio culturale e sindacale tra lo Snadir e l’Apprece, rapporto che in questi anni è stato avviato e incrementato con incontri, seminari e iniziative sindacali di confronto su base europea. 
    Già lo scorso anno il segretario nazionale dello Snadir, prof. Orazio Ruscica, e  il prof. Josè Maria Guardia, Presidente dell’Apprece che opera in Spagna, avevano definito l’iter per creare un’organizzazione sindacale europea dei docenti di religione, e successivamente nel corso di un  incontro svoltosi a Roma il 17 novembre scorso  tra i due rappresentanti delle organizzazioni sindacali italiana e spagnola,  è stato annunciato  in modo ufficiale  che anche l’Apprece ha approvato definitivamente il 13 settembre scorso lo statuto del sindacato europeo degli insegnanti di religione.
    Lo Snadir  – afferma il prof. Ruscica – aveva già,  nel marzo scorso, proposto all’Apprece uno statuto di un sindacato europeo ; accogliamo ora  con piacere il fatto che   tale statuto sia stato condiviso e riteniamo che a partire da esso potranno porsi in essere tutte le determinazioni successive per dar vita concretamente ad un’azione sindacale di respiro europeo. Ritengo adesso   necessario continuare per definire un regolamento per l’applicazione dello statuto”.
    Con molta probabilità entro la prossima primavera  una rappresentanza dell’Apprece e dello Snadir si incontreranno a Siviglia o a Roma per dare giuridicamente vita a questa organizzazione sindacale europea.
    Per lo Snadir si  tratta di un passo importante verso un impegno di tutela dei diritti e della professionalità dei docenti di religione in un orizzonte europeo; la nascita di un sindacato europeo rappresenta infatti un’ occasione attraverso cui Snadir e Apprece potranno, con la loro collaborazione,  rafforzare la presenza e la partecipazione dei docenti di religione nell’Unione Europea, nonché mettere al centro il valore dell’insegnamento della religione nella formazione dei giovani.
     
    Doriano Rupi
     
     

     

    Snadir – Professione i.r. – 20 novembre 2014

     
     
  • LO SNADIR E L’APPRECE PUNTANO VERSO UN SINDACATO EUROPEO DEI DOCENTI DI RELIGIONE

    LO SNADIR E L’APPRECE PUNTANO VERSO UN SINDACATO EUROPEO DEI DOCENTI DI RELIGIONE

     
    Lo Snadir e l’Apprece hanno intrapreso da alcuni anni un rapporto di scambio culturale  e di collaborazione sindacale per costruire un percorso in grado di poter creare una organizzazione sindacale europea dei docenti di religione.
    La questione è stata oggetto di un incontro – svoltosi ieri, 11 novembre 2013 – a Roma  tra il segretario nazionale dello Snadir, prof. Orazio Ruscica, e  il prof. Josè Maria Guardia, Presidente dell’Aprece che opera in Spagna.
    Dal colloquio è emerso l’esigenza di dare impulso all’accordo quadro del 2011 tra le due organizzazioni sindacali, di far nascere nei paesi dell’Unione Europea strutture sindacali “Apprece-Snadir” con la finalità di aggregare associazioni ed organizzazioni di insegnanti di religione attorno ad un progetto condiviso che tuteli l’insegnamento della religione, i diritti dei docenti e che  rilanci in un contesto europeo tutte le problematiche attinenti al valore della disciplina.
    Si tratta di un obiettivo di alto profilo per dare voce alle istanze dei docenti di religione creando una organizzazione transnazionale capace di affrontare in modo comune le questioni dell’insegnamento della religione e dei docenti di religione.
    Doriano Rupi 
     
    Snadir – Professione i.r. – 12 novembre 2013
  • LO SNADIR ALLA CONFERENZA DELL’EFTRE SULLE DIVERSITA’. Malmo, 21 al 24 agosto 2013

    LO SNADIR ALLA CONFERENZA DELL’EFTRE SULLE DIVERSITA’

     
    “Religions and Relationships: Dealing with Diversity”: è’ stato il tema della diversità, nelle sue forme  più disparate, il principale argomento di discussione alla conferenza dell’EFTRE (The European Forum of Teachers of Religious Education), tenutasi quest’anno a Malmo, in Svezia, dal 21 al 24 agosto.  Presente  anche lo Snadir, nella persona del Prof. Orazio Ruscica, Segretario nazionale dello Snadir; quello tra lo Snadir e l’EFTRE è un rapporto ormai consolidato che negli anni ha consentito ai partecipanti  un proficuo scambio di opinioni e di esperienze  riguardanti l’insegnamento della religione in una Europa multietnica che, data l’attuale contingenza storica, esige dai giovani e dai loro docenti da una parte una profonda riflessione  sui temi sociali più scottanti, dall’altra un progetto di vita basato sulla tolleranza e sulla solidarietà.
    Nei quattro giorni di intenso lavoro, durante i quali si sono alternate relazioni e workshops, si è soprattutto discusso su come l’insegnamento della religione può – e deve – istruire a riconoscere le diversità (sociali, religiose, sessuali, ecc….) e a farne una occasione di arricchimento interiore.
    In particolare la Dott.ssa  Johanna Gustafsson ha spiegato come in Svezia i docenti di religione abbiano anche il compito di trattare il tema della non-disparità tra i sessi; la Dott.ssa Sonja Sherefai   ha invece parlato della diffusa presenza islamica in Svezia, che impone un continuo confronto con radici religiose profondamente diverse, mentre il Dott. Lars Jalmert si è soffermato sulle problematiche che in una classe possono essere generate dalla presenza di diversità sessuali. Il Dott. Roger Burggrave – ispirandosi al pensiero di Lèvinas –  ha argomentato, nel corso del workshops dedicato, che il divieto della violenza e dell’abuso di potere hanno il loro fondamento etico nella forza essenziale dell’accoglienza del volto dell’altro. La Dott.ssa Pernilla Ouis ha invitato a riflettere sulle attività scolastiche (musica, danze, pic.nic, nuoto e altre attività fisiche, studi religiosi, …) che possono indurre i bambini provenienti da altre culture a vivere le predette situazioni scolastiche con forti manifestazioni di vergogna e disagio. Le Dott.sse Eva Maria Hassen e Cecilia Decara del “The Danish institute for human rights” (ActionAid Denmark) hanno presentato l’attività della loro istituzione; hanno ribadito che ogni individuo è libero di professare una religione e sottolineato che i principi di molte religioni confluiscono nei diritti umani.
    “Una esperienza, quella all’interno del Board dell’EFTRE, che stimola la riflessione e il dialogo” – ha detto il Prof. Ruscica – “e che consente allo Snadir di confrontarsi su temi ed esperienze che ampliano e approfondiscono   il ruolo del docente di religione  nella scuola e nella società civile”.
    Nel corso dell’assemblea generale, fra l’altro, Ruscica è stato riconfermato  nel Board dell’EFTRE,  carica che  aveva già ricoperto  negli anni precedenti e che  si occupa di aspetti legati all’ importante ruolo logistico dell’Eftre.  Il Board infatti si incontrerà nella prossima primavera a  Bruges (Belgio) per definire le tematiche della prossima conferenza, che si terrà in Olanda nel 2016.
     
     Rosella Sudano
     


    Snadir – Professione i.r. – 30 agosto 2013

     

  • “Religions and Relationships: Dealing with Diversity conferenza dell’EFTRE (The European Forum of Teachers of Religious Education), Malmo, 21 al 24 agosto 2013 – Galleria fotografica

     “Religions and Relationships: Dealing with Diversity conferenza dell’EFTRE (The European Forum of Teachers of Religious Education), Malmo, 21 al 24 agosto 2013 – Galleria fotografica

     Conference Malmo 2013

     

     Conference Malmo 2013

     

     Conference Malmo 2013 – da sinistra: Sonja Sherefay, Orazio Ruscica

     

    Conference Malmo 2013: Copenaghen – The Danish institute for human rights – da sinistra: Eva Maria Hassen, Cecilia Decara e Orazio Ruscica

     

    Conference: Malmo 2013, workshops: "Exploring with Emmanuel Levinas the ethical foundations of the educational encounter"

     

     Conference Malmo 2013 – The Danish institute for human rights

    Conference Malmo 2013 – The Danish institute for human rights

    da sinistra: M Carmen Montaner, Orazio Ruscica

    Snadir – Professione i.r. – 30 agosto 2013

  • LA RIVISTA RELIGION OG LIYSSYN (RELIGIONE E SPIRITUALITA’) OSPITA LO SNADIR CON UN ARTICOLO DEL SEGRETARIO NAZIONALE PROF. RUSCICA

    LA RIVISTA RELIGION OG LIYSSYN (RELIGIONE E SPIRITUALITA’)  OSPITA LO SNADIR CON UN ARTICOLO DEL SEGRETARIO NAZIONALE PROF. RUSCICA

     
           
     
    La dimensione transnazionale dell’insegnamento della religione cattolica  è stata da sempre una nota caratteristica dello Snadir, che, in particolare  in questi  ultimi anni, ha intrapreso anche  contatti con associazioni professionali come l’Apprece , sindacato spagnolo dei docenti di religione con cui ha firmato un protocollo di intesa , l’EFTRE e l’Associazione Norvegese dei docenti di religione (http://www.religion.no/ )
    Proprio quest’ultima ha  ospitato  sulla rivista Religion og liyssyn (Religione e spiritualità) n.2/2012  un articolo del segretario nazionale dello Snadir  prof. Orazio Ruscica, sul tema “L’insegnamento della religione cattolica oggi in Italia: cultura, percorsi educativi e affermazione di una forte identità.
    Il Prof. Ruscica offre all’attenzione dei docenti norvegesi un excursus storico-giuridico sulla presenza dell’IRC nella scuola italiana, evidenziando come la disciplina abbia assunto una forte identità culturale nel processo di insegnamento/apprendimento.
    Nell’articolo Ruscica affronta anche alcune questioni legate all’insegnamento della religione cattolicae su cui si sono pronunciati nel tempo Tar e Consiglio di Stato,  i quali “hanno definitivamente affermato il carattere ‘determinante’ del voto degli Insegnanti di religione cattolica –  in sede di scrutinio finale –   ai fini dell’ammissione alla classe successiva, ed il diritto degli stessi a partecipare all’attribuzione del credito scolastico”. Il segretario dello Snadir tocca infine il problema della presenza del Crocifisso nelle scuole  con riferimento al pronunciamento della Corte di Giustizia Europea, che “ ha assolto l’Italia dall’accusa di violazione dei diritti umani per l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche. Il simbolo del crocifisso, essendo collocato in un contesto di libertà democratica, rappresenta – scrive Ruscica – l’invito quotidiano a riportare alla memoria la propria identità e le proprie radici”.
     
    D. Prof. Ruscica,  interventi come questo sulla rivista norvegese  testimoniano,  dunque,  l’immagine dello Snadir come sindacato di ampio respiro e capace di tessere rapporti  che vanno oltre il nostro Paese?
     
    R. Sì, certo! Il dialogo e il confronto con altre realtà europee è sempre fonte di arricchimento reciproco. Mi è stato chiesto dalla rivista norvegese di intervenire sulla realtà dell’IRC in Italia, e ho risposto all’invito con piacere. Queste occasioni aprono la  strada per confronti nuovi e per allargare orizzonti ove l’insegnamento della religione –  attivato in ogni Paese e rispettoso delle radici storiche e culturali dell’identità culturale nazionale – possa sempre più assumere un ruolo determinante  nella formazione delle nuove generazioni.   
    In questo senso, proprio nell’articolo ho voluto rimarcare che la vera risposta alle nuove sfide della società consiste nel predisporre percorsi formativi motivanti, dove l’attenzione alla relazione educativa permetta di accogliere il volto di ogni nostro studente, e dove il percorso educativo consenta ai giovani di coltivare la giustizia, attuare il bene, amare la verità; insomma a vivere una vita autentica.
                                                                                                                 
        Doriano Rupi
     
     
     

    Snadir – Professione i.r. – 4 luglio 2012

  • L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA OGGI IN ITALIA. Cultura, percorsi educativi e affermazione di una forte identità

     L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA OGGI IN ITALIA

    Cultura, percorsi educativi e affermazione di una forte identità
     
     

     
     
    L’insegnamento della religione cattolica oggi impartito nelle scuole italiane è di derivazione concordataria, come in tutti i paesi a maggioranza cattolica.
    L’insegnamento della religione cattolica è legittimato nelle scuole della Repubblica italiana a seguito delle nuove motivazioni dichiarate all’art.9, numero 2 della legge 121/1985. Questi dati significativi sono riassumibili nel riconoscimento del valore della cultura religiosa, nella considerazione che i principi del Cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano e nell’inserimento dell’insegnamento della religione cattolica nel quadro delle finalità della scuola.  Queste motivazioni sono – afferma la Corte Costituzionale (sentenza n.203 del 1989) – coerenti con la forma di Stato laico della Repubblica italiana. Inoltre è necessario tener presente che la Corte Costituzionale ha affermato (sent. 203/1989) e più volte ribadito (sent. 13/1991; sent. 290/1992) che l’insegnamento della religione cattolica è inserito nel quadro delle finalità della scuola ed ha pari dignità culturale delle altre discipline.
    Sin dal 1985 l’insegnamento della religione cattolica ha sempre dimostrato una particolare sensibilità nell’adeguarsi sempre meglio alle finalità della scuola. Nel 1987 furono pubblicati i nuovi programmi per l’insegnamento della religione cattolica per la scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di 1° e 2° grado. Negli anni seguenti ai vari tentativi di riforma della scuola che si sono avvicendati (Berliguer, Moratti, Fioroni), si sono registrate altrettante attività di sperimentazione nazionale dell’insegnamento della religione.
    Nel dicembre del 2006 il Parlamento e il Consiglio europeo hanno approvato le Raccomandazioni per indicare ai Paesi dell’Unione europea la necessità di “rafforzare l’efficacia e la qualità dei sistemi” di istruzione e formazione, attraverso lo sviluppo delle competenze chiave.  Il 4 settembre 2007 il ministro dell’istruzione Fioroni presentò le nuove “Indicazioni nazionali” per tutte le discipline del curricolo scolastico.
    Il 7 maggio 2010 fu firmato il DPR (Decreto presidente della repubblica) con il quale si approvano e si trasmettono  i “Traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento della religione cattolica per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione” e nell’agosto 2010 il Miur invitò ad adottare a titolo provvisorio dall’a.s. 2010/2011 le “Indicazioni nazionali per l’insegnamento della religione cattolica nel secondo ciclo di istruzione”.
    Ovviamente i nuovi “Traguardi” per l’insegnamento della religione hanno dovuto rimodularsi, tenendo presente che le Indicazioni per il curricolo  puntano molto sullo sviluppo delle competenze piuttosto che sull’acquisizione delle conoscenze.
    Quindi, avendo definito “I traguardi per l’insegnamento della religione” cosa insegnare, si deve riflettere come meglio organizzare l’apprendimento per far sì che i nostri ragazzi raggiungano risultati eccellenti. Pertanto, sarà compito degli insegnanti predisporre percorsi di apprendimento significativi, organizzare “compiti che richiedono l’uso di competenze personali, di apprendimento e di ragionamento”[1].
    Ma nell’allestimento di questi percorsi di apprendimento un buon docente non può non  tener conto della relazione educativa con i propri alunni; in questa relazione l’insegnante deve essere aperto al dialogo, alla reciprocità e all’integrazione comunicativa.
    Ed ecco, oggi, la vera risposta alle nuove sfide della società consiste nel predisporre percorsi formativi motivanti, dove l’attenzione alla relazione educativa permetta di accogliere il volto di ogni nostro studente, e dove il percorso educativo consenta ai giovani di coltivare la giustizia, attuare il bene, amare la verità; insomma a vivere una vita autentica.
    La collocazione dell’insegnamento della religione cattolica nell’ambito culturale con una forte valenza scolastica, ha avuto da parte degli studenti un apprezzamento notevole; infatti, oggi, ben l’89,8% degli studenti italiani sceglie di frequentare insegnamento della religione cattolica.
    Altre questioni importanti sono state affrontate con successo dagli insegnanti di religione cattolica. Il Tar Lazio e il Consiglio di Stato hanno definitivamente affermato il carattere "determinante" del voto degli Insegnanti di religione cattolica –  in sede di scrutinio finale –   ai fini dell’ammissione alla classe successiva, ed il diritto degli stessi a partecipare all’attribuzione del credito scolastico. In questi ricorsi lo SNADIR, costituendosi in difesa dell’insegnamento della religione e degli insegnanti di religione, ha  svolto – come si legge nella sentenza del Tar Lazio – “argomentate considerazioni”.
    Diversa – rispetto all’insegnamento della religione cattolica – è la questione riguardante il Crocifisso. A Strasburgo la “Grande Chambre” ha assolto l’Italia dall’accusa di violazione dei diritti umani per l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche. Il simbolo del crocifisso, essendo collocato in un contesto di libertà democratica, rappresenta l’invito quotidiano a riportare alla memoria la propria identità e le proprie radici. “Il crocifisso non è solo un oggetto di culto, ma un simbolo capace di esprimere valori che appartengono alla comunità civile, oltre che a quella religiosa, come ad esempio la valorizzazione della persona, la tolleranza, il rispetto reciproco” (Consiglio di Stato, sent. n.556/2006).
     
    Orazio Ruscica
     
     
     

    [1] Sue Horner, Direttrice del Curriculum presso la Qualifications and Curriculum Development Agency (UK) in L’integrazione tra conoscenze e competenze, Treellle, seminario n.12, aprile 2010, pag. 35
     
    Snadir – professione i.r. – 4 luglio 2012