Categoria: Concorsi IdR e scorrimento GM 2004

  • Il Governo, il Miur e i Parlamentari devono dare a tutti gli IdR risposte certe

    Il Governo, il Miur e i Parlamentari devono dare a tutti gli IdR risposte certe

    Il concorso riservato per gli insegnanti di religione cattolica si è concluso e presto inizierà la fase delle immissioni in ruolo.
    La correzione della prova scritta è terminata in tutte le Regioni entro luglio 2004; ciò ha determinato la possibilità di conoscere i dati percentuali relativi al numero dei docenti ammessi alla prova orale: il 93% nella scuola primaria e infanzia e il 97% nella scuola secondaria di 1° e 2° grado.
    I dati per Regione, purtroppo, hanno fatto emergere alcune aree geografiche dove oggettivamente eccessivo è risultato il numero dei non ammessi: Primaria/Infanzia: Emilia Romagna 24,74%, Lombardia 22,60%, Molise 12,96%, Umbria 7,50%, Veneto 22,22%; Scuola secondaria: Emilia Romagna 17,59%, Sardegna 8,28%, Umbria 9,21%, Veneto 11,24%.
    Per questi docenti lo SNADIR si è immediatamente mobilitato per garantire loro la possibilità di assistenza legale per la presentazione dei ricorsi e per far sentire il suo disappunto nelle sedi competenti, in quanto se è da ritenersi "fisiologico" di ogni concorso un certo numero di non ammessi agli orali è altrettanto vero che la natura di concorso riservato avrebbe consentito una valutazione fondata anche sul dato "professionale" più (e prima ancora) che su quello meramente nozionistico.
    E se anche altri si fossero convertiti alla legittima richiesta dello Snadir del corso di preparazione al concorso, cioè un corso-concorso, oggi certamente non avremmo assistito, in alcune regioni, alla rude selezione che si è verificata.  Un corso di preparazione al concorso svolto dagli stessi commissari avrebbe dato l’opportunità a tutti i candidati al concorso riservato di prepararsi in modo più conveniente alle prove di esame.
    E’ anche vero che l’originario disegno di legge Moratti sullo stato giuridico dei docenti di religione prevedeva l’immissione in ruolo previo superamento di un concorso ordinario e che soltanto il forte impegno dello Snadir ha permesso di farlo assomigliare decisamente ad un corso-concorso: ad esempio la valutazione del servizio appartiene soltanto ai corsi abilitanti riservati; senza tale valutazione l’approvazione del testo originario della Moratti avrebbe comportato un azzeramento delle posizioni lavorative di tutti i candidati al concorso.
    Ciò detto bisogna sottolineare che, sul piano nazionale, il meccanismo concorsuale  ha fatto emergere, soprattutto nella fase dei colloqui, il valore professionale dei docenti di religione.  Non pochi commissari d’esame sono rimasti positivamente impressionati nello scoprire gli incarichi scolastici ricoperti dagli Idr: vicari e collaboratori dei Dirigenti scolastici, responsabili di funzioni strumentali, responsabili di progetti, docenti nelle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione).
    Alcune questioni aperte.
    Circa gli organici sembra oramai certa una prima immissione in ruolo, secondo la normativa vigente, dei docenti di religione per una quota pari al 60,18 % del 70% (= 9.229). 
    Nelle regioni dove sono state concluse le procedure concorsuali (poche) con la pubblicazione delle graduatorie definitive entro il 31 agosto 2004, sarà disposta l’assunzione con decorrenza giuridica dal 1° settembre 2004 ed economica dal 1° settembre 2005.
    Nelle regioni dove le procedure concorsuali sono state concluse dopo il 31 agosto 2004, le assunzioni saranno disposte con decorrenza giuridica ed economica dal 1° settembre 2005.
    Nel successivo anno scolastico 2005/2006, si avrà l’immissione in ruolo di un ulteriore 20,06 % circa e allo stesso modo avverrà nell’ultimo anno di vigenza della graduatoria di concorso (2006/2007), arrivando così all’intero 70% fissato dalla legge. Tuttavia bisogna specificare che al momento l’autorizzazione delle assunzioni in ruolo riguarda soltanto il contingente per l’a.s. 2004/2005 (cioè i 9.229 stabiliti con D.I. n.70/2004).
    In ogni caso ogni Regione avrà nel triennio la nomina in ruolo sul 70% dell’organico, così come previsto dalla legge n.186/2003; ogni Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale distribuirà questi posti (del 70%) in modo proporzionale in ogni Diocesi e per ciascuno dei due ruoli (scuola primaria e infanzia; scuola secondaria di 1° e 2° grado).
    Si apre quindi oggi, nella scuola italiana, un capitolo nuovo che vede gli insegnanti di religione inseriti a pieno titolo negli organici delle scuole statali in quanto vincitori di un concorso pubblico.   Ma è altrettanto vero che da oggi i 23.000 docenti di religione si dividono in insegnanti che rientreranno nella quota del 70% (ruolo) e quelli nella quota del 30% (incaricati annuali).
    Ad entrambi occorre dare risposte certe, soprattutto tenuto conto che proprio in queste ultime settimane MIUR e parlamentari, nell’ambito delle rispettive competenze, stanno ricercando e proponendo soluzioni incisive per rimediare al grave e cronico problema del precariato della scuola italiana (vedi Corsi abilitanti riservati e proposta Valditara).
    Ai vincitori di concorso che rientrano nella quota del 70% occorre assicurare l’assunzione in ruolo in questo triennio all’inizio di ogni anno scolastico; non è condivisibile far slittare l’assunzione all’anno scolastico successivo rispetto a quello spettante.
    Ai vincitori di concorso che non avranno l’opportunità di essere immessi in ruolo in questo triennio e cioè che rientreranno nella quota del 30% è necessario tutelare il superamento di questo concorso riservato offrendo loro la possibilità di spendere questo titolo in una graduatoria permanente.
    Ai docenti di religione che non hanno superato le prove di esame o non avevano i requisiti per  partecipare al concorso è importante offrire l’opportunità di partecipare ad un corso abilitante riservato al fine di essere inseriti nella graduatoria permanente di cui lo Snadir chiede con tenacia l’istituzione. 
    Questi obiettivi oggi intendiamo sollecitare attraverso la petizione già avviata, che deve vedere l’impegno di tutti gli Idr, perché la tutela del lavoro di tutti si persegue restando uniti così come lo siamo stati in questi dieci anni per ottenere lo statuto giuridico.
    In questa stessa prospettiva di tutela degli insegnanti era formulato l’ordine del giorno del Sen. Brignone accolto dal Governo il 2 aprile 2003 che impegnava lo stesso ad attivarsi per "assicurare, una maggiore stabilità e garanzia di occupazione a coloro che, inclusi negli elenchi, non abbiano conseguito l’assunzione a tempo indeterminato o determinato"
    Lo SNADIR propone, pertanto:

    • L’istituzione della graduatoria permanente suddivisa in due fasce:
    • la prima, costituita dai docenti di religione vincitori di concorso riservato (legge 186/2003)
    • la seconda, costituita dagli altri docenti di religione.
    • L’istituzione di corsi abilitanti riservati, che rappresentino, anche per gli insegnanti di religione, un superamento nel meccanismo concorsuale, non più vigente per il personale della scuola.
    • L’attribuzione all’insegnamento della religione cattolica di un codice di classe di concorso, tenuto conto che oggi l’accesso in ruolo avviene per concorso pubblico.

    Sarebbe una risposta definitiva da parte del Governo alle legittime aspettative dei 23.000 docenti di religione ed una effettiva e definitiva omologazione dei meccanismi di reclutamento di tutto il personale docente.
    E’ questo ciò che chiedono i docenti di religione, che con consapevolezza offrono un insegnamento non catechistico, rispettoso della laicità dello Stato, integrato con i percorsi formativi delle altre discipline e pienamente inserito nel processo di riforma della scuola italiana.
    Restiamo comunque in attesa di conoscere l’esito della ripartizione sul territorio di competenze diocesana degli organici già assegnati a livello regionale.

    Orazio Ruscica

  • Una classe di concorso per l’insegnamento della religione cattolica

    Una classe di concorso per l’insegnamento della religione cattolica

    Il concorso per l’immissione in ruolo degli Insegnanti di religione è stato un obiettivo fondamentale dell’azione sindacale dello Snadir, ma, come abbiamo avuto modo di affermare spesso, non è stato e non è un punto di arrivo.  Anzi, mai come in questi ultimi mesi risulta chiaro che l’impegno sindacale per la tutela professionale degli Idr è, per certi aspetti, solo all’inizio. Basti pensare alle prossime scadenze e alle problematiche ad esse connesse: modalità e tempi delle immissioni in ruolo, modalità di assegnazione dei docenti di religione sul rimanente 30% delle cattedre disponibili in organico diocesano, proposta della graduatoria permanente ad esaurimento, modalità di attuazione della mobilità territoriale (trasferimenti), eventuali nuovi inquadramenti retributivi a seguito delle immissioni in ruolo. A noi risulta ben chiaro che è su questi temi che i colleghi attendono risposte e quindi questi dovranno essere i prossimi traguardi dell’azione sindacale dello Snadir.
    Ma in questo momento si impone una riflessione che in parte esula dallo specifico ambito dell’Irc per allargarsi al più ampio contesto scolastico e a quelle che sono le recenti indicazioni normative circa le prossime abilitazioni su posto d’insegnamento e classi di concorso (quindi per altre discipline, diverse dall’Irc).
    Il Decreto legge 7 aprile 2004 n. 97 prevede la possibilità per gli insegnanti in possesso della specializzazione per il sostegno agli alunni disabili, di conseguire la relativa abilitazione o idoneità all’insegnamento attraverso la frequenza di appositi corsi annuali, tenuti dalle università e dalle istituzioni di alta formazione artistica e musicale.  La condizione per l’ammissione ai corsi è che tali insegnanti abbiano prestato servizio su posti di sostegno per almeno 360 giorni dal 1° settembre 1999 alla data di entrata in vigore del decreto.  A conclusione della frequenza dei corsi annuali i docenti partecipanti sosterranno un esame finale avente valore di esame di Stato e conseguiranno il diritto all’inserimento nelle graduatorie provinciali permanenti.
    Ciò significherà, per questi colleghi, mettersi in coda per una immissione in ruolo nella scuola statale che, presto o tardi, arriverà.
    E’ un discorso che ci riguarda come sindacato di categoria se teniamo conto che circa il 20-25% degli Idr oggi in servizio è in possesso anche di abilitazione per altro insegnamento (in molti casi gravata da riserva e con ricorso pendente presso i Tar) o risulta aver superato un concorso ordinario ed essere inserito nelle relative graduatoria di merito.
    E’ evidente che nella misura in cui a questi colleghi si apriranno le porte di una immissione in ruolo su posti d’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria o su una delle classi di concorso elencate nello specifico decreto ministeriale, si potranno rendere disponibili le cattedre per l’ingresso nella scuola di altri Idr con contratto a tempo indeterminato.
    La prospettiva potrebbe essere estremamente positiva ma vi è purtroppo un ostacolo: ai fini dell’ammissione ai corsi citati il servizio di insegnamento è valido solo se prestato (con il possesso del prescritto titolo di studio)  per insegnamenti corrispondenti a posti di ruolo o a classi di concorso.  Ora poiché l’insegnamento della religione non corrisponde a posti di ruolo o ad una classe di concorso, i colleghi possono aver sommato titoli di servizio pluriennali e collezionato lauree ecclesiastiche e statali ma ciò non risulterà per loro titolo sufficiente per partecipare né a questi prossimi corsi abilitanti né mai per quelli futuri.
    E’ lo stesso problema che si è posto nel dibattito politico-sindacale, quando è scomparsa nel testo della legge n.186/2003 (lo statuto giuridico degli Idr) la possibilità del passaggio di ruolo, dall’insegnamento della religione ad altro insegnamento per il quale il docente avesse in precedenza già conseguito titolo di concorso o abilitante.
    Non è questione di acquisizione di una specifica esperienza didattica: basti osservare che l’O.M. n.33/2000 inerente le sessioni riservate per il conseguimento delle abilitazioni riservate indicava che "requisito per la partecipazione ai corsi per il conseguimento dell’idoneità o dell’abilitazione"  è   "una necessaria, seppure   parziale   e   indeterminata,   corrispondenza  tra  il  servizio  prestato  e ordine  di  scuola o  tipologia  di  posto di ruolo per il quale si richiede l’abilitazione o l’idoneità medesima".  
    Anche la recente legge 4 giugno 2004 n.143, che ha convertito con modifiche il citato decreto legge n.97/2004 afferma che "il servizio prestato in classe di concorso o posto di insegnamento diverso da quello cui si riferisce la graduatoria è valutato nella misura del 50 per cento (…)".
    Sembra allora che il problema non sia sostanziale (è valida qualsiasi esperienza pregressa d’insegnamento) ma formale (purché si tratti di un insegnamento per il quale è previsto un codice di classe di concorso).
    Allora forse è questa la strada da perseguire: oggi che l’irc è impartito da docenti che hanno, con serietà ed impegno, superato un concorso pubblico per l’accesso alla scuola statale, è tempo che sia assegnato a questo insegnamento un codice di classe di concorso, affinché sia, anche sotto l’aspetto "formale", insegnamento pienamente curricolare e integrato negli ordinamenti scolastici vigenti.
    E’ anche per questo motivo che lo Snadir ha avviato la petizione.  Chiedere una firma significa anche creare l’occasione per spiegare che la strada per una totale integrazione dell’irc nella scuola statale non è stata ancora percorsa per intero.

    Ernesto Soccavo

  • Campania: pubblicate le graduatorie definitive rettificate

    Campania: pubblicate le graduatorie definitive rettificate

    Sono state pubblicate il 6 aprile 2005 all’Albo dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania  le graduatorie definitive rettificate relative al concorso riservato per gli insegnanti di religione delle scuole primarie e dell’infanzia e delle scuole secondarie di 1° e 2° grado.
    Gli interessati potranno presentare, per i soli vizi di legittimità, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni, oppure ricorso giurisdizionale al T.A.R., entro 60 giorni dalla data di pubblicazione all’Albo.

    Graduatorie definitive rettificate

  • Calabria: pubblicate le graduatorie definitive rettificate

    Calabria: pubblicate le graduatorie definitive rettificate

    Sono state pubblicate il 7 aprile 2005 all’Albo dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria  le graduatorie definitive rettificate relative al concorso riservato per gli insegnanti di religione delle scuole primarie e dell’infanzia e delle scuole secondarie di 1° e 2° grado.
    Gli interessati potranno presentare, per i soli vizi di legittimità, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni, oppure ricorso giurisdizionale al T.A.R., entro 60 giorni dalla data di pubblicazione all’Albo.

    Graduatorie definitive rettificate

  • Sicilia: anticipate ad oggi la pubblicazione delle graduatorie definitive

    Sicilia: pubblicate le graduatorie definitive

    E’ stata anticipata ad oggi (5 aprile 2005) la pubblicazione all’Albo dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia delle graduatorie definitive relative al concorso riservato per gli insegnanti di religione delle scuole primarie e dell’infanzia e della scuola secondaria di 1° e 2° grado.
    Gli interessati potranno presentare, per i soli vizi di legittimità, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni, oppure ricorso giurisdizionale al T.A.R., entro 60 giorni dalla data di pubblicazione all’Albo.

    Inoltre, l’Ufficio Scolastico Regionale ha precisato che eventuali segnalazioni di errori materiali o di omissioni potranno essere inoltrate esclusivamente tramite fax al n.ro 0916909227 o tramite posta elettronica all’indirizzo: manlio.garlisi@istruzione.it, entro 8 gg. dalla pubblicazione delle presenti graduatorie. Le eventuali correzioni verranno adottate in autotutela da questa Direzione. Corre l’obbligo di precisare che segnalazioni che non riportino la dizione esatta inerente alla diocesi di appartenenza nonchè all’ordine di scuola per cui si partecipava, non verranno prese in considerazione. Con nota a parte verrà trasmesso l’elenco dei reclami esaminati nonchè delle rettifiche apportate d’ufficio, ancora in fase di stampa.

    Graduatorie definitive di merito per diocesi

  • Decreto del Miur sulle assunzioni a tempo indeterminato per l’a.s. 2004/2005

    Decreto del Miur sulle assunzioni a tempo indeterminato per l’a.s. 2004/2005

    Stamattina (25 marzo 2005) i dirigenti del Miur ci hanno informato del Decreto Ministeriale n.42 (file in formato doc) sulle assunzioni in ruolo degli IdR per l’a.s. 2004/2005 che è stato emanato in data 24 marzo 2005. In breve il decreto contiene le seguenti ovvie disposizioni

    1. ripartizione dei 9.229 posti in quote regionali (file in formato excel); la ripartizione(*) è stata stabilita tenendo presente l’organico derivante dalla legge 186/2003 e quello previsto per l’anno scolastico 2004/2005;
    2. suddivisione dei posti regionali secondo le dotazioni organiche dei due ruoli regionali, così come stabilito dalla legge 186/2003 (organico scuola dell’infanzia/primaria e scuola secondaria di 1° e 2° grado);
    3. a proporzionale ripartizione delle assunzioni a livello diocesano è definita dal competente Direttore regionale;
    4. il Direttore regionale disporrà le assunzioni degli aventi diritto sulla base  della graduatoria di merito (e non di un elenco) di ciascuno dei due concorsi espletati;
    5. il personale assunto a tempo indeterminato, essendo nell’anno di prova,  sarà assegnato su una sede provvisoria;
    6. saranno tenute in conto le quote di riserva di cui all’art. della legge 12 marzo 1999, n.68;
    7. ovviamente il trasferimento ad altre regioni non potrà avvenire prima che siano trascorsi tre anni scolastici.

    Anche questa volta la comunicazione del MIUR non offre tuttavia indicazioni su una questione di estrema importanza ed urgenza (come già da noi sottolineato nella informativa inviata alla nostra organizzazione sindacale l’8 marzo u.s.): definire la proporzionale ripartizione (nella misura del 70%) degli organici regionali con riferimento alla competenza delle singole diocesi; ciò anche in osservanza di quanto previsto dalla legge n. 186/2003 (Art.1, comma 1; Art. 2, comma 2), che richiede una specificazione delle dotazioni organiche con riferimento “ai posti funzionanti nel territorio di pertinenza di ciascuna diocesi”.
    Ad oggi non sono stati resi noti il monte ore, e quindi le cattedre disponibili per ogni diocesi; non risulta pertanto possibile calcolare il 70% di quelle disponibili per le immissioni in ruolo con specifico riferimento a tali aree territoriali.
    E’ proprio su tali dati che andrebbe data, in tempi brevi, l’informativa ai sindacati, affinché sia possibile valutare l’impatto occupazionale, ed eventuali problemi, che l’applicazione della graduatoria determinerà. Non bisogna dimenticare che il concorso riservato che si è concluso ha visto la partecipazione anche di docenti con molti anni di servizio, il cui futuro occupazionale va tutelato.

    La Segreteria Nazionale dello Snadir

    (*) Il file del Miur contiene un mero errore materiale; il numero complessivo dell’organico di diritto per l’a.s. 2004/2005 risulta di due unità in meno: 15.507 invece di 15.509. La somma della ripartizione regionale del 70% (vedi colonna h della Tabella) corrisponde a 15.509.

  • UNA PETIZIONE A GARANZIA DEL LAVORO DI TUTTI GLI IDR

    UNA   PETIZIONE A   GARANZIA   DEL   LAVORO DI TUTTI GLI IDR

    Lo SNADIR ha avviato una raccolta di firme (modello per la raccolta di firme) indirizzata a:

    • Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
    • Ministero della Funzione Pubblica
    • Parlamento italiano

    Affinché,

    con riferimento

    al concorso degli Insegnanti di religione,

    sia istituita una

    graduatoria permanente

    anche per i docenti di religione come già avviene per le altre discipline.
    La graduatoria permanente ad esaurimento potrà garantire la progressiva immissione in ruolo:

    • ai docenti di religione vincitori di concorso non collocati in posizione utile per il contratto a tempo indeterminato;
    • ai docenti di religione  che non hanno superato le prove concorsuali;
    • ai docenti di religione privi dei requisiti di servizio alla scadenza della domanda di partecipazione al concorso.

    Queste ultime due categorie di Idr saranno inseriti in graduatoria permanente previo conseguimento di una specifica 

    abilitazione riservata

    all'insegnamento di religione cattolica, rilasciata dal Ministero dell'Istruzione, dalle Università Statali e/o dalle Pontificie Università.
     
    con riferimento
    all'attivazione dei corsi speciali abilitanti
    (per discipline diverse dall'irc)
    di cui all'art. 4 del Decreto n. 21 del 9 febbraio 2005 del MIUR:

    • sia attribuito all'insegnamento della religione cattolica un codice di classe di concorso o di idoneità all'insegnamento, quale riconoscimento del nuovo status giuridico determinato dall'accesso nella scuola a mezzo di concorso pubblico (Legge n. 186/2003).
    • sia consentito esplicitamente anche ai docenti di religione, che hanno maturato  almeno 360 giorni di servizio, l'accesso ai corsi per il conseguimento dell'abilitazione e dell'idoneità all'insegnamento (Legge n. 143/2004, art. 2, comma 1, lett. c-bis e comma 1 ter) per altre discipline.

    _______________________________

    Modalità per la raccolta di firme

    Ogni collega è invitato a far firmare da parenti, amici, colleghi il modulo sottoriportato e ad inviarlo entro il 30 aprile 2005 allo Snadir – Segreteria nazionale – via Sacro Cuore, 87 – 97015 Modica (Rg). Successivamente lo Snadir presenterà tutte le petizioni al Parlamento, al Ministro dell'Istruzione e al Ministro della Funzione Pubblica. E' necessario che ogni docente di religione si impegni a far sottoscrivere la petizione da almeno 60 cittadini italiani (maggiorenni). Per comodità abbiamo riportato un modello che può contenere 15 firme. Fotocopiando 6 modelli si arriva facilmente a 60 firme. Si consiglia di tenere un  modello di petizione pronto per le firme.

  • Lo Snadir ottiene un altro storico risultato con il Ministro Baccini

    LO SNADIR OTTIENE UN ALTRO STORICO RISULTATO NELL'INCONTRO CON IL MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA MARIO BACCINI

    12 marzo 2005 – Circolo della Stampa – Milano

    Il Ministro Mario Baccini, su invito dello SNADIR (Sindacato Nazionale Autonomo degli Insegnanti di Religione), ha incontrato gli insegnanti di religione della  Lombardia, del Veneto e dell'Emilia Romagna, per ripercorrere con loro le ultime fasi relative al concorso riservato conclusosi in questi ultimi mesi; era presente all'incontro Mons. Giovanni Giavini, Direttore dell'Ufficio Servizio IdR della Curia Arcivescovile di Milano.
    Il segretario dello Snadir, Prof. Orazio Ruscica, da parte sua, ha evidenziato i problemi comunque emersi dalla procedura concorsuale, in particolare l'elevato numero di non ammessi in alcune Regioni d'Italia, i tempi lunghi delle immissioni in ruolo, la mancata previsione di una graduatoria permanente a tutela dei vincitori di concorso non in posizione utile per i contratti a tempo indeterminato e di un corso abilitante riservato per coloro che non hanno superato le prove di esame o non avevano i requisiti per  partecipare al concorso.
    Il Ministro Baccini si è impegnato a disporre un'ispezione del Ministero della Funzione Pubblica sulle procedure concorsuali degli IdR nelle regioni fortemente penalizzate: Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna; ha anche rinnovato l'impegno a tutela dell'Insegnamento della Religione Cattolica nella scuola statale come momento di trasmissione dei valori fondamentali della nostra società.
    Il Ministro si è, inoltre, impegnato a proseguire nell'azione di accelerare le procedure di immissione in ruolo, già avviate con il suo primo atto di governo, cioè l'autorizzazione alle immissioni in ruolo degli IdR, nel dicembre 2004.
    Lo SNADIR si dichiara soddisfatto per l'impegno del Ministro e formalizzerà, nei prossimi giorni, la richiesta di un nuovo incontro a Roma.
    Con questa iniziativa lo SNADIR conferma il suo impegno per tutelare i non ammessi e gli esclusi dal Concorso e, contemporaneamente, per garantire e accelerare le procedure delle immissioni in ruolo per i vincitori; un impegno che proseguirà nelle prossime settimane, quando si aprirà la questione relativa agli organici, ossia al numero di cattedre effettivamente disponibili in ogni diocesi italiana per i diversi ordini e gradi scolastici.
    Rimane, inoltre, un punto fermo per lo SNADIR la richiesta al Governo della individuazione di modalità per garantire una progressiva immissione in ruolo di tutti i docenti oggi in servizio.

    La Segreteria Nazionale Snadir

  • Informativa del Miur allo Snadir sulle assunzioni per l’a.s. 2004/2005

    Informativa del Miur allo Snadir sulle assunzioni per l’a.s. 2004/2005

    Nel pomeriggio di oggi (8 marzo 2005) i dirigenti del Miur ci hanno informato della “Nota” che a breve (probabilmente domani) sarà inviata ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali sull’assunzione in ruolo degli IdR per l’a.s. 2004/2005. In sintesi la nota conterrà le seguenti informazioni:

    1. assunzione in ruolo di 9.229 docenti di religione da ripartire in ogni regione tenendo presente l’organico derivante dalla legge 186/2003 e quello previsto per l’anno scolastico 2004/2005
    2. richiesta al Ministero della Funzione Pubblica e a quello dell’Economia dell’autorizzazione ad assumere per l’anno scolastico 2005/2006 un ulteriore contingente di 3.077 docenti di religione (circa il 20,065%)
    3. assunzione in ruolo, seconda la normativa vigente, dei docenti di religione per una quota pari al 60,18% del 70% (= 9.229)
      • nelle regioni dove sono state concluse le procedure concorsuali (poche) con la pubblicazione delle graduatorie definitive entro il 31 agosto 2004, sarà disposta l’assunzione con decorrenza giuridica dal 1° settembre 2004 ed economica dal 1° settembre 2005
      • nelle regioni dove le procedure concorsuali sono state concluse dopo il 31 agosto 2004, le assunzioni saranno disposte con decorrenza giuridica ed economica dal 1° settembre 2005
    4. rinvio ad altre successive disposizioni in merito all’assegnazione della titolarità al personale interessato, alla sottoscrizione del contratto a tempo indeterminato e al periodo di prova.

    La comunicazione del MIUR non offre tuttavia indicazioni su una questione di estrema importanza ed urgenza. I dati relativi alla ripartizione regionale degli organici sono oramai acquisiti a seguito del decreto interministeriale n.72 del 30 settembre 2004, pubblicato sulla G.U. n.303 del 28 dicembre 2004, il problema che rimane ancora oggi aperto è quello di definire la proporzionale ripartizione (nella misura del 70%) degli organici regionali con riferimento alla competenza delle singole diocesi. Ciò anche in osservanza di quanto previsto dalla legge n. 186/2003 (Art.1, comma 1; Art. 2, comma 2), che richiede una specificazione delle dotazioni organiche con riferimento “ai posti funzionanti nel territorio di pertinenza di ciascuna diocesi”.

    Ad oggi non sono stati resi noti il monte ore (e quindi le cattedre) disponibili per ogni diocesi, non risulta pertanto possibile calcolare il 70% di quelle disponibili per le immissioni in ruolo con specifico riferimento a tali aree territoriali.

    E’ proprio su tali dati che andrebbe data, in tempi brevi, l’informativa ai sindacati, affinché sia possibile valutare l’impatto occupazionale, ed eventuali problemi, che l’applicazione della graduatoria determinerà. Non bisogna dimenticare che il concorso riservato che si è concluso ha visto la partecipazione anche di docenti con molti anni di servizio, il cui futuro occupazionale va tutelato.

    La Segreteria Nazionale dello Snadir

  • Puglia: pubblicate le graduatorie definitive rettificate per la scuola secondaria

    Puglia: pubblicate le graduatorie definitive rettificate per la scuola secondaria

    Sono state pubblicate il 4 marzo 2005 all'Albo dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia  le graduatorie definitive rettificate relative al concorso riservato per gli insegnanti di religione delle scuole secondarie di 1° e 2° grado.
    Gli interessati potranno presentare, per i soli vizi di legittimità, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni, oppure ricorso giurisdizionale al T.A.R., entro 60 giorni dalla data di pubblicazione all'Albo.

    Graduatorie definitive rettificate