Categoria: Concorsi e Procedure Straordinarie IdR

  • Raggiunto il primo obiettivo della Petizione 2013! Uno straordinario risultato dello Snadir per la stabilizzazione di 3.290 insegnanti di religione precari

    Raggiunto il primo obiettivo della Petizione 2013!

    Uno straordinario risultato dello Snadir per la stabilizzazione di 3.290 insegnanti di religione precari
     
     
    L’Aula del Senato ha approvato a larga maggioranza (251 votanti: 239 favorevoli e 12 contraril’art.1, commi 9bis-9sexies del D.L. 101/2013  che trasforma la graduatoria di merito, predisposta a seguito del concorso del 2004, in graduatoria ad esaurimento (GAE). Il Senato ha quindirimediato all’erronea cancellazione del comma 6 dell’art. 16 presente nella bozza del Ministro Carrozza, relativa alle misure urgenti in materia di istruzione, presentata al Consiglio dei Ministri.
    Il primo obiettivo della Petizione 2013 è stato dunque  raggiunto.
    L’accoglimento da parte del Senato dell’emendamento 1.23 (a firma dei Senatori Mauro, Ferrara, Bilardi, Compagnone e Scavone) al predetto articolo 1, è il giusto riconoscimento di una battaglia che lo Snadir ha posto all’attenzione dei Governi che si sono avvicendati in questi anni.
    L’azione forte e decisa dello Snadir  in questi ultimi anni ha avuto come obiettivi: 
    a) offrire l’opportunità di una riqualificazione dei contratti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato attraverso i  ricorsi in sede giudiziaria (ancora in attesa del pronunciamento della CEDU);
    b) aver intentato e visto,  presso alcuni Tribunali, già accolti i ricorsi per lo scorrimento della graduatoria (vedi ultime sentenze della Corte d’Appello di Firenze e del tribunale di Bari); 
    c) riaprire il confronto con i Parlamentari in questa legislatura;
    d) aver sostenuto le ragioni degli insegnanti precari attraverso la Petizione, che ha registrato un’alta adesione (ben centomila firme!).
    Lo Snadir ha voluto fortemente la totale equiparazione dei meccanismi di assunzione in ruolo, senza distinzioni e discriminazioni, fornendo ai Parlamentari il quadro preciso degli insegnanti di religione precari le possibili soluzioni per  un giusto riconoscimento dei loro diritti.
    Adesso diventa chiaro a tutti, anche a coloro che si sono ostinatamente rifiutati di capire, che le azioni legali intraprese in passato dallo Snadir hanno avuto il duplice scopo: vedere riconosciuto dai giudici ciò che la politica tardava a concedere e accelerare le decisioni politiche in tema di lotta al precariato.
    Che cosa avverrà adesso? Il successivo passaggio sarà l’approvazione del testo alla Camera dei Deputati per la sua conversione in legge. In seguito il Miur, una volta ultimata la verifica dei posti disponibili per l’assunzione in ruolo nel limite del 70% della dotazione organica prevista dalla legge 186/2003, provvederà ad assumere a tempo indeterminato  dal 1° settembre 2014, attingendo nella misura del 50% dalla graduatoria del concorso 2004  suddivisa per diocesi.
    Attualmente i posti disponibili sono 3.290 per la copertura del 70% dell’organico previsto dalla legge 186/2003; pertanto le assunzioni saranno effettuate prelevando  1.645 posti dalla graduatoria del concorso 2004 (ora graduatoria ad esaurimento – GAE) e gli altri 1.645 dalla graduatoria del nuovo concorso.
    Adesso occorrerà impegnare tutte le nostre forze per assicurare anche ai colleghi che non hanno partecipato al precedente concorso di poter accedere ad una nuova procedura concorsuale per l’immissione in ruolo del restante 50% dei posti in alcune Regioni e del 100% dei posti nelle Regioni dove le graduatorie sono già esaurite da tempo: Lombardia (818 posti), Emilia Romagna (389 posti) e Veneto (394 posti).  
    E’ del tutto evidente che rimangono in sospeso altre questioni: il codice di classe di concorso o di abilitazione all’insegnamento della religione, la valutazione del servizio di religione nelle graduatorie ad esaurimento, l’accesso ai corsi per il conseguimento dell’abilitazione e dell’idoneità all’insegnamento e ai TFA speciali per altre discipline e la valutazione  periodica  ed annuale dell’insegnamento della religione cattolica secondo le modalità definite per tutte le altre discipline scolastiche.
    Il raggiungimento dell’importante obiettivo della graduatoria ad esaurimento ci conferma che il sogno condiviso diventa realtà.
    Orazio Ruscica
     
     

    Snadir – Professione i.r. – 9 ottobre 2013

  • STABILIZZAZIONE DEGLI INSEGNANTI DI RELIGIONE, ULTERIORE VITTORIA DELLO SNADIR

    STABILIZZAZIONE DEGLI INSEGNANTI DI RELIGIONE, ULTERIORE VITTORIA DELLO SNADIR

     
    Dopo la Corte d’Appello di Firenze anche il Tribunale di Bari conferma l’obbligo dell’Amministrazione allo scorrimento della graduatoria
     
     
     
    Il Giudice del Tribunale di Bari – accogliendo il ricorso promosso dallo Snadir regionale della Puglia – ha stabilito lo scorso 25 settembre  il  diritto allo scorrimento della graduatoria del concorso per insegnanti di religione, indetto con DDG del 2 febbraio 2004 in attuazione della legge 186/2003.
     
    Il Giudice, in particolare, ha precisato in modo rigoroso la procedura da seguire (che conferma quanto abbiamo più volte sostenuto): l’Amministrazione deve procedere allo scorrimento della graduatori al fine di reintegrare il 70% dei posti, individuando i nominativi di coloro che risultano in posizione utile e sottoporre all’Ordinario diocesano competente per territorio i nominativi per  verificare il possesso dell’idoneità all’insegnamento della religione cattolica.
     
    Questa sentenza si aggiunge ad altre intentate ed accolte in questi ultimi cinque anni in Toscana e in Veneto; il pieno accoglimento delle tesi dello Snadir ha permesso a diversi colleghi di essere collocati in ruolo, a seguito dei pensionamenti che hanno determinato  nuovi posti nella dotazione organica del 70%. Un altro successo per la stabilizzazione del precariato di religione!
     
     

    Snadir – Professione i.r. – 26 settembre 2013

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  • UN’ALTRA VITTORIA DELLO SNADIR A FAVORE DELLA STABILIZZAZIONE DEGLI INSEGNANTI DI RELIGIONE

    UN’ALTRA VITTORIA DELLO SNADIR A FAVORE DELLA STABILIZZAZIONE DEGLI INSEGNANTI DI RELIGIONE

    La Corte di Appello di Firenze accoglie il ricorso per il diritto allo scorrimento della graduatoria
     
     
     
    Lo scorso 24 settembre il giudice della Corte di Appello di Firenze ha accolto il ricorso promosso dallo Snadir regionale della Toscana a tutela di due dei suoi iscritti, dopo che il Giudice del Lavoro di Lucca aveva rigettato l’istanza dei docenti per il diritto allo scorrimento della graduatoria del concorso per insegnanti di religione, indetto con DDG del 2 febbraio 2004 in attuazione della legge 186/2003.
     
    Altri ricorsi erano stati già intentati ed accolti dal Giudice di Firenze negli anni 2009, 2010 e 2012 per obbligare l’USR della Toscana a procedere allo scorrimento della graduatoria. A seguito di essio, infatti, diversi sei docenti di religione sono stati collocati in ruolo, con pieno accoglimento delle tesi sostenute dallo Snadir, in quanto altrettanti docenti essendo andati in pensione subito dopo l’anno di prova, lasciavano posti scoperti nella dotazione organica del 70% .
     
    I due colleghi lucchesi, invece, avevano visto respinto il loro ricorso, in quanto il Giudice di Lucca motivava la sua sentenza sul principio che tutte le assunzioni del personale scolastico dovevano essere autorizzate dal Miur, disattendendo così la ratio della legge 186/2003, nella quale si evince con chiarezza il rispetto della quota del 70% da parte dell’amministrazione scolastica.
     
    La Corte di Appello riconosce, dunque, la legittimità delle posizioni sostenute dallo Snadir a favore dello scorrimento della graduatoria degli insegnanti di religione. Un’altra vittoria su fronte della stabilizzazione del precariato!
     
    Sandra Fornai
     



    Snadir – Professione i.r. – 25 settembre 2013

  • Decreto legge Scuola 2013: tra i 69 mila assunti in ruolo non ci saranno i precari di religione

    Decreto legge Scuola 2013: tra i 69 mila assunti in ruolo non ci saranno i precari di religione

    Il Ministro Carrozza propone la trasformazione della graduatoria a seguito del concorso in graduatoria ad esaurimento, ma il Consiglio dei ministri dice no!

    Ancora una volta il Governo penalizza i docenti precari di religione, ma lo Snadir non molla!

     

    Il nuovo anno scolastico si apre con una serie di novità. Il Decreto scuola, varato il 9 settembre scorso dal Consiglio dei Ministri, segna indubbiamente una svolta positiva – rispetto agli interventi degli ultimi Governi – a favore del personale scolastico, degli studenti e delle loro famiglie.

    Circa 180 milioni di euro saranno destinati al welfare studentesco: in particolare ai bonus per trasporti e mensa, accesso al wireless a scuola, interventi per la lotta alla dispersione scolastica, attraverso il “rafforzamento delle competenze di base” e l’utilizzo di più efficienti metodi didattici individuali. Il potenziamento dell’orientamento degli studenti di scuola secondaria superiore, a partire dal quarto anno, tramite il coinvolgimento di tutti i docenti; chiaramente la riconducibilità di tali ore a quelli funzionali all’insegnamento dovrà essere valutato a livello contrattuale. Il Fondo per l’arricchimento dell’attività formativa avrà delle quote vincolate per la creazione o il rinnovo dei laboratori scientifico-tecnologici.

    Riteniamo molto positiva anche la predisposizione del piano triennale per l’assunzione di circa 75.000 precari (docenti, educatori e ata); a questi si aggiungeranno altri 26.000 docenti per rafforzare l’organico di sostegno.

    Utile la determinazione che permetterà alle Regioni di accendere mutui per la ristrutturazione e la costruzione delle scuole.

    Un ulteriore intervento, che mostra un’attenzione particolare alla qualità dell’offerta formativa, è la destinazione di circa 10 miliardi di euro per la formazione dei docenti: rafforzamento delle competenze digitali, formazione  in materia di percorsi scuola-lavoro e potenziamento della preparazione per coloro che operano nelle aree ad alto rischio socio-educativo. Altri 10 milioni saranno destinati per l’accesso gratuito dei docenti ai musei.

    I 400 milioni di euro stanziati sono soltanto un piccolo passo in avanti e un’attenzione verso la scuola, ma certamente ancora siamo lontani dai quasi 8 miliardi di euro tolti in questi anni alla scuola italiana.

    Chiaramente restano ancora sul tappeto il rinnovo del contrato di lavoro e il ripristino degli scatti (passaggio di fascia stipendiale) per il personale della scuola: sono interventi che necessitano di una risposta concreta.

    Apprezziamo l’impegno del Ministro Carrozza per aver predisposto nella bozza sottoposta al Consiglio dei ministri la trasformazione della graduatoria compilata a seguito del concorso  del 2004 in graduatoria ad esaurimento, ma stigmatizziamo la grave indifferenza del Governo verso il precariato degli insegnanti di religione, per aver poi depennato tale previsione nel testo definitivo, lasciando tali docenti ancora privi del meccanismo della graduatoria ad esaurimento.  Questa potrebbe garantire nel tempo l’immissione in ruolo di tutti gli insegnanti di religione idonei nel concorso del 2004 (nei limiti della quota percentuale fissata dalla legge) e potrebbe contribuire a determinare i tempi per l’indizione di nuovo concorso per quei docenti che in quel tempo erano privi del requisito del servizio.  E’ prevalsa una logica ragioneristica priva di fondamento, tenuto conto che la graduatoria ad esaurimento non determina nessun aggravio per l’Amministrazione scolastica in quanto i nuovi immessi in ruolo, evidentemente, sarebbero assunti ad invarianza di spesa.

    Lo Snadir proseguirà nell’impegno per la  Petizione e nel ricercare contatti con quei parlamentari disponibili al confronto, anche in vista del dibattito parlamentare sul “decreto scuola”: il nostro obiettivo rimane quello di una totale equiparazione dei meccanismi di assunzione in ruolo di tutto il personale della scuola, senza distinzioni e discriminazioni.

     Orazio Ruscica

    Snadir – Professione i.r. – 14 settembre 2013

  • Petizione e ricorsi precariato: qualcosa si muove!

    Petizione e ricorsi precariato: qualcosa si muove!

     
    Lo scorso 18 luglio la Corte Costituzionale, a seguito della richiesta di alcuni Tribunali circa la legittimità costituzionale dell’art.4 cc.1 e 11 della legge 124/99, con ordinanza n. 207/13 ha rinviato alla Corte di Giustizia europea la questione relativa alla compatibilità della normativa italiana con la direttiva comunitaria in materia di reiterazione dei contratti a termine. Reiterazione che – lo ricordiamo – l’Amministrazione scolastica italiana continua ad imporre al personale scolastico, pur avendo quest’ultimo superato il requisito di almeno 36 mesi di servizio. La problematica inerente la condizione lavorativa di migliaia di precari italiani sarà, pertanto, affrontata dai giudici di Lussemburgo, certamente in possesso di una più ampia visione d’insieme del quadro normativo europeo in tema di lavoro a tempo determinato.
    L’ordinanza della Corte Costituzionale riapre, dunque, la questione e riaccende le speranze dei precari di vedere trasformato – o, come si dice in termini tecnici, “riqualificato” –  il loro contratto di lavoro. Inoltre, l’ordinanza è la conferma che i ricorsi collettivi, per i quali lo Snadir si è impegnato negli ultimi due anni, non sono infondati.  Impegno che lo Snadir ha voluto assumersi sostenendo anche  i ricorsi al Giudice del Lavoro per la “stabilizzazione” del precariato (nella misura dell’organico previsto dalla legge 186/2003) e quello, ad esso collegato, per sollecitare la procedura europea d’infrazione.
    E’ una svolta significativa se pensiamo che nel giugno dello scorso anno la Corte di Cassazione, con sentenza n.10127, intervenne negativamente sulla questione della stabilizzazione del precariato della scuola, in particolare cercando di specificare i casi per i quali si potesse ritenere che la Pubblica Amministrazione avesse abusato o meno dello strumento contrattuale a tempo determinato. Si trattava di una sentenza riguardante il ricorso di un insegnante precario – non di religione – il quale aveva documentato “supplenze annuali su organico di fatto – ossia posti non vacanti ma di fatto disponibili – seguite, con intervallo di due mesi, da supplenze temporanee in sostituzione di personale assente” e solo successivamente supplenze su organico di diritto (cioè posti disponibili e vacanti).  Un caso quindi abbastanza circoscritto e molto diverso dalla casistica degli incaricati annuali di religione (nominati sempre su posto vacante e disponibile), ma che contribuì a scoraggiare tanti che avrebbero potuto prendere in considerazione l’ipotesi di partecipare al contenzioso.
    Molti colleghi, invece, decisero di condividere con risolutezza questa battaglia che possiamo definire “di giustizia” ancor prima che meramente contrattuale. Ora si vede qualche spiraglio! Non possiamo affermare di aver aggiunto l’obiettivo, ma il pronunciamento della Corte Costituzionale ci conforta perché dimostra che le ragioni portate all’attenzione del Giudice erano e sono tuttora aderenti alla normativa europea alla quale anche l’Italia dovrebbe conformarsi.   I tempi sono stati lunghi, e potrebbero essere ancora tali, ma siamo convinti che da questa esperienza la nostra categoria professionale uscirà rafforzata, così come a suo tempo avvenne per lo “stato giuridico” ottenuto con la legge n.186/2003 e con il successivo concorso.
    I nuovi fatti descritti ci suggeriscono di lasciare ancora aperti i tempi relativi alla raccolta di firme per ottenere la trasformazione della graduatoria del concorso del 2004 in graduatoria permanente ed allo stesso tempo affinché il Ministero bandisca un nuovo concorso che apra una prospettiva per i numerosi insegnanti di religione che non ebbero la possibilità di partecipare al primo (ed unico) concorso, risalente ormai a quasi dieci anni addietro.
    E’ tempo allora di riprendere con vigore il percorso avviato su diversi fronti per rimettere al centro della vita politica il tema del lavoro e l’eliminazione del precariato! Il lavoro precario è espressione di una società soggetta all’arbitrio del potere economico che mortifica la dignità della persona, non garantendole adeguate tutele giuridiche.   
     
    Oarzio Ruscica
    Snadir – Professione i.r. – 02 agosto 2013
  • RIAPERTO IL CONFRONTO CON I PARLAMENTARI. ADESSO E’ NECESSARIO L’IMPEGNO DI TUTTI PER CENTRARE L’OBIETTIVO

    RIAPERTO IL CONFRONTO CON I PARLAMENTARI

    ADESSO E’ NECESSARIO L’IMPEGNO DI TUTTI PER CENTRARE L’OBIETTIVO

     
    La mobilitazione dei docenti di religione per il pieno riconoscimento dei loro diritti è iniziata!
    Il Convengo tenutosi il 29 maggio scorso a Roma è stato il biglietto da visita che lo Snadir  ha presentato ai Parlamentari di questa XVII  Legislatura per riportare l’attenzione sulla questione del precariato dei docenti di religione, evidenziando il fatto che la valorizzazione dell’insegnamento della religione cattolica deve necessariamente passare attraverso il pieno riconoscimento della sua collocazione nel quadro complessivo delle finalità della scuola nonché attraverso il pieno riconoscimento dei diritti della categoria. È’ stata un’importante occasione per riaprire un confronto con i parlamentari, così come era già stato fatto nel 1999, quando lo Snadir diede il via alla mobilitazione per poter giungere al riconoscimento dello "statuto giuridico" ( poi  ottenuto con la legge n.186/2003).
    La disponibilità dei Parlamentari partecipanti al Convegno, l’On. Marina Berlinghieri (PD), la Sen. Anna Cinzia Bonfrisco (PDL), l’On. Aniello Formisano (CD), l’On. Alessandra Moretti (PD) e la Sen. Venera Padua (PD), ha permesso di predisporre un ulteriore incontro per il 13 giugno allargato anche agli altri Parlamentari che per impegni istituzionali non hanno avuto l’opportunità di partecipare al Convegno del 29 maggio.
    L’appuntamento del 13 giugno a Roma si è rivelato molto proficuo; oltre ad aver analizzato e discusso la richiesta del nuovo concorso, così come previsto dall’art.3 della legge 186/2003, nonché della trasformazione dell’attuale graduatoria di merito del 2004 in graduatoria ad esaurimento e  della possibilità di esprimere la valutazione  dell’insegnamento della religione cattolica secondo le modalità definite per tutte le altre discipline scolastiche, la nostra delegazione e i Parlamentari – On. Marina Berlinghieri (PD), On. Aniello Formisano (CD), On. Simona Flavia Malpezzi (PD), Sen. Lucio Malan (PdL), Sen. Giovanni Mauro (GAL), On. Alessandra Moretti (PD), Dott. Guardabascio, in rappresentanza della Sen. Anna Cinzia Bonfrisco (PdL) 1 – hanno  concordato un iter procedurale istituzionale efficace da seguire per conseguire gli obiettivi prefissati.
    Il confronto con Parlamentari ha fatto emergere con maggiore vigore anche il valore e l’importanza della petizione che lo Snadir ha avviato  per chiedere che vengano definite,  in tempi brevi, le norme necessarie a garantire ai docenti di religione il pieno riconoscimento del loro ruolo professionale.
    Ovviamente lo spirito della  Petizione 2013 non appartiene soltanto agli incaricati annuali di religione, in questo caso direttamente interessati, ma anche ai docenti di ruolo:  la possibilità di vedere immessi in ruolo moltissimi insegnanti di religione, di assicurare loro il superamento della condizione di precarietà annuale, è infatti una gioia che ogni docente di religione di ruolo si augura di vedere prima possibile sul volto dei nostri incaricati annuali. Inoltre, desideriamo tutti, di ruolo e incaricati, un insegnamento della religione cattolica che, oltre ad essere già legittimato a livello normativo nella scuola italiana, offra agli studenti la possibilità di vedere riconosciuto il loro impegno scolastico con una  valutazione che preveda le modalità numeriche previste per le altre discipline.
    Lo Snadir ha avviato il percorso promesso nell’ultimo editoriale (confronto tra la nostra organizzazione sindacale  e i Parlamentari, lo Snirc e il Miur), ma occorre l’impegno di tutti gli iscritti, di tutti i docenti di religione, di tutti i cittadini per dare forza alle richieste contenute nella Petizione 2013. Ogni singola firma darà vigore alla Petizione; ma soltanto un rilevante e consistente numero di firme consentirà di centrare l’obiettivo che permetterà a tutti noi di vivere al meglio il nostro spenderci quotidianamente per gli studenti.

    Orazio Ruscica

     

     

     

     


    1 Ricordiamo che le Senatrici  Venera Padua (PD) e Francesca Puglisi (PD) non hanno potuto partecipare all’incontro per impegni istituzionali, hanno però assicurata la loro disponibilità a sostenere le richieste dello Snadir.
     
    Snadir – Professione i.r. – 25 giugno 2013

     

  • Un nuovo incontro con i parlamentari per la piena attuazione della legge n.183/03

    Un nuovo incontro con i parlamentari per  la piena attuazione della legge n.183/03

     
    Si è svolto ieri mattina (13 giugno 2013) presso l’Hotel Nazionale di Roma – dopo quello tenutosi il 29 maggio scorso – il secondo incontro con i parlamentari  . Erano presenti, oltre alla delegazione dello Snadir guidata dal Segretario Nazionale Prof. Orazio Ruscica, l’On. Marina Berlinghieri, l’On. Aniello Formisano, il Sen. Lucio Malan, l’On. Simona Flavia Malpezzi, il Sen. Giovanni Mauro, l’On. Alessandra Moretti ed il Dott. Guardabascio, in rappresentanza della Sen. Anna Cinzia Bonfrisco; hanno fatto pervenire i loro saluti  e assicurata la loro disponibilità a sostenere le richieste dello Snadir anche le Senatrici  Venera Padua e Francesca Puglisi.
    Il Prof. Ruscica, dopo aver ringraziato i parlamentari per la loro disponibilità, ha sottoposto ai presenti le richieste dello Snadir per la puntuale applicazione della legge 186/2003. In primo luogo è stata affrontata la questione relativa alla trasformazione della graduatoria di merito – predisposta a seguito del concorso del 2004 – in graduatoria ad esaurimento. Tale procedura di assunzione – è stato sottolineato dal Prof. Ruscica – si rende necessaria per equiparare i docenti di religione cattolica ai colleghi delle altre discipline che hanno già da tempo tale diritto. Inoltre, è stato sollecitato l’avvio della procedura per l’indizione di un nuovo concorso, dopo nove anni dal primo. Le nuove assunzioni dovranno essere effettuate, fino alla copertura del 70% dei posti disponibili previsti dalla legge 186/2003, utilizzando  la graduatoria ad esaurimento e quella del nuovo concorso, ciascuna nella misura del 50%.
    I parlamentari hanno accolto l’iniziativa dello Snadir con particolare interesse ed hanno recepito l’urgenza di avviare al più presto un iter legislativo per la trasformazione della graduatoria di merito (DDG 2 febbraio 2004) in graduatoria ad esaurimento e di predisporre un nuovo bando di concorso per i docenti di religione cattolica, così come previsto dall’art.3 della legge 186/2003.
    A conclusione dei lavori si è concordato di approfondire ulteriormente – nelle sedi istituzionali competenti – quanto emerso in questi due incontri.
    Un ulteriore impegno dovrà essere messo in atto; si dovrà, infatti, intensificare il lavoro di raccolta delle firme a sostegno della Petizione 2013 entro il 31 luglio prossimo. A tal proposito, chiediamo a tutti i cittadini italiani maggiorenni di contribuire fattivamente a tale iniziativa.
     
    Snadir – Professione i.r – 14 giugno 2013

     

  • Incontro “Proposte per una piena attuazione della legge 186/2003” – 13 giugno 2013 – Galleria fotografica

     Incontro "Proposte per una piena attuazione della legge 186/2003"

    Roma, 13 giugno 2013

    Galleria fotografica

    da sinistra: prof. F. Cacciapuoti, prof. O. Ruscica, prof. E. Soccavo, prof.ssa M. Scivoletto

    da sinistra: prof. F. Cacciapuoti, prof. O. Ruscica, prof. E. Soccavo, prof.ssa M. Scivoletto

    da sinistra: On. Simona Flavia Malpezzi, On. Alessandra Moretti, On. Marina Berlinghieri

     

    da sinistra: On. Simona Flavia Malpezzi, On. Alenssandra Moretti, On. Marina Berlinghieri, Sen. Giovanni Mauro

    da sinistra: On. Simona Flavia Malpezzi, On. Alessandra Moretti, On. Marina Berlinghieri, Sen. Giovanni Mauro, On. Aniello Formisano, Dott. Guardabascio

    Snadir – Professione i.r. – 13 giugno 2013

     

     

  • GRADUATORIA AD ESAURIMENTO E INDIZIONE DI UN NUOVO CONCORSO PER I DOCENTI DI RELIGIONE

    GRADUATORIA AD ESAURIMENTO E INDIZIONE   DI UN NUOVO CONCORSO PER I DOCENTI DI RELIGIONE

     
    Dal 2004 nessun altro concorso per gli insegnanti di religione: “2.778 docenti di religione, afferma il segretario nazionale dello Snadir  Prof. Ruscica, attendono di  uscire dal precariato”.  Accolto l’appello dello Snadir dai parlamentari intervenuti al convegno
     
     
    Si è tenuto questa mattina (29 maggio 2013) presso l’Hotel Nazionale di Roma il Convegno “Insegnamento della religione cattolica nella scuola italiana. Orizzonti culturali e nuove istanze giuridiche”, organizzato dal Sindacato Nazionale Autonomo Degli Insegnanti di Religione a cui hanno partecipato la Sen. Anna Cinzia Bonfrisco (PDL), l’On. Alessandra Moretti (PD), l’On. Marina Berlinghieri (PD), la Sen. Venera Padua (PD) e l’On. Aniello Formisano (CD) per discutere la piena attuazione della legge 186/2003. Ad aprire i lavori sono stati Orazio Ruscica, Segretario Nazionale Snadir, l’Insegnante Cristina Bortoluz e il prof. Luigi Cioni. Il convegno è stato moderato da Massimo Tarantino, giornalista.
    “Nel 2004 è stato indetto il primo concorso per l’insegnamento della religione; sono passati nove anni e ancora nulla è stato fatto per un nuovo concorso – spiega Ruscica – Chiediamo la trasformazione dell’attuale graduatoria di merito del 2004 in graduatoria ad esaurimento e l’indizione di un nuovo concorso, che consentirebbe  a circa 2.778 docenti di religione di uscire dal precariato. Inoltre sarebbe importante verificare la possibilità di esprimere la valutazione  dell’insegnamento della religione cattolica secondo le modalità definite per tutte le altre discipline scolastiche”.
    “L’insegnamento della religione deve inserirsi in una comunità culturale – dichiara l’On. Moretti – che sappia confrontarsi nella diversità; è proprio nell’ora di religione che molti bambini e molti giovani iniziano un percorso di crescita nell’accoglienza della diversità”.
    “Attraverso questi interventi scolastici si formano dei cittadini più consapevoli e più forti di una cittadinanza vera. Ritengo fondamentale il lavoro del sindacato- dichiara l’On. Bonfrisco – e accolgo con piacere  l’invito a sostenere tutte iniziative  per garantire i diritti fondamentali  degli insegnanti di religione”.
    “Le Istituzioni hanno un ruolo determinante e dunque abbiamo il dovere di raccogliere queste proposte. Nelle scuole viene svolto un lavoro importante e per farlo bene servono delle istanze giuridiche – chiosa l’On. Berlinghieri – e forse il primo problema da superare è migliorare, sin da subito, le norme per l’insegnamento della religione cattolica. Anche l’On. Formisano ha sottolineato l’importanza della materia nel mondo scolasticoe ha accolto l’appello dello Snadir nel portare avanti e risolvere tali urgenti problemi. A concludere i lavori la Senatrice Padua che ha dichiarato: “Abbiamo il dovere di essere attenti e vigili, in questo periodo difficile bisogna educare al rispetto degli altri, dobbiamo lavorare per i nostri figli  e occorre  far crescere l’attenzione all’altro. Questo è anche il lavoro importante e prezioso degli insegnanti di religione cattolica che va da subito tutelato”.
    Sempre nella giornata di oggi (29 maggio 2013), le risultanze del convegno sono state oggetto di riflessione da parte del Consiglio Nazionale dello Snadir, riunitosi nel pomeriggio, che  ha espresso parole di apprezzamento per  l’attenzione  dei parlamentari intervenuti nel dibattito, auspicando che a breve si possano diventare sostenitori di un disegno di legge per dare risposte al problema del precariato degli insegnanti di religione.
    Assumerà un valore importante anche la petizione che lo Snadir ha avviato  per chiedere   che vengano definite in tempi brevissimi le norme richieste per i docenti di religione rispettose del loro profilo professionale.
    Il Consiglio nazionale dello Snadir ha altresì auspicato di tenere alto e costante il dialogo intrapreso con i gruppi parlamentari, affinché le norme contenute nella legge 186/2003 possano trovare completa applicazione nel pieno rispetto della normativa dello Stato e nella consapevolezza che l’insegnamento di religione  – come più volte è stato sottolineato nel corso del convegno – rappresenta una vera risorsa educativa per la scuola italiana.  
     
     
    Snadir – Professione i.r. – 29 maggio 2013