Categoria: Concorsi e Procedure Straordinarie IdR

  • La svolta: adesso

    La svolta: adesso

     

    Le priorità della scuola sono sempre le stesse: miglioramento del sistema scolastico, mobilità, assunzione in ruolo, sviluppo dell’offerta formativa e così via. Ogni anno, però, il MIUR è impegnato in un modo o in un altro nella risoluzione di emergenze che a vario titolo sono per antonomasia prioritarie.
    Negli ultimi 5 anni il Governo – prima con il Ministro Profumo nel 2012 e successivamente nel 2016 con il Ministro Giannini – ha regolato con la legge 107/2015 l’accesso ai ruoli a tempo indeterminato del personale docente della scuola, stabilendo che tale accesso si verificasse attraverso concorsi pubblici nazionali e grazie a procedure assunzionali atte a debellare permanentemente il precariato scolastico. Impresa che possiamo definire fallita, frutto di una propaganda politica che ha portato sì all’assunzione di circa 130 mila docenti, ma che ne ha lasciato altrettanti fuori. È quello che è successo ad esempio alle maestre della scuola dell’infanzia e al personale educativo e ATA, che hanno comunque – anche se in minima parte – visto l’assunzione di diverse centinaia di colleghi. Chi sono allora i veri esclusi dalla Legge 107/2015? Non abbiamo dubbi: i docenti di religione.
    Lo  scorso 8 aprile il Consiglio dei Ministri ha approvato in modo definitivo le leggi delega della riforma, prevedendo – con l’atto 377 – la semplificazione del sistema di formazione e accesso ai ruoli di docente nella scuola secondaria. Nella stessa legge sono previsti l’espletamento di concorsi con scadenza biennale per l’accesso ai ruoli e l’immediato inserimento in ruolo dei docenti con 36 mesi di servizio attingendo, oltre che dalle GaE, anche dalle graduatorie di merito del concorso del 2016 e dalle graduatorie di Istituto di II fascia.
    A proposito di tali assunzioni il Ministro Padoan nel question time del 19 aprile affermava che il numero di docenti da stabilizzare potrà essere individuato solo sulla base di informazioni puntuali sullo stato giuridico-amministrativo, considerando il costo annuale unitario medio lordo e tenendo presente la tredicesima mensilità, l’onere connesso alla ricostruzione e progressione di carriera e le risorse stanziate nella legge di bilancio 2017. La posizione di Padoan – ma anche quella dello stesso Governo e del MIUR – ci risulta alquanto miope, in quanto non considera all’interno del comparto scuola una categoria di docenti quali gli insegnanti di religione cattolica, dimenticando di adempiere a quanto previsto dalla legge 186/2003.
    La miopia è ancora più evidente quando si pensa che l’assunzione degli insegnanti di religione, diversamente dai docenti su posti comuni, è a costo zero per lo stato. Infatti, in virtù della legge 312/1980 art. 53, gli I.d.R., sin dal terzo anno di incarico, sono beneficiari di aumenti biennali (un aumento pari al 2,5% dello stipendio e dell’indennità integrativa speciale) e dal quinto anno, se ricorrono le condizioni (18 ore nella scuola secondaria e almeno 12 ore nell’infanzia/primaria) possono beneficiare della ricostruzione e progressione di carriera, che equipara economicamente e anche per il regime delle assenze gli incaricati annuali ai docenti a tempo indeterminato. Lo “stato giuridico-amministrativo” dunque è chiaro e perfettamente rientrante nell’ottica di risparmio del Ministro Padoan, che ha come punto fermo quello di non creare sforamenti di bilancio.
    L’assunzione dei docenti di religione dovrebbe allora essere immediata perché non comporta costi. E potrebbe addirittura determinarsi un risparmio immediato poiché attraverso l’assunzione in ruolo gli stessi docenti sono soggetti a una nuova ricostruzione di carriera, secondo quanto stabilito nel D.P.R. 399/1988 al comma 4, e pertanto ad un allungamento della progressione di carriera che porterebbe un risparmio considerevole quantificabile in circa 15 milioni di euro (1).
    Domandiamo allora al Governo e al Ministero: se non ora, quando? A quale altra priorità dovranno lasciare il passo i docenti di religione cattolica? Bisognerà attendere ancora una volta che si vada alle elezioni e si formi un nuovo governo? Di fronte ad un reale risparmio  del governo, attraverso il normale adempimento della legge, quale altro rinvio dovranno aspettarsi i precari docenti di religione?
    La realtà è che ci sarà sempre qualcosa che occorre fare per il Paese. Ma, insieme a tutto il resto, bisogna risolvere con particolare rilevanza e urgenza le problematiche legate all’assunzione dei docenti di religione.  Ribadiamo quanto più volte abbiamo detto: è possibile e doveroso da parte dello Stato riconoscere agli insegnanti di religione una parità di trattamento rispetto ai loro colleghi, restituendo loro la giusta dignità professionale e smettendo di considerare l’insegnamento di religione un corpo estraneo della scuola come è stato fatto finora.
     
    Orazio Ruscica 
     
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  • La battaglia dello Snadir continua

    La battaglia dello Snadir continua

    È arrivato il momento di raccontare il particolare impegno messo in campo dallo Snadir in questi ultimi mesi per assicurare agli insegnanti di religione una giusta procedura assunzionale.
    Durante le fasi di approvazione della legge 107/2015 da parte del Parlamento, lo Snadir è stato in prima linea, assieme alle altre organizzazioni sindacali, per fronteggiare l’irragionevole riforma voluta dalla ministra Giannini.
    Abbiamo evidenziato immediatamente e con largo anticipo, ancora prima che la legge fosse approvata, i rischi di questa nefasta legge per i docenti e in particolare per l’insegnamento della religione.
    Abbiamo fortemente messo in guardia dalla mancata attivazione – anche per i docenti di religione – della procedura assunzionale nel potenziamento, valga per tutti l’esempio dell’estromissione dei docenti di religione dalla funzione di Collaboratore Vicario del Dirigente Scolastico e, più in generale, dal Piano straordinario di assunzioni dell’estate del 2015.
    A giugno 2016 lo Snadir ha indetto un sit in davanti al Miur e gli effetti di tale forte manifestazione non si sono fatti attendere. Infatti, il mese successivo lo staff dell’allora Sottosegretario Faraone aveva predisposto una bozza di bando di concorso per gli insegnanti di religione.
    A settembre del 2016 il servizio nazionale per l’irc aveva prodotto alcune variazioni di scarso rilievo. Il testo, tutto sommato, per lo Snadir era un buon documento su cui avviare la riflessione per un superamento della condizione di precariato degli insegnanti di religione.
    Sin dalla metà di novembre il Miur era pronto a nominare una commissione di lavoro per la stesura definitiva del bando di concorso, delle tabelle di valutazione dei titoli e del programma d’esame, che avrebbe dovuto poi essere sottoposto all’informativa per le organizzazioni sindacali rappresentative, tra cui la Fgu/Snadir.
    Il 5 dicembre scorso il cambio di Governo ha prodotto un congelamento di tutto l’iter, che è poi ripreso in modo informale con l’incontro del 29 dicembre con la ministra Fedeli, la quale si è impegnata a ripristinare quanto prima il tavolo di riflessione sulla questione.
    L’iter è ripreso ufficialmente il 15 marzo scorso con l’incontro di una delegazione dello Snadir con il Sottosegretario all’Istruzione On. Vito De Filippo e il dott. Giuseppe Zambito, componente della Segreteria del Ministro Fedeli.
    Anche in considerazione di quanto si prospetta per i docenti precari delle altre discipline, e in generale per il pubblico impiego, lo Snadir ribadisce le tre richieste formulate dagli insegnanti di religione:
    a) procedere alla stabilizzazione degli incaricati annuali di religione che hanno 36 mesi di servizio, attraverso una procedura concorsuale semplificata;
    b) autorizzare lo scorrimento della graduatoria di merito dell’unico concorso per l’immissione in ruolo degli Idr, assicurando ai docenti, presenti nella graduatoria del 2004, la possibilità di essere immessi in ruolo nelle Regioni e nelle Diocesi di appartenenza;
    c) bandire un nuovo concorso che valorizzi i titoli culturali, comprensivi dell’abilitazione del 2004, e il servizio prestato.

    Lo Snadir continua così la sua battaglia per strappare gli incaricati annuali di religione dalla loro condizione di precarietà. Molti cercano di frenare qualsiasi ipotesi di soluzione, diversi dichiarano un fantomatico impegno, ma soltanto lo Snadir può dimostrare azioni concrete a favore dell’insegnamento e dei docenti di religione
    Auspichiamo che l’impegno della Ministra Fedeli e del Sottosegretario De Filippo siano concreti ed efficaci per condurre tutti i docenti di religione precari verso l’immissione in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili.

     

     

    Professione i.r. – 29 marzo 2017, h. 8.00
     

  • Incessante l’azione dello SNADIR per gli insegnanti di religione

    Incessante l’azione dello SNADIR per gli insegnanti di religione
    Una delegazione dello Snadir incontra il Sottosegretario all’Istruzione On. De Filippo

    Si è svolto nel pomeriggio di oggi (mercoledì 15 febbraio 2017), presso gli uffici del MIUR, un incontro ufficiale tra una delegazione dello Snadir guidata dal segretario nazionale Orazio Ruscica, il Sottosegretario all’Istruzione On. Vito De Filippo e il dott. Giuseppe Zambito, componente della Segreteria del Ministro Fedeli. Le parti hanno affrontato alcune questioni che riguardano gli insegnanti di religione, in particolare la nuova tornata assunzionale di questi ultimi.

    Il Prof. Ruscica ha fatto presente che i docenti di religione cattolica risultano tra le categorie di insegnanti escluse dal piano di stabilizzazione straordinaria voluto dalla legge 107/2015 e che, attualmente, la prima e unica procedura concorsuale di categoria risale al 2004. In particolare, è stata portata all’attenzione del sottosegretario la necessità di inserire l’insegnamento della religione nell’organico dell’autonomia, in quanto come stabilito dalla legge 121/1985 tale insegnamento è impartito nel "quadro delle finalità della scuola" ed è "compreso tra gli altri insegnamenti del piano didattico, con pari dignità culturale".

    Il Prof. Orazio Ruscica ha poi sottoposto all’attenzione dell’On. De Filippo tre richieste fortemente desiderate da tutta la categoria dei docenti di religione:

    a) procedere alla stabilizzazione degli incaricati annuali di religione che hanno 36 mesi di servizio, attraverso una procedura concorsuale semplificata;

    b) autorizzare lo scorrimento della graduatoria di merito dell’unico concorso per l’immissione in ruolo degli Idr, assicurando ai docenti, presenti nella graduatoria del 2004, la possibilità di essere immessi in ruolo nelle Regioni e nelle Diocesi di appartenenza;

    c) bandire con urgenza un nuovo concorso che valorizzi i titoli culturali, comprensivi dell’abilitazione del 2004, e il servizio prestato.

    Il Sottosegretario ha mostrato particolare attenzione alle problematiche esposte. Infine, ha espresso alla nostra delegazione la volontà di affrontare le istanze da noi presentate, con l’intenzione di istituire al più presto un tavolo di lavoro che affronti la procedura assunzionale dei docenti di religione e altre questioni aperte dalla legge 107/2015.

    Il dott. Giuseppe Zambito da parte sua ha preso l’impegno di seguire l’iter procedurale circa le richieste degli insegnanti di religione cattolica.

    In conclusione, lo Snadir si augura, con questo incontro, di aver resa ulteriormente esplicita la propria proposta, che mira all’immissione in ruolo sulle cattedre attualmente vacanti e disponibili e propone un piano assunzionale (anche diversificato) che tenga conto delle legittime aspirazioni ad una definitiva stabilizzazione lavorativa, anche in considerazione dell’idoneità nel precedente concorso e degli anni di servizio maturati.

     

     

     

    Professione i.r. – 15 marzo 2017, h. 20.00 

  • Il Tribunale di Roma conferma il diritto allo scorrimento della graduatoria del concorso degli Idr nell’arco del triennio 2005-2008.

    Il Tribunale di Roma conferma il diritto allo scorrimento della graduatoria del concorso degli Idr nell’arco del triennio 2005-2008


    Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Roma si è pronunciato nelle scorse settimane sul ricorso di una insegnante di religione che aveva superato (con riserva, poi sciolta favorevolmente dal TAR) il concorso bandito nel febbraio 2004. L’insegnante ha contestato la mancata attivazione delle procedure di immissione in ruolo, nonostante si fossero rese disponibili diverse cattedre, nella propria diocesi, nel triennio 2005-2008.
    Il Miur e l’USR per il Lazio, costituitisi in giudizio, hanno sostenuto che la graduatoria finale degli idonei del concorso indetto con decreto del 2 febbraio 2004 non era una graduatoria a scorrimento, sicché la ricorrente non poteva vantare alcun diritto di assunzione.
    Il Giudice è stato di diverso avviso, infatti ha ritenuto il ricorso fondato.
    I legali dello Snadir hanno sostenuto che, in violazione dell’obbligo di procedere alla copertura del 70% dei posti riservati agli insegnanti di religione cattolica nei territori di pertinenza di ciascuna diocesi, l’Amministrazione Scolastica avrebbe omesso di sottoporre il suo nominativo alla Diocesi di competenza, come per legge, ai fini della sua assunzione.
    Il Giudice ha ritenuto che la norma, sulla scorta del suo significato letterale, sia stata reiteratamente e pacificamente interpretata dalla giurisprudenza come contenente un obbligo per l’Ufficio Scolastico Regionale di provvedere alla copertura del 70% dei posti nel territorio di pertinenza di ciascuna Diocesi. “In altre parole, alla Amministrazione Scolastica non è rimessa alcuna facoltà discrezionale di scegliere se provvedere o meno alla copertura di una cattedra vacante per l’insegnamento della religione cattolica, con assunzione di un docente a tempo indeterminato, avendo piuttosto l’obbligo di procedere alle assunzioni necessarie per reintegrare i posti fino a concorrenza del 70% di quelli vacanti”.
    Pienamente accolte, quindi, le tesi dello Snadir che a favore dei diritti dei docenti precari di religione.

     

     

     

    Snadir – Professione i.r. – 7 aprile 2016, h.11.00   

  • Incontro al Miur sulla bozza di documentazione per il nuovo concorso per gli insegnanti

     

    Incontro al Miur sulla bozza di documentazione per  il nuovo concorso per gli insegnanti

    Lo Snadir sollecita una risposta anche per i docenti di Religione

     

    Si è tenuto ieri pomeriggio (28/1/2016), l’incontro tra l’Amministrazione e le Organizzazioni sindacali sulla bozza della documentazione relativa alle procedure concorsuali per il personale docente di posto comune infanzia/primaria (a cui potranno partecipare anche coloro che sono in possesso del diploma magistrale conseguito entro il 2001/02), di scuola secondaria di primo e secondo grado e sostegno.

    Lo Snadir, oltre ad aver espresso parere negativo su molti aspetti dei documenti presentati durante l’informativa, ha ribadito la necessità di una concreta risposta anche alle legittime istanze dei docenti precari di religione.

    Durante l’incontro, è stata più volte sottolineata l’ingiusta disparita di trattamento degli insegnanti di religione, che sono stati esclusi dal piano di stabilizzazione straordinaria previsto dalla legge 107 e che si sono visti negare la possibilità di occupare i posti già da anni disponibili e vacanti tramite il meccanismo dello scorrimento della graduatoria dell’unico concorso bandito nel febbraio del 2004.

    A questo proposito, lo Snadir ha chiesto che, subito dopo l’indizione del bando per gli altri docenti, venga affrontata la questione dei precari di religione, attraverso l’indizione di nuovo concorso, lo scorrimento della graduatoria del precedente concorso e la possibilità per chi abbia svolto 36 mesi dell’assunzione in ruolo. 

    Ancora una volta, lo Snadir si vede impegnato nella promozione di una soluzione lavorativa che sia rispettosa della dignità di tante migliaia di docenti di religione.

     

    Snadir – Professione i.r. – 29 gennaio 2016, ore 12.00

  • DAL MIUR CHIARIMENTI SULL’ASSUNZIONE FASE C E COLLABORATORI VICARI

    DAL MIUR CHIARIMENTI SULL’ASSUNZIONE FASE C E COLLABORATORI VICARI

     
    Come anticipato la scorsa settimana, si è svolto nella giornata odierna (18 novembre) l’incontro tra il Miur e le OO.SS. rappresentative per dirimere alcune questione lasciate in sospeso nella riunione del 12 novembre u.s., circa l’assunzione dei docenti di religione già destinatari di contratto a tempo indeterminato in altro insegnamento (fase C – Organico potenziato) e la problematica della permanenza dei Collaboratori vicari nell’anno scolastico in corso.
     
    Relativamente alla prima questione, l’Amministrazione scolastica ha chiarito che gli incaricati annuali e i docenti di religione di ruolo potranno scegliere di differire al 1° settembre 2016 la presa di servizio in altro insegnamento comunicando agli Uffici scolastici territoriali di competenza, mediante l’apposita modulistica messa a disposizione dagli stessi.
    Per i docenti incaricati annuali che volessero prendere servizio, fin dall’anno scolastico in corso, in qualità di docente assunto in fase C, dovranno rescindere il loro contratto attuale il giorno precedente la convocazione stabilita dall’ambito territoriale di appartenenza.
    Diversamente, i docenti di religione a tempo indeterminato dovranno comunicare, alla scuola dove prestano servizio, che dal giorno successivo riceveranno dall’ambito territoriale la sede prevista per gli assunti nella fase C. Ciò a ragione del fatto che per i docenti di religione a tempo indeterminato l’assunzione su posti o classe di concorso diverse dall’irc si configura come un “passaggio di ruolo” e, dunque, non si determina nessuna interruzione del servizio svolto in precedenza.
     
    Per quanto riguarda la problematica relativa ai Collaboratori vicari, appartenenti a posti di infanzia o religione, il Miur ha stabilito che per l’anno scolastico corrente sarà revocata la nomina per tale incarico. Lo Snadir e tutte le OO.SS. presenti al tavolo hanno espresso la loro ferma contrarietà alla decisione assunta dall’Amministrazione scolastica.  La posizione presa  dal Miur è stata ritenuta dalla nostra organizzazione sindacale un atto ingiusto ed illogico, in quanto si poteva prospettare una soluzione più equa che individuava nell’integrazione dei posti, non ancora assegnati nella fase C, il diritto a svolgere la funzione di Vicario e nell’assicurare la continuità didattica.
    A tal fine, lo Snadir sta valutando l’ipotesi di adire le vie legali, a tutela degli interessi lesi dall’Amministrazione.




    Snadir – Professione i.r. – 18 novembre 2015 – ore 19.46
     
  • Lo Snadir interviene presso il Miur Chiarimenti sugli insegnanti di religione Vicari e su quelli assunti nella Fase C che transiteranno su altro insegnamento

    Lo Snadir interviene presso il Miur

     
    Chiarimenti sugli insegnanti di religione Vicari e su quelli assunti nella Fase C che transiteranno su altro insegnamento
     
     
    In data odierna (12 novembre – n.d.a.), si è svolto un incontro tra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali rappresentative ed i dirigenti del Miur per avviare un confronto circa il piano di mobilità straordinaria, relativa all’a.s. 2016-17. Le osservazioni poste dalle OO.SS. richiedono un nuovo incontro, in quanto l’amministrazione scolastica centrale si è riservata di dare risposte in proposito.
     
    A margine dell’incontro, lo Snadir ha posto all’amministrazione delle questioni riguardanti i docenti di religione assunti nella Fase C del Piano straordinario di assunzioni per insegnamenti diversi dall’IRC. In particolare è stato chiesto al Ministero  di chiarire la problematica, comune ai docenti di religione incaricati annuali e di ruolo destinatari di proposta di assunzione per altro insegnamento, della loro permanenza nell’attuale sede di servizio fino al 31 agosto 2016.  Tali docenti, infatti, avranno la possibilità di accettare la proposta di assunzione fino al 20 novembre 2015, attraverso le procedure on line del Miur. Una volta perfezionata la proposta di assunzione ai sensi dell’art. 1 c.98 lett. c) della legge 107/2015, dovranno attendere indicazioni dai vari USR per l’individuazione della sede di servizio.
    Coloro che intendessero posticipare al 1° settembre 2016 la presa di servizio nella nuova sede di destinazione, non potranno svolgere l’anno di prova e di formazione nell’attuale sede di servizio in quanto ciò è consentito solo sulla stessa classe di concorso o affine o sul medesimo posto. (Nota 36167 del 5 novembre 2015; DM 850 del 27 ottobre 2015).
    Si ricorda che la permanenza nelle Gae degli insegnanti di religione di ruolo deriva dal D.D.G. 11 marzo 2010 e che l’assunzione dei docenti di religione di ruolo su posti o classe di concorso diverse dall’irc si configura come un passaggio di ruolo, pertanto non si determina nessuna interruzione del servizio svolto.
     
    Inoltre, è stata oggetto di approfondimento la questione dei posti lasciati liberi a seguito di nomina – nell’anno corrente – dei vicari  del dirigente scolastico appartenenti a classi di concorso di graduatorie esaurite (esempio: A059 – matematica) o di posti di infanzia e religione per i quali non è stato previsto nella legge 107/2015 un Piano straordinario di assunzioni.  Per tali posti si prevede che l’Amministrazione procederà alla integrazione dei posti non ancora assegnati e fino al raggiungimento delle 55.258 assunzioni per il potenziamento.
     
    Le tematiche suddette saranno oggetto di approfondimento nella prossima riunione del 18 novembre e di una Nota esplicativa dal parte del Miur.
     
     
     

    Snadir – Professione i.r. – 12 novembre 2015

  • Piano straordinario assunzioni per insegnamenti diversi da religione: prende il via la procedura per la presentazione delle domande

    Piano straordinario assunzioni per insegnamenti diversi da religione: prende il via la procedura per la presentazione delle domande

     
    I docenti di religione di ruolo già  inseriti a pieno titolo nelle GAE e nella graduatoria del concorso ordinario 2012 potranno presentare la domanda di assunzione per altri insegnamenti
     
     
    Prende il via da oggi, 28 luglio, la presentazione delle domande per partecipare alla procedura nazionale di assunzioni prevista dalla legge 107/2015. La procedura resterà aperta fino alle ore 14.00 del prossimo 14 agosto.
    Sempre da oggi è disponibile sul sito del Miur la sezione dedicata al Piano straordinario di assunzioni 2015/2016. Da questa mattina è anche attivo il numero 06/58494100 messo a disposizione dal Miur per fornire assistenza agli insegnanti che devono presentare domanda. Uno staff dedicato risponderà ai docenti dalle ore 09.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00 dal lunedì al venerdì.
    Lo Snadir aveva chiesto (22 luglio 2015) al Miur di verificare le impostazioni circa l’acquisizione delle istanze da parte del sistema POLIS per le procedure previste per il piano straordinario di assunzione, affinché fosse prevista e garantita la possibilità per i docenti già in ruolo per l’insegnamento di religione, e già in graduatorie GAE a pieno titolo e nelle graduatorie del concorso 2012, di partecipare al piano straordinario di assunzioni previsto dalla legge 107/2015, e di poter presentare, quindi, domanda di partecipazione al predetto piano assunzionale.
    Il Miur ci aveva rassicurato che la procedura on line non avrebbe escluso i docenti di religione di ruolo già in graduatorie GAE a pieno titolo e nelle graduatorie del concorso 2012.
    Oggi abbiamo verificato che la procedura on line per la presentazione delle domande per partecipare al piano nazionale di assunzione per insegnamenti diversi da religione consente effettivamente anche ai docenti di religione di ruolo, già in graduatorie GAE a pieno titolo e nelle graduatorie del concorso 2012,  di inserire la propria domanda.
    Ovviamente anche i docenti di religione NON di ruolo, già in graduatorie GAE a pieno titolo e nelle graduatorie del concorso 2012, possono presentare la domanda di assunzione per altri insegnamenti.
     
     
    Snadir – Professione i.r. – 28 luglio 2015 
  • Miur: pubblicato il bando del “Piano straordinario di assunzioni”. Lo Snadir interviene presso il Miur a tutela dei docenti di religione di ruolo inseriti nelle GAE e nella graduatoria del concorso del 2012

    Miur: pubblicato il bando del “Piano straordinario di assunzioni”

     
    Lo Snadir interviene presso il Miur a tutela dei docenti di religione di ruolo inseriti nelle GAE e nella graduatoria del concorso del 2012
     
     
     
    L’art.4 del DDG prot.767 del 17.07.2015 stabilisce che i soggetti destinatari del “Piano straordinario di assunzioni” di cui alla legge 107/2015 che «intendono partecipare alle fasi, in ordine di sequenza, relative alle procedure nazionali del piano straordinario di assunzioni di cui all’articolo 1, comma 98, lettere b) e c), della Legge, devono presentare un’unica domanda, esclusivamente attraverso Polis – "Presentazione On-line delle Istanze" ». E’ plausibile prevedere che il sistema POLIS non consentirà ai docenti già in ruolo di inserire i propri dati, in adesione a quanto disposto dall’art.1, comma 104, della legge 107/2015.
    Il MIUR –  con DDG 11 marzo 2010 –  ha disposto, con riferimento alle GAE, che i docenti di religione di ruolo devono rimanere inseriti nelle GAE;evidentementecon tale   DDG  si sono voluti attutire gli effetti dell’art. 4, comma 1 della legge 186/2003 che non permette al docente di religione con contratto a tempo indeterminato (ruolo) la mobilità professionale verso altri insegnamenti, e che introduce, tra i docenti, una discriminante di dubbia costituzionalità.
    Lo Snadir ha immediatamente chiesto al Miur di verificare le impostazioni circa l’acquisizione delle istanze da parte del sistema POLIS per le procedure previste per il piano straordinario di assunzione, affinché sia prevista e garantita la possibilità per i docenti già in ruolo per l’insegnamento di religione di partecipare al piano straordinario di assunzioni previsto dalla legge 107/2015, e di poter presentare, quindi, domanda di partecipazione al predetto piano assunzionale.
    Qualora la richiesta non venisse accolta, lo Snadir si farà promotore di ricorsi per incostituzionalità dell’esclusione docenti di religione a Tempo Indeterminato inseriti a pieno titolo nelle graduatoria del concorso 2012 e GAE.
     
     
     
    Le fasi delle assunzioni
     
    Sul sito del Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca è stato pubblicato il bando per l’iscrizione alla procedura nazionale del Piano straordinario di assunzioni previsto dalla legge 107/2015Le domande vanno presentate fra le ore 9.00 del 28 luglio e le ore 14.00 del 14 agosto 2015 attraverso il sistema di Istanze on line del Miur, raggiungibile dalla home page www.istruzione.it . Nel periodo di invio delle domande sarà disponibile un servizio di assistenza telefonica dedicato.
     
    Il Ministero ha già avviato la fase  – a normativa vigente –  per l´assunzione a tempo indeterminato di 36.627 docenti (21.880 su posti comuni e 14.747 su posti di sostegno). I posti saranno coperti con docenti delle Graduatorie ad esaurimento (Gae) e delle Graduatorie dei concorsi. Si tratta della cosiddetta fase ´zero´, che si svolge con le vecchie regole. I posti residui verranno riassegnati nelle fasi successive.

    Nella fase A, la prima prevista dal Piano straordinario di assunzioni della Buona Scuola, saranno attribuiti 10.849 posti vacanti e disponibili e quelli residui della cosiddetta fase "zero". Partecipano gli iscritti nelle Gae e gli iscritti nelle graduatorie del concorso del 2012. Queste fasi si chiuderanno entro la metà di agosto 2015  e  se ne occuperanno gli Uffici Scolastici Regionali (USR).

    I posti che ancora residueranno saranno attribuiti nella fase B, a carattere nazionale. La platea degli interessati è sempre quella delle Gae e delle graduatorie del concorso del 2012. Ma per partecipare a questa fase bisogna  presentare  apposita domanda secondo il bando pubblicato dal Miur: i posti, in questo caso, rientrano nella procedura nazionale di assegnazione. Poiché  – nel momento in cui saranno esaminate le domande –   le fasi precedenti saranno ancora in corso, è opportuno che tutti gli interessati si iscrivano alla procedura nazionale;   in ogni caso, chi sarà assunto nelle fasi zero e A non parteciperà alle fasi B e C. I docenti in possesso di specializzazione potranno scegliere se privilegiare la nomina su posto di sostegno.

    Coloro che presenteranno la domanda dovranno mettere in ordine di preferenza tutte le province d´Italia; le nomine avverranno in modo centralizzato, con procedura informatizzata. I docenti potranno accettare o meno l´offerta ricevuta:  in caso di accettazione, l´Usr di riferimento indicherà la sede di servizio, ma chi rinuncia non sarà destinatario di ulteriori proposte di assunzione. L´obiettivo del Miur è coprire tutte le cattedre vacanti entro l´avvio delle lezioni, per garantire agli studenti di trovare a scuola i loro insegnanti e poter cominciare serenamente l´anno scolastico.

    Successivamente (fase C) si assegneranno i 55.258 posti del potenziamento, quelli che servono a rafforzare e ampliare l´offerta formativa. Anche in questo caso la procedura coinvolgerà gli iscritti nelle Gae e nelle graduatorie del concorso 2012 che hanno già presentato la domanda nella fase B per la procedura nazionale: le scuole, tra la fine di settembre e l´inizio di ottobre, esprimeranno i propri fabbisogni relativi all´organico del potenziamento; gli Usr incroceranno le loro richieste con la platea dei candidati ancora non assunti.

     
     

    Snadir – Professione i.r. – 22 luglio 2015

  • Lo Snadir/FGU chiama tutti allo sciopero del 5 maggio 2015, proclamato unitariamente da tutte le forze sindacali

    Lo Snadir/FGU chiama tutti allo  sciopero  del 5 maggio 2015, proclamato unitariamente da tutte le forze sindacali

                    
     
    A sette anni (30 ottobre 2008) dall’ultimo sciopero generale della scuola contro la riforma Gelmini, la scuola italiana dice basta. Scende in campo,  e lo fa unitariamente  il prossimo  5 maggio. Docenti e personale ATA, rappresentati da tutte le sigle sindacali,  Federazione Gilda-Unams, Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals-Confsal, tornano in piazza per manifestare la loro contrarietà al Disegno di legge proposto dal Governo Renzi.
     
    Prof. Ruscica, si va di male in peggio. Questa volta qual è il punto dolente della riforma del governo Renzi?
    Questa volta si tratta di opporsi  ad un progetto di riforma scolastica dalla cui elaborazione sono state escluse le forze sociali e sindacali e che prospetta di creare più problemi di quanti ne promette di risolvere. Anche la tanto auspicata immissione in ruolo dei precari è stata prima annunciata e poi ridimensionata (si prevede l’assunzione di 100.700 precari a fronte dei 148.000 ancora presenti nelle graduatorie ad esaurimento). A ciò si aggiunga l’assoluto silenzio sui 5.539 posti vacanti e disponibili da utilizzare per la copertura del 70% dei posti previsti dalla legge 186/2003 e sui 2.778 precari di religione, che dal 2004 sono rimasti chiusi in una situazione di grave disagio lavorativo, senza nessuna prospettiva di scorrimento di graduatoria concorsuale, così come è avvenuto invece negli anni per gli altri insegnanti. Tantomeno, conclude Ruscica,  il Governo prospetta di riaprire la contrattazione per ridiscutere della funzione dei docenti nell’attuale contesto scolastico e rendere più dignitose le loro retribuzioni".
     
    Il DDL sembrerebbe andare verso la valorizzazione dell’Autonomia scolastica. Perché le forze sindacali non sono d’accordo?
    Non siamo d’accordo perché  l’autonomia scolastica delineata dal DdL  non valorizza la scuola come comunità educante in cui le diverse componenti cooperano per il raggiungimento degli obiettivi di qualità dell’offerta formativa, ma pone quasi totalmente nelle mani del dirigente scolastico la gestione globale del "servizio".  Anche la valutazione meritocratica degli insegnanti non coglie la specificità della funzione docente ed il valore che ad essa attribuisce l’art. 33 della Costituzione italiana.
     
    LO SNADIR/FGU chiama allo sciopero del 5 maggio 2015 per chiedere al Governo che
    1. Il piano di assunzioni dei precari e la formazione dell’organico dell’autonomia siano separati dalla riforma complessiva della scuola: solo così si potrà garantire il regolare avvio dell’anno scolastico e si potrà aprire un confronto sereno e non affrettato sui contenuti della riforma.
    2. Per i precari, compresi gli insegnanti precari di religione, sia definito un piano triennale di assunzioni (2015-16, 2016-17, 2017-18) che consenta di stabilizzare tutti i precari con più di 36 mesi di servizio nella scuola statale (si evidenzia che nel prossimo quinquennio, complessivamente, dovrebbero andare in pensione almeno 200.000 docenti di ruolo).   Successivamente al triennio indicato si potrebbe procedere alla indizione dei nuovi concorsi.
    3. La modifiche del testo del DDL in particolare gli articoli 7, 8, 12, 21 e 22.
    4. Un piano pluriennale di finanziamento dell’edilizia scolastica. 
    Lo SNADIR chiede a tutti i docenti di religione di aderire compatti allo sciopero del 5 maggio e contribuire alla fattiva riuscita dello stesso, mediante una capillare opera di informazione tra i colleghi della scuola e alle famiglie degli studenti Il Governo e il Parlamento hanno il dovere di ascoltare la vera scuola.
     
    Doriano Rupi 
     
     
    Snadir – Professione i.r. – 19 aprile 2015