Categoria: Concorsi e Procedure Straordinarie IdR

  • La posizione dello Snadir per l’assunzione degli insegnanti di religione

    La posizione dello Snadir per l’assunzione degli insegnanti di religione (*)

     
    La legge 107/2015, come più volte sostenuto dallo Snadir, non solo ha escluso dal piano di assunzione straordinaria i docenti di religione precari, ma ha anche fatto arretrare di circa vent’anni la condizione professionale degli incaricati annuali di religione; basti pensare all’esclusione di tali categoria di docenti dal bonus dei 500 euro per la formazione, dal bonus per il merito e dalla funzione di animatore digitale.
     
    Lo Stato è intervenuto ripetutamente in questi anni con norme specifiche e straordinarie per affrontare il tema del precariato della scuola (graduatoria ad esaurimento, i PAS, i TIF, il piano straordinario delle assunzioni, il concorso con sola prova orale e altro), ma senza includere gli insegnanti di religione, rimasti per ben quattordici anni senza un concorso.
     
    Nel luglio del 2016, il Miur ha riaperto la questione costituendo un’apposita commissione di lavoro per la stesura definitiva del bando di concorso, ma solo nell’agosto del 2017 si è arrivati all’apertura di un tavolo di confronto con i sindacati. Le posizioni si sono immediatamente definite: i sindacati da una parte per chiedere una procedura concorsuale semplificata che tenesse conto del precariato che si era determinato negli anni e il Ministero dall’altra, irremovibile dalla prospettiva di un concorso ordinario per esami e titoli, così come stabilito dalla legge n. 186/2003.
     
    Lo Snadir ha sempre ritenuto che il confronto Ministero/sindacati avrebbe dovuto dare una risposta, o almeno una prospettiva di soluzione, al problema del precariato degli idr ed ha proposto, a suo tempo, la proroga della graduatoria del concorso del 2004 o una procedura assunzionale semplificata che tenesse conto delle legittime aspettative dei precari di religione.
     
    È bene precisare che il bando di concorso è un atto autonomo dell’amministrazione statale e non ha bisogno di una firma dei sindacati. Il Miur ha il solo obbligo di informare le organizzazioni sindacali rappresentative (tra cui la Fgu/Snadir) circa lo stato di attuazione del bando. Pertanto il confronto tra Miur e sindacati sulla predisposizione del bando di concorso degli insegnanti di religione non è un tavolo contrattuale, ma un semplice tavolo di confronto di cui il Miur può scegliere di avvalersi in fase decisionale.
     
    Precisato quanto sopra, su indicazioni degli organi statutari dello Snadir, la delegazione trattante è rimasta al tavolo di confronto al fine di ottenere le condizioni meno gravose possibili e poter prospettare disposizioni specifiche che fossero vantaggiose per i docenti di religione, come ad esempio la valutazione del servizio prestato, l’attribuzione di un punteggio per il superamento del precedente concorso del 2004 e la valorizzazione dei titoli di accesso e eventuali aggiuntivi.
     
    A questo proposito, è bene chiarire che il bando di concorso che il Miur è pronto a varare non è certamente il bando voluto dallo Snadir, ma è un testo frutto di mediazione che può ancora essere rimesso in discussione con il nuovo Governo che si andrà a formare. Nel frattempo, lo Snadir si adopererà per offrire agli insegnanti di religione precari gli strumenti utili per conseguire i risultati professionali a cui tutti, legittimamente, aspirano.
     




    (*) Estratto dall’editoriale del prof. Orazio Ruscica publbicato su Professione i.r. 02/2018; l’editoriale è stato inviato in tipografia il 25 febbraio 2018

     

    Snadir – Professione i.r. – 7 marzo 2018

  • La posizione dello Snadir per l’assunzione degli insegnanti di religione

    La posizione dello Snadir per l’assunzione degli insegnanti di religione (*)

     
    La legge 107/2015, come più volte sostenuto dallo Snadir, non solo ha escluso dal piano di assunzione straordinaria i docenti di religione precari, ma ha anche fatto arretrare di circa vent’anni la condizione professionale degli incaricati annuali di religione; basti pensare all’esclusione di tali categoria di docenti dal bonus dei 500 euro per la formazione, dal bonus per il merito e dalla funzione di animatore digitale.
     
    Lo Stato è intervenuto ripetutamente in questi anni con norme specifiche e straordinarie per affrontare il tema del precariato della scuola (graduatoria ad esaurimento, i PAS, i TIF, il piano straordinario delle assunzioni, il concorso con sola prova orale e altro), ma senza includere gli insegnanti di religione, rimasti per ben quattordici anni senza un concorso.
     
    Nel luglio del 2016, il Miur ha riaperto la questione costituendo un’apposita commissione di lavoro per la stesura definitiva del bando di concorso, ma solo nell’agosto del 2017 si è arrivati all’apertura di un tavolo di confronto con i sindacati. Le posizioni si sono immediatamente definite: i sindacati da una parte per chiedere una procedura concorsuale semplificata che tenesse conto del precariato che si era determinato negli anni e il Ministero dall’altra, irremovibile dalla prospettiva di un concorso ordinario per esami e titoli, così come stabilito dalla legge n. 186/2003.
     
    Lo Snadir ha sempre ritenuto che il confronto Ministero/sindacati avrebbe dovuto dare una risposta, o almeno una prospettiva di soluzione, al problema del precariato degli idr ed ha proposto, a suo tempo, la proroga della graduatoria del concorso del 2004 o una procedura assunzionale semplificata che tenesse conto delle legittime aspettative dei precari di religione.
     
    È bene precisare che il bando di concorso è un atto autonomo dell’amministrazione statale e non ha bisogno di una firma dei sindacati. Il Miur ha il solo obbligo di informare le organizzazioni sindacali rappresentative (tra cui la Fgu/Snadir) circa lo stato di attuazione del bando. Pertanto il confronto tra Miur e sindacati sulla predisposizione del bando di concorso degli insegnanti di religione non è un tavolo contrattuale, ma un semplice tavolo di confronto di cui il Miur può scegliere di avvalersi in fase decisionale.
     
    Precisato quanto sopra, su indicazioni degli organi statutari dello Snadir, la delegazione trattante è rimasta al tavolo di confronto al fine di ottenere le condizioni meno gravose possibili e poter prospettare disposizioni specifiche che fossero vantaggiose per i docenti di religione, come ad esempio la valutazione del servizio prestato, l’attribuzione di un punteggio per il superamento del precedente concorso del 2004 e la valorizzazione dei titoli di accesso e eventuali aggiuntivi.
     
    A questo proposito, è bene chiarire che il bando di concorso che il Miur è pronto a varare non è certamente il bando voluto dallo Snadir, ma è un testo frutto di mediazione che può ancora essere rimesso in discussione con il nuovo Governo che si andrà a formare. Nel frattempo, lo Snadir si adopererà per offrire agli insegnanti di religione precari gli strumenti utili per conseguire i risultati professionali a cui tutti, legittimamente, aspirano.
     




    (*) Estratto dall’editoriale del prof. Orazio Ruscica publbicato su Professione i.r. 02/2018; l’editoriale è stato inviato in tipografia il 25 febbraio 2018

     

    Snadir – Professione i.r. – 7 marzo 2018

  • Concorso IdR: facciamo chiarezza. Comunicato congiunto di Cisl scuola e Fgu/Snadir

     

     

     

    Concorso IdR: facciamo chiarezza

     

       A fronte di una campagna di disinformazione avviata sui social da parte di associazioni non rappresentative e di gruppi di insegnanti di religione poco informati sull’attività svolta in questi mesi dalle organizzazioni sindacali rappresentative (Cisl Scuola, Snals e Fgu/Snadir) al tavolo di confronto con il Miur sulla procedura di assunzione dei docenti di religione, intendiamo precisare quanto segue:
    tutte e tre le organizzazioni sindacali hanno presentato al Miur, già l’estate scorsa, la richiesta di stabilizzazione degli insegnanti di religione prevedendo per i docenti incaricati l’immissione in ruolo attraverso una procedura semplificata e riservata, trovando tuttavia l’Amministrazione indisponibile.
       Il Gabinetto della Ministra Fedeli, in un incontro del 28 settembre 2017, ha precisato i termini entro i quali il MIUR intende avviare l’iter di immissione in ruolo, considerando che ciò possa avvenire solo attraverso un nuovo concorso ordinario. Il Miur, infatti, non ritiene possibile lo scorrimento della graduatoria del 2004 (cosa che richiederebbe un intervento legislativo, stante la sua validità limitata per legge a un triennio), né l’applicazione di una riserva di posti, nel prossimo concorso, per coloro che hanno conseguito l’idoneità concorsuale partecipando al predetto concorso del 2004. È invece disponibile a valorizzare debitamente in sede concorsuale sia l’idoneità conseguita 2004 che il servizio prestato come incaricato di religione.
      Esclusa dal MIUR anche l’ipotesi di un concorso riservato – analogo a quello predisposto per i docenti di scuola secondaria ai sensi del DL 59/2017 – così come quella di un corso-concorso. A tale proposito, il MIUR ha richiamato il fatto che la legge 186/2003 stabilisce espressamente che soltanto il primo concorso bandito dopo la sua approvazione possa essere “riservato”, mentre per quelli successivi occorre seguire una procedura ordinaria.
       Considerata la posizione assunta dal Miur, alle organizzazioni sindacali si presentavano due possibili scelte:
    • abbandonare il tavolo di confronto e lasciare irrisolta la problematica,
    • continuare il confronto (in una fase che poco dopo avrebbe reso impraticabile, a Camere sciolte, la via di soluzioni legislative), puntando a ottenere una procedura di assunzione che tenesse quanto più possibile conto delle legittime aspettative dei docenti di religione.
      La prima scelta avrebbe lasciato campo libero al Miur, con conseguenze prevedibilmente non favorevoli al personale interessato; tutte le organizzazioni (CISL Scuola, SNALS e Fgu/SNADIR) hanno pertanto deciso, insieme e unitariamente, di proseguire il confronto per cercare in tal modo di trovare la soluzione per un’attesa stabilizzazione del personale.
      La procedura assunzionale che il Ministero afferma di essere prontoa varare dovrà riconoscere e valorizzare adeguatamente le competenze già maturate e consentire l’acquisizione di una idoneità concorsuale che possa comunque dissipare ogni timore di questi docenti in ordine al loro futuro lavorativo, in particolare tenendo conto anche delle contraddittorie disposizioni della legge n. 107/2015 (come nel caso del comma 131).
      Nelle ultime ore siamo venuti a conoscenza di posizioni assunte, da parte di esponenti dello SNALS, che appaiono in forte contrasto con quanto invece dichiarato e sostenuto dallo stesso SNALS al tavolo di confronto con il Miur. Per questa ragione abbiamo ritenuto doveroso ricostruire fedelmente le tappe sin qui percorse unitariamente, stigmatizzando il carattere strumentale di un così inatteso cambio di atteggiamento da parte di un’organizzazione che appare così più attenta alle proprie esigenze elettorali che agli interessi del personale rappresentato.
      Per CISL Scuola e FGU/Snadir l’interesse primario resta invece quello di mettere a disposizione degli insegnanti di religione gli strumenti utili per conseguire i risultati professionali a cui tutti, legittimamente, aspirano. In questa fase, si rende necessario attendere la formazione del nuovo Governo per avviare subito dopo il confronto, tenendo conto del quadro normativo che si andrà a predisporre per i precari di altre discipline.
      Nel frattempo CISL Scuola e FGU/Snadir continueranno a lavorare in coerenza e in piena collaborazione per tutelare con la massima efficacia i diritti e le legittime aspettative dei docenti di religione.
     
    Roma, 14 febbraio 2018
     
    CISL Scuola                                        GILDA Unams/SNADIR
    Ivana Barbacci                                          Orazio Ruscica
    (Segretaria Nazionale                             (Consigliere Nazionale
    con delega per gli IdR)                              con delega per gli IdR)
     
     

    Fgu/Snadir – Professione i.r. – 15 febbraio 2018, h.18.35

     

  • Cei: lavoriamo in vista del concorso per gli insegnanti di religione cattolica

     

    Cei: lavoriamo in vista del concorso per gli insegnanti di religione cattolica

     

    Questa mattina, nella Sala Marconi della Radio Vaticana, il segretario generale della Cei, Mons. Nunzio Galantino, ha illustrato in conferenza stampa il comunicato finale della sessione invernale del Consiglio episcopale permanente.

    Nel corso dei lavori del Consiglio, svoltosi a Roma da lunedì 22 gennaio a mercoledì 24, sono state condivise alcune considerazioni sull’idoneità diocesana in vista del concorso per insegnanti di religione cattolica.

    Come si legge nel comunicato finale del Consiglio permanente, in vista di un Concorso nazionale, che nell’anno in corso dovrebbe essere svolto su base regionale, potranno partecipare al concorso coloro che, oltre al titolo di studio, saranno in possesso di un certificato di idoneità rilasciato appositamente ai fini del concorso.

     

     

     

     

    Professione i.r. – 25 gennaio 2018, h. 17.00

  • Sentenza della Cassazione: la dotazione organica per l’insegnamento della religione non è oggetto di “intesa”

    Sentenza della Cassazione: la dotazione organica per l’insegnamento della religione non è oggetto di “intesa”

     

     
    Al termine del primo concorso per gli insegnanti di religione, nel 2004, compilata la graduatoria di merito, l’Amministrazione scolastica regionale, dopo la ripartizione operata dal Miur, definì il numero delle cattedre costituenti l’organico, pari al 70% di quelle complessivamente funzionanti sul territorio di ciascuna diocesi.
    Alla diocesi di Mazzara del Vallo furono assegnate in organico, per le scuole dell’infanzia e primaria, 21 posti di insegnamento di religione, ma l’Ufficio Scolastico regionale per la Sicilia ne ricoprì solo 11, adducendo il motivo che su tale questione sarebbe mancata l’intesa con la diocesi.
    Premessa tale situazione di fatto, un’insegnante che aveva superato il relativo concorso e in posizione utile nell’ambito delle ventuno cattedre in organico si è vista negare l’immissione in ruolo, avendo l’Amministrazione scolastica convocato e immesso in ruolo solo 11 insegnanti.
    L’insegnante interessata ha prodotto, a suo tempo, ricorso e, in secondo grado, la Corte di appello di Palermo le aveva dato ragione.
    Il Miur, impugnando la sentenza della Corte d’Appello di Palermo, ha presentato ricorso presso la Corte di Cassazione che si è pronunciata con sentenza n. 343 del 10 gennaio 2018, stabilendo il diritto della ricorrente all’assunzione in ruolo, considerato che si trovava in posizione utile (21 cattedre disponibili) e che il numero di posti in organico non è oggetto di intesa tra Ufficio Scolastico regionale e Diocesi (e quindi non era legittimo ridurre da 21 a 11 le cattedre da assegnare a ruolo). Infine, La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla Diocesi di Mazara del Vallo, condannando il Miur e la Diocesi in solido tra loro al pagamento delle spese del giudizio e alle spese generali.
     
     
     
     Snadir – Professione i.r. – 14 gennaio 2018, h.19,00
  • Lo Snadir a difesa del bando di concorso del Comune di Roma. Il Tar del Lazio respinge il ricorso dell’UAAR.

    Lo Snadir a difesa del bando di concorso del Comune di Roma. Il Tar del Lazio respinge il ricorso dell’UAAR.

     
     
    Il 21 dicembre u.s. il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio si è pronunciato, con una ordinanza, in merito ad un ricorso proposto dall’Associazione nazionale “Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti” (UAAR) contro Roma Capitale e nei confronti dello Snadir.
    Con il ricorso l’Associazione nazionale “Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti” ha chiesto  l’annullamento della procedura di “pianificazione assunzionale”, avviata a settembre 2017, per l’assunzione a tempo indeterminato di n. 50 posti per l’insegnamento della Religione cattolica per le scuole dell’Infanzia di Roma Capitale.
    Lo Snadir si è costituito in giudizio, in difesa degli insegnanti.
    Il Giudice amministrativo ha ritenuto insussistenti i presupposti per la concessione della misura cautelare richiesta dall’UAAR ed ha respinto, quindi, la relativa istanza.
    Questa importante ordinanza permetterà adesso al Comune di Roma di procedere speditamente nello svolgimento della procedura concorsuale.
     
     
    Snadir – Professione i.r. 22 dicembre 2017, h.23.00
  • Buona scuola: illegittima l’esclusione dei docenti di ruolo dai concorsi

     Buona scuola: illegittima l’esclusione dei docenti di ruolo dai concorsi

    La Buona Scuola perde un altro pezzo: con la sentenza n. 251/2017 (relatore Giuliano Amato) è stata stabilita una volta per tutte l’illegittimità dell’esclusione dei docenti di ruolo dai concorsi per il reclutamento di nuovi insegnanti.

    La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 1, comma 110 della legge 107/2015 e di conseguenza l’articolo 17, terzo comma, del successivo decreto legislativo 59, là dove escludono dalla partecipazione ai concorsi pubblici per il reclutamento del personale docente gli insegnanti già assunti con contratto a tempo indeterminato nelle scuole statali.

    Secondo la Consulta, difatti, tale preclusione destinata agli insegnanti di ruolo sarebbe andata in contrasto con il principio base delle procedure concorsuali, che dovrebbero, viceversa, essere impostate su criteri meritocratici, volti a selezionare le migliori professionalità. In caso contrario, si sarebbe operata una duplice disparità di trattamento dei docenti di ruolo sia rispetto ai supplenti, sia rispetto ai docenti assunti a tempo indeterminato nelle scuole private.

    Inoltre, la preclusione imposta ai docenti di ruolo può rivelarsi tranquillamente ininfluente ai fini dell’obiettivo del tempestivo assorbimento del precariato poiché non arrecherebbe alcun vantaggio in termini di migliore allocazione delle risorse lavorative, dato che «l’accesso ai concorsi dei docenti con contratto a tempo indeterminato darebbe luogo, nel caso di esito favorevole, all’assunzione degli stessi nella nuova posizione, con conseguente scopertura della posizione precedentemente ricoperta, che potrebbe, quindi, essere successivamente assegnata ad altri».

    La pronuncia della Consulta è subito operativa, e quindi si applicherà anche alle prossime procedure concorsuali di reclutamento dei docenti, compreso il concorso per gli insegnanti di religione. Pertanto, anche i docenti di religione di ruolo in possesso di titolo di studio e idoneità avranno la possibilità di partecipare alle prove concorsuali per un diverso settore, (infanzia/primaria oppure secondaria di 1 e 2 grado).

     

    Professione i.r. – 6 dicembre 2017, h. 20.00

     

     

     

     

     

  • Procedura assunzionale dei docenti di religione: nuovo incontro al Miur

     Procedura assunzionale dei docenti di religione: nuovo incontro al Miur

     
    Si è svolto nel pomeriggio di oggi (martedì 14 novembre 2017), presso gli uffici del MIUR, un incontro ufficiale tra una delegazione del Miur, dal Dott. Rocco Pinneri, dalla Dott.ssa Maria Maddalena Novelli, dal Dott. Tonino Proietti, dal Dott. Luciano Chiappetta,  e dal Dott. Antimo Ponticello, in rappresentanza della ministra, Sen. Valeria Fedeli, e le organizzazioni sindacali Fgu/Snadir, Cisl scuola e Snals. Per la Fgu/Snadir hanno partecipato il Prof. Orazio Ruscica e il Prof. Domenico Zambito.
    L’Amministrazione ha riferito che sta predisponendo la richiesta di autorizzazione al Mef per bandire il concorso per l’immissione in ruolo dei docenti di religione per circa 5.000 posti, comprensivi dei pensionamenti previsti per i prossimi anni.
    Per il confronto sui contenuti del bando di concorso ci siamo aggiornati per un prossimo incontro entro la fine di novembre.
    Tutte le Organizzazioni sindacali presenti hanno rappresentato la necessità di attribuire al servizio di insegnamento svolto come incaricato annuale un consistente peso nella tabella di valutazione del concorso.
    Nel prossimo incontro ci verrà fornito il monitoraggio completo dei vincitori del concorso del 2004 che non sono stati ancora assunti in ruolo.
    Continua, dunque, il nostro impegno affinché sia data al più presto agli incaricati di religione la possibilità di una stabilizzazione definitiva.
     

    Fgu/Snadir – Professione i.r. – 14 novembre 2017, h.19,40