Categoria: Concorsi e Procedure Straordinarie IdR
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Cosa ci aspettiamo dal nuovo governo? Superamento del precariato e pieno riconoscimento della professionalità
Le criticità storiche del mondo della Scuola, acuite dall’entrata in vigore dell’uragano “Buona Scuola” che ne ha causato il tracollo finale, sono note a tutti. Soprattutto da quando la Corte di Giustizia Europea – con la sentenza del 26 novembre 2014 – si è pronunciata per la prima volta sulla vicenda del precariato nella scuola statale italiana e più in generale su quello nella Pubblica Amministrazione, invitando lo Stato italiano ad individuare misure energiche volte a tutelare le lavoratrici ed i lavoratori precari della P.A.La nota sentenza Mascolo, per intenderci, che ha condannato il nostro paese per l’abuso, anche nel comparto scuola, della reiterazione oltre il periodo di 36 mesi dei contratti a tempo determinato, ha determinato la necessità di trovare una soluzione urgente e adeguata con un piano che prevedesse alcune forme straordinarie d’assunzione.Da tale piano di stabilizzazione, come sappiamo, sono rimasti esclusi gli insegnanti di religione cattolica, senza alcuna giustificazione da parte dello Stato. Una situazione preoccupante, se pensiamo che su circa 25.000 docenti, oltre 15.000 sono assunti all’inizio di ogni anno scolastico con contratti a tempo determinato.Preoccupante soprattutto perché, dopo il primo e unico concorso bandito nel 2004, tutti i precedenti governi hanno disatteso per ben quattro volte l’impegno di bandire ogni 3 anni concorsi per titoli ed esami.Come noto, il precedente governo aveva predisposto un bando di concorso per i docenti di religione precari. Tale bozza di bando, pero`, non prevedeva alcun particolare beneficio per coloro che pur avendo superato il concorso del 2004 non sono stati assunti in ruolo e per coloro che vantano molti anni di servizio (anche piu` di 10 anni).In quell’occasione, la Fgu/Snadir, la Cisl scuola e lo Snals, pur non condividendo l’impianto concorsuale predisposto dal Miur e condiviso dallo Snirc, hanno deciso di non lasciare il tavolo delle trattative con il proposito di migliorare il testo e si sono impegnate per semplificare il predetto bando di concorso e renderlo perlomeno più accessibile. Si pensi ad esempio che il Miur aveva proposto la prova di inglese e lingua straniera di livello B2, trasformatosi poi in A1 grazie al tenace lavoro di Fgu/Snadir e Cisl scuola.Nonostante queste modifiche, tale bando rimaneva comunque spoglio di tanti importanti pezzi e non soddisfaceva ancora la Fgu/Snadir e la Cisl scuola, tant’è che si è preferito frenare l’iter al Miur per poter discutere di una nuova e diversa possibile procedura assunzionale con il nuovo Governo che si sarebbe formato a seguito del voto del 4 marzo 2018.Per tale ragione, una volta insediato il nuovo governo, i tre sindacati Confederali assieme alla Fgu/Snadir hanno chiesto un incontro urgente al Miur, al fine di individuare soluzioni che rispettino le legittime aspettative dei precari di religione e che tengano conto delle procedure semplificate di assunzione che sono state attivate a seguito della legge 107/2015 e del Dl 59/2017 per gli altri docenti di scuola secondaria.Questo piano straordinario dovrebbe attuarsi attraverso modalità proprie di un concorso pubblico: preferibilmente per soli titoli, culturali e di servizio, sul modello della provincia autonoma di Trento, o in alternativa, anche per esami, ma con sola prova orale non selettiva sul modello previsto per la scuola secondaria. Su entrambe le soluzioni proposte auspichiamo la convergenza fattiva dello Snirc.Ed è secondo questa prospettiva, che ci stiamo muovendo con tutti i mezzi a nostra disposizione (vedi il Convegno del 5 luglio scorso a cui hanno partecipato il Presidente della VII commissione Pittoni e altri Parlamentari della maggioranza ; l’incontro tra Fgu/Snadir, Cisl scuola Flc cgil e Uil scuola del 19 luglio scorso) affinché tutti gli insegnanti incaricati di religione vedano riconosciuta la loro professionalità nelle scuole e si liberino di questo enorme fardello sociale che è il precariato.La nuova unità sindacale tra Fgu/Snadir, Cisl scuola, Flc cgil e Uil scuola ci assicura una migliore situazione politico-sindacale rispetto a quella del 2003. Oggi, il confronto tra le predette sigle ci aiuta a definire i percorsi legislativi più opportuni per risolvere il problema del precariato di religione.Intanto un ulteriore passo si è compiuto per una profonda revisione della legge 107 del 2015: le Commissioni Finanze e Lavoro della Camera, votando un emendamento del Movimento 5 Stelle, a firma dell’On. Lucia Azzolina ed altri, al “decreto Dignità”, hanno dato il “via libera” alla cancellazione del comma 131 della legge, che, a partire dal 1° settembre 2019, avrebbe impedito il rinnovo delle supplenze e incarichi annuali sulle cattedre libere e vacanti, una volta raggiunti i 36 mesi di servizio. Ora occorre attendere l’approvazione dell’Aula parlamentare.Certamente, l’impegno sindacale da solo non basta. Occorre prima di tutto un impegno sul piano ordinamentale che faciliti la soluzione di alcune problematiche, come il carico eccessivo per gli Idr derivante dalla loro presenza nella commissione dell’esame di terza media. A questo problema, una possibile soluzione potrebbe essere l’introduzione di due ore di religione nelle classi terze. Un altro intervento necessario sarebbe da realizzarsi con l’eliminazione del comma 4 dell’art.309 D.Lvo 297/1994, così da rendere la valutazione di religione uguale a quella delle altre discipline. Infine, la predisposizione di una classe di concorso.Gli interventi sindacali e ordinamentali sopra descritti darebbero finalmente una risposta concreta a tutti i docenti di religione precari, dando loro la possibilità di veder finalmente riconosciuta la propria professionalità in termini di conoscenze, abilità e competenze, e il valore di un percorso di apprendimento capace di offrire agli studenti gli strumenti culturali sufficienti per comprendere la realtà che li circonda, soprattutto in questo momento in cui la dimensione multietnica e multiculturale della società futura impongono una riflessione alla quale il mondo scolastico non può sottrarsi.
Orazio RuscicaSnadir – Professione i.r. – 30 luglio 2018, h.12,31
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IdR: soluzioni per il precariato storico
Nella mattinata odierna, i responsabili nazionali Irc di Fgu/Snadir, Flc Cgil, Cisl scuola e Uil scuola si sono incontrati per discutere e approfondire la condizione lavorativa dei docenti precari di religione.
L’incontro ha dato la possibilità ai presenti di ragionare su alcune soluzioni che intendono soddisfare le diverse legittime esigenze degli incaricati annuali di religione.Una successiva riunione sarà organizzata a breve per definire i percorsi legislativi più opportuni.Si continua, con tutti i mezzi a disposizione delle OO.SS., ad assicurare l’impegno affinché tutti gli insegnanti incaricati di religione, che in maniera meritoria hanno profuso la loro professionalità nelle scuole, nonostante gli sia stato negata la possibilità di un regolare concorso dopo il 2004, possano veder soddisfatta la loro esigenza di stabilità lavorativa.Fgu/Snadir – Professione i.r. – 19 luglio 2018, h.18,34 -
Quindici anni fa, lo Snadir ha cambiato la nostra storia
Quindici anni fa, oggi, alle 14 circa, veniva approvato dal Parlamento il ddl sullo stato giuridico degli insegnanti di religione. L’ultima tappa di un tragitto tutt’altro che lineare che lo Snadir ha percorso per intero e dall’inizio con un lavoro costante, tenace e instancabile indirizzato al riconoscimento oggettivo della disciplina e della categoria professionale da parte dello Stato e della comunità scolastica.Allo Snadir va di certo riconosciuto il merito di aver posto per primo all’attenzione del Governo, dei Parlamentari e delle organizzazioni sindacali la questione dello stato giuridico dei docenti di religione e di aver condotto la lotta per il raggiungimento di questo obiettivo fino alla sua approvazione.Gli insegnanti di religione hanno avuto dalla loro parte un sindacato che è sempre stato in prima linea nel prodigarsi perché il risultato definitivo risultasse quanto più favorevole possibile alla categoria, così come è successo nel luglio del 2003, quando il Parlamento ha approvato la legge 186/2003 che stabiliva il ruolo per gli insegnanti di religione.Ci siamo sempre mossi con la prospettiva di riscattare gli Idr da una condizione di indigeribile precarietà, assicurando il nostro impegno per tutta la categoria professionale e per tutti i docenti impegnati per una scuola che garantisse un progetto educativo illuminato e fondato su valori interculturali, interreligiosi ed ecumenici europei e mondiali.Ed è questo che vogliamo continuare a fare oggi: assicurare il nostro impegno e la nostra dedizione a favore di tutti i docenti di religione, offrendo suggerimenti per un bando di concorso che riconosca la grande forza educativa dell’Irc e accolga le legittime richieste dei docenti precari, garantendo loro una nuova prospettiva di stabilizzazione.Professione i.r. 4/2003 – E’ legge dello Stato: idr in ruolo
Snadir – Professione i.r. – 15 luglio 2018, h. 0,01
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5 luglio, Convegno Snadir a Roma sul precariato di religione
Si è tenuto a Roma presso l’hotel Nazionale il convegno di aggiornamento indetto dello Snadir dal titolo “Procedura di assunzione docenti precari di religione”.Relatori del convegno, moderato dal Dott. Alessandro Giuliani, direttore responsabile di La tecnica della scuola, sono stati la Prof.ssa Laura Biancato, dirigente scolastica e coordinatrice della formazione degli animatori digitali del Veneto, che ha parlato dell’insegnamento della religione a scuola, tra tradizione, storia, cultura e innovazione digitale, il Prof. Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams, che ha analizzato la situazione dei precari di religione e il Prof. Orazio Ruscica, segretario nazionale dello Snadir e presidente dell’ADR, che si è soffermato sulle questioni giuridiche più rilevanti in vista del nuovo concorso per gli insegnanti di religione.Durante l’incontro sono intervenuti i parlamentari: Sen. Mario Pittoni (Lega), Sen. Francesco Mollame (M5S), Sen. Erik Umberto Pretto (Lega), On. Flora Frate (M5S), On. Maria Marzana (M5S), On. Germano Racchella (Lega).Il convegno, che rientra nel progetto formativo dello Snadir e dell’Adr, ha dato la possibilità ai presenti di dibattere sulle nuove prospettive che si aprono in materia di insegnamento della religione, soprattutto in attesa della nuova procedura assunzionale e in seguito al decreto dignità appena approvato dal Consiglio dei Ministri.Orazio Ruscica, segretario nazionale dello Snadir, ha dichiarato che tale decreto e` sicuramente un buon punto di partenza, poiché ci fa ben sperare che il nuovo Governo possa dare finalmente una risposta positiva alle legittime aspettative dei precari di religione: un concorso per soli titoli oppure un concorso riservato con prova solo orale non selettiva.L’idea sarebbe quella di seguire il modello introdotto della provincia autonoma di Trento, dove si è operato in sinergia con l’Arcidiocesi, oltre che con i sindacati Confederali, per bandire un concorso per soli titoli, oltre che servizio svolto di almeno 36 mesi.Durante il convegno si è parlato anche di valutazione della materia, che deve diventare analoga alle altre discipline e di una modifica urgente del decreto legislativo 62/17 che risolva il problema del carico di lavoro eccessivo dei docenti di religione in occasione degli esami di terza media.A tal proposito, l’on. Flora Frate (M5S) ha espresso la sua meraviglia nel sapere che “ci sono migliaia di insegnanti di Religione che dal 2004 ad oggi sono risultati di vincitori di concorso ma ancora non sono stati assunti. Come del fatto che la disciplina non sia ancora stata configurata alla pari delle altre con una classe di concorso”.Sul precariato scolastico, invece, Di Meglio ha ricordato anche che “Per i docenti di Religione, si potrebbe sicuramente introdurre una procedura semplificata. Nei prossimi cinque anni avremo 150mila pensionamenti del personale della scuola, i posti ci sono: è ovvio che bisogna realizzare delle procedure di selezione, ma vanno semplificate”.Anche l’On. Maria Marzana, del M5S ha ricordato che se “se oggi ci troviamo con un precariato con queste proporzioni, il motivo va ricondotto nella scarsa periodicità con cui si sono svolti i concorsi. L’insegnamento della religione è una disciplina importante che merita la stessa valenza culturale delle altre: è giusto dare delle risposte congrue ai sacrifici di chi si spende per la formazione dei nostri alunni”.Il sen. Mario Pittoni (Lega), presidente VII commissione al Senato, ha infine manifestato il suo accordo nei confronti del concorso riservato. “Chi vive da anni nella assoluta precarietà – ha ricordato– è giusto che venga stabilizzato. Peraltro, l’immissione in ruolo degli incaricati annuali di religione non comporterebbe alcun onere aggiuntivo per lo Stato perché per gli idr la ricostruzione di carriera è già contemplata nel periodo di precariato. La soluzione al problema del precariato – ha concluso il Presidente – rientra in un impegno di tutta la classe politica attualmente della maggioranza, cui si intende dare applicazione pratica”.Al convegno era stato invitato anche il ministro dell’istruzione Marco Bussetti, che ci ha inviato una lettera dove ha messo in risalto il ruolo degli Idr nel sistema di istruzione e formazione italiana e si è impegna ad accogliere gli spunti, i suggerimenti e le criticità che emergeranno durante il convengo a cui non ha potuto prendere parte per impegnato in incarichi istituzionali. Inoltre ha sottolineato quanto il lavoro dei docenti di religione sia prezioso nel concorrere al pieno sviluppo dei nostri ragazzi.Snadir – Professione i.r. – 5 luglio 2018, h.20,00 -
Trento: due concorsi per soli titoli per l’assunzione a tempo indeterminato di insegnanti di religione
La Provincia autonoma di Trento ha indetto due concorsi pubblici per l’assunzione a tempo indeterminato degli insegnanti di Religione Cattolica. Il primo riguarda l’assunzione in ruolo di due docenti a tempo indeterminato nelle istituzioni formative professionali, mentre l’altro riguarda l’assunzione a tempo indeterminato nella scuola primaria, secondaria di I grado e secondaria di II grado.Alla procedura concorsuale per soli titoli sono ammessi a partecipare coloro che, in possesso dell’Idoneità dell’Ordinario diocesano di Trento, dispongono dei i titoli di qualificazione professionale per l’insegnamento della religione cattolica nella formazione professionale, regolati secondo quanto definito nella deliberazione della Giunta provinciale 10 febbraio 2017, n. 186 e coloro i quali, negli ultimi otto anni, hanno prestato almeno tre anni di servizio di insegnamento della religione cattolica nelle istituzioni scolastiche e formative provinciali, nelle istituzioni scolastiche paritarie del sistema formativo provinciale o nelle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione.I requisiti generali per partecipare ai concorsi sono: essere cittadini di uno degli Stati membri dell’Unione Europea o di altre categorie previste dal bando, godimento dei diritti politici anche negli Stati di appartenenza o provenienza, idoneità fisica all’impiego, età non inferiore a 18 anni.La domanda di partecipazione al concorso, a pena di esclusione, deve essere presentata al Servizio per il reclutamento e gestione del personale della scuola, Via Gilli 3, 38121 Trento entro il termine perentorio di 30 giorni a decorrere dalla data di pubblicazione delle deliberazioni sul Bollettino ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol.I due concorsi per soli titoli sono frutto dell’incessante attività svolta, in sinergia con l’arcidiocesi di Trento, dalla Fgu/Snadir, assieme alla Cisl scuola , Flc cgil e Uil.Per maggiori informazioni consultare i due bandi e delibere- concorso straordinario per titoli per l’assunzione a tempo indeterminato di due docenti di religione cattolica nelle istituzioni formative provinciali (Delibera n. 996 del 15/06/2018)
- concorso straordinario per titoli per l’assunzione a tempo indeterminato di personale dell’insegnamento della religione cattolica nella scuola primaria, secondaria di I grado e secondaria di II grado (Delibera n. 999 del 15/06/2018)
Snadir – Professione i.r. – 19 giugno 2018, h.20,39
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Richiesto incontro al Miur: rinnoviamo il nostro impegno a favore di tutti gli insegnanti di religione
La Fgu/Snadir – insieme a Flc Cgil, Cisl scuola e Uil Scuola – ha chiesto un incontro urgente al Miur, per richiamare nuovamente l’attenzione sulla procedura di assunzione dei docenti precari di religione nel settore infanzia/primaria e secondaria di I e II grado.
Le organizzazioni sindacali chiederanno che tale procedura sia definita secondo le medesime modalità con le quali si sta affrontando il problema dei docenti precari di scuola secondaria, applicando le procedure semplificate che sono state attivate a seguito della legge 107/2015 e del Dl 59/2017 per gli altri docenti di scuola secondaria oppure un concorso per soli titoli.
Rinnoviamo ancora una volta il nostro impegno a favore di tutti gli insegnanti di religione promuovendo, battaglia dopo battaglia, la ricerca di nuovi metodi per dare risposte concrete alle numerose istanze emerse in questi anni e provenienti dall’intera categoria di docenti con i nostri valori e con la coerenza che ha sempre caratterizzato le nostre scelte e le nostre proposte.Fgu/Snadir – Professione i.r. – 13 giugno 2018, h.12,45 -
Lo Snadir chiede un nuovo incontro al Miur
Lo Snadir chiede un nuovo incontro al Miur
La Federazione Gilda-Unams/Snadir ha chiesto un incontro urgente al Gabinetto della ministra Fedeli al fine di evidenziare nuovamente la necessità di dare una risposta ai docenti precari di religione per quanto riguarda la procedura di assunzione nel settore infanzia/primaria e secondaria di I e II grado.La FGU/Snadir chiederà, per i precari di religione abilitati ai sensi del precedente concorso, e per quelli che in forza della normativa speciale di settore sono da considerarsi abilitati, la predisposizione di una procedura di assunzione – sostenuta da una disposizione normativa – che, rispecchiando l’iter della graduatoria degli abilitati per le altre discipline, preveda la sola prova di esame orale secondo i contenuti previsti dall’art. 3, comma 5 della legge 186/2003. Solo in questo modo, difatti, si potrà evitare l’ingiusta contraddizione di lasciare solo i docenti di religione privi di una prospettiva di superamento definitivo della condizione lavorativa precaria.Lo Snadir rinnova ancora una volta il suo impegno a favore di tutti gli insegnanti di religione promuovendo, battaglia dopo battaglia, la ricerca di nuovi sistemi e metodi per dare risposte concrete alle numerose istanze emerse in questi anni e provenienti dall’intera categoria di docenti.Fgu/Snadir – Professione i.r. – 15 marzo 2018, h.19,12
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La posizione dello Snadir per l’assunzione degli insegnanti di religione
La posizione dello Snadir per l’assunzione degli insegnanti di religione (*)
La legge 107/2015, come più volte sostenuto dallo Snadir, non solo ha escluso dal piano di assunzione straordinaria i docenti di religione precari, ma ha anche fatto arretrare di circa vent’anni la condizione professionale degli incaricati annuali di religione; basti pensare all’esclusione di tale categoria di docenti dal bonus dei 500 euro per la formazione, dal bonus per il merito e dalla funzione di animatore digitale.Lo Stato è intervenuto ripetutamente in questi anni con norme specifiche e straordinarie per affrontare il tema del precariato della scuola (graduatoria ad esaurimento, i PAS, i TIF, il piano straordinario delle assunzioni, il concorso con sola prova orale e altro), ma senza includere gli insegnanti di religione, rimasti per ben quattordici anni senza un concorso.Nel luglio del 2016, il Miur ha riaperto la questione costituendo un’apposita commissione di lavoro per la stesura definitiva del bando di concorso, ma solo nell’agosto del 2017 si è arrivati all’apertura di un tavolo di confronto con i sindacati. Le posizioni si sono immediatamente definite: i sindacati da una parte per chiedere una procedura concorsuale semplificata che tenesse conto del precariato che si era determinato negli anni e il Ministero dall’altra, irremovibile dalla prospettiva di un concorso ordinario per esami e titoli, così come stabilito dalla legge n. 186/2003.Lo Snadir ha sempre ritenuto che il confronto Ministero/sindacati avrebbe dovuto dare una risposta, o almeno una prospettiva di soluzione, al problema del precariato degli idr ed ha proposto, a suo tempo, la proroga della graduatoria del concorso del 2004 o una procedura assunzionale semplificata che tenesse conto delle legittime aspettative dei precari di religione.È bene precisare che il bando di concorso è un atto autonomo dell’amministrazione statale e non ha bisogno di una firma dei sindacati. Il Miur ha il solo obbligo di informare le organizzazioni sindacali rappresentative (tra cui la Fgu/Snadir) circa lo stato di attuazione del bando. Pertanto il confronto tra Miur e sindacati sulla predisposizione del bando di concorso degli insegnanti di religione non è un tavolo contrattuale, ma un semplice tavolo di confronto di cui il Miur può scegliere di avvalersi in fase decisionale.Precisato quanto sopra, su indicazioni degli organi statutari dello Snadir, la delegazione trattante è rimasta al tavolo di confronto al fine di ottenere le condizioni meno gravose possibili e poter prospettare disposizioni specifiche che fossero vantaggiose per i docenti di religione, come ad esempio la valutazione del servizio prestato, l’attribuzione di un punteggio per il superamento del precedente concorso del 2004 e la valorizzazione dei titoli di accesso e eventuali aggiuntivi.A questo proposito, è bene chiarire che il bando di concorso che il Miur è pronto a varare non è certamente il bando voluto dallo Snadir, ma è un testo frutto di mediazione che può ancora essere rimesso in discussione con il nuovo Governo che si andrà a formare. Nel frattempo, lo Snadir si adopererà per offrire agli insegnanti di religione precari gli strumenti utili per conseguire i risultati professionali a cui tutti, legittimamente, aspirano.(*) Estratto dall’editoriale del prof. Orazio Ruscica pubblicato su Professione i.r. 02/2018 e trasmesso in tipografia il 25 febbraio 2018
Snadir – Professione i.r. – 7 marzo 2018