Categoria: Concorsi e Procedure Straordinarie IdR

  • Iniziative giudiziarie collettive per i docenti di religione precari – 2019. Riaperto il Form per le adesioni ai nuovi ricorsi per la riqualificazione dei contratti di lavoro

    Facendo seguito alle richieste di riapertura della raccolta di adesione ai ricorsi per la riqualificazione dei contratti, riteniamo utile attivare nuove procedure giudiziarie finalizzate alla stabilizzazione del posto di lavoro e/o conseguente risarcimento dei danni provenienti dall’illegittima reiterazione dei contratti a termine.
     
    Pertanto, chiunque fosse interessato a partecipare ai ricorsi per la riqualificazione dei contratti di lavoro è invitato a compilare il Form al seguente link: https://archivio.snadir.it/form_forms.aspx?tmp=1066 entro e NON oltre il 30 settembre 2019.
     
    Coloro che hanno già aderito nei mesi precedenti NON devono compilare il Form, ma potranno inviare una email a ricorsi@snadir.it oppure chiamare il numero 329 0399658 nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10,30 alle 13,00 e dalle ore 15,30 alle 19,00 per avere conferma del loro inserimento.
     
    Riportiamo il comunicato del 7 aprile scorso per ulteriori precisazioni . All’interno dello stesso comunicato (sottoriportato) troverete ulteriori precisazioni e chiarimenti.
     
     
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    La Fgu/Snadir, fra le diverse iniziative volte a tutelare gli interessi degli iscritti, ha attivato numerose procedure giudiziarie finalizzate alla richiesta della stabilizzazione del posto di lavoro e/o conseguente risarcimento dei danni provenienti dall’illegittima reiterazione dei contratti a termine.
    Ad oggi, nella quasi totalità delle sedi giudiziarie di primo grado (Tribunale) e di Corte di Appello sono stati riconosciuti risarcimenti da 3 e fino a 12 mensilità con quantificazione dei danni che da qualche migliaio di euro arrivano fino a oltre ventimila euro.
    A ciò si aggiunga che, per ciò che concerne la questione più grave –  ovvero quella relativa all’assoluta mancanza di tutele di questa categoria di insegnanti che ad oggi non sono né stati stabilizzati dalla L. 107/2015, né tantomeno hanno avuto la possibilità di poter accedere ad  un pubblico concorso straordinario (vedi docenti abilitati scuola secondaria e insegnanti scuola primaria e infanzia diplomati magistrale)  –  su iniziativa di questo sindacato è stata sollevata presso il Giudice di Napoli, per la prima volta, una pregiudiziale comunitaria che verrà discussa in Corte di Giustizia europea  (CGUE) proprio sulla grave omessa previsione di tutele per la stabilizzazione del posto di lavoro.
     
    Pertanto, in attesa che il Governo predisponga una procedura semplificata per l’assunzione in ruolo di tutti i docenti precari che insegnano religione, lo Snadir predisporrà – per tutti coloro che fossero interessati – iniziative giudiziarie collettive (a particolari condizioni economiche), che non solo chiederanno il risarcimento del danno, ma che insisteranno sulla questione della stabilizzazione del posto di lavoro per il quale è stata sollevata la citata pregiudiziale comunitaria.
     
    Qualora tu voglia oggi intraprendere il ricorso al Tribunale territorialmente competente, ti ricordiamo che devi vantare non meno di 36 mesi (tre anni scolastici) di incarico su posto libero e vacante; in questo caso, potrai registrare i tuoi dati – entro e non oltre il (31 maggio 2019) 30 settembre 2019 – al seguente link https://archivio.snadir.it/form_forms.aspx?tmp=1066
     
    Riteniamo che il predetto ricorso possa essere presentato anche da coloro che abbiano maturato 36 mesi  (tre anni scolastici) di incarico su posto libero e vacante, dalla data di deposito di un precedente ricorso sulla medesima materia.
     
    La compilazione del Form è una semplice manifestazione di interesse. L’adesione al ricorso si concretizzerà solo nel momento in cui, qualora ricorrano i requisiti, sarà firmato il mandato all’avvocato successivamente indicato.
     
    Successivamente ti contatteremo, tramite e-mail, per poter presentare la documentazione al legale che si occuperà del ricorso.
    Per ulteriori informazioni scrivere a ricorsi@snadir.it o contattare il 329 0399658 nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10,30 alle 13,00 e dalla ore 15,30 alle ore 19,00.
     

     

    Snadir – Professione i.r. – 20 settembre 2019, h.17,45

  • Roma: 50 nuove assunzioni anche grazie allo Snadir

    “Abbiamo assunto altri 50 insegnanti a Roma. Un nuovo passo nel percorso che ha assicurato la stabilizzazione di migliaia di persone nei nostri asili e nelle nostre scuole”. Lo ha annunciato la sindaca di Roma, Virginia Raggi, sui suoi social.

     
    Si tratta delle insegnanti di religione, vincitrici del concorso bandito nel settembre 2017 e riservato al personale con 36 mesi di servizio alle dipendenze dell’Ente, che hanno sottoscritto il contratto a tempo indeterminato presso Roma Capitale. Lavoreranno a tempo pieno (categoria C1) nelle scuole d’infanzia capitoline.
     
    Il Giudice amministrativo aveva poi ritenuto insussistenti i presupposti per la concessione della misura cautelare richiesta dall’UAAR e respinto la relativa istanza.
     
    Siamo felici che il nostro contributo abbia permesso al Comune di Roma di procedere speditamente nello svolgimento della procedura concorsuale, così da permettere ai nostri colleghi di ottenere la tanto legittimamente agognata stabilizzazione già a partire da questo anno scolastico.




    Snadir – Professione i.r. – 14 settembre 2019 – h.13,15
  • Nuovo governo: cosa cambia per gli insegnanti di religione? (Editoriale Professione i.r. 9/2019)

    Il 5 settembre 2019, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i suoi ministri hanno giurato al Quirinale nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sancendo così l’insediamento ufficiale del nuovo governo e la decadenza, definitiva, di quello precedente. 

     
    Il nuovo Governo, formatosi legittimamente in forza della Costituzione e dei poteri assegnati dalla stessa al Capo dello Stato e che ha ottenuto la fiducia di Camera e Senato il 9 e 10 settembre, ha anche presentato 29 punti condivisi tra M5S e PD.
     
    Al punto 22 è riportato che “è necessario intervenire contro le classi troppo affollate e valorizzare, anche economicamente, il ruolo dei docenti”. Ovviamente rimane il programma del M5S, presentato in occasione delle elezioni del 4 marzo 2018,  che prevede un piano di assunzioni in base al fabbisogno delle scuole e l’abolizione del precariato scolastico.
     
    Il precedente Governo, formato da M5S-Lega, aveva avviato due percorsi per risolvere il precariato dei docenti di religione: uno al Senato targato Lega e l’altro alla Camera a firma dell’On. Frate (M5S).
     
    Come certamente ricorderanno i nostri lettori e tutti coloro che seguono la nostra attività sindacale, l’emendamento al DDL 989 “conversione del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione” presentato dal sen. Pittoni è miseramente naufragato a gennaio di questo anno con il ritiro del predetto emendamento da parte dello stesso Pittoni (Lega).
     
    A febbraio 2019, invece, il progetto di legge n. 1606 a firma degli Onorevoli Frate e Angiola (entrambi M5S) “Delega al Governo per la definizione di procedure volte alla stabilizzazione dei docenti precari di religione cattolica”  ha avuto il suo avvio ed è stato assegnato alla 11ª Commissione permanente (Lavoro pubblico e privato) in sede referente il 3 giugno 2019
     
    Nel frattempo la Fgu/Snadir, assieme a Flc cgil, Cisl scuola e Uil scuola, hanno intensificato gli impegni  per ottenere un testo di legge che rispondesse alle aspettative dei precari che insegnano religione. In tal senso ci siamo mossi unitariamente per tessere i rapporti con i politici, con l’ex Ministro Bussetti e con lo Snirc – Servizio nazionale per l’irc della Cei. Dall’incontro con il responsabile di questo ultimo ufficio, don Daniele Saottini, tenutosi il 4 giugno 2019, sono emerse nuove valutazioni e intenti condivisi  al fine di sollecitare il MIUR e il Governo ad assumere le iniziative necessarie sul piano legislativo per dare positiva risposta alle attese dei precari docenti di religione cattolica e in particolare di quelli con almeno 36 mesi di servizio.
     
    Il 28 giugno 2019 la Fgu/Snadir, assieme a Flc cgil, Cisl scuola e Uil scuola, hanno chiesto un incontro al Capo di Gabinetto del Ministro Bussetti, Dott. Chinè, per “dare un riscontro urgente alla situazione dei docenti precari di religione e di concretizzare i conseguenti interventi con le medesime modalità utilizzate  per affrontare il problema dei docenti precari di scuola secondaria,  dei  diplomati magistrali e – in  quest’ultimo periodo – dei docenti  precari  con tre annualità di servizio”.
     
    Il mese di agosto 2019 ha visto la chiusura dell’esperienza di Governo tra M5S e Lega con la conseguente impossibilità di dare una risposta ai precari di terza fascia e a quelli di religione.
     
    Cosa accadrà adesso? La formazione di un nuovo Governo, che si è formato nell’ambito parlamentare di questa legislatura, ci permette di avere come punto di partenza per la risoluzione del precariato degli insegnanti di religione l’unico progetto
    che realmente è stato depositato in Parlamento, cioè il progetto di legge n.1606 a firma Frate-Angiola.
     
    È chiaro quindi che qualsiasi risoluzione del precariato dei docenti di religione deve ripartire dai contenuti presenti nel predetto Progetto di legge (n.1606).
     
    Il nuovo Ministro, On. Fioramonti, ha dichiarato: «La scuola, la formazione e la ricerca devono essere al centro perché la conoscenza è il nuovo petrolio. Ma per poter rilanciare il settore bisogna chiudere la piaga del precariato della scuola, delle università e degli enti di ricerca».
     
    Perché di piaga si tratta. Quello del precariato – degli insegnanti di religione, come di tutti gli altri docenti –  è un fardello inesorabile: aleggia sulle nostre teste e ci piomba addosso. Si riversa contro ogni nostra idea di futuro, arriva a negare ogni possibilità, sotterra i sogni, le ambizioni, lo spirito creativo dell’essere umano, la sua dignità.
     
    Anni di manovre inefficienti e antieconomiche hanno creato un esercito di professionisti terrorizzati. Hanno privato la scuola della sua veste di comunità vitale, hanno tolto valore e prestigio alla figura del docente e hanno svilito la forza di chi ogni giorno si mette al servizio del futuro.
     
    È quindi un dovere – un atto di civiltà, di umanità – ripartire da qui. La tutela della professione docente è una responsabilità pubblica che deve esplicarsi nell’etica del rispetto. Dobbiamo muoverci tutti per restituire al docente l’autorevolezza e la dignità della propria biografia professionale.
     
    Auspichiamo, quindi, che il nuovo Ministro dell’istruzione, invertendo l’orientamento del precedente ministro, dia una risposta definitiva e concreta ai precari della scuola e tra questi lavoratori, a quelli che insegnano religione. A tutti coloro che quotidianamente – con impegno e grande perseveranza – si fanno portatori di un’urgenza collettiva, quella di togliere definitivamente tutti i docenti da una catena di montaggio infruttuosa da cui usciamo tutti sconfitti. 
     
    Orazio Ruscica
    Segretario Nazionale Snadir
     
     
    Snadir – Professione i.r. – Editoriale Profesisone i.r. 9/2019 – 11 settembre 2019, h.12,30
  • Precari di religione: richiesto nuovo incontro al Miur

     
    Le organizzazioni sindacali chiederanno che tale procedura sia definita secondo le medesime modalità con le quali si sta affrontando il problema dei docenti precari di scuola secondaria, dei diplomati magistrali e – in quest’ultimo periodo – dei docenti precari con tre annualità di servizio. Durante l’incontro verrà altresì fatta richiesta che i docenti di religione precari rientrino nel piano di stabilità del rapporto di lavoro previsto nell’Intesa del 24 aprile u.s. tra Presidente del Consiglio e OO.SS. e che tutto ciò richieda delle modalità attuative da stabilirsi tra Miur e le scriventi OO.SS.
     
    Rinnoviamo ancora una volta il nostro impegno a favore di tutti gli insegnanti di religione promuovendo, battaglia dopo battaglia, la ricerca di nuovi metodi per dare risposte concrete alle numerose istanze emerse in questi anni e provenienti dall’intera categoria di docenti con i nostri valori e con la coerenza che ha sempre caratterizzato le nostre scelte e le nostre proposte. 
     

     

    Fgu/Snadir – Professione i.r – 28 giugno 2019 – h.18,28

     

  • PdL Frate-Angiola (M5S): avviato l’iter

    Il progetto di legge n.1606 “Delega al Governo per la definizione di procedure volte alla stabilizzazione dei docenti precari di religione cattolica” a firma Frate-Angiola è stato assegnato alla 11ª Commissione permanente (Lavoro pubblico e privato) in sede referente il 3 giugno 2019 e annunciato nella seduta n. 183 del 3 giugno 2019
     
    È stato così formalmente avviato l’iter, che avrà bisogno dei pareri delle commissioni 1ª (Aff. costituzionali), 5ª (Bilancio), 7ª (Cultura) e che impegnerà il Governo a predisporre un piano straordinario di assunzione esclusivamente per titoli e per servizio, sul modello di quelli già predisposti per i precari di altre discipline, abilitati di scuola secondaria e diplomati magistrale.
     
    Il contenuto del Progetto di legge in sintesi
    • Indizione di un concorso riservato con la sola prova orale non selettiva per i docenti di religione cattolica con 36 mesi di servizio;
    • l’organico dei posti è aumentato in un triennio fino al 90% del totale dei posti complessivamente costituiti;
    • lo scorrimento della graduatoria sarà effettuato sul 100% dei posti (organico rideterminato al 90%) nel triennio 2019/2021; negli anni scolastici successivi, alla graduatoria ad esaurimento sarà attribuita una percentuale del 50%;
    • i successivi concorsi ordinari saranno banditi con cadenza biennale a partire dal 2021/2022;
    • istituzione della classe di concorso per l’insegnamento della religione cattolica;
    • titolarità sia attribuita sull’istituzione scolastica.
    Il nostro sindacato informerà tempestivamente i docenti circa i tempi e gli esiti del proseguimento dell’iter normativo.
     




    Snadir – Professione i.r. – 10 giugno 2019, h.17,05

  • PdL Frate-Angiola (M5S): si concretizzano tempi e contenuti di una specifica proposta di legge

    L’On. Flora Frate (M5S) ci ha fatto pervenire la bozza del Progetto di legge n.1606 (a firma dell’On. Frate e dell’On. Angiola), presentato il 18 febbraio 2019 alla Camera dei Deputati, riguardante la “delega” al Governo per la definizione di procedure volte alla stabilizzazione dei docenti precari di religione cattolica.


    Nell’attesa che il testo venga ufficialmente pubblicato nel sito della Camera dei Deputati, presentiamo in sintesi il contenuto del Progetto di legge. La proposta di legge a firma Frate-Angiola presentata in Parlamento e inviata allo Snadir dall’On. Frate è online sul sito della camera.


    Il progetto di legge propone l’indizione di un concorso riservato con la sola prova orale non selettiva per i docenti di religione cattolica con 36 mesi di servizio. La graduatoria del predetto concorso, che diventerà ad esaurimento, attribuirà un punteggio fino a un massimo di 100 punti, così suddivisi: 50 punti per il servizio prestato nell’insegnamento della religione cattolica, 20 punti ai titoli di studio, 30 punti riservati alla prova orale non selettiva, da svolgersi esclusivamente sui contenuti previsti dalla legge 186/2003.


    L’organico dei posti è aumento in un triennio fino al 90% del totale dei posti complessivamente costituiti.


    Lo scorrimento della graduatoria sarà effettuato sul 100% dei posti nel triennio 2019/2021; negli anni scolastici successivi, alla graduatoria ad esaurimento sarà attribuita una percentuale del 50%. 


    I successivi concorsi ordinari saranno banditi con cadenza biennale a partire dal 2021/2022.


    Il testo prevede anche che il MIUR istituisca  – entro 60 giorni dall’approvazione della legge ­– la classe di concorso per l’insegnamento della religione cattolica.


    Infine, il progetto di legge stabilisce che, in analogia con i docenti di altre discipline, la titolarità sia attribuita sull’istituzione scolastica.


    A giudizio dello Snadir la proposta di legge Frate-Angiola (M5S) è in linea con gli interventi già predisposti negli ultimi anni per sanare il precariato degli altri docenti e rappresenta quindi una giusta e indispensabile risposta anche per i precari di religione. Inoltre, assegnando la titolarità sulla scuola e istituendo la classe di concorso tale proposta dà una risposta concreta anche al personale di religione già in ruolo.


    Il nostro sindacato informerà tempestivamente i docenti circa i tempi e gli esiti dell’iter normativo.


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    Snadir – Professione i.r. – 20 maggio 2019, h.20,12, aggiornato 2 giugno 2019

     
  • Lo Snadir incontra il Nunzio Apostolico Mons. Emil Paul Tscherrig

    Ieri (16 maggio 2019) presso la sede della Nunziatura Apostolica in Italia, lo Snadir ha incontrato il Nunzio Apostolico S.E. Mons. Emil Paul Tscherrig per discutere sulla posizione degli insegnanti di religione e sul momento storico che stanno vivendo.

     
    S.E. Mons. Emil Paul Tscherrig si è reso partecipe alle problematiche degli IdR, sottolineando che con il dialogo fra tutte le parti interessate si potrà trovare la giusta soluzione.
     
    Lo SNADIR ringrazia il Nunzio Apostolico per l’accoglienza ricevuta, la cura e l’attenzione manifestata e per la sua disponibilità nell’essere informato nel proseguo sull’evoluzione delle problematiche affrontate.
     
    Ufficio stampa Snadir


     
    Snadir – Professione i.r. – 17 maggio2019, h.12,40

     

  • Sentenza Rossato: Fake news e chiarimenti

    Ad alcune sigle sindacali, ormai prive di argomenti poiché sprovviste di qualsivoglia iniziativa volta alla tutela dei propri iscritti, non resta altro che diffondere comunicati farlocchi, che oggi potremmo definire "fake news", in quanto, evidentemente, non hanno nemmeno letto la sentenza che assumono di interpretare (nel caso di specie, la sentenza “Rossato” dell’8.05.2019).

    In via preliminare, vogliamo ricordare a chi avrà la pazienza di leggerci, che la Federazione Gilda-Unams, da ora FGU-Snadir, di cui questo sindacato fa parte, ha da sempre tutelato gli interessi dei precari in tutte le sedi di giustizia, con importanti risultati che hanno consentito (anche) la stabilizzazione dei docenti delle scuole statali nel corso del tempo.
     
    Basti leggere la sentenza Mascolo del 26.11.2014 in cui la FGU-Snadir ha patrocinato gli  interessi dei precari italiani e grazie alla quale il Governo Renzi è stato costretto a stabilizzare, con la L.107/2015, oltre 100.000 precari.
     
    Tale importantissima affermazione dei diritti dei precari è stata poi recepita dalla sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione nr.5072/2016 che, richiamando esplicitamente la sentenza Mascolo, ha introdotto il cd. "danno comunitario", ovvero il riconoscimento del risarcimento del danno per illegittima precarizzazione, dovuto già solo per la violazione della norma comunitaria, senza la necessità per il lavoratore precario di provare il danno subito in sede giudiziaria.
     
    L’altrettanto importante coeva sentenza della Corte Costituzionale, nr. 187 del 20.07.2016, ha utilizzato la sentenza Mascolo (cfr. 9 e segg. del "Considerato in diritto") per recepire, nel diritto interno italiano, i principi di tutela dei precari precisando che la “soluzione più lungimirante” è quella della stabilizzazione per mezzo dell’indizione dei concorsi pubblici al fine di attuare le tutele della Direttiva 1999/70/CE.
     
    Inoltre, dal risarcimento del danno non sono escluse quelle categorie di lavoratori rimaste escluse dalla stabilizzazione lavorativa dalla L.107/2015, quali ad es. il personale ATA (cfr. p. 18.2 della sentenza in questione).
     
    Tale orientamento è stato recepito dai giudici di merito anche di appello i quali hanno, per buona parte, liquidato tutte le richieste di risarcimento del danno relative a diverse cause intraprese da questo sindacato.
     
    Per ultimo, in data 13.02.2019, il Tribunale di Napoli ha rimesso alla CGUE, nella causa Gilda-Unams/Snadir e a. C-282/2019, la specifica questione degli insegnanti di religione cattolica rimasti esclusi dal piano di stabilizzazione della L.107/2015 e dalle diverse tornate concorsuali, non ritenendo sufficiente il risarcimento per equivalente ma rivalutando il risarcimento in forma specifica ossia la stabilizzazione lavorativa.
     
    In merito, lo Snadir per conto della Confederazione a cui appartiene, ha adito il Comitato sociale dei diritti europei proprio per tutelare i precari della scuola pubblica ma anche degli altri comparti del pubblico impiego.
     
    Venendo, infine, al merito della sentenza “Rossato”, chi l’ha letta, non può che ritenere farlocche le affermazioni contenute nella comunicazione di alcune sigle sindacali che hanno affermato che la sentenza “Rossato” chiuderebbe la stagione dei risarcimenti per i docenti a tempo determinato.
     
    Va innanzitutto detto che, nel caso di specie, trattasi di richiesta risarcitoria aggiuntiva alla stabilizzazione che il ricorrente Rossato aveva, comunque, ottenuto per scorrimento di graduatoria in data 2.09.2015.
     
    Già tale premessa consentirebbe di chiudere il discorso, che, per mero dovere di chiarezza, evidenzierà i principi di diritto che la sentenza “Rossato” ribadisce rispetto alla inadeguata soluzione del risarcimento del danno rispetto la richiesta stabilizzazione.
     
    In effetti, la Corte di Giustizia nella sentenza Rossato, si è concentrata nel dare centralità ed esclusività all’assunzione stabile, come unica modalità di risarcimento della violazione della clausola 5, precisando che non vi possa essere una sanzione “aggiuntiva” relativamente alla reiterazione dei contratti a termine del periodo di precariato.
     
    In conseguenza, unica sanzione obbligatoria garantita dalla clausola 5, punti 1 e 2, è il diritto alla stabilità lavorativa e non possono essere imposte altre sanzioni in cumulo con quella “comunitaria”, neanche il versamento di danni punitivi, dal momento che il principio del risarcimento integrale del danno subito e il principio di proporzionalità impongono agli Stati membri di prevedere un’adeguata riparazione, ossia la stabilizzazione del posto di lavoro che deve andare oltre il risarcimento puramente simbolico (sentenza Rossato, punto 43).
     
    In sintesi, la Corte di Giustizia Europea, nel negare un risarcimento del danno che possa cumularsi alla sanzione della stabilizzazione, ha però ribadito che il legislatore nazionale – al fine di prevenire e a sanzionare il ricorso abusivo a contratti di lavoro a tempo determinato – deve adottare un piano straordinario di assunzioni che preveda la trasformazione di tutti i rapporti di lavoro a tempo determinato con docenti precari, attraverso il progressivo e definitivo esaurimento delle graduatorie e degli elenchi dai quali l’amministrazione attinge per l’assunzione di docenti a tempo determinato.
     
    Pertanto, la sentenza in questione, nel solco della sentenza Sciotto della CGUE ma anche della menzionata sentenza della Consulta nr.187/2016, adotta quale unico rimedio possibile la stabilizzazione dei precari questione che, “more solito”, è affidata ai Giudici nazionali che dovranno assumersi la responsabilità dell’applicazione verticale delle norme di tutela europee a riguardo.
     
    Farlocca la premessa, farlocco il ragionamento.
     
    Orazio Ruscica
     

     

    Snadir – Professione i.r. – 15 maggio 2019, h.20.00