Categoria: Concorsi e Procedure Straordinarie IdR

  • Lo Snadir incontra il Sen. Verducci: emendamenti del PD per i precari che insegnano religione

    Questo pomeriggio, lo Snadir, rappresentato dal Segretario Nazionale, prof. Orazio Ruscica, e dal prof. Domenico Zambito, componente della segreteria nazionale Snadir, ha incontrato il Sen. Francesco Verducci, vicepresidente della VII Commissione permanente, nel suo ufficio al Senato.
     
    Durante l’incontro, abbiamo presentato l’ingiusta condizione lavorativa in cui si trovano circa 15.000 docenti di religione, a cui da 17 anni è stata negata la giusta stabilizzazione del posto di lavoro.
     
    È stata presentata anche una sintesi della relazione del Procuratore Generale della Corte di giustizia europea, che ha descritto in modo chiaro la situazione discriminatoria in cui versano i docenti precari che insegnano religione e dichiara che non sussistono “ragioni obiettive” che possano giustificare tali discriminazioni.
     
    Si è quindi chiesto di intervenire con emendamenti al decreto legge 73/2021 (Decreto sostegni bis) per assicurare ai precari di religione lo stesso trattamento riservato ai docenti precari delle altre discipline, e cioè una procedura straordinaria non selettiva per coloro che hanno svolto 36 mesi di servizio nell’insegnamento della religione, lo scorrimento annuale delle graduatorie della predetta procedura straordinaria sino a totale esaurimento, scorrimento della GM 2004 e aumento della dotazione organica dal 70% al 90%.
     
    Il Sen. Verducci, da sempre favorevole alla stabilizzazione di tutti i precari della scuola, ha riconosciuto l’urgenza di dare una risposta anche ai precari docenti di religione e di risolvere tale condizione di precarietà nel quadro degli interventi sul precariato di tutti i docenti.
    Ha inoltre assicurato che emendamenti per inserire nella stabilizzazione gli insegnanti precari di religione sono stati presentati da alcuni Parlamentari PD alla Camera dei deputati.
     
    La prospettiva di soluzione indicata dal Sen. Verducci è in linea con quanto affermato da sempre dallo Snadir, ossia la necessità di una soluzione globale al precariato scolastico che non ponga discriminazioni tra una categoria di docenti e le altre. Ci auguriamo, a breve, ulteriori approfondimenti della questione.


     
    Snadir – Professione i.r. – 10 giugno 2021 – h.19,00
  • Toccafondi, se ci sei, batti un colpo!

    Il 2 dicembre 2019 , in occasione della discussione alla Camera dei Deputati della legge 159/2019, l’On. Toccafondi (Italia Viva) – essendosi reso conto che occorreva migliorare il suo articolo 1bis, propose e fece approvare dal Governo l’ordine del giorno n.9/2222-A/3 che impegnava lo stesso Governo a farsi promotore – tra le altre – delle seguenti iniziative:
    1. “valutare adeguatamente nei titoli del bando di concorso l’anzianità di servizio, attribuendo ad essa un punteggio significativamente superiore a tutti gli altri titoli”;
    2. “introdurre una modifica legislativa volta a incrementare il limite del 70 per cento previsto dall’articolo 2 della legge 186”.

    Questa pregevole intenzione, l’On. Toccafondi (Italia Viva) l’ha confermata in una lettera ad “Avvenire” pubblicata l’8 gennaio 2020 con il sottotitolo “Scripta manent”. Infatti in quella lettera l’On. Toccafondi si era impegnato a dare un super-punteggio agli idonei del concorso 2004 e per gli anni di servizio.

    Chiaramente noi siamo fortemente convinti, e lo ribadiamo, che il testo dell’art.1bis della legge 159/2019 debba essere riscritto con la specificazione che la modalità di assunzione per coloro che hanno maturato 36 mesi di servizio debba svolgersi con una procedura straordinaria. Il punto di demarcazione oggi è proprio questo: il nostro Sindacato attende l’affermazione inequivocabile che si procederà con una procedura concorsuale straordinaria per tutti i precari della scuola, senza l’ennesima discriminazione tra docenti.
     
    Desideriamo ricordare all’On. Toccafondi che oggi è possibile dar corso alle intenzioni da lui stesso espresse, intervenendo con un emendamento appropriato nel Decreto legge 73/2021 (Decreto Sostegni bis) per realizzare, per i precari di religione, il giusto riconoscimento del loro prezioso lavoro con il conseguimento del ruolo.
    Finora non abbiamo avvertito alcun segnale positivo da parte dell’On. Toccafondi. Rimaniamo fiduciosi di vederlo presto impegnato in azioni volte alla tutela anche dei docenti precari che insegnano religione.


     
    Snadir – Professione i.r. – 9 giugno 2021 – h. 9,25
  • Lo Snadir incontra l’On. Rosalba Cimino (M5S): una soluzione al precariato di religione nel decreto sostegni bis

    Si è svolto questo pomeriggio in modalità telematica, l’incontro tra l’On. Rosalba Cimino (M5S), componente della VII Commissione, e lo Snadir, rappresentato dal Segretario Nazionale, prof. Orazio Ruscica, e dal prof. Domenico Zambito, componente della segreteria nazionale Snadir.
     
    L’incontro è stato voluto dallo Snadir al fine di evidenziare ancora una volta a livello politico quanto l’art.1bis della legge 159/2019 contribuisca a reiterare una situazione di forte squilibrio e discriminazione tra gli insegnanti di religione e i docenti che insegnano altre discipline, proponendo una procedura concorsuale che non dà risposte concrete al precariato degli insegnanti di religione.
     
    Questione su cui si è espresso persino il Procuratore generale della CEDU descrivendo in modo chiaro la situazione discriminatoria in cui versano i docenti precari che insegnano religione e dichiarando che non sussistono “ragioni obiettive” che possano giustificare tali discriminazioni.
     
    Si è discusso quindi della necessità di emendare i commi 1 e 2 dell’art.1bis della legge 159/2019 e cioè di riformulare la tipologia del concorso da ordinario a procedura straordinaria riservandolo a coloro che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio nell’IRC, come già previsto per i docenti di tutte le altre discipline e aumentando la quota dei posti dal 70% al 95% in un triennio/quadriennio.  Soluzione che potrebbe essere filtrata anche attraverso un emendamento al Decreto Sostegni Bis nella parte in cui prevede una semplificazione delle procedure di assunzione per il personale della scuola (art.59 D.L. 73/2021).
     
    L’On. Cimino (M5S) ha preso atto della condizione lavorativa dei docenti di religione precari e, nel ribadire la necessità e l’urgenza di trovare una giusta e equa soluzione per i docenti precari con oltre 36 mesi di servizio, ha avvalorato l’ipotesi secondo cui un emendamento al decreto sostegni bis permetterebbe di affrontare la questione dei docenti precari di religione, così come per gli altri docenti precari.




    Snadir – Professione i.r. – 27 maggio 2021 – h.21,00
  • Lo Snadir incontra la responsabile nazionale scuola del PD: immaginiamo una soluzione al precariato di religione nel decreto Sostegni bis

    Si è svolto ieri pomeriggio in modalità videoconferenza l’incontro tra la responsabile nazionale scuola del PD, Manuela Ghizzoni, e lo Snadir, rappresentato da Orazio Ruscica e da Domenico Zambito.

    L’incontro ha dato la possibilità ai presenti di discutere dell’ingiusta condizione lavorativa in cui versano da anni i docenti di religione precari. Condizione rimasta irrisolta anche a seguito dell’emanazione dell’art.1bis della legge 159/2019 che, introducendo una procedura ordinaria per l’immissione in ruolo dei docenti di religione, rappresenta una misura normativa inadatta a risolvere in maniera strutturale e definitiva il problema del precariato degli insegnanti di religione.
     
    L’art.1bis, nella formulazione attuale, risulta essere fortemente lesivo dei diritti dei precari che insegnano religione da oltre 36 mesi indebitamente destinatari di un trattamento diverso – e dunque discriminatorio – rispetto ai colleghi precari di scuola secondaria abilitati e ai diplomati magistrali con almeno 2 anni di servizio per i quali è invece stata predisposta una procedura straordinaria con la sola prova orale non selettiva.
     
    Lo Snadir a questo proposito ha evidenziato l’urgenza di riscrivere l’art. 1-bis, in modo che i meccanismi di assunzione in ruolo previsti per i docenti di religione rispecchino quelli già adottati per tutto il personale precario abilitato della scuola, senza distinzioni e discriminazioni. Inoltre, ha evidenziato come il Procuratore generale della CEDU, Eugeni Tanchev, si sia espresso chiaramente a favore del superamento del precariato dei docenti di religione con oltre 36 mesi di servizio e che non sussistono “ragioni obiettive” che possano giustificare la situazione discriminatoria in cui versano tali lavoratori della scuola.
     
    È stato anche precisato che è compito esclusivo dello Stato decidere le modalità contrattuali di assunzione degli insegnanti di religione e che tale modalità non ha alcun legame con gli accordi concordatari. Insomma, come riferisce anche il Procuratore generale della CEDU, la tipologia contrattuale del rapporto di lavoro dei docenti di religione non riguarda le relazioni tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica.
    Pertanto, occorre intervenire per i docenti precari di religione con oltre 36 mesi di servizio con una procedura straordinaria simile a quella proposta per i precari abilitati di posti comuni.
     
    La responsabile Scuola del Pd, Manuela Ghizzoni, ha preso atto della condizione lavorativa dei docenti di religione precari ed ha auspicato che essa possa trovare una soluzione, al pari di quella degli altri docenti che vivono la stessa condizione di storica incertezza professionale: il decreto legge Sostegni bis, di imminente emanazione, potrebbe costituire la sede per affrontare la questione.
     


    Snadir – Professione i.r. – 21 maggio 2021 – h.10,40
  • Il risarcimento del “danno” non è soggetto alla tassazione IRPEF. L’Amministrazione risarcirà 2 milioni di euro ai docenti di religione precari

    Arriva una nuova determinante vittoria in favore dei docenti di religione precari. Il Consiglio di Stato, riformando la decisione del Tar di Bari, in data 13 maggio 2021, ha accolto alcuni ricorsi (promossi dallo Snadir) di insegnanti di religione cattolica che hanno contestato l’illegittima trattenuta del 27% sul risarcimento del danno riconosciuto per illegittima reiterazione di contratti a termine per superamento del termine di 36 mesi. Un recupero che comporterà per l’Amministrazione il pagamento ai ricorrenti di circa 2 milioni di euro.
     
    Nello specifico, nel pubblico impiego privatizzato, il danno risarcibile da ingiusta precarizzazione è configurabile come perdita di chance di un’occupazione migliore, ovvero del risarcimento del danno cd. comunitario, estraneo al rapporto di lavoro, attesa l’impossibilità di conversione dello stesso rapporto di lavoro e quindi non assoggettabile alla tassazione dei redditi da lavoro di cui al d.p.r. n.917/1986.
     
    In caso di ulteriore inadempimento dell’Ufficio scolastico di Bari, il Consiglio di Stato ha conferito incarico al Prefetto di Bari per la nomina di un Commissario ad acta per dare integrale esecuzione alla menzionata decisione.
     
    Ancora una volta, la scelta di mantenere per anni i docenti in una condizione lavorativa ingiusta e discriminatoria è stata severamente sanzionata dai Giudici (la predetta sentenza si pone in linea con quanto già deciso da altre sentenze della Commissione tributaria, della Cassazione e del Tar Calabria). Considerato che il risarcimento riconosciuto ai precari è la conseguenza della mancata conversione dei loro contratti da tempo determinato a tempo indeterminato, occorre rimuovere  al più presto tale situazione riconoscendo agli insegnanti precari di religione, con un servizio scolastico superiore ai 36 mesi, il diritto alla conversione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato. E’ un diritto la cui attuazione converrebbe in termini economici soprattutto all’amministrazione scolastica, dal momento che l’assunzione in ruolo di tali docenti, essendo costoro già in possesso della progressione economica di carriera, avrebbe un costo irrisorio rispetto a quello che comporterà adesso il risarcimento del danno.




    Snadir – Professione i.r. – 20 maggio 2021 
  • Lo Snadir incontra il Presidente Nencini sulla questione precari di religione

    Si e` svolto nella giornata di ieri in modalita` videoconferenza l’incontro tra il Sen. Nencini, Presidente della VII Commissione istruzione al Senato, la Prof.ssa Rita Cinti Luciani, Capo segreteria Presidente Nencini, e lo Snadir, rappresentato dal prof. Orazio Ruscica e dal prof. Domenico Zambito.
     
    Durante l’incontro, lo Snadir ha ringraziato il Presidente Nencini per aver presentato nel decreto sostegni gli emendamenti relativi alla procedura straordinaria di assunzione dei docenti di religione precari con oltre 36 mesi di servizio e l’aumento della quota dei posti dall’attuale 70% al 90%.
     
    Inoltre, ha ricordato che il Procuratore generale della CEDU, Eugeni Tanchev, ha recentemente dichiarato che gli insegnanti di religione sono discriminati e che la procedura della loro immissione in ruolo non riguarda i rapporti tra Stato italiano e la Cei, ma il superamento della condizione di precarietà lavorativa di coloro che insegnano religione da molti anni.
     
    Si e` discusso quindi dell’evidenza della necessita` di aumentare la quota di posti dal 70% al 90% nell’organico di diritto per risolvere la palese discriminazione operata nei confronti dei docenti di religione ed e` stato ribadito che l’immissione in ruolo dei docenti di religione precari con oltre 36 mesi di servizio, essendo costoro già in possesso della progressione economica di carriera, potrebbe avvenire a costo zero, cioé pari alla spesa prevista per lo stesso personale incaricato annuale.
     
    Il Presidente Nencini si e` mostrato deciso a voler dare risposte positive e adeguate al problema degli insegnanti di religione precari e, nonostante i due emendamenti proposti non abbiano purtroppo avuto esito positivo, ha assicurato di aver già avviato un’interlocuzione sul tema con il Ministro Bianchi e auspica che presto il Ministero possa offrire una proposta unica per la soluzione del precariato dei docenti.
     
    Lo Snadir ringrazia la Presidente il Presidente Nencini per la disponibilità e l’impegno di farsi portavoce delle nostre richieste nelle sedi opportune, e rinnova ancora una volta il suo impegno a favore di tutti gli insegnanti di religione anche attraverso l’attivazione di grosse reti di condivisione (l’incontro segue gli altri già svolti in questi mesi con il Presidente della VII Commissione alla Camera, l’On. Vittoria Casa e il Sottosegretario On. Rossano Sasso) e la ricerca di nuovi alleati politici che possano dare maggiore risolutezza alle nostre battaglie sindacali.


     
     
    Snadir – Professione i.r. – 12 maggio 2021 – h.13,00
  • Lo Snadir incontra l’On. Vittoria Casa sulla questione Concorso Idr

    Si è svolto questo pomeriggio in modalità telematica, l’incontro tra la Presidente della VII Commissione Istruzione alla Camera, On. Vittoria Casa e lo Snadir, rappresentati dal Segretario Nazionale, prof. Orazio Ruscica, e dal prof. Domenico Zambito, componente della segreteria nazionale Snadir.
     
    Durante l’incontro, Ruscica ha evidenziato quanto l’art.1bis della legge 159/2019 contribuisca a reiterare una situazione di forte squilibrio e discriminazione tra gli insegnanti di religione e i docenti che insegnano altre discipline, proponendo una procedura concorsuale che non dà risposte concrete al precariato degli insegnanti di religione.
     
    Ruscica ha inoltre fatto presente che il Procuratore generale della CEDU si è espresso in modo chiaro nel descrivere la situazione discriminatoria in cui versano i docenti precari che insegnano religione e che non sussistono “ragioni obiettive”  che possano giustificarla.
     
    Da qui, l’urgenza di emendare i commi 1 e 2 dell’art.1bis della legge 159/2019 e cioè di riformulare la tipologia del concorso da ordinario a procedura straordinaria non selettiva riservandolo a coloro che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio nell’IRC, come già previsto per i docenti di tutte le altre discipline e aumentando la quota dei posti dal 70% al 95% in un triennio/quadriennio. Dopo l’avvio della procedura straordinaria potrà essere prevista anche una successiva procedura ordinaria.
     
    Ruscica ha poi fatto presente che la predetta procedura straordinaria permetterebbe l’immissione in ruolo del personale docente di religione a costo zero, in quanto entrerebbero in ruolo docenti aventi già la progressione economica di carriera.
     
    La Presidente della VII commissione, On. Vittoria Casa, ha fatto presente di conoscere bene la condizione lavorativa dei docenti di religione, e ha ribadito la necessità e l’urgenza di affrontare la questione dei docenti precari di religione, assicurando da parte sua l’impegno di farsi portavoce delle istanze di questi lavoratori della scuola per poter trovare soluzioni condivise tra le diverse forze politiche.
     
    Lo Snadir ringrazia la Presidente On. Casa per l’ascolto e per la disponibilità e rinnova ancora una volta il suo impegno a favore di tutti gli insegnanti di religione, con il traguardo di dare risposte fattive e concrete alle richieste dell’intera categoria di docenti.
     
     
     
    Snadir – Professione i.r. – 3 maggio 2021 – h.19,00
  • Procedura straordinaria per l’assunzione dei precari di religione. Il Presidente Nencini presenta emendamenti.

    Il Presidente della VII commissione istruzione del Senato, Sen. Riccardo Nencini, ha proposto due emendamenti che mirano, dopo ben 17 anni, al definitivo superamento della condizione di precariato dei docenti di religione incaricati annuali.
     
    I due emendamenti al Decreto legge n. 41/2021, meglio conosciuto come Decreto Sostegni 2021, prevedono per i docenti di religione con 36 mesi di servizio, una procedura straordinaria non selettiva per l’assunzione in ruolo e l’incremento annuale nell’arco di un triennio della quota prevista per il ruolo dall’attuale 70% al 90%.
     
    Tali emendamenti si pongono nell’ottica delineata dall’Avvocato della Corte di giustizia dell’Unione europea di trattare i docenti di religione alla stregua degli altri docenti precari abilitati della scuola italiana. Ricordiamo, a tal proposito, che i soli docenti di religione sono stati, negli anni, gli unici a rimanere esclusi dalle procedure straordinarie concorsuali e dallo scorrimento delle Graduatorie ad esaurimento, invece previste per tutte le altre categorie di docenti.
     
    A tal riguardo, riteniamo molto positiva questa determinazione e auspichiamo il pieno sostegno di tutte le istituzioni che hanno a cuore la sorte degli insegnanti di religione precari.
     
    Ci aspettiamo grande attenzione anche dalle forze politiche, così da riconoscere ai docenti di religione un trattamento equo e imparziale, e una tutela pari a quella di tutti gli altri lavoratori della scuola. 
     
    Auspichiamo infine che la sincera attenzione e i messaggi di vicinanza da parte di Vescovi e politici pervenuti negli ultimi mesi  si traducano presto in un concreto sostegno alle legittime richieste di questa categoria di docenti.
     


    Snadir – Professione i.r. – 9 aprile 2021 – h.11,05
     
     
  • Fgu/Snadir incontra il sottosegretario Sasso per confronto sul reclutamento degli insegnanti di religione

    Si è tenuto questa mattina in videoconferenza un incontro tra la Fgu/Snadir e il Sottosegretario all’istruzione, On. Rossano Sasso sul tema del reclutamento dei docenti di religione cattolica e del concorso previsto dall’articolo 1-bis della legge 159/19.
     
    In sede di confronto, la Fgu/Snadir, rappresentata da Rino Di Meglio, Coordinatore nazionale della Fgu; Orazio Ruscica, Segretario Nazionale Snadir, e Domenico Zambito, Componente della segreteria nazionale Snadir. Ruscica ha sottolineato la condizione ingiusta e discriminatoria che da anni interessa una platea di circa 15.000 docenti di religione cattolica e ha ribadito l’urgenza di emendare i commi 1 e 2 dell’art.1bis della legge 159/2019 e cioè la riformulazione della tipologia del concorso da ordinario a procedura straordinaria non selettiva per coloro che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio nell’IRC, come già previsto per i docenti di tutte le altre discipline.
     
    L’On. Rossano Sasso, dopo aver dichiarato insostenibile la “discriminazione ideologica” cui sono soggetti da tempo gli insegnanti di religione cattolica, ha assicurato la volontà del ministero – di cui è sottosegretario – di stabilire un’intesa che vada nella direzione di tutelare le condizioni lavorative degli insegnanti di religione cattolica attraverso la stabilizzazione professionale dei docenti, rendendosi disponibile a indicare alle forze politiche la necessità di riscrivere i commi 1 e 2 della legge 159/2019.
     
    Quanto alla procedura di reclutamento che andrebbe a coprire i posti vacanti e disponibili nel prossimo triennio (dal 2021/2022 al 2023/2024), l’On Sasso ha parlato di un concorso per titoli e servizi che preveda una verifica ( una simulazione orale di una unità didattica) alla fine dell’anno di prova e di formazione.
     
    La FGU/Snadir ha ringraziato il Sottosegretario Sasso per la disponibilità e la collaborazione.
    Lo Snadir rinnova così ancora una volta il proprio impegno a favore di tutti gli insegnanti di religione volto a dare risposte fattive e concrete alle molteplici richieste dell’intera categoria di docenti.
     
     
    Fgu/Snadir – 24 marzo 2021 – h.12,30