Categoria: Concorsi e Procedure Straordinarie IdR

  • Incontro tra Fgu/Snadir, Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals Confsal e Anief con una rappresentanza della Presidenza della CEI

    Nel pomeriggio di oggi (1° settembre 2021) si è svolto presso la sede della CEI a Roma l’incontro tra Mons. Antonio Raspanti, Vescovo di Acireale e Vice Presidente della CEI, Mons. Stefano Russo, Segretario generale Cei, Mons. Roberto Malpelo, Direttore dell’Ufficio per i problemi giuridici e Sottosegretario Cei, Don Daniele Saottini, Responsabile dello Snirc della Cei, e i rappresentanti delle organizzazioni rappresentative Manuela Pascarella (Flc Cgil), Ivana Barbacci (Cisl scuola), Giuseppe Favilla (Uil scuola Rua), Giuseppe Antinolfi (Snals Confsal), Orazio Ruscica (Fgu/Snadir) e Alessandro Manfridi (Anief), per affrontare le tematiche derivanti dal DPCM del 20 luglio 2021, che ha previsto l’avvio della procedura concorsuale per l’assunzione di 5.116 docenti di religione.


    Le OO.SS., in modo unitario, hanno ribadito la necessità di assicurare ai docenti di religione con almeno 36 mesi di servizio le stesse modalità di assunzione che sono state utilizzate per i docenti abilitati di scuola secondaria e per i docenti di scuola dell’infanzia e primaria con due annualità di servizio, ossia una procedura straordinaria non selettiva. Inoltre, è stato ribadito che le graduatorie derivanti dalla predetta procedura straordinaria devono essere utilizzate fino a totale esaurimento.

    Le OO.SS. hanno quindi precisato che, in attesa di definire politicamente l’intervento necessario per predisporre la procedura straordinaria, risulta essenziale accantonare momentaneamente l’eventuale bando di concorso ordinario.

    L’incontro con i rappresentanti della Cei si è svolto in un clima costruttivo e cordiale e ha avuto carattere interlocutorio rispetto al complesso tema delle modalità di reclutamento dei docenti idr. La Cei ha confermato il suo impegno per la valorizzazione del servizio di quanti da diversi anni svolgono l’incarico di insegnante di religione cattolica e ha assicurato di voler trattare la questione nel prossimo tavolo specifico con il Ministero dell’istruzione.

    Le OO.SS. partecipanti all’incontro ribadiscono il loro impegno a favore delle legittime aspettative dei docenti di religione con 36 mesi di servizio e di proseguire con ogni azione politico-sindacale utile alla soluzione positiva per questi lavoratori della scuola.
     


    FlcCgil
    CislScuola
    UilScuola Rua
    SnalsConfsal
    GildaUnams/Snadir
    Anief
    (ManuelaPascarella)
    (IvanaBarbacci)
    (Giuseppe Favilla)
    (Giuseppe Antinolfi)
    (OrazioRuscica)
    (Alessandro Manfridi)
     


    Roma, 1° settembre 2021
     
     
  • Una valanga di firme per bloccare l’iniquo concorso ordinario.

    Con apposito DPCM (pubblicato il 6 agosto 2021), il Ministero dell’Istruzione, di concerto con il MEF, è stato autorizzato a fare un ulteriore passo verso il concorso destinato ai docenti precari di religione.
     
    Si prospetta l’avvio di due procedure concorsuali per esami e titoli, di cui una per la scuola primaria e la scuola dell’infanzia, l’altra per la scuola secondaria di primo e secondo grado per il reclutamento, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, per gli anni scolastici 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024, di n. 5.116 posti di personale insegnante di religione cattolica.
     
    Considerate le premesse elencate nel DPCM, l’organico dei posti da attribuire a ruolo rimane quello del 70% del numero complessivo di cattedre funzionanti sul territorio di competenza di ciascuna diocesi, pertanto parte considerevole dell’attuale precariato resterà tale.
     
    Saranno attribuiti 5.116 posti in ruolo ma i precari attualmente in servizio da 10, 20 e 30 anni sono almeno circa 17.000.
     
    Questo concorso ordinario, avallato dall’Intesa del 14 dicembre 2020 tra la Cei e il MI, non potrà assolutamente tenere nella dovuta considerazione la valutazione dei titoli di servizio, unico parametro per riconoscere l’esperienza e la professionalità già evidenziate da questi docenti in tanti anni di lavoro nelle aule scolastiche d’Italia.
     
    Si prospetta, quindi, un concorso per selezionare chi deve lasciare il proprio posto di lavoro e non, come dovrebbe, per stabilizzare chi è in attesa da diciassette anni di una risposta dallo Stato alle sue legittime attese.
     
    Una decisione riprovevole che evidenzia l’insensibilità del Ministro dell’istruzione e della politica nei confronti dei docenti di religione precari che in questi mesi hanno raccontato le proprie storie segnate dall’indeterminatezza (manifestazione del 24 giugno e i sit-in settimanali davanti al ministero dell’istruzione);  il DPCM autorizzativo del concorso ordinario mostra ancora una volta l’ostinazione della politica di penalizzare e discriminare questa categoria di docenti senza motivazioni reali. Per i docenti precari di altre discipline sono state predisposte procedure straordinarie non selettive e, invece, per i docenti di religione precari è stato attivato un concorso ordinario. Questa discriminazione è intollerabile.
     
    A fronte di queste inique e vergognose decisioni lo Snadir proseguirà la sua battaglia, convinto che una marea di firme potrà bloccare questo ingiusto e iniquo concorso.
     
    Ancora una volta: noi non arretreremo di un millimetro. Se lo Stato continuerà a voltarci le spalle, faremo in modo di richiamare con tutti i mezzi la sua attenzione. Parliamo di diritti, non di favori. Continuiamo dunque la nostra battaglia, fate firmare tutte le persone che condividono le nostre lotte. SOMMERGIAMOLI DI FIRME, SOMMERGIAMO PALAZZO CHIGI DI FIRME!
     
     Orazio Ruscica, Segretario nazionale
     


    Snadir – Professione i.r. – 7 agosto 2021 – h.18,50

     

  • Una petizione per i diritti dei docenti precari di religione

    Dopo i sit-in davanti al Ministero dell’Istruzione nei mesi di giugno e luglio, lo SNADIR si fa promotore di una raccolta firme per richiamare ulteriormente l’attenzione e la responsabilità della politica sul tema del precariato degli insegnanti di religione.
    Da oggi, sul sito change.org sarà possibile sottoscrivere le richieste che lo SNADIR ha presentato al Ministero dell’Istruzione a favore di tutti i docenti precari di religione:
    • una procedura straordinaria non selettiva per i docenti di religione con almeno 36 mesi di servizio;
    • lo scorrimento annuale delle graduatorie della procedura straordinaria sino a totale esaurimento di ciascuna graduatoria;
    • lo scorrimento della Graduatoria di Merito del 2004 in modo da raggiungere il suo completo esaurimento;
    • l’aumento delle dotazioni organiche dal 70% al 90% in un triennio.
    La Petizione è indirizzata al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, al Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, al Presidente della VII Commissione Istruzione al Senato, Sen. Riccardo Nencini, al Presidente della VII Commissione Istruzione della Camera, On. Vittoria Casa.
     
    Firma anche tu e fai firmare (parenti, amici, colleghi) al seguente link: http://chng.it/Zm849CMzk6 
     
    Dopo aver inserito i tuoi dati (Nome, Cognome, email), dovrai confermare la firma nella tua mail.
     
    La Petizione sarà attiva fino al 10 settembre 2021
     


     
    Snadir – Professione i.r. – 4 agosto 2021 – h.18,00

     

  • Lo Snadir al Ministero: Caro ministro, prenda una posizione rispetto al problema del precariato storico di religione

    Lo Snadir e` tornato questa mattina (28 luglio 2021) davanti al Ministero dell’Istruzione portando nuovamente all’attenzione della politica le storie dei precari che insegnano religione, dopo i sit-in davanti al Ministero dell’istruzione nel mese di giugno culminati nella manifestazione del 24 giugno che ha coinvolto circa 200 insegnanti di religione.
     
    Anche questa mattina, un gruppo di docenti di religione (Lorenzo Bonfanti, Simona Carletti, Mauro Colucci, Tullio Di Fiore, Angelo Leuzzi, Elena Marchegiani) ha raccontato le proprie storie di vita quotidiana da sempre segnate dalla precarietà a causa dell’ingiusta esclusione di tali docenti da qualsiasi forma di stabilizzazione.
     
    Abbiamo invitato i rappresentanti di tutte le forze politiche presenti in Parlamento a portare la loro vicinanza alle richieste dei manifestanti. Nencini (IdV), Verducci (PD) e Guizzoni (PD) si sono scusati per l’impossibilità ad essere presenti. Durante il sit-in i parlamentari, Sen. Antonio Iannone e On. Carmela Bucalo, hanno raggiunto i manifestanti e solidarizzato con essi, assicurando il pieno sostegno alle loro legittime richieste. Hanno, inoltre, ribadito che lo Stato attualmente si mostra sordo e indifferente al precariato storico dei docenti di religione, sottolineando che il loro gruppo (FdI) continuerà a porre il problema nelle aule parlamentari.
     
    Al termine della mattinata, una delegazione dello Snadir composta dal segretario nazionale, Orazio Ruscica, e da Domenico Zambito, componente della segreteria nazionale, e` stata ricevuta dall’ufficio di gabinetto del ministro.
     
    L’incontro ha permesso allo Snadir di ribadire le richieste avanzate in questi mesi e di invitare caldamente il ministro a non mostrarsi insensibile davanti alle storie di vita quotidiana dei precari che insegnano religione e a prendere una posizione rispetto al problema. Occorre almeno un impegno formale a non bandire alcuna procedura di assunzione ordinaria prima che si sia trovata una soluzione per i precari in servizio da oltre 36 mesi.

    Si è inoltre discusso dello scorrimento della graduatoria del concorso per insegnanti di religione del 2004 , a cui il Ministero dell’istruzione ha dato seguito dopo la richiesta formale presentata dallo Snadir il 30 giugno scorso.
     
    L’amministrazione ha confermato che il Mef ha autorizzato lo scorrimento di 673 posti per l’immissione in ruolo. Attendiamo un’ulteriore comunicazione del ministero circa la ripartizione dei contingenti regionali.

    Attendiamo dunque la costituzione di un tavolo di confronto con il Ministro al fine di predisporre un urgente intervento legislativo che rappresenti una proposta risolutiva da parte del ministero.
     
     
    Snadir – Profesisone i.r. – 28 luglio 2021 – h.17,00
  • Lo Snadir al Ministero: il problema del precariato di religione è già sul tavolo del ministro

    Lo Snadir è tornato davanti al Ministero dell’Istruzione portando nuovamente all’attenzione della politica le storie dei precari che insegnano religione, dopo i sit-in davanti al Ministero dell’istruzione nel mese di giugno culminati nella manifestazione del 24 giugno che ha coinvolto circa 200 insegnanti di religione.  Anche questa mattina, un gruppo di docenti di religione (Luigi Verdesca, Egidio Rossi, Anna Campagni, Lucia Marzini, Pietro Muner, Enrico Pavanello e Michele Darisi) ha raccontato le proprie storie di vita quotidiana da sempre segnate dalla precarietà a causa dell’ingiusta esclusione di tali docenti da qualsiasi forma di stabilizzazione.

     

    Al termine della mattinata, una delegazione dello Snadir composta dal segretario nazionale, Orazio Ruscica, e da Domenico Zambito, componente della segreteria nazionale, è stata ricevuta dall’ufficio di gabinetto del ministro.

     

    L’incontro ha permesso allo Snadir di ribadire le richieste avanzate in questi mesi e di invitare caldamente il ministro a prendere una posizione rispetto al problema del precariato storico degli insegnanti di religione e un impegno formale a non bandire alcuna procedura di assunzione ordinaria prima che si sia trovata una soluzione per i precari in servizio da oltre 36 mesi; sottolineando anche che i rapporti individuali di lavoro a tempo indeterminato o determinato del personale docente non sono oggetto di Intesa.

     

    L’Amministrazione ha assicurato che il Ministro Bianchi è sensibile alle storie e alle vite dei docenti precari; pertanto la questione è già sul tavolo del ministro il quale desidera approfondire la problematica.

     

    Al termine dell’incontro, si è inoltre discusso del tanto atteso scorrimento della graduatoria del concorso per insegnanti di religione del 2004. L’amministrazione ha informato che già da questo mese è stata inoltrata al Mef la richiesta per l’autorizzazione per lo scorrimento di un altro importante contingente.

     

    Auspichiamo che tale linea d’azione conduca alla costituzione di un tavolo di confronto con il Ministro al fine di predisporre un urgente intervento legislativo che rappresenti una proposta risolutiva.

     

     
  • Lo Snadir porta le storie dei precari al Ministero

    Dopo i sit-in davanti al Ministero dell’istruzione nel mese di giugno e la manifestazione del 24 giugno che ha coinvolto circa 200 insegnanti di religione, siamo ancora in attesa di una risposta della politica alla richiesta di stabilizzazione lavorativa di 15.000 docenti di religione precari.
    Per questo motivo, da oggi e per ogni settimana seguente, lo Snadir tornerà davanti al Ministero dell’Istruzione portando all’attenzione della politica le storie dei precari che insegnano religione.
    Oggi 7 luglio 2021 è stata la volta di Claudia Furnaris (Venezia), Michele Cerasa (Ancona), Rosalia D’amico (Treviso) e Paola Cinanni (Reggio Calabria).
    Tutti, precari da molti anni, hanno raccontato le loro storie segnate dall’indeterminatezza della loro condizione lavorativa.
    Auspichiamo che tale azione possa costituire un richiamo alla responsabilità della nostra politica, affinché quest’ultima possa finalmente impegnarsi a contrastare i risultati incresciosi di anni di misure inique e inefficienti ai danni di un’intera categoria di docenti.
    E’ stata inoltre ricevuta una delegazione dello Snadir (Orazio Ruscica e Domenico Zambito) dall’ufficio di gabinetto per ribadire le richieste dei precari di religione e consegnare al Ministro Bianchi le storie dei quattro precari che sono intervenuti davanti al ministero dell’istruzione.
     
     
    Snadir – Professione i.r. – 7 luglio 2021
     
  • Lo Snadir torna al Ministero dell’Istruzione: la risposta politica che aspettiamo è vicina

    Questa mattina, il Segretario Nazionale, Orazio Ruscica, insieme a una delegazione dello Snadir, è tornato presso il Ministero dell’Istruzione per protestare contro l’ingiusto trattamento riservato ai docenti di religione da anni di misure politiche inique e inefficienti.

    Dopo la notizia della dichiarata inammissibilità dei nostri emendamenti al Decreto Sostegni Bis, siamo tornati ancora una volta a richiedere che venga predisposta al più presto una procedura straordinaria per l’assunzione in ruolo dei docenti precari di religione con oltre 36 mesi di servizio e che venga disposto lo scorrimento annuale delle graduatorie della predetta procedura straordinaria fino al suo completo esaurimento, attraverso la cornice normativa del Decreto sostegni bis.

    Anche questa terza manifestazione si è conclusa con un incontro tra i funzionari del ministero e la delegazione dello Snadir. L’incontro ha portato i risultati sperati: lunedì 21 giugno alle 11, l’ufficio di gabinetto del ministro ci riceverà in videoconferenza per affrontare il problema degli insegnanti di religione precari.

    Avremo dunque, finalmente, la risposta politica che aspettiamo, in attesa, in attesa della grande manifestazione di protesta che si terrà a Roma il 24 giugno dove si prevede la presenza diverse centinaia di docenti di religione davanti al Ministero e poi al teatro Quirino.