Categoria: Concorsi e Procedure Straordinarie IdR

  • Sentenza CGUE del 13 gennaio 2022: facciamo il punto circa le iniziative giudiziarie. Al via i nuovi ricorsi per l’illegittima reiterazione dei contratti a termine

    Al via i nuovi ricorsi (GRATUITI PER GLI ISCRITTI SNADIR) per l’illegittima reiterazione dei contratti a termine



    È stato premiato l’impegno della Fgu/Snadir per la tutela dei docenti di religione precari.

    Con la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 13 gennaio, è stato riaffermato il principio secondo il quale il precariato degli Idr dev’essere risolto e superato secondo gli stessi criteri utilizzati, in questi anni, per i precari di tutte le altre discipline.
     
    Lo Snadir intende quindi rafforzare le diverse iniziative volte a tutelare gli interessi degli iscritti anche attivando procedure giudiziarie finalizzate alla richiesta della stabilizzazione del posto di lavoro e/o conseguente risarcimento dei danni derivanti dall’illegittima reiterazione dei contratti a termine.
     
    Ad oggi, nella quasi totalità delle sedi giudiziarie di primo grado (Tribunale) e di Corte di Appello, sono stati riconosciuti ai ricorrenti risarcimenti pari a diverse migliaia di euro.
     
    In attesa che il Legislatore predisponga una procedura straordinaria per l’assunzione in ruolo di tutti i docenti precari che insegnano religione, lo Snadir predisporrà – per tutti coloro che fossero interessati – iniziative giudiziarie collettive, che non solo chiederanno il risarcimento del danno, ma che insisteranno sulla questione della stabilizzazione del posto di lavoro proprio sulla base di quanto affermato nella sentenza CGUE del 13 gennaio 2022.
     
    Qualora tu voglia oggi intraprendere il ricorso (gratuito per gli iscritti Snadir), ti ricordiamo che devi vantare non meno di 36 mesi (tre anni scolastici) di incarico su posto libero e vacante; in questo caso, potrai registrare i tuoi dati – entro e non oltre il 4 febbraio 2022 – al seguente link  https://forms.gle/GF2kc989MZGuaE4Z9
     
    Riteniamo che il predetto ricorso possa essere presentato anche da coloro che abbiano maturato 36 mesi (tre anni scolastici) di incarico su posto libero e vacante, dalla data di deposito di un precedente ricorso sulla medesima materia.
     
    La compilazione del Form è una manifestazione di interesse non vincolante. L’adesione al ricorso si concretizzerà solo nel momento in cui, qualora ricorrano i requisiti, sarà firmato il mandato all’avvocato successivamente indicato.
     
    Ti contatteremo, tramite e-mail, per poter presentare la documentazione al legale che si occuperà del ricorso.
     
    Per ulteriori informazioni scrivere a ricorsi@snadir.it o contattare il 329 0399658 nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10,30 alle 13,00 e dalle ore 15,30 alle ore 19,00.
     



    Fgu/Snadir – Professione i.r. – 16 gennaio 2022 – h.17,15

  • Corte di Giustizia dell’Unione Europea: abusiva la reiterazione dei contratti a termine dei docenti di religione

    Erano diversi anni che si attendeva un pronunciamento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sul tema specifico del precariato degli insegnanti di religione a seguito della decisione del Tribunale di Napoli di rimettere la questione all’attenzione del Giudice europeo il Giudice del Tribunale di Napoli, ai sensi dell’art. 267 del Trattato dell’Unione, chiese alla Corte di Giustizia europea di verificare se fossero stati violati i principi di non discriminazione (Clausola 4) e di prevenzione degli abusi dei contratti a termine (clausola 5) nei confronti degli insegnanti di religione esclusi da ogni procedura straordinaria di reclutamento – attuata invece in favore degli altri docenti precari della scuola italiana – che ne riconoscesse l’ingiusta condizione lavorativa e valorizzasse l’esperienza professionale nel frattempo maturata.
     
    La Corte di Giustizia nella causa C-289/2019 Yt e Gilda –Unams c/ MIUR e Ufficio scolastico regionale per la Campania ha statuito che la clausola 5 dell’accordo quadro, intitolata «Misure di prevenzione degli abusi», osta a una normativa nazionale che esclude gli insegnanti di religione cattolica dall’applicazione delle norme dirette a sanzionare il ricorso abusivo a una successione di contratti a tempo determinato, qualora non esista nessun’altra misura effettiva nell’ordinamento giuridico interno che sanzioni detto ricorso abusivo, circostanza che spetta al giudice del rinvio valutare.
     
    L’osservanza di tale disposizione esige che sia verificato concretamente che il rinnovo di simili contratti miri a soddisfare esigenze provvisorie e che tale possibilità non sia utilizzata, di fatto, per soddisfare esigenze permanenti del datore di lavoro in materia di personale. Orbene, nel caso di specie, i diversi contratti a tempo determinato che legano i ricorrenti al loro datore di lavoro hanno dato luogo allo svolgimento di mansioni simili per vari anni, cosicché si può ritenere che tali rapporti di lavoro abbiano soddisfatto un fabbisogno duraturo, circostanza che spetta al giudice del rinvio verificare.
     
    La sentenza, infine, ribadisce che sta al Giudice interno verificare se le norme interne violino, come nel caso di specie, il diritto dell’Unione e, in tale ipotesi, in assenza di misure antiabusive, disporre la sanzione del risarcimento del danno sulla base di tale dichiarata violazione.
     
    Lo Snadir si impegnerà a verificare tutte le possibili ulteriori strade che sarà possibile percorrere affinché si realizzi una giusta stabilizzazione lavorativa di questa categoria di insegnanti.
     
    Una volta ancora, questo è quello che con convinzione chiediamo:
    • una procedura straordinaria non selettiva per coloro che hanno speso almeno 36 mesi di servizio nell’insegnamento della religione
    • lo scorrimento annuale delle graduatorie della procedura straordinaria sino a totale esaurimento di ciascuna graduatoria e della Graduatoria di Merito del 2004;
    • l’aumento della dotazione organica di posti dal 70% al 90% nell’organico di diritto in un triennio.
     
    Le segreterie provinciali dello Snadir presenti sul territorio informeranno gli interessati di tutte le iniziative sindacali che si attiveranno al riguardo.
     
     

     

    Snadir – Professione i.r. – 13 gennaio 2022 – h.13,00

  • Il Milleproroghe rinvia al 2022 la pubblicazione del bando del concorso IdR

    Ieri (23 dicembre 2021) il Consiglio dei Ministri ha inserito nel provvedimento milleproroghe (art.5, comma 3) la proroga al 2022 della pubblicazione del bando del concorso ordinario previsto dall’art.1bis della legge 159/2019 e dall’Intesa ministero dell’istruzione e presidenza della Cei del 14 dicembre 2020.
     
    L’impegno dello Snadir sarà dunque quello di far inserire nel decreto Milleproroghe 2022 o in un prossimo dispositivo normativo utile la legittima richiesta dei docenti precari di religione con oltre 36 mesi di servizio di svolgere una procedura straordinaria riservata non selettiva, cioè lo stesso trattamento che hanno avuto negli anni passati i precari abilitati di scuola secondaria e gli insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria con due anni di servizio.
     
    Snadir – Professione i.r. – 24 dicembre 2021 – h.15,00
  • Emendamenti alla legge di bilancio: procedura straordinaria per gli insegnanti di religione

    Il Sen. Riccardo Nencini (IV-PSI), Presidente della VII commissione istruzione al Senato, e i Sen. Verducci, Rampi, Marilotti e Manca (PD) hanno presentato rispettivamente l’emendamento 108.0.18 e 112.0.2 che prevedono una procedura straordinaria riservata per gli insegnanti di religione con almeno 36 mesi di servizio.
     
    Attendiamo il superamento della scrematura dei 6.300 emendamenti e la successiva approvazione degli stessi.
     

     

    Snadir – Professione i.r. – 6 dicembre 2021 – h.19,00

  • Periodo di formazione e prova a.s. 2021/2022 Superare l’anno di prova e formazione per docenti neoassunti e docenti che hanno ottenuto il passaggio di ruolo

    La nota prot. 30345 del 4 ottobre 2021 conferma per l’anno scolastico 2021/2022 le modalità introdotte nel 2015 (legge 107/2015 e DM 850/2015).
     
    Quest’anno il tradizionale percorso di formazione e di prova (DM 850/2015) dovrà assicurare ai neoassunti di avere piena conoscenza delle misure previste nonché degli strumenti e delle metodologie per la Didattica Digitale Integrata (DDI).
     
    Il percorso di formazione (che dovrà essere affiancato dal periodo di prova di 180 giorni di cui almeno 120 di effettivo servizio) si è meglio articolato in 50 ore di impegno complessivo così suddivise:
    a) Incontri iniziali e di restituzione finale: 6 ore;
    b) Laboratori formativi in presenza o on line: 12 ore (con durata variabile di 3 , 6 o più ore);
    c) Visite a scuole innovative in presenza: a domanda degli interessati e per un massimo di 3.000 docenti (vedi Tabella A); questa attività (6 ore per due giornate=12 ore) è considerata sostitutiva (in parte o in toto) del monte ore dedicato ai laboratori formativi di cui alla lettera b);
    d)  Attività di “peer to peer”: 12 ore;
    e)  Attività sulla piattaforma INDIRE: 20 ore.
     
    Determinante è  il ruolo del docente tutor, che affianca l’insegnante nel percorso del primo anno con compiti di supervisione professionale. Il profilo del tutor si ispira a quello del responsabile che segue gli studenti universitari impegnati nei tirocini formativi attivi; l’individuazione della figura all’interno dell’istituto spetta al Dirigente Scolastico con un opportuno coinvolgimento del Collegio dei docenti. Nei casi in cui non fosse possibile individuare un tutor appartenente alla classe di concorso specifica del docente neoassunto, si potrà procedere all’individuazione di una figura appartenente a classi di concorso affini o per settore disciplinare.L’USR organizzerà anche attività formative per i docenti tutor.
     
    Significative appaiono le azioni che i neoassunti devono compiere sulla piattaforma INDIRE, come l’elaborazione di un proprio bilancio di competenze e la costruzione di un portfolio di documentazione e riflessione sull’attività didattica.
     
    Le attività di “peer to peer” e tutoraggio saranno effettuate dai docenti tutor (preferibilmente docenti della stessa disciplina, area disciplinare o tipologia di cattedra ed operante nello stesso plesso) e dai dirigenti scolastici.
     
    Al fine di riconoscere l’impegno del tutor durante l’anno di prova e di formazione, le attività svolte (progettazione, confronto, documentazione) potranno essere attestate e riconosciute dal Dirigente Scolastico come iniziative di formazione previste dall’art. 1, comma 124 della L. 107/2015.
     
    È importante che le attività per i docenti neoassunti inizino già a partire dal mese di ottobre 2021 per permettere agli stessi di acquisire in tempo utile le indicazioni necessarie al percorso di formazione e tutti i materiali di supporto alle attività.
     
    I dirigenti scolastici delle istituzioni in cui prestano servizio i docenti neo-assunti organizzano le attività di accoglienza, formazione, tutoraggio, supervisione professionale, avvalendosi della collaborazione dei docenti tutor e svolgono le attività per la valutazione del periodo di prova, oltre a visitare le classi dei docenti neo-assunti.
     
    Saranno interessati da tale percorso i docenti assunti sia da GAE (graduatorie ad esaurimento) che dalle graduatorie di merito dei concorsi ordinari e dei concorsi straordinari. I percorsi interesseranno anche i docenti che abbiano effettuato passaggio da un ruolo all’altro e coloro che debbano ripetere il periodo di formazione e di prova.
     
    Saranno interessati al percorso di formazione e di prova anche i 673 docenti di religione assunti a seguito di scorrimento della Graduatoria di merito (GM) 2004

     

     
     
    Snadir – Professione i.r. –  11 ottobre 2021, h. 18,55
  • Lo Snadir consegna alla Presidenza del consiglio dei ministri e al Ministero dell’Istruzione la petizione a favore dei precari di religione: oltre 15000 firme

    È stata consegnata questa mattina alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero dell’Istruzione la raccolta firme promossa dallo Snadir al fine di richiamare ulteriormente l’attenzione e la responsabilità della politica sul tema del precariato degli insegnanti di religione.

    Oltre 15.000 firme hanno attestato l’urgenza di riconoscere ai docenti precari di religione le stesse opportunità dei precari che insegnano altre discipline, senza discriminazioni tra i lavoratori della scuola.

    È un cambio di passo quello richiesto dallo Snadir. L’ingiusta esclusione di tali docenti da ogni procedura di stabilizzazione, non può condannare un’intera categoria di insegnanti alla precarietà.

    Occorre, da parte della politica, una risposta concreta che passi per la promozione dei seguenti diritti:

    • una procedura straordinaria non selettiva per i docenti di religione con almeno 36 mesi di servizio;
    • lo scorrimento annuale delle graduatorie della procedura straordinaria sino a totale esaurimento di ciascuna graduatoria;
    • lo scorrimento della Graduatoria di Merito del 2004 in modo da raggiungere il suo completo esaurimento;
    • l’aumento delle dotazioni organiche dal 70% al 90% in un triennio.
    Auspichiamo che tale azione possa costituire un valido e significativo richiamo per la nostra politica.
    Dopo anni di misure inique ai danni di un’intera categoria di docenti si prenda finalmente in seria considerazione la loro definitiva stabilizzazione tramite una procedura straordinaria.

    Di certo, l’impegno continuo dei componenti dello Snadir, le lettere a tutti i Vescovi d’Italia, il dialogo con i Parlamentari, i sit-in settimanali di giugno e luglio e tale petizione sono servite a rompere il silenzio che si era raccolto attorno alla questione.
    Difatti, è notizia dell’ultima settimana l’incontro dello Snadir e delle altre OO.SS. con i rappresentanti della Cei e quello che si terrà prossimamente con il presidente della VII Commissione del Senato, Sen. Riccardo Nencini, e i Vice Presidenti, Sen. Mario Pittoni e Sen. Francesco Verducci, per discutere delle possibilità di reclutamento dei docenti di religione attraverso una procedura straordinaria.
     
     
    Snadir – Profesisone i.r. – 9 settembre 2021 – h.15,30
     
  • Lettera unitaria OO.SS. ai Presidenti delle commissioni per la cultura e l’istruzione di Camera e Senato

    Roma,6settembre2021                                                                                         

     
    Agli Onorevoli Presidenti
    della VII Commissione Camera (Cultura, Scienza, Istruzione)
    e della 7^ Commissione Senato (Istruzione Pubblica, Beni Culturali)
     
    Onorevoli Presidenti,
    il tema del lavoro precario nella scuola e le soluzioni idonee a ridurre il fenomeno tornano ripetutamente di attualità nei lavori del nostro Parlamento, che ha approvato negli ultimi anni diversi provvedimenti tutti finalizzati, anche se con contenuti diversi, a consentire procedure straordinarie per l’assunzione in ruolo dei docenti con anni di esperienza professionale alle spalle svolta con contratti di lavoro a tempo determinato.
     
    Ciò è avvenuto in più occasioni, ultima quella della legge di conversione del Decreto legge 73/2021 che ha riguardato i docenti di tutti gli ordini di scuola.
     
    C’è una categoria di insegnanti, tuttavia, che risulta esclusa da ogni procedura assunzionale che valorizzi l’esperienza maturata. Si tratta degli insegnanti di religione cattolica ai quali da anni si rinnova l’incarico a tempo determinato previsto dall’articolo 3 comma 10 della legge 186/2003, anche su posti vacanti e disponibili dell’organico di cui all’articolo 2 della legge stessa.
     
    Dopo il primo concorso riservato ai docenti con 4 anni di servizio negli ultimi dieci bandito nel lontano 2004, non sono state più previste procedure per l’assunzione a tempo indeterminato degli insegnanti di religione cattolica.
     
    Migliaia di docenti hanno nel frattempo accumulato anni e anni di contratti di lavoro a tempo determinato senza che sia stata prevista alcuna procedura di stabilizzazione del rapporto di lavoro.
     
    È evidente che la procedura di reclutamento approvata in sede di conversione del Decreto Legge 126/2019, convertito, con modificazioni, nella Legge 159/19, all’articolo 1 bis, che si limita a riservare una quota non superiore al 50% dei posti in occasione del prossimo concorso per esami e titoli, finisce per discriminare i docenti precari di religione cattolica rispetto ai colleghi delle altre discipline che, accanto al concorso ordinario hanno  potuto contare su procedure riservate e semplificate.
     
    Una soluzione che non penalizzi gli insegnanti di religione rispetto agli altri docenti necessita di un intervento normativo su cui vorremmo avere una interlocuzione con tutte le rappresentanze politiche.
     
    A tal fine chiediamo disponibilità per un incontro con i componenti delle Commissioni da Voi presiedute, da fissare in occasione della ripresa dei lavori delle Camere.
    Confidando in un positivo accoglimento, porgiamo distinti saluti

    FlcCgil
    CislScuola
          UilScuola Rua
    SnalsConfsal
    GildaUnams/Snadir
    Anief
    (Francesco Sinopoli)
    (Maddalena Gissi)
    (Giuseppe Turi)
    (Elvira Serafini)
    (OrazioRuscica)
    (Marcello Pacifico)
     
     
     
     
     
     
    Fgu/Snadir – Professione i.r. – 6 settembre 2021 – 16,36