Categoria: Concorsi e Procedure Straordinarie IdR
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Il Giudice amministrativo dichiara illegittima la ritenuta IRPEF operata sui risarcimenti riconosciuti ai precari
Il risarcimento del danno va liquidato senza ritenuta IrpefIl Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, con una recente pronuncia, ha confermato la sentenza del TAR Sicilia n. 1594/2022 con la quale è stata dichiarata illegittima la trattenuta IRPEF operata dal Ministero sugli importi riconosciuti dal Giudice Lavoro, con sentenza passata in giudicato, agli insegnati di religione a titolo di indennità risarcitoria per ricorso abusivo al contratto a termine.La predetta pronuncia trae origine dal giudizio di ottemperanza promosso innanzi al TAR Sicilia da alcuni insegnanti di religione, che lamentavano di avere ottenuto una somma inferiore rispetto a quella stabilita dal Giudice ordinario, avendo l’amministrazione erroneamente assoggettato gli importi dovuti alla ritenuta Irpef.Il Tar ha accolto il ricorso degli insegnanti, promosso dallo Snadir, evidenziando che la sentenza della quale si chiedeva l’ottemperanza si riferiva non già a retribuzioni non percepite, bensì al risarcimento del danno e, pertanto, l’importo dovuto ai ricorrenti non avrebbe dovuto essere sottoposto alla ritenuta Irpef.In linea con la pronuncia del Tar si è posta anche la sentenza n. 00299/2022 del CGA che ha riconosciuto che il risarcimento spettante agli insegnanti ingiustamente danneggiati dal ricorso abusivo ad una successione di contratti di lavoro a tempo determinato ha natura sanzionatoria ed è da commisurare esclusivamente alla perdita di chance e non già alle retribuzioni non godute. Per tali ragioni l’importo da corrispondere a ciascun insegnante non è soggetto alla ritenuta Irpef.Le superiori pronunce segnano un importante ed ulteriore traguardo per gli insegnanti di religione cattolica, i quali, assistiti dallo Snadir, hanno visto ancora una volta riconosciuti i loro diritti.
Fgu/Snadir – Professione i.r. – h.13,00 -
Procedura straordinaria per i precari di religione: approvato l’emendamento al DL 36/2022! Ripagata la tenacia dello Snadir
Nella giornata di ieri, le Commissioni 1^ e 7^ del Senato hanno approvato l’emendamento 47.14 al D.L. 36/2022 che introduce all’art.1bis della legge 159/2019 una procedura straordinaria per gli insegnanti di religione precari con oltre 36 mesi di servizio.Alla lunga, dopo la sentenza della CGUE, la Carta docente e la sentenza di Cassazione a favore dei precari che insegnano religione, la tenacia dello Snadir ha avuto la meglio. Il segnale che qualcosa si stesse muovendo era già arrivato dopo l’ultimo sit-in davanti al Ministero dell’istruzione durante l’incontro con i funzionari del Ministero dell’istruzione. Adesso ne abbiamo la conferma.L’emendamento approvato – a firma dei Senatori Nencini (IV-PSI), Sbrollini (IV), De Lucia (M5S), Laniece (SVP-PATT, UV), Rampi (PD), Saponara (LEGA, Vitali (FI), cioè di tutte le forze politiche di maggioranza – interviene riproponendo il contenuto degli emendamenti già proposti in questo ultimo anno dai Parlamentari per la soluzione del precariato degli insegnanti di religione.Il testo propone l’indizione della procedura straordinaria, contestualmente a quella ordinaria, per il 50% dei posti che si renderanno vacanti e disponibili nel triennio 2022/2023 – 2024/2025.Alla già menzionata procedura potranno partecipare i docenti di religione con almeno 36 mesi di servizio nelle scuole statali.Le graduatorie a seguito della procedura straordinaria saranno utilizzate ogni anno fino a totale esaurimento di ciascuna graduatoria.Il contenuto del bando, i termini di presentazione delle domande, le modalità di svolgimento della prova orale didattico-metodologica, di valutazione della stessa e dei titoli ai fini della predisposizione delle graduatorie saranno stabilite dal Ministero dell’istruzione.Infine, nelle more dell’espletamento delle due procedure di assunzione, le GM 2004 saranno utilizzate per le immissioni in ruolo.Questo emendamento rappresenta la prima risposta concreta alle legittime aspettative dei docenti di religione precari e alle nostre battaglie sindacali. Ringraziamo i parlamentari firmatari per aver sostenuto e promosso nei luoghi decisionali le nostre richieste.C’è ancora altro da fare, e su questo come sempre assicuriamo il nostro impegno, ma intanto c’è da festeggiare perché una politica sorda ha aperto le orecchie al nostro grido: #SnadirforRights!
Fgu/Snadir – Professione i.r. – 21 giugno 2022 – h.10,30 -
Sit-in degli insegnanti di religione al Ministero dell’Istruzione: ottenuto lo scorrimento della GM 2004
Questa mattina una delegazione dello Snadir si è ritrovata davanti al Ministero dell’Istruzione per protestare contro l’imminente definitiva approvazione del Decreto legge 36 su reclutamento, formazione e carriera degli insegnanti che nega, ancora una volta, una soluzione ai precari docenti di religione con 36 mesi di servizio.
Tra i motivi della manifestazione, l’urgenza di reclamare per gli inseganti precari di religione i seguenti diritti:
- una procedura straordinaria non selettiva per i docenti di religione con 36 mesi di servizio;
- lo scorrimento annuale delle graduatorie della procedura straordinaria sino a totale esaurimento di ciascuna graduatoria;
- lo scorrimento della Graduatoria di Merito del 2004 in modo da raggiungere il suo completo esaurimento nel prossimo anno scolastico;
- l’aumento delle dotazioni organiche dal 70% al 90% in un triennio.
L’hashtag che ha guidato la giornata di protesta è #Snadirforrights: un grido simbolico in linea con le battaglie che lo Snadir porta avanti da anni, in particolare la richiesta che i docenti precari di religione abbiano le stesse opportunità di stabilizzazione dei precari delle altre discipline.Al termine della manifestazione, i rappresentanti del ministero hanno chiesto di incontrare la delegazione dello Snadir, che ha ribadito le richieste sopra riportate.I rappresentanti del Ministero hanno riferito che le richieste relative agli emendamenti, che propongono una soluzione per i precari di religione, sono state presentante al Ministro Bianchi, e che la richiesta di ulteriore scorrimento della GM 2004 è stata presa in carico dal ministero e che per tale procedura è stata presentata formale richiesta al Mef di autorizzare l’immissione in ruolo a seguito di scorrimento della GM 2004 nella misura di 422 posti.L’azione dello Snadir ha dunque prodotto per il terzo anno consecutivo lo scorrimento della GM2004. Pur essendo soddisfatti di questo risultato, rimaniamo in attesa di una risposta definitiva da parte del Ministro e dei Sottosegretari in favore del superamento del precariato dei docenti di religione attraverso una procedura straordinaria, così come è stato fatto per i precari abilitati di scuola secondaria e per gli insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria di posto comune.Fgu/Snadir – Professione i.r. – 16 giugno 2022 – h.17,00 -
La Cassazione dalla parte dei precari ricorrenti SNADIR sulla questione dell’illegittima reiterazione dei contratti a tempo determinato
I ricorsi dei docenti di religione precari trovano la definitiva legittimazione
La Corte suprema di Cassazione emette una sentenza (n. rg. 11055/2017) che risolve, in via definitiva la questione dell’illegittima reiterazione dei contratti a tempo determinato degli insegnanti di religione precari in servizio su cattedre libere e vacanti già in organico di diritto.La sentenza si pronuncia in merito ai ricorsi sostenuti dallo Snadir a tutela dei propri iscritti e dell’intera categoria.Il Giudice di primo grado (Tribunale di Viterbo) aveva già riconosciuto le ragioni dei ricorrenti, allo stesso modo anche la Corte d’Appello di Roma, ma l’Avvocatura aveva proposto ricorso in Cassazione, contestando tali decisioni favorevoli “… sostenendo che spettasse semmai ai ricorrenti addurre e comprovare la violazione delle regole speciali di reclutamento e l’esistenza di danno per la mancata stabilizzazione a ciò consequenziale…”.Nel corso dei vari gradi di giudizio è stata contestata dai legali dello Snadir al Ministero la mancata indizione di concorsi triennali, come indicato dalla legge n. 186/2003. La Suprema Corte ha recepito tali difese affermando che non può ritenersi un successivo adempimento, da parte dell’Amministrazione scolastica, lo scorrimento di graduatoria di merito 2004 (D.L. n.126/2019 Art. 1-bis comma 3).Gli Ermellini si richiamano anche alla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea del 13 gennaio scorso (anche questa emessa su azione promossa dallo Snadir e dalla Federazione Gilda-Unams) che pertanto risulta essere un fondamentale traguardo circa il principio di non discriminazione posto a tutela dei docenti precari di religione e di tutti gli altri precari docenti della scuola pubblica.La Corte di Cassazione, confermando la sentenza della Corte d’Appello di Roma, ha condannato il Ministero dell’istruzione anche a tutte le spese di giudizio.Adesso la politica deve intervenire per assicurare a tutti i docenti di religione precari con oltre 36 mesi di servizio una procedura straordinaria che rimedi all’abuso reiterato dei contratti a tempo determinato.
Fgu/Snadir – Professione i.r. – 13 giugno 2022 – h.19,30
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Sit in al Ministero, 16 giugno 2022
La settimana prossima sarà cruciale per l’approvazione del Decreto legge 36 su reclutamento, formazione e carriera degli insegnanti.
Per questo è importante un presidio a sostegno delle nostre richieste, in particolare in favore di una procedura straordinaria per gli insegnanti di religione.
#SnadirforRightsSnadir – Professione i.r. – 8 giugno 2022 – h.19,00
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Emendamenti al decreto legge 36: procedura straordinaria per gli insegnanti di religione precari
Sono stati presentati due emendamenti al DL 36/2022 che riguardano la procedura straordinaria per l’assunzione dei docenti di religione cattolica precari con almeno 36 mesi di servizio: il 44.215 di Iannone, Malan, La Russa (FdI), e il 47.0.11 di Rampi, Verducci, Marilotti, Bitti (PD).È ormai chiaro quello che la sentenza della CGUE del 13 gennaio scorso ha ufficialmente confermato: il ricorso continuo, negli anni, ai contratti a tempo determinato per gli Idr costituisce un abuso che non trova giustificazioni. È quindi necessario trovare soluzioni adeguate per risolvere in maniera strutturale il precariato degli insegnanti di religione.Il fatto che gli emendamenti provengano sia da forze politiche di maggioranza che di opposizione è un dato che fa ben sperare: per una volta a prevalere sarà il bene dei lavoratori e non del colore politico.Snadir – Professione i.r. – 30 maggio 2022 – h.09,30 -
Tribunale di Napoli, nuovi criteri sul risarcimento del danno alla luce della sentenza della CGUE
Con la sentenza n.2893 del 25.05.22 il Tribunale di Napoli ha chiuso la questione del risarcimento del danno in favore degli insegnanti precari di religione, dopo la sentenza della CGUE del 13.01.22.Il Giudice del rinvio non potendo interpretare “contra legem” il diritto interno, disapplicando le norme che, nello specifico comparto scuola, hanno privato e privano di tutele i docenti precari vietandone la stabilizzazione, ha messo in discussione i criteri risarcitori delle SS.UU della Corte di Cassazione che con la sentenza nr.5072/2016 hanno stabilito il limite massimo di 12 mensilità al risarcimento del danno da ingiusta precarizzazione.In sintesi, il Giudice partenopeo ha interpretato in senso eurounitario le diverse sentenze della Corte di Lussemburgo che hanno, più volte, ribadito che il risarcimento del danno deve essere energico, dissuasivo e proporzionale alla violazione da ingiusta reiterazione di contratti a termine.Per l’effetto il Giudice di Napoli, richiamando il comma 5 dell’art. 32 della L. n.183/2010, norma applicata dalle SS.UU. nella citata sentenza ai fini della quantificazione del risarcimento del danno, ha integrato detta quantificazione con i criteri previsti dall’art. 8 della L. 604/1966, norma esplicitamente richiamata dal menzionato art. 32.Pertanto, poiché sulla base di tali criteri il danno deve articolarsi nel rispetto dei principi di ragionevolezza e adeguatezza e deve essere necessariamente equilibrato, in modo tale da contemperare i contrapposti interessi in conflitto, la relativa quantificazione è stata rimodulata con riferimento al criterio dell’anzianità di servizio precario subito.Sicché, ai ricorrenti è stato riconosciuto un risarcimento di una mensilità per anno di abuso di contratti a termine da parte dello Stato italiano, senza tener conto dell’iniquo limite del 12 mesi imposto dalla Corte di Cassazione.Occorre, dunque, che la politica intervenga per superare il precariato dei docenti di religione con almeno 36 mesi di servizio, attivando per essi una procedura straordinaria non selettiva per l’immissione in ruolo, attingendo poi alle graduatorie di merito fino a totale esaurimento delle stesse e aumentando i posti nell’organico di diritto dal 70% al 90%.Fgu/Snadir – Professione i.r. – 26 maggio 2022 – h.11,00 -
Lo Snadir al Ministero: stabilizzate gli Idr!
Questa mattina, il Segretario Nazionale dello Snadir, Orazio Ruscica, si è recato insieme a Rino di Meglio, coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams e a una delegazione dello Snadir composta da Domenico Zambito, Stefano Di Pea, Giovanni Palmese, Patrizia Mikan, Giuseppe Pace, Antonino Abbate, Sergio Dell’Aquila, Francesco Guarino, Daniele Mapelli, Ivan Taurino, Angelo Leuzzi e Francesco Colacicco presso il Ministero dell’Istruzione per manifestare contro l’ingiusto trattamento riservato ai docenti di religione da anni di misure politiche inique e inefficienti e richiedere che venga predisposta al più presto una procedura straordinaria per l’assunzione in ruolo dei docenti precari di religione con oltre 36 mesi di servizio.L’obiettivo della manifestazione era soprattutto quello di ricordare al governo l’importanza della riscrittura dei commi 1 e 2 dell’art.1bis della legge 159/2019, incapaci di risolvere in maniera strutturale e definitiva il problema del precariato degli insegnanti di religione, in modo che i meccanismi di assunzione in ruolo previsti per i docenti di religione rispecchino quelli già adottati per tutto il personale precario abilitato della scuola, senza distinzioni e discriminazioni.Nonché quello che la sentenza della CGUE del 13 gennaio scorso ha ufficialmente confermato: il ricorso continuo, negli anni, ai contratti a tempo determinato per gli Idr costituisce un abuso che non trova giustificazioni.Davanti al ministero sono stati attaccati simbolicamente alcuni post-it con le nostre richieste come promemoria per il Ministro:- una procedura straordinaria per l’assunzione degli Idr precari;
- lo scorrimento annuale delle graduatorie della procedura straordinaria sino a totale esaurimento di ciascuna graduatoria;
- l’aumento della dotazione organica di posti dal 70% al 90% nell’organico di diritto in modo graduale nel triennio 2022/24;
- l’utilizzo della Graduatoria di Merito del concorso del 2004 fini a completo esaurimento;
- assegnare la titolarità sulla scuola agli Idr di ruolo.
I rappresentanti del ministero, Dott.ssa Floriana Malacrino e Dott.ssa Valentina Ummarino, hanno chiesto di incontrare la delegazione dello Snadir (Orazio Ruscica, Domenico Zambito e Patrizia Mikan) per comunicare la presa d’atto da parte del ministero delle richieste del nostro sindacato.Attendiamo nei prossimi incontri una risposta da parte del Ministro e dei Sottosegretari, cioè una risposta definitiva da parte della politica per superare il precariato dei docenti di religione.
Fgu/Snadir – Professione i.r. – 12 maggio 2022 – h.17,30 -
Gli On.le Ferri, Frate e Baldini presentano un PdL per il superamento del precariato degli Idr. I posti da destinare all’immissione in ruolo aumentati nel triennio fino al 90%
Gli On.li Cosimo Ferri, Flora Frate e Maria Teresa Baldini (Italia Viva), ci hanno fatto pervenire il PdL n.3594 – annunciato ieri in Aula alla Camera dei Deputati – riguardante la procedura straordinaria per l’assunzione in ruolo degli insegnanti di religione con almeno 36 mesi di servizio.
La presentazione del PdL n.3594 fa seguito all’impegno dei Parlamentari, Ferri e Frate, assunto durante la presentazione del volume del nostro segretario nazionale, Orazio Ruscica, “Il rapporto di lavoro degli Idr” del 7 aprile scorso nella Sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale di Roma.Il progetto di legge, riscrivendo l’art.1bis della legge 159/2019, propone l’indizione di una procedura straordinaria con la sola prova orale didattico-metodologica per i docenti di religione cattolica con 36 mesi di servizio.L’organico dei posti è aumentato in un triennio fino al 90% del totale dei posti complessivamente costituiti.Lo scorrimento delle graduatorie – a seguito della procedura straordinaria – sarà effettuato fino a totale esaurimento di ciascuna graduatoria di merito.Infine, il progetto di legge stabilisce che, in analogia con i docenti di altre discipline, la titolarità sia attribuita sull’istituzione scolastica.Il Progetto di legge Ferri-Frate-Baldini (Italia Viva) è in linea con quanto affermato dalla Corte di giustizia europea (sentenza del 13 gennaio 2022) e con gli interventi già predisposti negli ultimi anni per sanare il precariato degli altri docenti. Rappresenta quindi una giusta e indispensabile risposta anche per i precari di religione. Inoltre, assegnando la titolarità sulla scuola tale proposta dà una risposta concreta anche al personale di religione già in ruolo.Il nostro sindacato informerà tempestivamente i docenti circa i tempi e gli esiti dell’iter normativo.- PdL 3594 “Modifiche all’articolo 1-bis del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159, in materia di procedura straordinaria per l’assunzione di docenti di religione cattolica, nonché all’articolo 2 della legge 18 luglio 2003, n. 186, in materia di incremento della dotazione organica” (metteremo in rete il testo appena sarà pubblicato dagli uffici della Camera dei Deputati)
Fgu/Snadir – Professione i.r. – 7 maggio 2022 – h.10,00