Categoria: Concorsi e Procedure Straordinarie IdR
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Lottare insieme, vincere insieme
La nostra mobilitazione davanti al Ministero è servita! Ha avuto gli effetti sperati. Fgu/Snadir è stata convocata al MIM, lunedì 11 dicembre, per discutere l’Informativa sulla bozza di D.M. concernente le procedure concorsuali straordinarie IRC.Ancora una volta, abbiamo dimostrato di essere capaci di coinvolgere, in pochissimi giorni, e in maniera decisa e compatta centinaia di insegnanti in iniziative significative. Tutto ciò ha reso evidente la possibilità per la nostra organizzazione di mobilitare l’intera categoria per il riconoscimento dei diritti di tutti i docenti di religione.“L’impegno dello Snadir – ha dichiarato Orazio Ruscica, segretario Nazionale – continua con sempre maggiore forza e vigore ad agire in favore della categoria dei docenti di religione con una priorità: assicurare ai docenti un piano straordinario di assunzioni che riconosca la grande forza educativa dell’Irc e accolga le legittime richieste dei docenti precari, garantendo loro una nuova prospettiva di stabilizzazione del proprio posto di lavoro.”Lo avevamo detto e continuiamo a dirlo: lottare insieme, vincere insieme!Fgu/Snadir – Professione i.r. – 07 dicembre 2023 – h.09,15 -
Altra città e solita vittoria! Da Reggio Calabria, arriva un’altra sentenza favorevole
Cambiano i tribunali ma non i risultati: si vince!
E anche da Reggio Calabria, arriva un’altra sentenza favorevoleOrmai è un diluvio di sentenze a favore dello Snadir! Questa volta, è il Tribunale di Reggio Calabria a riconoscere un risarcimento pari a 12 mensilità per “illegittima reiterazione dei contratti a termine”.
“L’ennesima sentenza – ha dichiarato Orazio Ruscica, segretario nazionale Snadir – che interviene per sanare una patologia cronica e ancora irrisolta. L’ennesima sentenza che dovrebbe sollecitare l’Amministrazione Scolastica a provvedere alle immissioni in ruolo secondo le modalità indicate dalla Costituzione e dalle leggi: il concorso ordinario e la procedura straordinaria.”
La sentenza reggina, specifica che i ricorrenti avevano già ricevuto un risarcimento per effetto di sentenza favorevole di un precedente ricorso e pertanto, “l’attuale risarcimento è da riconoscersi per i periodi successivi come evidenziato e richiesto dai docenti, in considerazione della permanenza della condizione lavorativa precaria”.
La sentenza stabilisce anche che non sono privati del diritto al risarcimento “quei ricorrenti che nel frattempo, in corso di causa, risultano immessi in ruolo in ambito non direttamente attinente a quello cui il ricorso introduttivo si riferisce (esempio i ricorrenti nel frattempo immessi in ruolo per insegnamenti diversi dall’irc o per scorrimento GM 2004).
“Nell’attesa che il Ministero ai primi mesi del prossimo anno provveda alla pubblicazione delle due procedure di assunzione – spiega Orazio Ruscica – lo Snadir continuerà ad avviare azioni legali finalizzate alla tutela dei docenti precari di religione”.
Per informazioni, c’è una email dedicata: ricorsi@snadir.it
Professione ir. 29 novembre 2023, h.10
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23 novembre 23: una data che ricorderemo
Il giorno che attesta le nostre ragioniIn corso d’opera la predisposizione del DPCM per l’assunzione di 6.428 IdR precari“Questo 23 novembre, significa tanto per noi dello SNADIR. Significa che l’impegno, la pervicacia, l’ostinazione, se supportate dalla ragione delle idee e delle richieste, possono produrre risultati. Significa che se si lotta insieme, si può vincere insieme”. Così, Orazio Ruscica, segretario nazionale dello SNADIR e presidente nazionale della FGU, stamattina, al termine di una giornata importante. Perché oggi, lo SNADIR ha fatto un altro passo avanti verso il riconoscimento dei diritti rivendicati dagli insegnanti di religione. Più di cento i docenti di molte regioni che si sono dati appuntamento per un sit-in al Ministero dell’Istruzione e del Merito a Roma. A viale Trastevere, presentate le 7.000 firme della petizione online, scaturita dalla recente proroga della pubblicazione del bando della procedura straordinaria e del concorso ordinario per l’immissione in ruolo degli insegnanti di religione. Bandi che il Ministero ha posticipato al 2024. Lo SNADIR, forte della sua rappresentanza che supera il 34% della categoria, ha fatto sentire la sua voce e una delegazione, guidata dal Segretario Nazionale, Orazio Ruscica, con Stefano Di Pea e Marisa Scivoletto è stata ricevuta dal Dott. Mauro Antonelli, capo della Segreteria Tecnica del MIM e dal Dott. Filippo Serra, direttore generale per il personale.L’incontro ha chiarito ancora una volta all’Amministrazione le richieste per una procedura semplificata che renda giustizia ai tanti, troppi anni di precariato degli insegnanti di religione, che – da 20 anni – attendono l’indizione di un concorso per l’immissione in ruolo. L’Amministrazione ha garantito che la macchina burocratica interministeriale (Ministero dell’istruzione e del merito, del Ministero dell’economia e finanza, del Ministero della funzione pubblica) per l’indizione dei due bandi concorsuali – da pubblicare tassativamente in simultanea – si è già messa in moto, dichiarandosi disponibile a riconvocare la Fgu/Snadir per gennaio per un “avanzamento lavori” che possa finalmente raggiungere il traguardo della pubblicazione dei bandi non oltre i primi due mesi del 2024, con l’avvio operativo delle procedure concorsuali per la primavera prossima.“Ma non è finita qui – dice Orazio Ruscica – perché nel primo pomeriggio, ci è arrivata dal Ministro della Funzione pubblica, Zangrillo, la notizia della predisposizione in corso d’opera del DPCM per l’assunzione degli insegnanti religione. E ne siamo davvero felici, perché questa comunicazione significa attestare la bontà delle nostre ragioni e il significato della protesta”. Presentate alcune richieste che devono trovare accoglimento nel bando relativo alla procedura straordinaria: la prova orale didattico-metodologica semplificata che segua in particolare le Indicazioni nazionali per l’irc; le commissioni di esame devono prevedere la presenza dei docenti di religione di ruolo; la traccia della prova orale dovrà essere estratta 24 ore prima della prova del candidato così da permettere in modo professionale la preparazione della lezione simulata; la ripartizione del punteggio in modo tale che al servizio sia assegnata la metà del totale; l’aumento – come assicurato il 5 ottobre scorso – dei posti da assegnare alle due procedure recuperando quelli non assegnati alle immissioni in ruolo del 1° settembre scorso a seguito di scorrimento della GM 2004.I rappresentanti del Ministro, Giuseppe Valditara, si sono riservati di presentargli queste richieste per ulteriori approfondimenti e valutazioni.“Noi non molliamo di un centimetro per far valere le ragioni degli Insegnanti di Religione Cattolica”, la chiosa del professore Ruscica.Fgu/Snadir – Professione i.r. – 23 novembre 2023 – h.18,30 -
Lo SNIRC sulla nostra linea. Bene così!
Prendiamo atto con soddisfazione che la CEI, la Conferenza Episcopale Italiana, attraverso le parole del suo responsabile del Servizio Nazionale per l’Insegnamento della Religione Cattolica, Ernesto Diaco, contenute in un documento presentato a settembre ai vescovi italiani, sottolinei l’importanza dell’indizione della Procedura straordinaria nel Concorso per gli IRC.E ne prendiamo atto con soddisfazione maggiore perché i contenuti di questo documento firmato da Ernesto Diaco, certificano l’avvicinamento della CEI sulle nostre posizioni, che Snadir ha più volte espresso e in tempi non sospetti, dicendo in tutti i modi che non poteva e non doveva esserci solo il concorso ma anche la procedura straordinaria per assumere a tempo indeterminato i precari.Era il 2020, l’anno in cui la CEI siglava una prima intesa tra il suo allora presidente, cardinale Gualtiero Bassetti e la ministra dell’epoca, Lucia Azzolina solo per l’indizione del concorso (testo successivamente reso inadeguato dall’approvazione del DL 36/2022 che ha istituito la procedura straordinaria).Siamo lieti che, nel volgere di 3 anni, le chiavi di lettura della CEI sostengano le nostre posizioni, sino a sovrapporsi. Al punto da ribadire per iscritto, la nostra tesi di modificare la legge 159/2019, “al fine di assegnare al concorso straordinario il 70% dei posti – leggiamo testualmente – mantenendo tale percentuale anche nello scorrimento della graduatoria, cosi da garantire un significativo assorbimento delle professionalità dei docenti attualmente incaricati, alcuni dei quali insegnano da circa 20 anni", come deciso lo scorso 15 giugno dal Consiglio dei Ministri in un decreto poi convertito in legge dalla Camera il 31 luglio.Ecco, è questo che chiediamo da tempo ed avere la condivisione della CEI/SNIRC, è per noi motivo di grande soddisfazione e viatico importante verso il traguardo di ottenere in tempi brevi, il giusto riconoscimento per gli insegnanti di religione.Fgu/Snadir – Profesisone i.r. – 22 novembre 2023 – h.15,30 -
Sit-in degli insegnanti di religione al Ministero dell’Istruzione
SIT-IN
a
ROMA
presso il Ministero dell’Istruzione
Viale Trastevere, 76La Fgu/Snadir ha indetto una manifestazione di protesta davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito il giorno 23 novembre dalle ore 10 alle ore 13.30 a sostegno dei diritti degli insegnanti di religione precari.
Motivo della manifestazione è l’ingiusto, ostinato e illogico rinvio al 31 dicembre 2024 – a seguito dell’approvazione dell’emendamento governativo 10.100 all’art. 10 del Decreto-legge 29 settembre 2023, n. 132, che modifica il d.l. n. 126/2019 – del termine entro il quale il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca è autorizzato a bandire, previa intesa con il Presidente della Conferenza episcopale italiana, un concorso ordinario per i docenti di religione incaricati annuali e una procedura straordinaria riservata ai precari con più di 36 mesi di servizio.
Per questi motivi, il 23 novembre prossimo centinaia docenti di religione scenderanno in piazza per protestare contro questa ennesima e ingiustificata proroga, che invalida le richieste legittime dei docenti di religione precari di avere dopo vent’anni le sue procedure di assunzione.
L’hashtag che guiderà la giornata di protesta sarà #Snadirforrights. Un grido simbolico in linea con le battaglie che lo Snadir porta avanti da anni, a favore di tutti gli insegnanti di religione.
Si lotta insieme, si vince insieme! Compila il FORM per confermare la tua presenza!
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Sit-in degli insegnanti di religione al Ministero dell’Istruzione
SIT-IN
a
ROMA
presso il Ministero dell’Istruzione
Viale Trastevere, 76La Fgu/Snadir ha indetto una manifestazione di protesta davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito il giorno 23 novembre dalle ore 10 alle ore 13.30 a sostegno dei diritti degli insegnanti di religione precari.
Motivo della manifestazione è l’ingiusto, ostinato e illogico rinvio al 31 dicembre 2024 – a seguito dell’approvazione dell’emendamento governativo 10.100 all’art. 10 del Decreto-legge 29 settembre 2023, n. 132, che modifica il d.l. n. 126/2019 – del termine entro il quale il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca è autorizzato a bandire, previa intesa con il Presidente della Conferenza episcopale italiana, un concorso ordinario per i docenti di religione incaricati annuali e una procedura straordinaria riservata ai precari con più di 36 mesi di servizio.
Per questi motivi, il 23 novembre prossimo centinaia docenti di religione scenderanno in piazza per protestare contro questa ennesima e ingiustificata proroga, che invalida le richieste legittime dei docenti di religione precari di avere dopo vent’anni le sue procedure di assunzione.
L’hashtag che guiderà la giornata di protesta sarà #Snadirforrights. Un grido simbolico in linea con le battaglie che lo Snadir porta avanti da anni, a favore di tutti gli insegnanti di religione.
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Due decreti di Cassazione a favore dei ricorrenti
Stavolta si vince per la rinuncia del Miur!
Buone notizie. Ancora. Come prima e più di prima, adoperando i versi di una nota canzone. La Cassazione ha rigettato il ricorso del Miur avverso la sentenza di Corte d’Appello favorevole ai docenti di religione precari. E sin qui, visto che è già accaduto per altre 43 volte, nessuna sorpresa. Stavolta però, il ricorso è stato rigettato “perché manifestamente infondato” e con tanto di esplicito invito a chiuderla lì perchè se il Ministero avesse inteso procedere ulteriormente, in aggiunta alla conferma del danno per reiterazione abusiva dei contratti a tempo determinato dei docenti di religione precari per oltre 36 mesi, l’Alta Corte avrebbe applicato ulteriori sanzioni per responsabilità aggravata, ai sensi dell’art.96 c.p.c., per pretestuoso esperimento del ricorso per Cassazione!
Un avvertimento sin troppo chiaro. Tanto che il MIM ha rinunciato al ricorso, ha issato bandiera bianca, si è arreso e così la Cassazione ha confermato le sentenze in Corte d’Appello che, riprendendo le motivazioni della CGUE del 13 gennaio 2022 e delle altre 43 sentenze di Cassazione, ribadiscono che l’indefinito rinnovo dei contratti a tempo determinato otre i 36 mesi per esigenze durevoli rappresenta un abuso e non risponde a ragioni oggettive.
A questo punto, appare ancora più illogica e incoerente la scelta del ministero di prorogare ulteriormente la pubblicazione dei due bandi di assunzione, ordinario e straordinario. Nell’attesa che il Ministero comprenda la gravità e le conseguenze della sua scelta, lo Snadir continuerà ad avviare azioni legali finalizzate alla tutela dei docenti precari di religione: per informazioni puoi scrivere all’indirizzo email dedicato ricorsi@snadir.it
Fgu/Snadir – Professione i.r. – 10 novembre 2023 – h.18,45 -
Periodo di formazione e prova a.s. 2023/2024
Il superamento dell’anno di prova e formazione per docenti neoassunti e docenti che hanno ottenuto il passaggio di ruolo
La nota prot. 65741 del 7 novembre 2023 conferma per l’anno scolastico 2023/2024 le modalità introdotte nel 2015 (legge 107/2015, DM 850/2015) con qualche novità del DM 226/2022.Il tradizionale percorso di formazione e di prova (DM 850/2015) dovrà assicurare ai neoassunti di avere piena conoscenza delle misure previste nonché degli strumenti e delle metodologie per la Didattica Digitale Integrata (DDI).Il percorso di formazione (che dovrà essere affiancato dal periodo di prova di 180 giorni di cui almeno 120 di effettivo servizio) si è meglio articolato in 50 ore di impegno complessivo così suddivise:a) Incontri propedeutici e di restituzione finale: 6 ore;b) Laboratori formativi in presenza: 12 ore (4 incontri in presenza di 3 ore);c) Visite a scuole innovative in presenza: a domanda degli interessati e per un massimo di 4.313 docenti (vedi Tabella); questa attività (6 ore per due giornate=12 ore) è considerata sostitutiva (in parte o in toto) del monte ore dedicato ai laboratori formativi di cui alla lettera b);d) Attività di “peer to peer”: 12 ore;e) Attività sulla piattaforma INDIRE: 20 ore.Particolare rilievo assume la figura del docente tutor, che affianca l’insegnante nel percorso di formazione sin dal suo inizio, assicura il collegamento con il lavoro didattico sul campo e si qualifica come “mentor” per gli insegnanti neoassunti. L’individuazione di tale figura all’interno dell’istituto spetta al Dirigente Scolastico con un opportuno coinvolgimento del Collegio dei docenti. Nei casi in cui non fosse possibile individuare un tutor appartenente alla stessa disciplina del docente neoassunto, si potrà procedere all’individuazione di una figura appartenente a classi di concorso affini o per area disciplinare. L’USR organizzerà anche attività formative per i docenti tutor.Significative appaiono le azioni che i neoassunti devono compiere sulla piattaforma INDIRE, come l’elaborazione di un proprio bilancio di competenze e la costruzione di un portfolio professionale di documentazione e riflessione sull’attività didattica.Le attività di “peer to peer” e tutoraggio saranno effettuate dai docenti tutor (preferibilmente docenti della stessa disciplina, area disciplinare o tipologia di cattedra ed operante nello stesso plesso) e dai dirigenti scolastici.Al fine di riconoscere l’impegno del tutor durante l’anno di prova e di formazione, le attività svolte (progettazione, confronto, documentazione) potranno essere attestate e riconosciute dal Dirigente Scolastico come iniziative di formazione previste dall’art. 1, comma 124 della L. 107/2015.È importante che le attività per i docenti neoassunti inizino già a partire dal mese di novembre 2023 per permettere agli stessi di acquisire in tempo utile le indicazioni necessarie al percorso di formazione e tutti i materiali di supporto alle attività.I dirigenti scolastici delle istituzioni in cui prestano servizio i docenti neoassunti organizzano le attività di accoglienza, formazione, tutoraggio, supervisione professionale, avvalendosi della collaborazione dei docenti tutor e svolgono le attività per la valutazione del periodo di prova, oltre a visitare le classi affidate ai docenti neoassunti.Saranno interessati da tale percorso i docenti assunti sia da GAE (graduatorie ad esaurimento) che dalle graduatorie di merito dei concorsi ordinari e dei concorsi straordinari. I percorsi interesseranno anche i docenti che abbiano effettuato passaggio da un ruolo all’altro e coloro che debbano ripetere il periodo di formazione e di prova.Saranno interessati al percorso di formazione e di prova anche i 62 docenti di religione assunti a seguito di scorrimento della Graduatoria di merito (GM) 2004.In chiusura dell’anno scolastico il Comitato di valutazione, convocato dal Dirigente scolastico, compie la verifica delle competenze didattiche pratiche del docente in prova, per l’espressione del parere sul superamento del percorso di formazione e periodo annuale di prova in servizio.Ciò avviene attraverso un colloquio, nell’ambito del quale è svolto il test finale, che consiste nella discussione e valutazione delle risultanze della documentazione prodotta dal tutor e nella relazione del dirigente scolastico, con espresso riferimento all’acquisizione delle relative competenze, a seguito di osservazione effettuata durante il percorso di formazione e periodo annuale di prova.Il docente sostiene il colloquio innanzi al Comitato, a partire dalla presentazione delle attività di insegnamento e formazione e della relativa documentazione contenuta nel portfolio professionale e nelle schede di cui all’Allegato A, già in possesso del Dirigente scolastico e trasmessi almeno cinque giorni prima della data fissata per il colloquio, allo stesso Comitato.In questa fase conclusiva il docente è invitato quindi a “raccontare” e a “raccontarsi” al Comitato, che valuterà le capacità didattica, utilizzando gli indicatori e i descrittori dell’Allegato A come griglia di verifica del pieno possesso ed esercizio dello standard professionale.Snadir – Professione i.r. – 8 novembre 2023, h. 09,40 -
Vergognoso provvedimento del Governo. Verso la proroga il reclutamento del personale docente di religione cattolica
Circola il testo dell’emendamento 10.100 del Governo, all’art. 10 del DL 29.09.2023, n. 132. E non contiene buone e ‘giuste’ notizie perché differisce il termine ultimo per l’espletamento dei concorsi scuola al 31 dicembre 2024. All’art. 1-bis, si rimanda al 2024 il termine entro il quale bandire, previa intesa con il Presidente della CEI, la copertura del 30% dei posti per l’insegnamento della Religione cattolica vacanti e disponibili negli anni scolastici dal 2022/23 al 2024/25.
“Siamo indignati di fronte alla decisione del Ministero dell’Istruzione e del Merito, di prorogare la pubblicazione dei due bandi, ordinario e straordinario. Ci troviamo di fronte all’ennesima manovra politica che agisce alle spalle di un’intera categoria di docenti – afferma il segretario dello Snadir, Orazio Ruscica – invece di investire su un sistema scolastico che restituisca giusta attenzione al loro ruolo e alla corretta educazione degli studenti”.
“Noi – afferma ancora Orazio Ruscica – ribadiamo una sola richiesta: Stabilizzazione con immissione in ruolo di tutti i docenti precari di Religione! Non staremo con le mani in mano a subire angherie. Siamo al lavoro per iniziative incisive, tempestive e vincenti, per opporci a questa scelta vergognosa comunicata dal Governo”
Fgu/Snadir – Professione i.r. – 6 novembre 2023 – h. 20,00
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Vergognoso provvedimento del Governo. Verso la proroga il reclutamento del personale docente di religione cattolica
Circola il testo dell’emendamento 10.100 del Governo, all’art. 10 del DL 29.09.2023, n. 132. E non contiene buone e ‘giuste’ notizie perché differisce il termine ultimo per l’espletamento dei concorsi scuola al 31 dicembre 2024. All’art. 1-bis, si rimanda al 2024 il termine entro il quale bandire, previa intesa con il Presidente della CEI, la copertura del 30% dei posti per l’insegnamento della Religione cattolica vacanti e disponibili negli anni scolastici dal 2022/23 al 2024/25.
“Siamo indignati di fronte alla decisione del Ministero dell’Istruzione e del Merito, di prorogare la pubblicazione dei due bandi, ordinario e straordinario. Ci troviamo di fronte all’ennesima manovra politica che agisce alle spalle di un’intera categoria di docenti – afferma il segretario dello Snadir, Orazio Ruscica – invece di investire su un sistema scolastico che restituisca giusta attenzione al loro ruolo e alla corretta educazione degli studenti”.
“Noi – afferma ancora Orazio Ruscica – ribadiamo una sola richiesta: Stabilizzazione con immissione in ruolo di tutti i docenti precari di Religione! Non staremo con le mani in mano a subire angherie. Siamo al lavoro per iniziative incisive, tempestive e vincenti, per opporci a questa scelta vergognosa comunicata dal Governo”