Berlusconi difende il decreto legge della Gelmini. Useremo la polizia contro l’occupazione degli studenti

Berlusconi difende il decreto legge della Gelmini


Useremo la polizia contro l’occupazione degli studenti 


   “Contro le occupazioni chiameremo la polizia“. Una minaccia vera e propria quella lanciata oggi dal premier Berlusconi nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Chigi. Presente anche il ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini. “Voglio dare un avviso ai naviganti: non permetteremo che vengano occupate scuole e università perché l’occupazione dei posti pubblici non è un fatto di democrazia ma di violenza nei confronti di altri studenti, delle famiglie e dello Stato” e subito dopo annuncia: “Oggi convocherò il ministro Maroni e gli darò istruzioni dettagliate su come intervenire con le forze dell’ordine per evitare che queste cose succedano“. E la sua sfida non si è fermata qui, perché ha aggiunto: “Avete quattro anni e mezzo per farci il callo, io non recederò di un centimetro”. Un atteggiamento, quello del Premier, che il segretario nazionale dello Snadir, Orazio Ruscica, definisce pericoloso “Questi toni minacciosi e intimidatori non portano a niente _ commenta Ruscica -. Gli studenti stanno manifestando e contestano provvedimenti legislativi ritenuti sbagliati. Berlusconi dovrebbe usare il buon senso e porsi in atteggiamento di dialogo e confronto con tutte le forze di questo Paese che sono interessate ad affrontare i problemi della scuola”. A ribadire questo anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che, accogliendo il disagio di studenti ed insegnanti dell’Università La Sapienza ha ricordato come sia “indispensabile che su questi temi non si cristallizzi un clima di pura contrapposizione, ma ci si apra all’ascolto reciproco, a una seria considerazione delle rispettive ragioni”.


Ufficio stampa Snadir



Snadir – mercoledì 22 ottobre 2008

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