Famiglia Cristiana
n.38
del 26 settembre 1999 – pag.33
- Il
Sindacalista:Un giusto stato giuridico agli insegnanti
Abbiamo
salutato il testo "Occhipinti" con speranza e
auspichiamo che finalmente si possa arrivare ad attribuire
un giusto stato giuridico agli insegnanti di religione.
A parlare Orazio Ruscica, segretario nazionale dello Snadir,
il sindacato nazionale autonomo degli insegnanti di rleigione.
Il testo presentato dal senatore Mario Occhipinti, e approvato
dalla Commissione istruzione del Senato, unifica cinque
diversi disegni di legge (nn.662, 703, 1376, 1441 e 2965)
riguardanti lo status giuridico dei docenti di religione.
Se diverr legge, gli insegnanti, assunti per concorso pubblico,
entreranno in ruolo, dunque non licenziabili. Resta, cos
come prescrive il Concordato, la "idoneit" attribuita
dal vescovo locale e indispensabile per poter insegnare
religione. Ma – novit del disegno di legge unificato –
se chi di ruolo perde il "gradimento" non perde
il posto di lavoro. L’insegnante che si vedesse revocata
l’idoneit potrebbe essere, infatti, impiegato in altri
servizi scolastici per i quali abbia titolo, o in altri
settori pubblici. Il testo, che doveva essere discusso in
Senato il 14 settembre e il cui esame stato invece rinviato,
detta anche le norme per il primo concorso pubblico.
La prova sar riservata a chi ha insegnato religione per
almeno quattro anni continuativi con un orario pari almeno
alla met di quello d’obbligo e servir a verificare la
conoscenza dell’ordinamento e della legislazione scolastica,
e gli orientamenti pedagogici relativi al grado di scuola
cui si riferisce il concorso.
Tutto
ci che riguarda i contenuti dell’insegnamento resta di
competenza dei vescovi. Anche se la discussione slittata,
il fatto che si sia giunti in Commissione ad approvare un
Testo unico ci incoraggia. Era ora che ci si occupasse degli
insegnanti di religione, spiega Pasquale Troa, responsabile
culturale dello Snadir. Nella scuola facciamo tutto quello
che fanno gli altri, ma senza questo status giuridico non
abbiamo diritto ad una serie di possibilit. Non possiamo
concorrere a fare i presidi, per esempio, non possiamo ricoprire
nessuno dei nuovi ruoli che il ministro Berlinguer sta cercando
di promuovere nella scuola. Soprattutto, chi incorre nella
revoca dell’idoneit resta disoccupato. Dopo l’esame al
Senato il testo unico dovr passare alla Camera. E se non
ci dovessero essere intoppi, l’anno scolastico del 2000
potrebbe essere un "giubileo" anche per i 22.000
"precari" che insegnano religione a scuola.
Annachiara
Valle