Autore: maurizio

  • Circolare Ministeriale n.466 del 1/12/ 1998 – Dir. Gen. Pers. e degli A. G. ed Amm.-Div. XIV -Compar




    Circolare Ministeriale n.466 – prot.711 del 1 dicembre 1998 – Direzione Generale del Personale e degli Affari Generali ed Amministrativi – Div. XIV


    Oggetto: Comparto scuola – Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro sottoscritti il 4.8.1995 e il 1.8.1996 – Inquadramento dal 1 settembre 1996 – Istruzioni operative.


    Con la C.M. n.595 – prot.5446/BL – del 20 settembre 1996 sono state impartite le istruzioni per l’applicazione del C.C.N.L. sottoscritto il 4.8.1995 nei confronti del personale del comparto scuola. Si fa presente, anche a seguito di quesiti formulati, che le stesse istruzioni possono essere tenute presenti per il personale docente ed educativo con contratto a tempo indeterminato dal 1 settembre 1995 ed ATA con contratto a tempo indeterminato dal 1 settembre 1996, con le seguenti precisazioni qualora gli interessati abbiano prodotto domanda di ricostruzione di carriera i cui effetti inizino a decorrere dal 1 settembre 1996.


    Il riconoscimento dei servizi di ruolo e non di ruolo eventualmente prestati anteriormente alla decorrenza di immissione nell’attuale ruolo di appartenenza, conseguente alla stipulazione del contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato, deve avvenire, alla luce di quanto dispone il comma 6 dell’art.66 del succitato contratto collettivo, secondo le norme di cui al D.L. 19.6.1970, n.370, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 luglio 1970, n.576, e successive modificazioni e integrazioni, nonch secondo le relative disposizioni di applicazione, cos come definite dall’art.4 del D.P.R. 23.8.1988, n.399.


    Pertanto il riconoscimento dei servizi di cui trattasi, secondo la previsione dell’art.3, comma 1 e 2, del citato D.L. 19 giugno 1970, n.370, deve essere effettuato per intero sia ai fini giuridici che economici fino ad un massimo di 4 anni, mentre l’eventuale parte eccedente riconoscibile per due terzi ai fini giuridici ed economici e per un terzo ai soli fini economici.


    L’anzianit giuridica ed economica cos riconosciuta, unitamente a quella attribuibile per effetto di particolari disposizioni legislative (ad esempio quella prevista dalla legge 24 dicembre 1986, n.958 per il servizio militare), deve essere considerata per l’inquadramento nelle posizioni stipendiali di cui alla tabella B annessa al C.C.N.L. del 4.8.1995. Si propongono, in allegato, 4 esempi allo scopo di comprendere meglio l’inquadramento retributivo del personale oggetto della presente, ciascuno dei quali preceduto dalle relative sequenze operative.


    La presente circolare tiene conto del parere conclusivo del Ministero del Tesoro – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – espresso con nota n.127492 del 12 agosto 1998.


    Si fa presente, infine, che le relative procedure automatizzate sono disponibili dall’11 novembre 1998.


    Il Ministro



  • Circolare Ministeriale n.415 del 14/10/1998 – prot.32254/BL – Sperimentazione sui programmi di religione cattolica nella prospettiva dell’autonomia.



    Circolare Ministeriale n.415 del 14/10/1998 – prot.32254/BL


    Oggetto: Sperimentazione sui programmi di religione cattolica nella prospettiva dell’autonomia.


    Con riferimento all’attuale processo di riforma del sistema scolastico, che vede nell’autonomia, nel riordino dei cicli e nel ripensamento dei “saperi” i principali aspetti di cambiamento, la Conferenza Episcopale Italiana ha presentato per gli anni scolastici 1998/99 e 1999/2000 un progetto di sperimentazione denominato “Sperimentazione nazionale biennale sui programmi di religione cattolica nella prospettiva dell’autonomia scolastica e di nuovi programmi di religione cattolica”. Tale progetto nasce dalla rilettura dei programmi di religione cattolica operata dal Settore IRC della Conferenza Episcopale Italiana.


    I risultati di questo lavoro stanno alla base della sperimentazione che intende riconfigurare l’insegnamento della religione cattolica nel contesto della riforma scolastica in atto con particolare riguardo all’autonomia.


    Il progetto di sperimentazione che stato assunto da questo Ministero nell’ambito del tavolo di confronto recentemente aperto tra il Ministero e la CEI, verr assistito e monitorato da un Osservatorio composto da membri designati dalla Conferenza Episcopale e da membri designati dal Ministero della P.I., nel quadro normativo delineato dal Concordato e dall’Intesa.


    Mentre si allega lo schema sintetico del progetto sperimentale, e l’elenco dei docenti sperimentatori, si invitano le SS.LL. a darne comunicazione ai capi istituto delle scuolee di competenza, ai quali verr inviata da parte del Settore IRC della CEI lo strumento predisposto per la sperimentazione, informandoli anche del fatto che i docenti sono autorizzati a partecipare alle varie iniziative previste nell’ambito del progetto.


    IL MINISTRO


     


    SPERIMENTAZIONE NAZIONALE BIENNALE


    SUI PROGRAMMI DI RELIGIONE CATTOLICA


    NELLA PROSPETTIVA DELL’AUTONOMIA SCOLASTICA


    E DI NUOVI PROGRAMMI DI RELIGIONE CATTOLICA


     


    PROGETTO GENERALE


     


     1 – PREMESSA: LE MOTIVAZIONI


    1.1 Oggi in atto, nella scuola italiana, un processo di cambiamento cos profondo, quale non dato ritrovare nel passato. I principali aspetti che lo caratterizzano sono riferiti a tre grandi riforme che possiamo cos sinteticamente richiamare:




    a) autonomia scolastica; con la legge n. 59/97 si avviato un cambiamento radicale di logica e di assetto del sistema scolastico, che da verticistico e centralizzato, si viene trasformando in orizzontale e policentrico;


    b) riordino dei cicli; con il disegno di legge sul riordino dei cicli si prefigura una diversa architettura dell’intero percorso di scolarizzazione. L’obbligo scolastico diventa pi consistente e abbraccia tutti i cicli (iniziando nella scuola materna per concludersi nel ciclo secondario);


    c) saperi essenziali; in atto un percorso di ripensamento dei contenuti, e anche delle articolazioni, delle diverse discipline. Il criterio che guida tale riflessione quello della ricerca della “essenzializzazione” dei contenuti disciplinari. Viene inoltre sottolineata l’importanza di favorire, attraverso la qualit dei metodi di insegnamento, la capacit di apprendere.


    In presenza di un quadro generale come quello sopra ricordato, ed anche in considerazione del fatto che gli attuali programmi di religione cattolica hanno pi di dieci anni di vita, sembrato opportuno avviare una fase di sperimentazione che tenga conto della necessit di adeguare la proposta dei contenuti programmatici ai cambiamenti di tipo istituzionale, ma anche al mutato contesto culturale ed educativo, segnato in particolare dal pluralismo anche religioso.


    1.2 Per quanto riguarda, in particolare, la riflessione sui contenuti essenziali che i nuovi programmi dovranno recepire, si ritiene importante favorire la riscoperta del valore della cultura religiosa, come valore culturale a tutti gli effetti. In un curricolo attento alle esigenze fondamentali della persona, l’insegnamento della religione cattolica rientra nella dimensione antropologica per lo sviluppo affettivo, cognitivo e sociale degli alunni e della sensibilit religiosa.


    1.3 Il contesto dell’autonomia della scuola sollecita e valorizza la professionalit del docente, non pi chiamato a mansioni esecutive, ma responsabilizzato nell’esercizio della funzione docente con un ruolo di protagonista per la sua libert di insegnamento intesa come libert che si rapporta in modo costruttivo con le scelte educative delle famiglie e il diritto all’apprendimento degli studenti.


    1.4 La scuola dell’autonomia non una scuola autoriferita, ma deve sapersi collocare con una capacit propositiva e di dialogo, interagendo con le varie comunit sociali e con un rapporto significativo anche con la comunit ecclesiale.


    2 – FINALIT ED OBIETTIVI DELLA SPERIMENTAZIONE


    2.1 Si intende operare una revisione degli attuali programmi di religione cattolica che tenga conto in particolare dell’esigenza di essenzializzazione dei contenuti, nel contesto degli orientamenti generali in atto, verificando una pi efficace modalit di passaggio dai programmi alla programmazione, utilizzando la maggior flessibilit offerta dalla situazione di autonomia organizzativa e didattica.


    2.2 La sperimentazione intende essere anche una modalit particolarmente efficace di formazione dei docenti – protagonisti della sperimentazione – impegnandoli in un percorso di ricerca/azione.


    2.3 I principi-base che sostengono la sperimentazione possono essere cos indicati.


    2.3.1 La centralit della persona in crescita. Nel rapporto tra insegnamento e apprendimento necessario operare un passaggio dall’attenzione all’insegnare (preoccupazione eminentemente contenutistico-nozionista) all’attenzione all’apprendere, che significa attenzione all’alunno che apprende e alla sua personalit in formazione. Si tratta di un servizio svolto in collaborazione e a sostegno dell’opera educativa della famiglia.


    2.3.2 L’attenzione alle variabili del contesto socio-culturale dell’alunno. La recente legge n. 59/97, che ha conferito autonomia agli istituti scolastici, affida loro il compito di adeguare l’attuazione dei programmi al contesto sociale e culturale entro il quale l’istituzione scolastica agisce.


    2.3.3 L’attenzione ai nuclei tematici essenziali della religione cattolica. Nella logica della essenzializzazione dei programmi si ritiene opportuno indicare prescrittivamente alcuni nuclei essenziali.


    2.4 Gli obiettivi specifici sono i seguenti.


    2.4.1 Favorire la ricerca di soluzioni organizzative flessibili del lavoro didattico secondo le possibilit offerte dal nuovo contesto dell’autonomia (flessibilit oraria, accorpamento classi…).


    2.4.2 Migliorare la capacit di elaborare itinerari didattici nei vari ordini e gradi di scuola, utilizzando adeguati strumenti metodologici.


    2.4.3 Favorire nei docenti la capacit di autovalutare la propria attivit didattica.


    2.4.4 Verificare la risonanza che la proposta incontra presso gli alunni e i genitori.


    3 – VERIFICA DELLA SPERIMENTAZIONE


    La verifica del raggiungimento degli obiettivi si svolger secondo le seguenti modalit.


    3.1 I primi due obiettivi saranno verificati dall’Osservatorio della sperimentazione attraverso un’analisi critica della progettazione operata dagli insegnanti di religione (IdR) “sperimentatori”.


    3.2 Il terzo obiettivo verr verificato attraverso il ricorso ad un questionario di autovalutazione per gli IdR “sperimentatori”, predisposto dall’Osservatorio della sperimentazione.


    3.3 Il quarto obiettivo verr verificato dall’Osservatorio della sperimentazione attraverso la lettura della sintesi – operata dagli IdR “sperimentatori” – di un questionario destinato agli studenti e ai genitori.


    4 – MODALIT DELLA SPERIMENTAZIONE


    La sperimentazione si articola secondo due diverse modalit:


    4.4.1 una sperimentazione controllata, rivolta ad un “campione” ristretto di insegnanti, ma rappresentativo dell’intero “universo”.


    4.4.2 una sperimentazione diffusa, rivolta a tutti gli insegnanti di RC disponibili nell’ottica della formazione in servizio.


    5 – DURATA DELLA SPERIMENTAZIONE


    La sperimentazione di durata biennale. Essa ha inizio nell’a.s. 1998-1999 e prosegue nell’a.s. 1999-2000. La verifica annuale.


    6 – DISEGNO SPERIMENTALE


    6.1 Sperimentazione controllata


    6.1.1 Fase preliminare:


    Individuazione del “campione” con il contributo dell’ufficio statistico CEI


    Identificazione degli insegnanti sperimentatori con la collaborazione dei Responsabili








    Diocesani per l’IRC


    Sono stati coinvolti:



    – 15 docenti di religione cattolica per la scuola materna;


    – 28 docenti di religione cattolica per la scuola elementare;


    – 24 docenti di religione cattolica per la scuola media inferiore;


    – 48 docenti di religione cattolica per la scuola media superiore secondo i seguenti indirizzi scolastici: Istituto Professionale, Istituto Tecnico Industriale, Istituto Tecnico Commerciale, Liceo Psico-Pedagogico-Linguistico, Liceo Classico, Liceo Scientifico.


    6.1.2 Iter previsto








    8-9-10 luglio 1998 Seminario di formazione


    Definizione degli strumenti e delle modalit di attuazione della sperimentazione per l’a.s. 1998-99.


    settembre 1998 Avvio della sperimentazione nelle scuole.


    1-3 marzo 1999 Seminario di prima verifica (Scheda di rilevazione: cfr. Allegato A)


    (Campora S. Giovanni – Cosenza)


    7-9 luglio 1999 Seminario di verifica del primo anno di sperimentazione e impostazione della sperimentazione per l’a.s. 1999-2000.


    (Costa di Folgaria – Trento)


    settembre 1999 Inizio del secondo anno di sperimentazione.


    febbraio 2000 Seminario di verifica intermedia.


    luglio 2000 Valutazione conclusiva del biennio di sperimentazione e consegna dei risultati alla Segreteria Generale della C.E.I.


    6.2 Sperimentazione diffusa


    6.2.1 Fase di presentazione della sperimentazione


    La sperimentazione viene proposta alle diocesi e ai docenti interessati attraverso due distinte modalit. Viene fornita una Scheda di rilevazione da inviare al Settore IRC entro il 31 dicembre 1998 (cfr. Allegato B).


    Corsi nazionali di formazione e aggiornamento per ogni ordine e grado di scuola (cfr. Allegato C)


    Iniziative diocesane


    Per portare a conoscenza di tutti gli insegnanti i motivi, gli obiettivi e i contenuti della sperimentazione, si auspica che nelle diocesi vengano realizzate iniziative di informazione e di formazione da parte dell’ufficio catechistico diocesano.



    7 – INDIVIDUAZIONE DELLE SEZIONI / CLASSI “SPERIMENTALI” PER GLI ANNI SCOLASTICI 1998-1999 E 1999-2000


    7.1 Scuola materna


    I docenti sperimentatori, titolari di sezione o specialisti di IRC nella scuola materna saranno chiamati a sperimentare nell’a.s. 1998-99 il percorso A dei nuclei tematici della Scuola dell’infanzia – relativo ai bambini di 3 anni -, mentre nell’a.s. 1999-2000 sperimenteranno il percorso B relativo ai bambini di 4 anni.


    Coloro che iniziano la sperimentazione con il percorso B dei nuclei tematici della Scuola dell’infanzia – relativo ai bambini di 4 anni -, continueranno la sperimentazione nell’a.s. 1999-2000 con il percorso C, relativo ai bambini di 5 anni.



    Nel caso di monosezioni si consiglia di scegliere tra i vari percorsi, limitando l’osservazione agli alunni dell’et corrispondente.


    7.2 Scuola elementare


    I docenti sperimentatori, titolari di classe o specialisti di IRC nella scuola elementare, inizieranno la sperimentazione nella 1a classe e/o nella 3a classe e/o nella 5a classe della scuola elementare.



    A) I docenti che iniziano dalla 1a classe dell’attuale scuola elementare sono chiamati a sperimentare negli anni scolastici 1998-99 e 1999-2000, il percorso A dei nuclei tematici del 1 biennio della Scuola di base (6-8 anni).


    B) I docenti che iniziano dalla 3a classe dell’attuale scuola elementare sono chiamati a sperimentare negli anni scolastici 1998-99 e 1999-2000, il percorso B dei nuclei tematici del 2 biennio della Scuola di base (8-10 anni).


    C) I docenti che iniziano la sperimentazione nella 5a classe dell’attuale scuola elementare sono chiamati a sperimentare negli anni scolastici 1998-99 e 1999-2000, il percorso C dei nuclei tematici del 3 biennio della Scuola di base (10-12 anni).


    7.3 Scuola media inferiore


    I docenti sperimentatori della scuola media inferiore sperimenteranno l’ipotesi nell’attuale scuola media inferiore, partendo dalla seconda media. Nell’anno scolastico 1998-99 – ossia nelle classi della seconda media – sperimenteranno i nuclei tematici del percorso del 1 anno (12-13 anni) della Scuola dell’orientamento.


    Nell’anno scolastico 1999-2000 saranno chiamati a scegliere tra il percorso A (relativo al 2 anno della Scuola dell’orientamento) e il percorso B (relativo al 3 anno della Scuola dell’orientamento). Entrambi i percorsi saranno attivati nelle classi di terza media che nell’anno precedente hanno attivato la sperimentazione.


    7.4 Scuola media superiore


    I docenti della scuola media superiore sono chiamati a sperimentare l’ipotesi della futura Scuola superiore – di durata triennale – nella 2a, 3a e 4a classe dell’attuale scuola secondaria.



    A) Nel caso in cui il passaggio dalla seconda alla terza superiore (come ad esempio negli istituti tecnici commerciali) comportasse una nuova formazione delle classi, si operer nel seguente modo. Nell’a.s. 1998-99 la sperimentazione interesser soltanto la seconda e terza superiore. In esse ogni insegnante sperimenter i percorsi proposti rispettivamente per il 1 e il 2 anno della futura Scuola superiore, equivalente al proprio indirizzo scolastico.


    Nell’anno scolastico 1999-2000 continuer la sperimentazione soltanto con la quarta superiore.


    Nel caso in cui il passaggio dalla seconda alla terza superiore non comporti una nuova formazione delle classi, si operer nel seguente modo. Nell’a.s. 1998-99 la sperimentazione interesser soltanto la seconda e terza superiore. In esse ogni insegnante sperimenter i percorsi proposti rispettivamente per il 1 e il 2 anno della futura Scuola superiore, equivalente al proprio indirizzo scolastico.


    Nell’anno scolastico 1999-2000 continuer la sperimentazione nelle stesse classi (rispettivamente terza e quarta superiore) usando i percorsi del 2 e 3 anno della futura scuola superiore.



  • Circolare Ministeriale n.399 del 29 settembre 1998 – Disposizioni per la liquidazione delle comp.

    Circolare ministeriale n. 399 del 29 settembre 1998, prot. n. 4043 – A.S. 1998/99


    Disposizioni per la liquidazione delle competenze: 1) al personale docente con contratto a tempo determinato per supplenze brevi e saltuarie; 2) ai supplenti annuali e ai supplenti temporanei fino al termine delle attività didattiche; 3) ai docenti di religione; 4) al personale con contratto a tempo indeterminato (neo-immesso in ruolo)


     


    L’art. 40 – comma 9 – della legge 27 dicembre 1997, n. 449 (misure per la stabilizzazione della finanza pubblica), pubblicata nel S.O. alla “Gazzetta Ufficiale” n. 302 del 30 dicembre 1997, ha previsto l’attribuzione agli Uffici periferici del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica la competenza all’ordinazione dei pagamenti, a mezzo ruoli di spesa fissa, delle retribuzioni spettanti al personale della scuola con nomina del capo d’istituto su posto vacante, in attesa dell’assunzione degli aventi diritto.
    Con la presente circolare si forniscono alcune indicazioni di ordine operativo per la concreta applicazione del suddetto comma 9 e per un tempestivo pagamento delle retribuzioni spettanti alle seguenti categorie di personale:


     


    1)      Personale docente con contratto a tempo determinato stipulato dal capo d’istituto ai sensi dell’art. 40 – comma 9 – della legge 27 dicembre 1997, n. 449


    Tale tipo di contratto comporta che la retribuzione venga erogata dalla competente Direzione Provinciale del Tesoro e, quindi, deve contenere, oltre la durata del rapporto di lavoro, l’indicazione che trattasi di “supplenza temporanea su posto di supplenza annuale o supplenza fino al termine delle attività didattiche in attesa dell’assunzione degli aventi diritto”, con imputazione della spesa ai pertinenti capitoli di bilancio concernenti spese per le supplenze temporanee fino al termine delle attività didattiche. Si precisa che il rapporto di lavoro di cui trattasi avrà la durata dalla data di effettiva presa in servizio fino al giorno precedente la decorrenza del contratto stipulato con il personale avente diritto.
    A tal fine, il capo d’istituto, una volta che la persona individuata abbia assunto servizio, dovrà inviare un originale del contratto medesimo alla Direzione Provinciale del Tesoro.
    Unitamente all’originale del contratto, alla Direzione Provinciale del Tesoro dovranno essere fornite le necessarie informazioni per l’apertura della partita di spesa fissa, utilizzando i mod. C-1 e C-2, allegati alla presente circolare.


    La retribuzione sarà corrisposta dalla Direzione Provinciale del Tesoro anche nel caso in cui l’avente diritto sia persona diversa da quella individuata per la supplenza breve e saltuaria, o, successivamente, il posto venga assegnato, a tempo indeterminato, a personale neo-immesso in ruolo.


    Le Direzioni Provinciali del Tesoro provvederanno, sulla base dei contratti e delle informazioni pervenute, alla riattivazione dei pagamenti, in via continuativa, per il personale che risulti già titolare di partita di spesa fissa e all’apertura di nuove partite per gli altri supplenti temporanei.


    Per quanto concerne tale ultimo personale, essendo necessario evitare la costituzione di crediti erariali, il pagamento delle supplenze verrà subordinato a una dichiarazione di prestato servizio, che dovrà essere senza indugio inviata alla competente Direzione Provinciale del Tesoro, dall’istituto scolastico di appartenenza.


    Nella dichiarazione anzidetta dovranno essere indicati anche eventuali giorni di assenza dal servizio, che comportino la riduzione del trattamento economico.
    La comunicazione verrà effettuata, via telefax, al termine della supplenza, o, qualora il servizio si protragga oltre il mese, l’ultimo giorno di ciascun mese.
    E’ appena il caso di precisare che anche la data di cessazione dal servizio dei supplenti brevi e saltuari già titolari di partita di spesa fissa deve essere immediatamente comunicata alle Direzioni Provinciali del Tesoro.


    Le Direzioni Provinciali del Tesoro provvederanno al pagamento dei ratei di tredicesima mensilità, maturati dal personale di cui trattasi dal momento della stipulazione del contratto, nel mese di dicembre, qualora, a tale epoca, il medesimo personale sia o debba essere ancora retribuito, anche a diverso titolo, con partita di spesa fissa ovvero, a richiesta dell’interessato, in caso di cessazione definitiva dal servizio.


    Con lo stesso criterio, al termine delle attività didattiche, verrà liquidato il compenso per le eventuali ferie non fruite.


    Altrimenti, i detti compensi verranno corrisposti dall’istituzione scolastica che abbia liquidato il trattamento economico ai docenti in parola, rispettivamente, nel mese di dicembre e al termine delle attività didattiche, o nel mese di cessazione dal servizio.
    I titolari di contratto a tempo determinato fino al termine delle lezioni, stipulato con il capo d’istituto, per l’insegnamento su cattedre o posti non potuti conferire dal Provveditore a titolo di supplenza annuale, per mancanza di aspiranti nelle graduatorie o esaurimento delle stesse, a norma dell’art. 15 della legge 20 maggio 1982, n. 270 sono retribuiti dalle Direzioni Provinciali del Tesoro.


    Si precisa, inoltre, che un originale del contratto di cui trattasi dovrà essere trasmesso anche al Provveditorato agli Studi competente, alla Ragioneria Provinciale competente, all’interessato e conservato agli atti della scuola.


    E’ da ritenersi che il comma 9 in questione non sia applicabile al personale A.T.A., attesa la particolare disciplina per esso prevista in materia di assunzioni dal decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297.


     


    2)      Supplenze annuali e temporanee fino al termine delle attività didattiche


    I contratti stipulati per l’anno scolastico 1998/99, relativi al personale supplente annuale o temporaneo fino al termine delle attività didattiche dovranno essere inviati, tramite le istituzioni scolastiche, direttamente alle Direzioni Provinciali del Tesoro, le quali procederanno alla riattivazione dei pagamenti sulle partite già in carico dallo scorso anno, sospese alla scadenza del contratto a tempo determinato, o, in caso di prima nomina, all’apertura di nuove partite.


    Per il personale già in servizio nell’anno scolastico precedente, la Direzione generale dei Servizi Periferici del Tesoro ha già provveduto a inviare, ai competenti Provveditorati, un modulo prestampato per ciascun dipendente a tempo determinato, titolare di partita di spesa fissa nella provincia, nel quale sono evidenziate le informazioni contabili già acquisite lo scorso anno (modalità di pagamento, detrazioni d’imposta, ritenute sindacali, ecc.).


    Tale modello deve essere firmato dall’interessato, per confermare i dati indicati o autorizzare le modifiche eventualmente intervenute, da segnalare in appositi spazi.
    Ove non sia utilizzabile il suddetto modello trasmesso dal Ministero del Tesoro, le informazioni occorrenti per l’attivazione dei pagamenti potranno essere fornite mediante la compilazione dell’unito modello C-1, per i titolari di partita di spesa fissa già dall’anno precedente, e dell’unito modello C-2, per i dipendenti con i quali viene stipulato per la prima volta un contratto a tempo determinato.


    I modelli di cui sopra, completati a cura dei capi d’istituto, con l’indicazione della data di effettiva assunzione in servizio, dovranno essere dai medesimi inviati, come già detto, alle Direzioni Provinciali del Tesoro, possibilmente con cadenza settimanale, unitamente ai contratti di lavoro e agli eventuali allegati (domanda di attribuzione dell’assegno per il nucleo familiare, documentazione relativa a ritenute, ecc.).


    I contratti stipulati dai Provveditori verranno prodotti in sei originali: un originale sarà conservato agli atti dell’Ufficio, un originale sarà consegnato al dipendente, due originali saranno trasmessi alla Ragioneria Provinciale dello Stato per il prescritto riscontro, due originali saranno inviati all’istituzione scolastica di assegnazione del dipendente; la stessa istituzione provvederà ad inviarne uno alla competente Direzione Provinciale del Tesoro.
    Nel caso in cui ad uno stesso soggetto vengano conferite più supplenze, ciascuna relativa a frazioni dell’intero orario di cattedra, fino al raggiungimento del numero massimo di ore consentito dalle vigenti disposizioni, verranno stipulati più contratti in ragione del fatto che il secondo contraente può variare dall’uno all’altro contratto (Provveditore, diversi capi d’istituto) e le decorrenze e le sedi di servizio delle varie nomine possono essere differenti.
    E’ però necessario che ciascun contratto successivo al primo riporti in chiaro l’indicazione degli eventuali contratti già stipulati dal personale interessato, nonché delle sedi di servizio e degli orari d’insegnamento relativi (in allegato è riportato un fac-simile dello schema di contratto – Modello B – da utilizzare in questi casi).


     


    3)      Incarichi di religione e supplenze di religione fino al termine delle attività didattiche


    Nel ribadire che la stipula di tali contratti è di competenza dei capi d’istituto, si precisa che gli incarichi per l’insegnamento di religione hanno comunque durata annuale e si intendono confermati qualora permangono le condizioni ed i requisiti di cui all’art. 47 – comma 6 – del C.C.N.L. del 4 agosto 1995.


    In sintonia con il disposto della C.M. 497/96, 7° comma, è quindi cura dei capi d’istituto dare immediatamente comunicazione alla locale Direzione Provinciale del Tesoro dei pagamenti da sospendere o da ridurre per soppressione del posto, ovvero sostituzione dell’incaricato, ovvero per riduzione dell’orario di insegnamento, tramite presentazione dei moduli riportati in allegato (modello D).


    Dovranno essere altresì inviati alle Direzioni Provinciali del Tesoro i contratti stipulati con decorrenza dall’anno scolastico 1998/99.


    I capi d’istituto inoltreranno alle Direzioni Provinciali del Tesoro, oltre ad un originale del contratto di lavoro, anche il modello C-1 o il modello C-2, a seconda dei casi, compilato in tutte le sue parti.


    Si applicano anche agli incaricati di religione le disposizioni di cui al precedente punto 1, nel caso di sottoscrizione di più contratti con diversi capi d’istituto da parte di uno stesso soggetto.

    4) Contratti a tempo indeterminato dall’anno scolastico 1998/99


    Si fa presente, che anche l’ammissione a pagamento delle nuove partite di stipendio del personale con contratto a tempo indeterminato dall’anno scolastico 1998/99 verrà effettuata direttamente dalle Direzioni Provinciali del Tesoro sulla base di un originale dei relativi contratti a tempo indeterminato, che dovrà essere trasmesso a tali Uffici a cura del capo d’istituto provvisto della dichiarazione di assunzione in servizio.


     


    1)   Comunicazioni al S.I.M.P.I.


    Questa Amministrazione ha la necessità di disporre di una banca dati corretta e completa. Questo obiettivo potrà essere conseguito soltanto con la riconosciuta collaborazione delle SS.VV., le quali, pertanto, vorranno adottare le misure atte ad un immediato inserimento dei dati concernenti tutti i contratti a tempo determinato e a tempo indeterminato, anche per consentire la piena operatività di altri settori.


    Infine, si ritiene opportuno rammentare che:


    a) l’obbligo della presentazione della documentazione di rito prescritta sussiste solo in occasione del primo contratto a tempo determinato stipulato come prevede espressamente l’art. 18 – comma 6 del C.C.N.L. sottoscritto il 4 agosto 1995, confermandosi, pertanto, quanto indicato nella C.d.S. prot. 2577 del 3/10/1996.


    Si raccomanda la rigorosa applicazione delle norme contenute nella legge 15 maggio 1997, n. 127 sulla documentazione e sulla semplificazione delle procedure amministrative;


    b) a seguito di quanto precisato dal Ministero del Tesoro – R.G.S. – I.G.F. al punto 2 della circolare n. 69 del 6 agosto 1998 anche i contratti a tempo determinato, come tutti gli altri provvedimenti che servono da autorizzazione alle Direzioni Provinciali del Tesoro per l’ordinazione secondaria delle spese fisse, debbono essere sottoposti alle competenti Ragionerie Provinciali per il prescritto riscontro;


    c) al fine di evitare la costituzione di crediti erariali, le assenze dal servizio e, comunque, ogni fatto che comporti riduzione del trattamento economico del personale devono essere tempestivamente segnalati alle Direzioni Provinciali del Tesoro tramite telefax dai capi delle istituzioni scolastiche.


    Alla presente sono allegati vari modelli da utilizzare secondo il caso concreto ricorrente.
    Si precisa che il modello A-8 deve essere utilizzato dal capo d’istituto per i contratti stipulati ai sensi dell’art. 40 – comma 9 – della legge 27 dicembre 1997, n. 449.
    Si prega di riprodurre la presente, che va fatta pervenire con la massima urgenza a tutte le istituzioni scolastiche dipendenti.


    La presente circolare viene diramata d’intesa con il Ministero del Tesoro – Direzione Generale per i Servizi Periferici.


     


     



    MOD. A- 5 (docenti di religione)


    ……………………………………………….


    (Istituzione scolastica)


     Prot. n.ro ______________                                                                        (data) ____________


     


    Oggetto: Contratto individuale di lavoro a tempo determinato stipulato tra


    Il ____________________________________________   (C.F. ______________________)


    (Capo d’Istituto)                                                                      (Istituzione scolastica)


     


    e il Sig. _______________________________________    (C.F. ______________________)


     


    Premesso che, con provvedimento dell’Autorità Ecclesiastica in data ________________ unito alla presente, il Sig. ________________________, nato a __________________________ (provincia: __________ ), il _______________ e residente a ___________________________ Via ___________________________, n. _______ è stato individuato quale destinatario di proposta di contratto individuale di lavo­ro, ai sensi e per gli effetti di cui all’art.18 del C.C N.L. per il Comparto Scuola, si stipula il presente contratto di lavoro a tempo determinato in qualità di docente per l’insegnamento di religione per n. ___ ore settimanali di lezione, con decorrenza dal ___________________ e cessazione al ____________________ (salva la risoluzione automatica del rapporto senza preavviso in caso di mancata maturazione del diritto alla retribuzione durante i mesi estivi) presso questa istituzione scolastica, dove dovrà presentarsi in data __________________.


    Le prestazioni proprie del profilo professionale di docente di religione consisteranno nell’espletamento dei compiti e delle mansioni attribuite al profilo stesso dal C.C.N.L..


    II trattamento economico, con decorrenza dalla data di effettiva assunzione del servizio e fino al termine del medesimo, corrispondente a quello previsto per il corrispondente personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato, è pari a L. _____________________ , (posizione retributi­va iniziale ovvero posizione retributiva con anzianità di anni _________ ), di cui L. __________________ come stipendio annuo lordo secondo la tabella B allegata al C.C.N.L. del 1° agosto 1996 e successive integrazioni e L. ____________________ come indennità integrativa speciale lorda annua oltre ogni altro assegno o indennità previsti dalle vigenti disposizioni, sulla base di ___ /18, ___/ 24. L’interessato alla data di decorrenza economica del contratto ha maturato un’anzianità pari ad anni _______ e mesi ______ ed è in godimento di n. ________ scatti. La spesa relativa graverà sul capitolo ________ del Bilancio P.I..


    II docente è tenuto a produrre, entro 30 giorni, la documentazione di rito secondo le forme previste dalla normativa vigente in materia così come aggiornata dalle recenti disposizioni di cui alla legge n.127 del 15/05/1997; in carta legale secondo quanto previsto nelle Ordinanze relative alla disciplina sul reclutamento del personale supplente; nello stesso termine, inoltre, il docente dovrà dichiarare, sotto la sua personale responsabilità, di non avere altri rapporti di impiego pubblico o privato e di non trovarsi in nes­suna delle situazioni di incompatibilità richiamate dall’art.58 del D.L.vo n. 29/1993 o dell’art.508 del D.L.vo n. 297/1994. In caso contrario, unitamente ai documenti, dovrà essere espres­samente presentata la dichiarazione di opzione per il nuovo rapporto di lavoro.


    II rapporto di lavoro di cui alla presente e regolato dalla disciplina del C.C.N.L. e dalle nome da esso richiamate o con esso compatibili anche per le cause che costituiscono le condizioni risolutive del medesimo.


    Si rammenta, in particolare, che la mancata presentazione della documentazione di cui sopra, cosi come la mancata assunzione del servizio – salvo impedimento prescritto dalla legge – nei termini stabiliti, comportano l’immediata risoluzione del rapporto di lavoro; è altresì causa di risoluzione del medesimo l’annullamento della procedura di reclutamento che ne costituisce il presupposto.


    II presente contratto viene inviato alla Ragioneria Provinciale dello Stato per il prescritto riscontro. II presente contratto viene letto, confermato e sottoscritto per accettazione con effetto immediato.


               


    Firma per accettazione                                                                                  Il Capo di Istituto


    ______________________                                                  __________________________


     


     


     



    MOD. B


    SCHEMA Dl CONTRATTO SUCCESSIVO AL PRIMO PER PERSONALE CHE STIPULA PIÙ CONTRATTI


    Avvertenza: la parte variata del testo del contratto consiste in una sola frase (la terzultima) evidenziata con carattere corsivo; inoltre e stato predisposto un allegato al contratto stesso.


     


    [Scuola _______________________________________________________]


    [Provveditorato agli studi di_________________________]



    Prot. n.ro _______________                                                                         Data ________________


     


    Contratto individuale di lavoro a tempo determinato stipulato tra il (Capo di istituto della scuola _________) (II Provveditore agli Studi di______________) (C.F. __________________) e il Sig. __________________ (C.F. __________________)


    Premesso che, con provvedimento in data _______________,  che si accompagna alla presente, il Sig. ________________________, nato a ___________________ (provincia: _____________ ), il _______________ e residente a ___________________________ Via ___________________________, n. ____ è stato individuato quale destinatario di proposta di contratto individuale di lavoro, ai sensi e per gli effetti di cui all’art.18 del C.C N.L. per il Comparto del personale della Scuola, si stipula il presente contratto di lavoro a tempo determinato in qualità di docente (supplente annuale) (supplente fino al termi­ne delle attività didattiche) (supplente temporaneo) per la classe di concorso ______________, per ore settimanali _____________di lezione, con decorrenza dal _____________ e cessa­zione al __________________ presso la scuola _________________ dove dovrà presentarsi in data _________________.


    Le prestazioni proprie del profilo professionale di docente laureato/diplomato consiste­ranno nell’espletamento dei compiti e delle mansioni attribuite al profilo stesso dal C.C.N.L..


    II trattamento economico, con decorrenza dalla data di effettiva assunzione del servizio e fino al termine del medesimo, pari a quello iniziale previsto per il corrispondente perso­nale con contratto di lavoro a tempo indeterminato, ammonta a L. __________________ (posizione retributiva iniziale), di cui L. _________________ come stipendio annuale lordo secondo la tabella B allegata al C.C.N.L. del 1° agosto 1996 e successive integrazioni e L. ____________________ come in­dennità integrativa speciale lorda annua oltre ogni altro assegno (nota 1) o indennità pre­visti dalle vigenti disposizioni, sulla base di __/18mi, ___/24mi. La spesa relativa graverà sul capitolo__________ del Bilancio P.I..


    II docente e tenuto a produrre, entro 30 gg., la documentazione di rito in carta legale secondo le forme previste dalla normativa vigente in materia così come aggiornata dalle recenti disposizioni di cui alla legge n.127 del 15/05/1997; nello stesso termine, inoltre, il docente dovrà dichiarare, sotto la sua perso­nale responsabilità, di non avere altri rapporti di impiego pubblico o privato e di non tro­varsi in nessuna delle situazioni di incompatibilità richiamate dall’art.58 del decreto legi­slativo n. 29/93 o dell’art.508 del decreto legislativo n. 297/94. In caso contrario, unita­mente ai documenti, dovrà essere espressamente presentata la dichiarazione di opzione per il nuovo rapporto di lavoro.


    II rapporto di lavoro di cui alla presente è regolato dalla disciplina del C.C.N.L. e dalle nonne da esso richiamate o con esso compatibili anche per le cause che costituiscono le condizioni risolutive del medesimo.


    Si rammenta, in particolare, che la mancata presentazione della documentazione di cui sopra, così come la mancata assunzione del servizio – salvo impedimento prescritto dalla legge – nei termini stabiliti, comportano l’immediata risoluzione del rapporto di lavoro; è altresì causa di risoluzione del medesimo l’annullamento della procedura di reclutamento che ne costituisce il presupposto.


    In allegato vengono specificati gli elementi amministrativi principali relativi agli altri contratti annuali o fino al termine delle attività didattiche o di supplenza breve e saltuaria di cui all’art.40 co.9 della legge 449 del 27/12/1997 già stipulati dal docente. Tale allegato costituisce parte integrante del presente contratto.


    II presente contratto viene inviato alla Ragioneria Provinciale dello Stato per il prescritto riscontro. II presente contratto viene letto, confermato e sottoscritto per accettazione con effetto immediato.


     


    Firma per accettazione                                                 II Capo d’istituto / Il Provveditore agli Studi


    _______________________                                    _______________________________


     


     


    ___________________________________


    Per gli insegnanti di religione è necessario indicare alla data di decorrenza economica del contratto: stipendio annuo lordo (esclusa XIII mensilità) secondo la tabella B allegata al C.C.N.L. del 1° agosto 1996 e successive inte­grazioni; indennità integrativa speciale; ogni altro assegno o indennità previsti dalle vigenti disposizioni, anzianità (anni/mesi); scatti. Gli importi degli elementi retributivi devono essere indicati sulla base di _____/l 8mi, _____/24mi.


     


     


    ALLEGATO AL CONTRATTO Dl LAVORO A TEMPO DETERMINATO


     


    Contratti di supplenza annuale o fino al termine delle attività didattiche o di supplenza breve e saltuaria di cui all’art.40 co.9 della L. n.449 del 27.12.97, già conferiti al Sig. ___________________________ (C.F. _______________________________)  n. di partita __________________________


     


     


    Periodo                                  Ore settimanali                                  Sede di servizio


               


    Dal ___________al __________       nn______                                           ______________


    Dal ___________al __________       nn______                                           ______________


     


     


    ______/ _____/________


     


    II Capo d’Istituto/ Il Provveditore agli Studi                                         Firma del contraente


     


    ______________________________                                                          ___________________


     


     



    MOD. C- 1


    INFORMAZIONI CONTABILI PER I DOCENTI Dl RELIGIONE, I SUPPLENTI ANNUALI E I SUPPLENTI TEMPORANEI FINO AL TERMINE DELLE ATTIVITA DIDATTICHE, TITOLARI Dl PARTITA Dl SPESA FISSA


     


    Alla Direzione Provinciale del Tesoro di ____________________


    Provincia


    Iscrizione                                 CK


    Codice Fiscale


    (Dati desumibili dall’ultimo cedolino di stipendio)


     


    Cognome ____________________________________ Nome ____________________________


    __I__ sottoscrit__, a conoscenza delle sanzioni previste dal codice penale e dalle altre disposi­zioni di legge in materia, in caso di dichiarazioni mendaci, dichiara sotto la sua personale responsabilità .


               


    1) che _____gode di pensione n            ________, in qualità di ____________, corrisposta da ____________


    2) che ha diritto alle seguenti detrazioni d’imposta


                Detrazioni da lavoro dipendente


                Detrazioni per coniuge a carico                                     S          N


                Detrazioni per il primo figlio nella stessa misura del coniuge        S          N


                Detrazioni per n________ figli in misura doppia


                Detrazioni per n________ figli in misura semplice


                Detrazioni per n_______altri familiari a carico nella se­guente


    misura percentuale:                                                      100%              50%                  altra


    3)  c     che le modalità di riscossione rimangono invariate


    che desidera riscuotere con la seguente modalità


    Riscossione diretta tramite Tesoreria Provinciale dello Stato­ – Banca d’Italia


    Vaglia Cambiario della Banca d’Italia


    Accreditamento sul conto corrente bancario


    (si allega il relativo modello)


    Accreditamento sul conto corrente postale


    (si allega dichiarazione dell’ufficio postale)


    Assegno postale


    (si allega dichiarazione dell’ufficio postale)


    Libretto postale


    (si allega dichiarazione dell’ufficio postale)


    Riscossione diretta presso l’ufficio postale di


    ___________________________________


     


    Data                                                                                                                          Firma


     


    Da compilare a cura dell’Ufficio di servizio


     


    Si dichiara che il Sig________________________ ha assunto servizio presso questo Istituto in data _______________________


     


    Allegati            domanda per l’attribuzione dell’assegno per il nucleo familiare


                            _________________________________________________


                            _________________________________________________


     


    Data                                                                                                              II Capo d’Istituto


    ____________                                                                                              _______________



    MOD. C-2


    INFORMAZIONI CONTABILI PER I DOCENTI Dl RELIGIONE, I SUPPLENTI ANNUALI E I SUPPLENTI


    TEMPORANEI FINO AL TERMINE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE, NON TITOLARI Dl PARTITA Dl SPESA FISSA


     


    Alla Direzione Provinciale del Tesoro di____________________________________


     


    Cognome ____________________________________ Nome ____________________________


    __I__ sottoscrit__, a conoscenza delle sanzioni previste dal codice penale e dalle altre disposi­zioni di legge in materia, in caso di dichiarazioni mendaci, dichiara sotto la sua personale responsabilità .


               


    1) che _____gode di pensione n            ________, in qualità di _____________, corrisposta da ___________


    2) che ha diritto alle seguenti detrazioni d’imposta


                Detrazioni da lavoro dipendente


                Detrazioni per coniuge a carico                                     S          N


                Detrazioni per il primo figlio nella stessa misura del coniuge        S          N


                Detrazioni per n________ figli in misura doppia


                Detrazioni per n________ figli in misura semplice


                Detrazioni per n            altri familiari a carico nella se­guente


    misura percentuale:                                                      100%              50%                  altra


    3)  c     che le modalità di riscossione rimangono invariate


    che desidera riscuotere con la seguente modalità


    Riscossione diretta tramite Tesoreria Provinciale dello Stato­ – Banca d’Italia


    Vaglia Cambiario della Banca d’Italia


    Accreditamento sul conto corrente bancario


    (si allega il relativo modello)


    Accreditamento sul conto corrente postale


    (si allega dichiarazione dell’ufficio postale)


    Assegno postale


    (si allega dichiarazione dell’ufficio postale)


    Libretto postale


    (si allega dichiarazione dell’ufficio postale)


    Riscossione diretta presso l’ufficio postale di


    ___________________________________


     


    Data                                                                                                                          Firma


     


     


    Da compilare a cura dell’Ufficio di servizio


     


    Si dichiara che il Sig________________________ ha assunto servizio presso questo Istituto in data __________________


     


    Allegati            domanda per l’attribuzione dell’assegno per il nucleo familiare


                            _________________________________________________


                            _________________________________________________


     


    Data                                                                                                              II Capo d’Istituto


    ________________                                                                                      _________________



    MOD. D


    DICHIARAZIONE DEL CAPO Dl ISTI TUTO PER INCARICHI Dl RELIGIONE NON RINNOVATI


     O RIDOTTI Dl ORARIO


     


    Alla Direzione Provinciale del Tesoro di ……………………………..


    Al Provveditorato agli Studi di ………………………………………..


     


    Elenco del personale incaricato di religione per il quale sono intervenute riduzioni di orario all’atto della stipula del contratto di lavoro per l’anno scolastico 199__/______, rispetto al contratto stipulato nell’anno scolastico precedente.


               


     

































    Dati del contraente


    Numero di partita


    Orario settimanale


     


     


    Vecchio


    Nuovo


    Cognome nome – codice fiscale


     


     


     


    Cognome nome – codice fiscale


     


     


     


     


     


     


     


     


     


     


     


     


     


    Elenco del personale incaricato di religione a cui non è stato rinnovato il contratto di lavoro per l’anno scolastico 199………













    Nominativo


    Numero di partita


    Cognome Nome – codice fiscale


     


    Cognome Nome – codice fiscale


     


     


    Tanto si dichiara, ai sensi del disposto della Circolare Ministeriale, per l’aggiornamento delle partite di spesa fissa aperte presso codesto Ufficio ed inte­state al personale riportato nel primo elenco e per la sospensione dei pagamenti sulle partite di spesa fissa intestate al personale riportato nel secondo elenco.


     


    ____/____/______


     


    Il Capo di Istituto

    ________________

  • Circolare Ministeriale n.374 del 04 settembre 1998 – Insegnamento della religione nella scuola elem.

    Circolare Ministeriale n.374 del 4 settembre 1998


     


    Oggetto: Insegnamento della religione cattolica nella scuola elementare


    Con riferimento ai quesiti pervenuti si precisa che insegnamento della religione cattolica da parte di personale specificamente incaricato non modifica gli obblighi di servizio degli insegnanti titolari nelle classi interessate ne incide sulla determinazione dell’organico funzionale d’istituto.


    Gli obblighi di servizio dei docenti indisponibili a impartire l’insegnamento in oggetto restano, infatti, disciplinati dall’art.41 del contratto collettivo nazionale di lavoro vigente modificato e integrato dai successivi contratti decentrati sull’utilizzazione del personale.


    Per quanto riguarda le disposizioni contenute nella circolare n.14 del 22 gennaio 1991 concernente istruzioni a carattere permanente per l’applicazione del D.P.R. 23/611990 n. 202 si precisa altres che l’obbligo per i docenti di ciascun circolo didattico di produrre entro il 15 marzo una dichiarazione di disponibilit ad impartire l’insegnamento della religione cattolica o di revoca della medesima deve intendersi riferito, per gli anni scolastici successivi a quello di prima applicazione della nuova normativa pattizia, solo all’eventuale dichiarazione di revoca della disponibilit originaria, secondo la formulazione letterale del punto 2.6 del medesimo D.P.R. n. 202/90, finch sussistano i requisiti d’idoneit all’insegnamento in oggetto.


    Per quanto concerne, invece, la dichiarazione di disponibilit resa successivamente a quella dl indisponibilit, le esigenze di salvaguardia della continuit didattica e la necessita di rendere possibile una progettazione pluriennale nell’utilizzo delle risorse professionali fanno ritenere opportuno limitarne l’acquisizione, da parte dei direttori didattici (entro il 15 marzo), ai soli anni precedenti quelli d’inizio, per i singoli docenti interessati, di ciascun ciclo della scuola primaria.


    Si comunica infine che la suddetta C.M. n. 14 de 1991 nella parte in cui prescrive che i direttori didattici trasmettano gli elenchi dei docenti dichiaratisi disponibili ai Provveditori agli Studi entro il 30 marzo, e che questi li inoltrino agli ordinari diocesani competenti per il riconoscimento dell’idoneit, deve intendersi superata dall’art.309, comma 2, del Testo Unico n. 297/94, che attribuisce ai direttori didattici la competenza a stipulare i contratti di lavoro a tempo determinato con gli insegnanti di religione cattolica; , pertanto, opportuno che, per evidenti ragioni di speditezza i suddetti elenchi siano trasmessi direttamente all’ordinario diocesano da ciascun dirigente scolastico.


    Si prega di assicurare la tempestiva diffusione della presente, al fine di evitare iniziative e decisioni inopportune, o in contrasto con la normativa in vigore, da parte dei dirigenti dei circoli didattici.


    Il Ministro

  • Provveditorato agli studi di Torino – Iscrizione e scelta dell’Irc

    Provveditorato agli Studi di Torino – Ufficio di Coordinamento Normativo Prot. n. 11040/c27a Circ. n. 690 del 10 settembre 1998


     


    Oggetto: Iscrizione, e scelta dell’I.R.C.


    La presente vuole sintetizzare le disposizioni in vigore per quanto attiene l’iscrizione e la scelta di avvalersi o non avvalersi dell’Insegnamento della Religione Cattolica e nel contempo fornire riscontro a numerosi quesiti posti in in materia, delineando una corretta procedura degli adempimenti connessi.


    L’ultimo comma dell’art. 9,2 del nuovo Concordato di cui alla legge 25.3.85, n. 121 precisa le modalit di questa scelta. Essa deve esser fatta: 1) all’atto dell’iscrizione; 2) dall’alunno o dai suoi genitori; 3) senza dar luogo a discriminazione.


    Sono obbligati a fare la scelta di avvalersi o non avvalersi. A) i genitori quando iscrivono il figlio a ogni sezione, di scuola materna, alla prima classe elementare, alla prima classe della scuola media inferiore (su richiesta della scuola). B) gli studenti quando si iscrivono alla prima classe delle scuole superiori, con contro firma dei genitori quando sono ancora minorenni. Tale firma obbligatoria nel caso di scelta di uscita dai locali scolastici.


    Per la scuola elementare e la scuola media inferiore, il terzo comma dell’art.310 del D.L.vo 297/94, rettificato successivamente dal Comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri G.U.del 6-7.1994, n. 156, ha disposto che la scelta dell’IRC da parte dei genitori degli alunni avvenga all’atto dell’iscrizione non d’ufficio, cio solo all’inizio di ogni ciclo scolastico, avendo poi valore per tutto il ciclo ai sensi del D.P.R. 16.12.1985 e D.P.R.. 23.6.1990 n. 202. Occorre quindi curare che i moduli per la scelta dell’IRC siano distribuiti ai genitori solo per l’iscrizione alla prima elementare e alla prima media. Per le altre classi vale la scelta gi effettuata a meno che non si intenda modificarla per l’anno scolastico successivo all’atto della preiscrizione.


    Parimenti, per la scuola secondaria superiore, la C.M. n. 119/95 stabilisce identiche procedure. Non devono, quindi essere distribuiti ogni anno i moduli per la scelta dell’IRC, non sono accettabili quei moduli d’iscrizione utilizzati da alcune scuole, che recano uno spazio per la scelta dell’IRC non conforme alle indicazioni ministeriali. La scadenza dell’iscrizione deve essere rigorosamente rispettata e sono pertanto da ritenere illegittime o nulle le modifiche operate alla scelta dopo l’iscrizione, per es. all’inizio del nuovo anno scolastico o dopo aver conosciuto l’orario delle lezioni. A norma del Concordato la scuola a dover proporre la scelta ad alunni e genitori e quindi, una eventuale trascuratezza di questo adempimento si configura come colpevole omissione.


    Per quanto attiene l’uso della modulistica inerente le scelte, ai sensi del 4 comma dell’articolo 1 della Legge 281/96 e la C.M. 122/91, la procedura corretta deve consistere in una consegna separata dei moduli, per tenere separate richieste di diversa rilevanza; per prima cosa va consegnato il modulo “A” con cui si propone solo la scelta tra avvalersi e non avvalersi; solo dopo aver constatato che la scelta quella di non avvalersi deve essere proposto il secondo modulo, “B”, per le opzioni alternative (cfr CC.MM. n. 188/89 e 122/91). Per evidenti ragioni di trasparenza dell’azione amministrativa e nel rispetto della riservatezza delle scelte, ove richiesto all’Insegnante di religione cattolica deve essere resa nota la consistenza numerica degli alunni non avvalentesi unitamente alle opzioni operate dagli stessi nel modulo “B”.


    Con l’occasione, per dare adempimento al disposto della Legge finanziaria sulla diminuzione del 3% del personale scolastico in un triennio, vi invito a fornire all’Ufficio di coordinamento normativo, entro il 31 ottobre, il numero degli Insegnanti di Religione in servizio presso le singole istituzioni scolastiche. Prego, pertanto, le SS.LL. di dare la massima diffusione alla presente Circolare tra tutto il personale interessato.


    Il Provveditore agli studi di Torino

  • Provveditorato agli studi di Ragusa – Docenti di religione – Trattamento economico.

    Provveditorato agli Studi di Ragusa – Ragioneria – prot. n.6745 del 7 luglio 1998


    Oggetto: Docenti di religione – trattamento economico.


    Si trascrive, per gli adempimenti di conseguenza, il testo della risposta fornita dal superiore Ministero – Direzione Generale del Personale e degli AA.GG. ed Amministrativi – Div. 14 – al quesito posto da questo Ufficio in merito all’oggetto:


    “Facendo riferimento alla nota prot. n.9912/P del 17.9.1997, si precisa che i docenti di religione che vengono retribuiti con l’attribuzione di aumenti biennali, pari al 2,50% dello stipendio iniziale, per ogni biennio di servizio, hanno diritto alla rivalutazione degli aumenti biennali in godimento, alla data del 1.1.96 – 1.11.96 e 1.7.97, secondo gli incrementi di cui al C.C.N.L. dell’1.8.1996.”


    Il Provveditore agli Studi

  • Ministero della Pubblica Istruzione – Direzione Generale Istruzione Elementare – Div. II – Organico funzionale di circolo a.s. 1998/99

    MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE – DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE ELEMENTARE DIV.II – Prot. n.601 del 13 maggio 1998


    Allo SNADIR


    Segreteria Nazionale


    Via Risorgimento, 161/A


    97015 MODICA


     


    Oggetto: Organico funzionale di circolo a.s. 1998/99


    Si fa riferimento alla nota n.221 dell’8.4.1998 con cui codesta Organizzazione Sindacale chiede chiarimenti in ordine alla formazione dell’organico di circolo in relazione agli insegnanti di religione cattolica.


    Al riguardo, si fa presente che i parametri di riferimento per la formazione dell’organico funzionale di circolo per l’a.s. 1998/99, cos come previsto dalla C.M. n.53 del 12.2.1998, tengono conto fondamentalmente del numero degli alunni, dell’orario settimanale di attivit, del numero dei plessi, senza alcun cenno alla presenza di insegnanti di religione.


    La nomina di tali docenti continuer ad avvenire quindi secondo le abituali procedure, in relazione alla presenza o meno di insegnanti di classi disponibili e riconosciuti idonei dall’ordinario diocesano.


    Il Direttore Generale

  • Circolare Ministeriale n.53 del 12 febbraio 1998 – prot.400 – Scuola elementare: Formazione organici funzionali di circolo. Anno scolastico 1998/99

    Circolare Ministeriale n.53 del 12 febbraio 1998 – prot.400


     


    Oggetto: Scuola elementare. Formazione organici funzionali di circolo. Anno scolastico 1998/99


    A) Premessa



    1. Con l’anno scolastico 1998/99, l’organico funzionale di circolo, previsto dall’art.1, comma 72, de11a legge n. 662/96, trova definitiva e completa attuazione in tutti i circoli didattici del Paese.

    2. L’organico funzionale:



    • delinea un modello strutturalmente nuovo di assegnazione dei posti del personale, centrato sulle diverse situazioni di contesto delle scuole;
    • consente di rispondere a tutte le esigenze didattiche e organizzative previste della scuola elementare, attraverso una pi equa e mirata distribuzione delle risorse di personale;
    • demanda al progetto responsabile delle scuole la competenza circa l’impiego del personale, nel circolo, per tutte le attivit didattiche previste.

     


    3. L’organico funzionale di circolo si inserisce nei processo di realizzazione dell’autonomia scolastica prevista dall’art.25 della legge h. 59/97; in particolare consente ‘di poterne applicare gli standard didattico-oganizzativi, tenendo anche conto della risoluzione ‘parlamentare del 27/5/1997 sulla verifica della riforma elementare, nonch di quanto definito in materia di mobilita del personale.


     


    4. In attesa che vengano emanati i decreti per la definizione degli organici, la riorganizzazione della rete scolastica, la formazione delle classi ed il contenimento delle supplenze brevi, previsti dal comma 1 dell’art.40 della legge 27/12/1997, n. 449, si rende comunque necessario predisporre per tempo le operazioni di calcolo dell’organico funzionale di circolo, per garantire le operazioni di mobilita del personale.


     


    5. A tal fine, si impartiscono le presenti istruzioni operative, per l’elaborazione delle previsioni di organico per ciascun circolo, in relazione alle iscrizioni degli alunni, servendosi allo scopo delle apposite procedure del Sistema Informativo della Pubblica Istruzione.


     


     


    B) Parametri di riferimento per la formazione dell’organico funzionale di circolo


     



    1. L’organico funzionale di circolo deve intendersi preordinato alla migliore utilizzazione di tutte le risorse professionali disponibili, in relazione ai seguenti parametri di riferimento:


    1. numero degli alunni;
    2. durata ed articolazione dell’orario settimanale di attivit;
    3. numero dei plessi;
    4. numero delle classi prevedibili, tenendo conto anche dei dati rilevati negli anni precedenti;
    5. esigenze di sostegno per gli alunni portatori di handicap;
    6. conferma dell’insegnamento della lingua straniera;
    7. sviluppo dell’insegnamento della lingua straniera;
    8. particolari e specifiche caratteristiche demografiche, orografiche e socio-culturali del territorio di pertinenza delle singole scuole;
    9. iniziative di prevenzione e recupero della dispersione scolastica e degli insuccessi formativi;
    10. attivit di innovazione e sperimentazione didattica in particolare quelle attivate per rispondere all’autonomia didattica e organizzativa prevista dall’art.21 della legge n. 59/97, nonch attivit di supporto alla ricerca e progettazione educativa e di valutazione dei processi formativi.

     


    2. In attesa della definizione dei decreti di cui all’art.40 della legge n. 449/97 sopra citata, in particolare per l’assegnazione degli organici provinciali, le SS.LL. definiranno in questa fase, gli organici funzionali dl circolo, necessari anche ai fini della mobilit, per i punti 1, 2, 3, 4, 5 e 6 del precedente comma secondo i criteri sotto esposti.


     


     


    C) Calcolo dell’organico funzionale di circolo


     



    1. Per assolvere alle esigenze didattiche e organizzative complessive, il Sistema Informativo della P.I. elaborer un’ipotesi di organico funzionale per ciascun circolo didattico, che le SS.LL. provvederanno a convalidare, in relazione alle voci n. 1, 2, 3, 4, 5 e 6 del precedente paragrafo B), con una distribuzione equamente funzionale. A tale scopo sar inviata, a cura del Sistema Informativo stesso, una scheda tecnica, contenente le istruzioni operative, a partire dalla raccolta dei dati da parte delle SS.LL.
    2. Nei plessi dei Comuni montani e delle piccole isole, non sede di circolo, nei quali si dovranno mantenere posti con titolarit di plesso ai fini della mobilit, sar calcolata la relativa dotazione con riguardo alle esigenze definite ai punti 1, 2, 3 e 4 del paragrafo B), fatto salvo quanto sar possibile prevedere per il calcolo complessivo dell’organico del circolo di cui fanno parte.
    3. Nei plessi aggregati a scuole medie, sedi di scuole comprensive, i posti necessari sono calcolati secondo i criteri di cui al precedente punto 1, assegnando i posti al plesso o a uno dei plessi individuati, dal Sistema Informativo, oppure al punto 2, nel caso di scuole di montagna.
    4. Nei plessi relativi a classi o sezioni di scuole aventi particolari finalit (scuole per ciechi, sordomuti, differenziali presso carceri minorili, reggimentali, ospedalieri, ecc.), attese le particolari caratteristiche dell’utenza alla quale si rivolgono, la determinazione dei posti necessari sar operata sulla base delle effettive esigenze e tenendo conto delle disposizioni speciali che ne disciplinano la materia.

    5. I posti destinati alle attivit per l’educazione degli adulti sono individuati con riferimento al distretto scolastico e non a livello di singolo circolo.


    6. I posti di sostegno saranno determinati, ai sensi dell’art.40 della legge n.449/97, sulla base del contingente provinciale complessivo dei posti di sostegno che possono essere consolidati in organico per l’anno scolastico 1998/99. L’assegnazione ai singoli circoli didattici sar operata in relazione alle effettive necessit, entro il tetto massimo dei posti di sostegno previsti assicurando la continuit degli interventi secondo le modalit stabilite dalle apposite disposizioni ministeriali.


     


     


    D) Formazione dell’organico funzionale di circolo



    1. La quota di organico determinata con criteri previsti dal precedente punto C) sar successivamente integrata, entro il tetto massimo dell’organico provinciale che verr assegnato. Per rispondere alle esigenze descritte ai punti n. 7, 8, 9 e 10 del precedente paragrafo B), nonch alle motivate richieste di incremento del tempo scolastico, tale attribuzione sar operata sulla base delle effettive esigenze rappresentate dalle scuole stesse, secondo criteri e priorit stabiliti dagli uffici scolastici provinciali, tenendo conto delle risorse gi assegnate e possibilmente d’intesa con le componenti scolastiche ed istituzionali interessate, anche mediante apposite conferenze di servizio.
    2. Ai fini delle operazioni connesse con la mobilita del personale docente per l’anno scolastico 1998/99, nell’organico funzionale di ciascun circolo, dovranno essere evidenziati i posti di specialista istituiti per l’insegnamento delle lingue straniere, a partire dalla conferma delle esperienze in atto. Si richiamano in proposito le disposizioni contenute nell’ordinanza ministeriale per le operazioni di mobilit del personale docente per l’anno scolastico 1998/99.
    3. I criteri di calcolo dell’organico funzionale di circolo saranno i medesimi per il prossimo triennio, ai fine di garantire la possibilit di progettazione pluriennale nell’utilizzo delle risorse.
    4. La gestione didattico-organizzativa dell’organico funzionale di circolo sar ridefinita, a seguito dell’emanazione dei regolamenti sull’autonomia didattico-organizzativa, nel rispetto degli standard previsti per la scuola elementare.
    5. Tutti i posti devono essere inseriti nell’organico di diritto.
    6. Sulle predette operazioni sono attuate le modalit di informazione e di esame previste dagli artt.7 e 8 del vigente C.C.N.L.

  • Circolare Ministeriale n.18 del 20 gennaio 1998 – Trasmissione CDN concernente l’utilizzazione

    Circolare n. 18 del 20 gennaio 1998


    Trasmissione del contratto decentrato nazionale concernente l’utilizzazione degli insegnanti elementari nella sostituzione di personale assente per periodi non superiori a cinque giorni, prevista dall’art.1 comma 72 legge n. 662 del 23 dicembre 1996.


    Si trasmette, per gli adempimenti di competenza, l’accluso contratto decentrato nazionale del 18.12.1997 concernente l’utilizzazione degli insegnanti elementari nella sostituzione di personale docente assente per periodi non superiori a cinque giorni. Con il presente contratto viene integrato l’art. 9 del C.C.N.D. concernente le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale docente. Limitatamente all’a.s. 1997/98 restano efficaci i contratti decentrati a livello provinciale eventualmente gia stipulati alla data di sottoscrizione dell’accordo in parola.


    Decreto ministeriale n. 708 del 13 novembre 1997