Autore: maurizio

  • La Corte dei Conti registra il decreto dei posti in organico, poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale

    La Corte dei Conti registra il decreto dei posti in organico

    Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto

    Il decreto Interministeriale autorizzativio n.72 del 30 settembre 2004 (vedi decretotabella ) con il quale viene rilevato e assegnato il contingente dei posti in organico per l’assunzione a tempo indeterminato dei docenti di religione vincitori di concorso, è stato registrato alla Corte dei Conti in data 4 dicembre 2004 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale – serie generale n.303 del 28 dicembre 2004.

    Rispetto alla rilevazione presentata dal Miur con Nota n.65 del 22 luglio 2004 si evidenzia una rettifica nei dati relativi al contingente assegnato a ciascuna regione. Risalta in modo chiaro che il dato relativo alla Basilicata per la scuola secondaria di 1° e 2° grado è palesemente errato: le 305 cattedre (215+90) risultano eccessive, anche tenendo presente i dati del servizio nazionale irc della Cei, che presenta per la regione Basilicata n.70 docenti di religione in servizio nell’a.s. 2003/2004.

    Ovviamente la correzione di questo errore materiale dovrà comunque comportare una ripartizione sulle altre regioni in modo da rispettare i valori numerici complessivi riportati in tabella, pari a 15.366 cattedre. 
    Infine si precisa che l’assunzione dei vincitori di concorso sarà ripartita, così come prevista della legge 186/2003, nella misura del 60 % del 70% nell’a.s. 2004/2005 (cioè circa 9.229), del 20% del 70% nell’a.s. 2005/2006 e del rimanente 20% nell’a.s. 2006/2007.

    La Segreteria Nazionale Snadir

  • La scuola dell’infanzia nella riforma Moratti

    LA SCUOLA DELL'INFANZIA NELLA RIFORMA

    Lo spessore educativo e sociale che la Scuola dell'Infanzia riveste nell'ambito della riforma trova la sua paternità negli Orientamenti del '91.
    La progressiva conquista dell'autonomia, la consapevolezza della propria identità, l'acquisizione delle competenze rappresentano, infatti, quei traguardi delineati da quelle finalità che nelle Indicazioni Nazionali si ripropongono come obiettivi generali.
    La lettura contrastiva tra il  "vecchio"  e il "nuovo" li vede concordi nel realizzare quel principio della Costituzione che all'Art. 3 vuole rimossi tutti quegli ostacoli che " impediscono il pieno sviluppo della persona umana". Le Indicazioni Nazionali raccomandano progetti che si snodano intorno all'alunno, gli Orientamenti del '91 sollecitano curricoli che hanno l'alunno come riferimento significativo.
    La sinossi rivela l'importanza che ciascuno di loro attribuisce alla persona, che diventa protagonista del suo processo di apprendimento. Tale processo, così come entrambi affermano, non può, né deve mai prescindere dal vissuto di interazioni sociali e familiare di cui ognuno è portatore. La riforma ha "scoperto" che anche nella persona dell'alunno esiste non solo l'emisfero del "ragioniere" ma anche quello del "poeta", dove si coagulano le emozioni, i sentimenti, la curiosità e la religiosità. E' passata, per certi versi, da Frankenstein, assemblaggio di parti diverse, a Pinocchio    con il suo processo di personalizzazione. Questo principio, che trova la sua legittimazione in Gardner, al quale si ispirano gli Orientamenti del '91,   rappresenta la scommessa della scuola della riforma, i cui itinerari differenziati intenderebbero ridurre gli insuccessi  e  promuovere le eccellenze.
    La Scuola dell'Infanzia concorre, quindi, ai " giochi" della formazione,  malgrado sia stata riconosciuta l'importanza del suo ruolo, la riforma le ha tuttavia negato  l'obbligatorietà, lasciando notevolmente perplessi i docenti.
    La riforma, non promuove né si rifà ad alcun credo pedagogico, lascia,infatti, ai docenti la "responsabilità di rendere conto delle scelte fatte". Si potrebbero desumere, pertanto, che sia stato aggiunto ben poco in termini di innovazioni pedagogiche e didattiche. Tutto ciò, però, richiede qualche riflessione: la centralità della persona o il lavorare per laboratori è stato ed è , per la Scuola dell'Infanzia, la quotidianità. E' anche vero che questa scuola rappresenta l'humus nel quale si sostanziano il sapere, il saper fare e il saper essere, prefigurando quello che sarà  il Profilo educativo culturale e professionale dello studente, e dove si  comincia a vagheggiare l'orientamento. La conclusione del primo ciclo di istruzione  vede l'alunno padrone delle competenze dichiarate nel PECUP, è, indubbio, pertanto, che la Scuola dell'Infanzia rappresenta il substrato su cui tessere quelle competenze.
    Testimone di tale processo, la cui documentazione si fa garante del suo percorso, è il Portfolio, redatto dalle docenti contitolari della sezione.
    Pregevole dichiarazione di intenti che, presenta qualche pallore all'apparire dei vincoli organizzativi.
     Se è vero che le osservazioni sistematiche sono una prassi consolidata, è altrettanto vero che tali osservazioni, che prima si connotavano per la necessità, adesso, con il Portfolio, diventano solo pratiche dovute.
    Niente di nuovo, quindi, se non l'esigenza di trovare un'articolazione oraria che permetta alle docenti di incontrarsi per redigere tale documento; uno scampolo di quel tempo previsto per la programmazione potrebbe essere destinato a tale scopo. La Scuola dell'Infanzia, però, non ha, per progettare, un tempo ben definito, poiché le 25 ore sono tutte destinate all'insegnamento, è necessario, allora, ritagliarlo all'interno di quelle ore destinate alle attività aggiuntive di non insegnamento, ma funzionali ad esso. Altre volte si devono "rubare" momenti all'ora di compresenza, questo, però, solo quando l'organizzazione oraria lo permette, essendo questa subordinata, talvolta, alla scelta delle famiglie, la qualcosa ha determinato sovente la qualità del sonno di qualche docente.
    L'elemento che più ha caratterizzato questo inizio d'anno è stata la preoccupazione in merito all'ingresso anticipato dei bimbi di due anni e mezzo e il dover progettare in termini di Unità di Apprendimento e di Obiettivi formativi, alla luce dei Piani Personalizzati, nel rispetto della quota nazionale, regionale e nel rispetto dei livelli essenziale di prestazione definiti dagli OSA.
    All'interno di questa organizzazione, l'IdR si pone come disciplina trasversale, la cui organizzazione oraria si avvale del criterio di flessibilità che, talvolta, rischia di compromettere la relazione fra colleghi o colleghe trasformando l'ora di religione nell'oggetto del contendere, poiché non esiste alcuna norma precisa che definisce l'ora di inizio della lezione.
     Poiché il cuore dell'insegnamento è rappresentato da un team emozionale, quanto più i docenti sono in grado di interagire positivamente, tanto più facile sarà superare divergenze di qualsiasi genere.
    I sentieri dell'empatia vanno percorsi con la consapevolezza che la mano del cuore e quella della ragione devono necessariamente compenetrarsi.

    Gloria Manutza

  • Abruzzo: pubblicate le graduatorie definitive rettificate

    Abruzzo: pubblicate le graduatorie definitive rettificate

    Sono state pubblicate oggi (23 dicembre 2004) all'Albo dell'Ufficio Scolastico Regionale per l'Abruzzo le graduatorie definitive rettificate relative al concorso riservato per gli insegnanti di religione delle scuole primarie e dell'infanzia e della scuola secondaria di 1° e 2° grado.
    Gli interessati potranno presentare, per i soli vizi di legittimità, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni, oppure ricorso giurisdizionale al T.A.R., entro 60 giorni dalla data di pubblicazione all'Albo.

    Graduatorie definitive di merito per diocesi

  • Corte Costituzionale: sì all’esposizione del crocifisso in classe

     

    Corte Costituzionale: sì all'esposizione del crocifisso in classe

    La Corte Costituzionale con ordinanza n.389 del 13 dicembre u.s ha dichiarato  inammissibile la questione di legittimità sollevata dal Tribunale Amministrativo del Veneto sui regolamenti che, secondo il TAR, impongono l'obbligo di esposizione del simbolo della cristianità nelle aule.

    Corte Costituzionale Ordinanza n.389 del 13 dicembre 2004 (file in formato pdf)

  • Miur: assunti 9.000 insegnanti di religione

     

    Assunti 9.000 insegnanti di religione
    e 70 docenti di Accademie e Conservatori

    (Roma, 3 dicembre 2004) Ai fini dell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado, quale previsto dall'Accordo che apporta modifiche al Concordato Lateranense e relativo Protocollo addizionale, reso esecutivo ai sensi della legge n. 121/85 e in ottemperanza alla legge n. 186/2003, il Consiglio dei Ministri ha deliberato stamani, sulla base della programmazione triennale proposta dal Miur, l'assunzione a tempo indeterminato di un contingente di 9.229 unità di insegnanti di religione cattolica, pari al 60% del contingente complessivamente richiesto per il triennio (15.366 assunzioni).
    Nei due anni successivi è prevista l'assunzione del restante 40%, nella misura del 20% per ciascun anno.
    Il Consiglio dei Ministri ha inoltre autorizzato l'assunzione in ruolo di 70 docenti delle Accademie e dei Conservatori di musica per la copertura degli insegnamenti istituzionali vacanti.

     

    Fonte MIUR http://www.istruzione.it/prehome/comunicati/2004/0312.shtml

  • Insegnanti di religione: il Consiglio dei Ministri autorizza le assunzioni

     

    Insegnanti di religione: il Consiglio dei Ministri autorizza le assunzioni

    Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca è stato autorizzato ad assumere insegnanti di religione cattolica, vincitori di specifici concorsi.

    Con la revisione del Concordato l’insegnamento della Religione è divenuto opzionale. Gli insegnanti di religione, nominati dai Provveditorati, su nulla osta del Vescovo si sono trasformati in precari assoluti. Sono, infatti, sino ad oggi titolari di un incarico annuale, che necessita di rinnovo di volta in volta. La legge 18 luglio 2003, n. 186, ha previsto la stabilizzazione di tali docenti, anche considerando che la maggior parte di loro non riveste l’abito talare, come tradizionalmente accadeva nel passato, ma è costituita da laici con i medesimi problemi e diritti degli insegnanti di altre materie. La legge in questione è di proposta parlamentare e non governativa, anche se il Governo l’ha favorita. Il meccanismo prevede una serie di concorsi, distribuiti nei prossimi tre anni, di cui quello relativo ai circa 9.000 oggi approvato è il primo. Permane la necessità del nulla osta vescovile e la scelta della sede spetta al Vescovo, ma i docenti diventano impiegati di ruolo dello Stato. Non sussiste contraddizione con il blocco di assunzioni nella Pubblica Amministrazione per due motivi: – Il blocco non riguarda, e non ha mai riguardato anche nel passato, il personale scolastico. Questo, infatti, è legato a parametri di rapporto tra docenti e discenti, per cui non è comprimibile con il ricorso all’efficienza e razionalizzazione come il personale impiegatizio. – Si tratta in realtà della stabilizzazione di insegnanti che, comunque, avrebbero prestato servizio nella scuola, sia pure con incarico annuale, per soddisfare la richiesta di insegnamento di religione formulata dagli utenti. Ed, infatti, lo stesso Ministero dell’Economia, nel dare parere favorevole ha sottolineato la circostanza che il provvedimento non importa spese perché si riferisce ad insegnanti già in servizio da lungo tempo.

    Fonte www.governo.it

  • Lombardia: pubblicate le graduatorie provvisorie per la scuola secondaria

     

    Lombardia: pubblicate le graduatorie provvisorie per la scuola secondaria

    Sono state pubblicate ieri (2 dicembre 2004) all'Albo dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Direzione Generale le graduatorie provvisorie relative ai concorsi riservati per gli insegnanti di religione delle scuole secondarie di 1° e 2° grado.
    Gli interessati avranno dieci giorni di tempo dalla data di deposito (2 dicembre 2004) per presentare alla Direzione Generale dell Lombardia – Piazza Diaz, 6 – 20123 Milano – reclamo per eventuali errori od omissioni.

    Scuola Secondaria di 1° e 2° grado – Graduatorie di merito per diocesi (file excel)

    Modello di reclamo (file in formato pdf e doc)