Autore: maurizio

  • Il Presidente Napolitano ha firmato il decreto di assunzione del 3° contingente

    Il Presidente Napolitano ha firmato il decreto di assunzione del 3° contingente


     


       Fonti attendibili ci hanno dato stamani (7 maggio 2007) la notizia della firma – avvenuta il 23 aprile 2007 da parte del Capo dello Stato – del decreto (DPR 23 aprile 2007) di assunzione in ruolo del 3° contingente di insegnanti di religione (3.060 docenti).


       La notizia ufficiale dovrebbe apparire tra breve sulla Gazzetta subito dopo l’approvazione della Corte dei Conti.


       Dopo tale pubblicazione il MPI dovrà procedere alla ripartizione delle cattedre a livello regionale.


     


    La Redazione


     


    Snadir – lunedì 7 maggio 2007

  • Scuola Educare Istruire

    Scuola Educare Istruire


    Quali sono i principali ostacoli che si frappongono alla realizzazione di una scuola che sappia “educare istruendo” ?


    SSEI14062007.jpg


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    Snadir – giovedì 14 giugno 2007

  • La FLC-Cgil sceglie il disimpegno. Gli studenti che lavorano a scuola vanno penalizzati


    La FLC-Cgil sceglie il disimpegno


    Gli studenti che lavorano a scuola vanno penalizzati


     


       La nota di Panini pubblicata il  26 aprile scorso sul sito della CGIl Scuola esige delle precisazioni, perché altrimenti si rischia di non centrare il vero nocciolo della questione.


       Panini, in sintesi, non condividendo le diverse sentenze dei Tribunali Amministrativi Regionali, dichiara che il voto  di religione e, ovviamente,  anche quello della materia alternativa, qualora determinante per la promozione o bocciatura, debba essere escluso dal conteggio per diventare un giudizio motivato a verbale.


       Ora, diversi Tribunali amministrativi regionali (anche se  Panini ritiene prive di fondamento o illegittime tutte quelle sentenze che non coincidono con il pensiero della Cgilscuola) hanno stabilito che il voto sì diviene un giudizio motivato a verbale, ma non per questo perde la sua efficacia nella determinazione della maggioranza. Anzi, una eventuale determinazione del Consiglio di classe adottata senza il voto determinante dell’insegnante di religione o di quello della materia alternativa è ritenuta illegittima.


       Ma in realtà la Cgil scuola cosa propone? Qual è il suo vero obiettivo? Eccolo:  se uno studente sceglie religione o materia alternativa, questi va penalizzato rispetto allo studente che decide di non frequentare né religione  né materia alternativa.


       Vediamo come:  per l’insegnamento della religione o della materia alternativa la norma scolastica stabilisce (art. 309 D.L.vo 297/1994) che in luogo di voti ed esami  debba essere redatta una nota “riguardante l’interesse con il quale l’alunno segue l’insegnamento e il profitto che ne ritrae”; quindi – si badi bene – non solo l’interesse, ma anche il profitto che lo studente trae dall’insegnamento della religione o della materia alternativa deve essere inserito nella nota.


       Ed è chiaro che lo studente che si avvale della religione o che sceglie la materia alternativa ha il diritto a vedersi riconosciuto, proprio in sede di scrutinio finale o di ammissione agli esamini Stato, il profitto scolastico che ha tratto dalla frequenza e dallo studio di una delle suddette  discipline scolastiche.


       Ma chi decide di non fare nulla durante l’anno scolastico non può lamentarsi se alla fine non può vantare un ulteriore elemento di valutazione finale! Il disimpegno non può essere premiato.


       Ora il ragionamento della Cgil scuola è questo: siccome a chi lavora di più è riconosciuto un ulteriore elemento di valutazione rispetto a chi lavora di meno, togliamo agli studenti che lavorano di più il giusto riconoscimento dell’impegno e del profitto derivante dalla frequenza di una ulteriore disciplina scolastica.


       Insomma la Cgil scuola vuole premiare chi è disimpegnato, chi sceglie di non fare nulla durante l’anno scolastico, e bacchettare invece gli studenti che mostrano nei fatti di lavorare di più.


       Certo è strano che la Cgil scuola invece di sollecitare gli studenti a coniugare “libertà e disciplina” li istighi soltanto ed unicamente al disimpegno, spezzando così il diritto di ogni studente ad una formazione integrale della propria personalità.


       Il bene dei nostri studenti deve condurci a proporre  loro un serio percorso perché  possano trovare  soddisfazione ed intima felicità “nella coscienza di aver esplorato l’esplorabile e di aver venerato silenziosamente l’inesplorabile“.


       Non vorremmo che l’incapacità a proporre una cultura alternativa sia un modo per inneggiare alla cultura del “nulla”. La Cgil scuola che da sempre ha proposto una “scuola pensante” ha forse “pensato” di arzigogolare sull’insegnamento della religione e della materia alternativa per non “far pensare” sulla scuola”?


     


    Orazio Ruscica


     


     



     


    Snadir – venerdì 27 aprile 2007

  • Libri di testo: emanata la circolare per l’anno scolastico 2007/2008

    LIBRI DI TESTO: EMANATA LA CIRCOLARE PER L’ANNO SCOLASTICO 2007/2008


       


       Uno degli adempimenti, di fine anno scolastico, cui tutti i docenti devono assolvere è quello della scelta dei libri di testo.


       Il MIUR ha emanato la Circolare n. 39 del 23 Aprile 2007 Prot. 3966 concernente l’adozione dei libri di testo per l’anno scolastico 2007/2008.


       Essa ribadisce che l’adozione dei libri di testo è l’espressione dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche, che si realizza anche con la scelta consapevole e mirata e l’utilizzazione di metodologie e strumenti didattici coerenti con il Piano dell’Offerta Formativa.


       Tale adempimento rientra tra i compiti attribuiti al collegio dei docenti, sentiti i consigli di classe(dall’ art. 7, comma 2, lett. e, del D.L.vo 16 aprile 1994  n. 297)  tenendo presente che per quanto attiene alle scelte effettuate, esse vanno adeguatamente motivate e fatte conoscere alle  famiglie, su cui grava l’onere finanziario dell’acquisto dei testi scolastici. Nella fase preliminare delle adozioni, , sono previsti momenti collegiali di confronto, esame e valutazione, che vedono il coinvolgimento di genitori e, nella scuola secondaria superiore, anche di studenti


       Vediamo di seguito le principali indicazioni .


       Per la scuola primaria i docenti delle classi terminali proporranno al Collegio docenti i testi per le classi I, II  e III, mentre i docenti delle III classi proporranno i testi per le IV e le V.


       Per quanto riguarda  i libri di testo per l’insegnamento della religione cattolica nella primaria i testi saranno così suddivisi:




    • volume I – per la classe prima e per il primo biennio (classi II e III),   composto di 80   pagine;


    • volume II – per il secondo biennio (classi IV e V), composto di 80 pagine.

       Tenendo conto che negli anni scolastici 2005/06 e 2006/07  è stata anticipata alle classi terze l’adozione del testo predisposto per il secondo biennio (classi IV e V), per il prossimo anno scolastico gli alunni delle classi quarte adotteranno un testo di Religione Cattolica, appositamente predisposto, sulle “fonti del cristianesimo“.


        Per le adozioni dei testi nella secondaria di secondo grado resta tutto invariato.


    Le adozioni dei testi scolastici devono essere deliberate dai Collegi dei Docenti nella seconda decade del mese di maggio per la scuola secondaria superiore e nella terza decade del medesimo  mese per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo grado.


       Si ribadisce ,per la sola scuola primaria,che le cedole librarie vengano esclusivamente consegnate ai genitori degli alunni ovvero a coloro che ne esercitano la patria potestà


       Mentre la normativa concernente la definizione delle norme tecniche per la compilazione dei libri di testo per il primo e secondo anno della scuola secondaria superiore e la determinazione del prezzo massimo complessivo della dotazione libraria per l’intero ciclo di studi troverà applicazione a decorrere dall’anno scolastico 2008-2009.


       La circolare richiama anche l’attenzione sulla possibilità (prevista dalla legge finanziaria 2007), per gli alunni del biennio della scuola secondaria superiore, di usufruire della parziale gratuità dei libri di testo, nonché del noleggio(nel rispetto delle leggi sul diritto d’autore) dei testi scolastici a studenti e genitori da parte delle istituzioni scolastiche. 


     


    Antonino Abbate



    Snadir – martedì 24 aprile 2007