Autore: maurizio

  • Sezioni primavera: un ennesimo attentato alla scuola dell’infanzia. I docenti di scuola dell’infanzia in esubero spostati negli asili nido

    Sezioni primavera: un ennesimo attentato alla scuola dell’infanzia
    I docenti di scuola dell’infanzia in esubero spostati negli asili nido



       Nella conferenza unificata del 14 Giugno 2007,  viene sancito l’accordo tra  Governo, Regioni ed Enti Locali per l’istituzione delle sezioni primavera/ponte.
    Per rispondere alla crescente richiesta di servizi socio- educativi per i bambini al di sotto dei tre anni di età vengono istituite in via sperimentale nell’anno scolastico 2007 – 2008 le “sezioni sperimentali aggregate alle scuole dell’infanzia”.
       Ma non si capisce bene se queste sezioni siano un ampliamento dell’offerta di servizi socio – educativi della prima infanzia (0 – 3 anni), cioé degli asili nido, oppure un anticipo di scuola dell’infanzia:  da una parte nell’accordo viene ribadita l’importanza dei due segmenti educativi differenziati per finalità e metodologia, dall’altra non si capisce bene come integrarli all’interno della scuola dell’infanzia,  considerata “  parte integrante del sistema nazionale di istruzione”, scuola a tutti gli effetti che non anticipa, ma attraverso specifici obiettivi e finalità inizia il percorso scolastico di ogni persona.
       La somma  di 29.783.656  euro concordata nella Conferenza Unificata per raggiungere questo obiettivo è messa a  disposizione di enti gestori privati – paritari o statali,  somma peraltro  fornita dal ministero della pubblica istruzione (10 milioni), dal ministero della solidarietà sociale (9.783.656 euro)  e dal ministero delle politiche per la famiglia (10 milioni). Le risorse poi si tradurranno in una disponibilità per sezione di 25.000,00 o 30.000,00 euro in base al numero dei bambini e dell’orario che si intende attivare.
       La forte richiesta di chiarezza nel percorso per cancellare l’anticipo, auspicata nell’incontro  con le organizzazioni sindacali di categoria e le confederazioni tenutosi il 12 Dicembre 2006 presso il Ministero della pubblica istruzione, viene sottaciuta.
       Inoltre la conferenza unificata al punto 3) parla di personale educativo fornito di specifica preparazione, ma non specifica  quali competenze  né chi deve provvedere all’assunzione del suddetto personale.  Nelle FAQ  del ministero sull’utilizzazione del personale docente della scuola dell’infanzia viene risposto che le sezioni primavera devono disporre di personale docente/educativo con contratto di tipo privatistico  a meno che non residuino docenti in esubero o eccezionalmente a disposizione.
       L’Accordo al punto 4) indica tra i criteri di qualità per la sperimentazione: locali idonei, arredi,  orario, numero dei bambini.
       Locali: le scuole (soprattutto quelle del sud) nella maggioranza dei casi, sono ubicate in locali non idonei all’accoglienza dei bambini. Come garantire a bambini così piccoli il rispetto per le loro esigenze fisiche e psichiche?
       Numero di alunni: viene indicato un numero di venti bambini per sezione. Venti bambini di età compresa dai 24 ai 36 mesi  è un numero rilevante soprattutto se l’orario giornaliero supera le sei ore, in quanto anche se il rapporto alunni – educatori è 1/10 l’educatore si trova ad operare solo per parte della giornata. Quindi deve accudire ed accogliere contemporaneamente venti bambini con esigenze diverse.
       Come si vede, un progetto farraginoso e spesso poco aderente alla realtà, mentre invece il Governo dovrebbe provvedere concretamente a rendere operativi i servizi socio-assistenziali per sopperire alle esigenze delle famiglie con l’attivazione di progetti rivolti alla prima infanzia e cioè asili nido a basso costo.    Dovrebbe Utilizzare le risorse previste nella finanziaria 2007 per assicurare il raggiungimento dell’obiettivo di Lisbona di avere entro il 2010 il 33% di servizi nido per i bambini da 0 a 3 anni.
       Dovrebbe promuovere iniziative atti a favorire la generalizzazione della scuola dell’infanzia: ad esempio l’assunzione degli 800 docenti solo per la scuola dell’infanzia. Elimini le complicanze che gli anticipi nella scuola primaria continuano a produrre.
       Occorre restituire ai bambini dai tre ai sei anni il tempo dell’infanzia, senza anticipi mascherati, in modo che possano intraprendere senza accelerazioni dannose il nuovo corso della primaria.


    Benito Ferrini


     



     


    Snadir – giovedì 12 luglio 2007

  • Incontro al MPI sulla ripartizione organico docenti di religione. Immissione in ruolo del 3° contingente di 3.060 docenti

    Incontro al MPI sulla ripartizione organico docenti di religione
    Immissione in ruolo del 3° contingente di 3.060 docenti


       Si è svolta stamattina (10 luglio 2007 dalle 9,30 alle ore 12,00 circa) la riunione informativa al Ministero della pubblica istruzione tra l’Amministrazione e le Organizzazioni sindacali sui seguenti punti all’ordine del giorno: 1) ripartizione contingente assunzioni di insegnanti di religione cattolica; 2) varie ed eventuali.
       La delegazione della Federazione era composta da Orazio Ruscica dello Snadir e da Franco Capacchione della Gilda.
       L’Amministrazione ha precisato che, qualora le Regioni abbiano esaurito le graduatorie degli aventi diritto all’immissione in ruolo, i posti in esubero dovranno essere ripartiti – nel rispetto del limite delle assunzioni di 3.060 docenti di religione  – tra le altre Regioni  fino al raggiungimento della disponibilità prevista.
       Lo Snadir ha fatto presente che la circolare di accompagnamento al decreto ministeriale dovrebbe riportare alcune precisazioni necessarie per il corretto svolgimento delle operazioni di immissione in ruolo. In particolare è stato chiesto di riportare le norme già contenute nel D.M. n.37 del 13 aprile 2006, di inserire le indicazioni presenti nella Nota prot. 983 del 9 giugno 2005 – confermata dall’art. 1 ter della legge n.27 del 3 febbraio 2006, di chiarire l’orario di insegnamento nella scuola dell’infanzia (24+ 1) e di richiamare l’applicazione della normativa statale per la costituzione delle cattedre orario esterne.
       Inoltre è stato chiesto dallo Snadir il recupero dei posti non assegnati negli anni precedenti e di quelli resisi disponibili a seguito dei pensionamenti dei docenti di religione immessi in ruolo con il 1° e 2° contingente.
     


    La Redazione


    Snadir – martedì 10 luglio 2007

  • Prosegue l’iter per l’immissione in ruolo del 3° contingente ( 3.060 unità) dei docenti di religione

    Prosegue l’iter per l’immissione in ruolo del 3° contingente ( 3.060 unità) dei docenti di religione


     


       Il 25 giugno scorso la Corte dei Conti ha apposto il visto e ha registrato il Dpr 7 maggio 2007 riguardante l’autorizzazione per l’immissione in ruolo dei 3.060 docenti di religione.
       Tale adempimento segue la decisione del Governo del 16 marzo scorso di autorizzare l’assunzione del 3° contingente di insegnanti di religione e la firma del Presidente della Repubblica sullo stesso decreto.
       Ora si aspetta soltanto la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, dopodiché il Ministero della pubblica istruzione dovrà procedere alla ripartizione delle cattedre a livello regionale; subito dopo gli Uffici scolastici regionali del MPI provvederanno alla ripartizione per diocesi e disporranno gli adempimenti necessari per permettere agli Uffici scolastici provinciali o alle istituzioni scolastiche di stipulare – entro i mesi di luglio/agosto 2007 – i contratti di lavoro a tempo indeterminato .
       Occorre precisare che il Decreto n. 56 del 03 luglio 2007 – Disposizioni sulle assunzioni a tempo indeterminato per il personale docente ed educativo e Ata – A.s. 2007/2008 deve ancora essere inviato alla Corte dei Conti per il visto e la registrazione.
       Siamo soddisfatti che anche quest’anno altri colleghi vedranno riconosciuta la loro legittima aspettativa dell’immissione in ruolo, ma siamo dispiaciuti che non ci sia stato un vero impegno per l’eliminazione del precariato: le 50.000 assunzioni del personale docente riusciranno a coprire soltanto il 39% delle cattedre disponibili per il prossimo anno scolastico.


    Benito Ferrini


    Snadir – mercoledì 4 luglio 2007