Autore: maurizio

  • Assegno per il nucleo familiare dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2021. Rivalutazione dei livelli di reddito.

    Come ogni anno cambiano gli importi degli assegni per il nucleo familiare. L’assegno per il nucleo familiare viene erogato ai cittadini in base alla composizione del nucleo familiare e al reddito complessivo.
     
    Il reddito del nucleo familiare, da prendere in considerazione ai fini della concessione dell’assegno, è quello prodotto nell’anno solare precedente il 1° luglio di ogni anno e che ha valore fino al 30 giugno dell’anno seguente. Il predetto reddito (elaborato sulla base del reddito conseguito nel 2019) è costituito dall’ammontare dei redditi complessivi assoggettabili all’Irpef del richiedente e del suo nucleo familiare.
     
    Il MEF – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato (IGOP) con circolare n. 15 del 10 giugno 2020 ha comunicato alle amministrazioni statali i nuovi la rivalutazione e i livelli di reddito per la corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare.
     
    Il personale della scuola interessato potrà ottenere l’assegno, presentando tramite l’Istituzione scolastica,  apposita domanda alla Ragioneria Territoriale dello Stato (ex DPT – ex DPSV – ex DTEF) di competenza.
     
    Per eventuali chiarimenti potete contattare il nostro ufficio allo 06 62280408 (selezionare l’opzione 3) il lunedì dalle ore 15,30 alle 19 e nei giorni di mecoledì e venerdì dalle ore 10,30 alle 13.
     
     
     

    Snadir – Professione i.r. – 26 giugno 2020 – h.18,00

     

  • Il Piano Scuola della ministra Azzolina: ancora troppe incognite.

    Organizzazione della classe in piccoli gruppi di studio, sabato a scuola, apertura pomeridiana e (solo per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado) mix di didattica a distanza e in presenza. Sono queste alcune delle indicazioni contenute in una bozza del Piano scuola 2020-2021, che prospetta le linee guida per la ripresa dell’attività scolastica a settembre. 

     
    Alcune delle misure prospettate non possono dirsi nuove: nella maggioranza dei casi le scuole sono già funzionanti il sabato ed i doppi turni a mensa dovevano già essere previsti per la carenza di spazi anche precedente al problema contagi.
     
    I limiti della bozza sono evidenti: ci troviamo davanti a un testo che si limita ad elencare un insieme di alternative e possibilità senza assegnare ulteriori risorse e senza dare indicazioni operative, lasciando piena discrezionalità ai presidi, che si troveranno a gestire la riapertura in settembre in un clima di incertezza.  Chiedere ai dirigenti scolastici di pianificare il lavoro e di garantire il ritorno allo studio in sicurezza non può essere l’unico strumento per affrontare una situazione tanto complessa. Occorrono spazi di coordinamento tra i livelli nazionali e territoriali, che tengano conto delle richieste legittime delle organizzazioni sindacali e delle scuole. Occorrono soprattutto dei protocolli generali che definiscano in modo chiaro le misure di sicurezza e di distanziamento, i comportamenti da adottare, le risorse necessarie, e tutto ciò che concerne l’organico e le attività curriculari.
     
    Appellarsi all’autonomia scolastica è adesso un modo come un altro per disfarsi dei problemi, per non affrontarli. Per poter mantenere le misure di distanziamento previste dalle indicazioni del comitato tecnico scientifico si renderanno inevitabilmente necessari gruppi di alunni in turnazione anche pomeridiana, quindi urge un notevole incremento in termini di organico docente. 
     
    Si suggerisce di fare lezione all’aperto: ma come è pensabile tenere gli alunni fuori nei mesi invernali ed in presenza di cattivo tempo. Un insieme di suggerimenti fantasiosi che rendono impossibile una realistica organizzazione del servizio. Tre sono gli elementi costitutivi per fornire un adeguato servizio scolastico: spazi, docenti e personale ata. Al momento è impossibile programmare in assenza di questi.
     
    Sarebbe invece doveroso scegliere di investire sulla scuola, individuare gli spazi più adeguati per gestire al meglio le attività didattiche in sicurezza, assumere maggiori risorse e soffermarci su ciò che veramente conta: il diritto all’istruzione dei nostri studenti e le pari opportunità di accesso, evitando a tutti i costi un impoverimento dell’offerta formativa.




     
    Snadir – Professione i.r. – 25 giugno 2020 – h.21,20
  • Anno Accademico 2020/2021 – Lo SNADIR ha stipulato una convenzione con l’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum”

    Master e Diploma di Specializzazione in Scienza e Fede

    Le iscrizioni dal 5 giugno al 31 ottobre 2020 (primo semestre) e dal 5 novembre 2020 al 18 marzo 2021 (secondo semestre)
     
     
    Nel quadro delle iniziative a sostegno della costante formazione professionale dei docenti di religione, lo Snadir ha stipulato anche quest’anno una convenzione con l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, al fine di consentire agli idr di poter realizzare corsi di perfezionamento e Master che diano sempre più solidità e spessore al loro impegno professionale nella scuola.  La firma della nuova convenzione fa seguito a quelle già stipulate con le altre Università.


     
     
    L’accordo darà la possibilità ai docenti di religione di frequentare corsi on line di perfezionamento per il conseguimento del Master in Scienza e Fede. I docenti interessati potranno iscriversi dal 5 giugno al 31 ottobre 2020 e dal 5 novembre 2020 al 18 marzo 2021  secondo le modalità sotto descritte.
     
    Questa convenzione potrà essere per i docenti di religione un’occasione per arricchire il proprio bagaglio culturale e, sul piano giuridico, anche un’opportunità per l’acquisizione di un punteggio (dovrebbe essere valutato 5 punti)  ai fini dell’Allegato D – Tabella di valutazione dei titoli e servizi ai fini della mobilità, della graduatoria regionale articolata su territorio diocesano e alle utilizzazioni. Questa convenzione dovrebbe rientrare, infatti, nella casistica delle specializzazioni post-laurea di durata biennale.
     
    Informazioni sull’iscrizione al Master in Scienza e Fede 2020-2021
    Grazie alla sua struttura ciclica, il Master può accogliere nuovi studenti all’inizio di ogni semestre. La tassa accademica annuale da versare è di € 765,00, divisibile in rate in base a questo schema:
    Per le iscrizioni al primo anno e agli anni successivi, durante il primo semestre 2020/2021:
    • Lo studente, una volta immatricolato, provvederà ad iscriversi, versando il costo annuale di 765,00 EURO (settecentosessantacinque euro) stabilito per il Master, in un’unica soluzione entro il 31 ottobre o rateizzabile in due rate di 385 e 380 EURO, da versare rispettivamente entro il 31 ottobre 2020 e il 18 marzo 2021;
    Per le iscrizioni al primo anno e agli anni successivi, durante il secondo semestre 2020/2021:
    • Lo studente, una volta immatricolato, provvederà ad iscriversi, versando il costo annuale di 765,00 EURO (settecentosessantacinque euro) stabilito per il Master, in un’unica soluzione entro il 18 marzo 2021 o rateizzabile in due rate di 385 e 380 EURO, da versare entro il 18 marzo 2021 e, per l’anno accademico 2021-2022, entro le date stabilite dal calendario generale.
     
    I versamenti di cui al precedente comma possono essere effettuati nelle seguenti modalità:
     
    – Bancomat, carta di credito, contanti e assegno presso lo sportello dell’Economato negli orari di apertura;
     
    – on-line, tramite carta di credito
     
    – bonifico bancario, alle seguenti coordinate bancarie:
     
    Beneficiario: ATENEO PONTIFICIO REGINA APOSTOLORUM
    UNIONE DI BANCHE ITALIANE S.C.P.A.
    Via Aurelia, 701 – 00165 ROMA
    IBAN:  IT 67N 03111 03229 000000011877
    ABI: 03111 CAB: 03229
    N. conto: 000000011877
    BIC o SWIFT: BLOPIT22
     
    Nella causale del bonifico lo studente è tenuto ad indicare il proprio cognome, nome e codice fiscale, la dicitura “Master in Scienza e Fede”, la dicitura SNADIR e il numero di tessera di iscrizione allo SNADIR.
     
    All’atto dell’iscrizione, lo studente dovrà inoltre presentare la documentazione necessaria, ossia :
    • fotocopia della carta di identità;
    • fotocopia del titolo di studio (autenticata con timbro in originale), ovvero presentazione del modello di dichiarazione sostitutiva;
    • attestato di iscrizione allo SNADIR (la richiesta di attestazione va effettuata a  snadir@snadir.it ).
     
    La retta accademica comprende l’accesso al materiale didattico aggiuntivo del Master in formato elettronico, fatta eccezione per la richiesta ed il rilascio di diplomi, certificati e di altra documentazione.
    L’APRA rilascerà allo studente le fatture per i corrispettivi versati.
    L’APRA tratterà i dati degli associati al Convenzionato nel rispetto dle Regolamento (UE) 2016/670 provvedendo a fornire apposita informativa in sede di immatricolazione.
    Per ulteriori informazioni:
    Per ulteriori informazioni: Dott. Marcello Tedeschi (Coordinatore) Ateneo Pontificio Regina Apostolorum – Via degli Aldobrandeschi, 190  00163 Roma Tel. 06 66543854 – Website:www.uprait.org e-mail: mastersf@upra.org
     
    (collegamento con il sito dell’Ateneo Regina Apostolorum)
     
     
     
    Anche il conseguimento del Diploma di Specializzazione – tramite la frequenza on line- potrà essere per i docenti di religione un’occasione  per arricchire il proprio bagaglio culturale e, sul piano giuridico,  un’opportunità per l’acquisizione di un punteggio (1 punto)  ai fini dell’Allegato D – Tabella di valutazione dei titoli e servizi ai fini della mobilità, della graduatoria regionale articolata su territorio diocesano  e alle utilizzazioni. Questa convenzione rientra, infatti, nella casistica dei corsi di perfezionamento di durata non inferiore ad un anno.
     
    Informazioni sull’iscrizione al Diploma di Specializzazione in Scienza e Fede 2020-2021
     
    Grazie alla sua struttura ciclica, il Diploma può accogliere nuovi studenti all’inizio di ogni semestre. La tassa accademica annuale da versare è di € 467,50, divisibile in rate in base a questo schema:
     
    Per le iscrizioni al primo anno e agli anni successivi, durante il primo semestre 2020/2021:
    •         Lo studente, una volta immatricolato, provvederà ad iscriversi, versando il costo annuale di 467,50 EURO (quattrocentosessantasette/50 euro) stabilito per il Diploma, in un’unica soluzione entro il 31 ottobre 2020 o rateizzabile in due rate di 235 e 232,50 EURO, da versare entro il 31 ottobre 2020 e il 18 marzo 2021 rispettivamente.
     
    Per le iscrizioni al primo anno e agli anni successivi, durante il secondo semestre 2020/2021:
    •         Lo studente, una volta immatricolato, provvederà ad iscriversi, versando il costo annuale di 467,50 EURO (quattrocentosessantasette//50 euro) stabilito per il Diploma, in un’unica soluzione entro il 118 marzo 2021 o rateizzabile in due rate di 235 e 232,50 EURO, da versare entro il 18 marzo 2021 e, per l’anno accademico 2021-2022, entro le date stabilite dal calendario generale.
     
    I versamenti di cui al precedente comma possono essere effettuati nelle seguenti modalità:
     
    – Bancomat, carta di credito, contanti e assegno presso lo sportello dell’Economato negli orari di apertura;
     
    – on-line, tramite carta di credito
     
    – bonifico bancario, alle seguenti coordinate bancarie:
     
    Beneficiario: ATENEO PONTIFICIO REGINA APOSTOLORUM
    UNIONE DI BANCHE ITALIANE S.C.P.A.
    Via Aurelia, 701 – 00165 ROMA
    IBAN:  IT 67N 03111 03229 000000011877
    ABI: 03111 CAB: 03229
    N. conto: 000000011877
    BIC o SWIFT: BLOPIT22
    Nella causale del bonifico lo studente è tenuto ad indicare il proprio cognome, nome e codice fiscale, la dicitura “Diploma di Specializzazione in Scienza e Fede”, la dicitura SNADIR e il numero di tessera di iscrizione allo SNADIR.
     
    All’atto dell’iscrizione, lo studente dovrà inoltre presentare la documentazione necessaria, ossia :
    • fotocopia della carta di identità;
    • fotocopia del titolo di studio (autenticata con timbro in originale), ovvero presentazione del modello di dichiarazione sostitutiva;
    • attestato di iscrizione allo SNADIR (la richiesta di attestazione va effettuata a snadir@snadir.it ).
     
    La retta accademica comprende l’accesso al materiale didattico aggiuntivo del Master in formato elettronico, fatta eccezione per la richiesta ed il rilascio di diplomi, certificati e di altra documentazione.
    L’APRA rilascerà allo studente le fatture per i corrispettivi versati.
    L’APRA tratterà i dati degli associati al Convenzionato nel rispetto dle Regolamento (UE) 2016/670 provvedendo a fornire apposita informativa in sede di immatricolazione.
    Per ulteriori informazioni: Dott. Marcello Tedeschi (Coordinatore) Ateneo Pontificio Regina Apostolorum – Via degli Aldobrandeschi, 190 00163 Roma Tel. 06 66543854  – Website:www.uprait.org e mail: mastersf@upra.org;
     
     
    (collegamento con il sito dell’Ateneo Regina Apostolorum)
     
     
    Snadir – Professione i.r. – 24 giugno 2020
     
  • OO.SS. Richiesta unitaria incontro urgente. Procedura di assunzione docenti precari di religione settore infanzia/primaria e secondaria di I e II grado – art.1bis legge 159/2019.

    Roma, 19 giugno 2020

     
    Dott. Marco Bruschi
    Capo Dipartimento sistema educativo di istruzione e di formazione
    Ministero dell’Istruzione, Viale Trastevere, 76/a – 00153 Roma
     
     
    Oggetto: Richiesta incontro urgente.  Procedura di assunzione docenti  precari  di  religione  settore infanzia/primaria e secondaria di I e II grado – art.1bis legge 159/2019.
     
     
    L’art.1bis della legge 159/2019 ha stabilito la procedura concorsuale per l’immissione in ruolo dei docenti di religione e lo scorrimento della graduatoria del 2004.
    Le scriventi organizzazioni sindacali desiderano evidenziare alla S.V la necessità di provvedere con urgenza – nelle more dello svolgimento delle predette procedure concorsuali – all’avvio della procedura di scorrimento della graduatoria di merito del concorso DDG 2 febbraio 2004.
    Inoltre, desiderano precisare che occorre predisporre una procedura di assunzione a tempo indeterminato per i precari con oltre 36 mesi di servizio con le medesime modalità previste per i precari di altre discipline.
    Pertanto, al fine di individuare soluzioni eque e legittime, le scriventi chiedono alla S.V. un incontro urgente per esporre gli indispensabili interventi a favore dei 12.000/15.000 docenti precari abilitati di religione lasciati, fino ad oggi, privi di tutele e garanzie.
    Certi di un sollecito riscontro, porgiamo distinti saluti.
     
     
                Flc Cgil                      Cisl Scuola                    Uil Scuola Rua          Snals  Confsal            Gilda Unams/Snadir
    (Manuela Pascarella)     (Ivana Barbacci)                 (Pasquale Proietti)       (Irene Tempera)               (Orazio Ruscica)
     
     
     
     
     
     
    Snadir – Professione i.r. – 19 giugno 2020 – h.23,30
  • Dopo quello con Snadir, Cisl scuola, Flc cgil, Uil scuola e Snals, al via il tavolo Ministero-Cei

    È trascorso un anno da quando i sindacati Fgu/Snadir, Cisl Scuola, Flc Cgil e Uil Scuola Rua hanno incontrato il responsabile del servizio nazionale per l’IRC della CEI, don Daniele Saottini, per un primo confronto sul tema del reclutamento dei docenti di religione cattolica.

    In quella occasione, le Organizzazioni Sindacali e il rappresentante della CEI affermarono l’urgenza di una presa di posizione da parte del MIUR e del Governo in merito alla definizione di adeguate procedure di assunzione a tempo indeterminato per il personale docente di religione cattolica, auspicando il reclutamento tramite concorso “straordinario”, per coloro che avessero maturato almeno 36 mesi di insegnamento con incarico su cattedra vacante e utilizzando la graduatoria dell’unico concorso del 2004 fino ad esaurimento.
     
    La successiva legge n. 159/2019 ci dice che le cose, purtroppo, sono andate diversamente: a fronte di concorsi da attuarsi con procedure straordinarie per i precari delle diverse discipline, solo per i docenti di religione precari è stata prevista una procedura ordinaria da bandire entro il corrente anno 2020.
     
    Il 18 febbraio scorso lo Snirc della Cei incontrò le organizzazioni sindacali Snadir, Cisl scuola, Flc cgil, Uil scuola e Snals. Durante l’incontro lo Snadir ribadì che il provvedimento di cui all’art.1bis della legge 159/2019 rappresenta una risposta iniqua e discriminatoria oltre che inconcludente ai fini della stabilizzazione dei docenti precari che insegnano religione. Pertanto era necessario intraprendere un dialogo tra Ministero, Cei e OOSS rappresentative per discutere e approfondire le questioni specifiche della categoria senza la fretta di chiudere presto il bando, al fine di dare risposte adeguate alla pluralità degli interlocutori interessati.
     
    Tutti i presenti hanno concordato che occorre lavorare senza alcuna fretta per fare le cose nel miglior modo possibile al fine di tutelare i docenti di religione che insegnano da diversi anni.
     
    Infine, si è rinviato a un prossimo incontro la definizione di eventuali proposte mirate a trovare soluzione per il precariato di religione che tuteli la qualità del prezioso lavoro svolto.
     
    Oggi, dopo il periodo di emergenza determinato dal Covid-19, è stato avviato un primo Tavolo di confronto tra Ministero e CEI, presieduto dalla dott.ssa Lucrezia Stellacci, consigliere della Ministra Lucia Azzolina. La tappa successiva riguarderà la stesura del bando di concorso per coprire i posti per l’insegnamento di Religione Cattolica che risulteranno vacanti e disponibili nell’arco del prossimo triennio. Resta fermo quanto previsto dal decreto di dicembre circa lo scorrimento delle graduatorie generali di merito del precedente concorso.
     
    Ribadiamo che l’intesa tra Cei e Ministero dell’istruzione per la predisposizione del bando di assunzione in ruolo non è materia prevista dalla legge 121/1985.
     
    Inoltre, deve essere chiaro a tutti che qualsiasi decisione finale dovrà essere a favore dei docenti precari di religione.
     
    Orazio Ruscica, Segretario nazionale Snadir

    Snadir – Professione i.r. – 19 giugno 2020 – h.18,00

     

  • Concorso ordinario scuola secondaria: il Ministero dell’istruzione dimentica gli insegnanti di religione Lo Snadir scrive una lettera di protesta alla ministra Azzolina e minaccia azioni giudiziarie

    Il Decreto ministeriale n. 499 del 21 aprile 2020 ha previsto l’accesso al concorso ordinario di scuola secondaria di I e II grado anche per i docenti già assunti a tempo indeterminato senza il requisito dei 24 cfu in discipline psicopedagogiche e metodologie didattiche di cui al dm 616/2017.

    Il requisito di accesso è per loro l’abilitazione già in possesso per la classe di concorso richiesta oppure per altra classe di concorso o grado di istruzione.

    C’è però un problema. Il menu a tendina presente nel sistema di “Istanze on line” non permette di inserire il superamento del concorso ordinario di cui al DDG 2 febbraio 2004, riguardante la procedura concorsuale per l’immissione in ruolo degli insegnanti di religione cattolica, come disposto della legge 186/2003.

    Ancora una volta, un’intera categoria di docenti si trova davanti all’ennesima discriminazione da parte di un’amministrazione sorda, pigra e incapace di dar risposte a tutte le donne e gli uomini che da anni subiscono gli effetti nefasti delle politiche economiche del nostro paese.

    Per tali motivi, lo Snadir ha inviato una lettera al Miur ricordando che il superamento di una procedura concorsuale “abilita” all’insegnamento l’avente diritto, come più volte ribadito nelle diverse disposizioni di legge tra cui si richiamo, per brevità, gli art. 399 e segg. del d.lgs. n.297/1994, a cui fa rinvio il ddg del 2.02.2004 e il d.l.gs n.59/2017, in materia di disposizioni di adeguamento e semplificazioni di accesso ai ruoli della scuola.

    Abbiamo precisato che i docenti di religione sono in possesso di abilitazione all’insegnamento della religione, anche ai sensi del Parere del Consiglio di Stato 4 marzo 1958. Evidenziando, quindi, la palese discriminazione relativa all’impossibilità di far valere l’abilitazione all’insegnamento per gli insegnanti di ruolo di religione cattolica, che hanno legittimamente superato un concorso per esami e titoli indetto con la citata L. 186/2004.

    Tale discriminazione viola, al contempo, sia l’art. 3 della Cost. in materia di tutela del principio di uguaglianza; sia dell’art. 51 Cost., in materia di tutela di principio di accesso ai pubblici uffici in condizioni di uguaglianza; sia dell’art. 117 Cost. in materia dell’obbligo di recepimento delle norme comunitarie da parte degli Stati membri e quindi dell’obbligo di applicare lo stesso principio di uguaglianza e non discriminazione, presidiato dai Trattati e dalla legislazione europea, con specifico riguardo al diritto del riconoscimento giuridico dell’abilitazione (anche) per gli insegnanti di religione cattolica.

    Pertanto, abbiamo chiesto di predisporre il menu a tendina nel sistema di “Istanze on line” nella sezione “Classe di concorso richiesta e titolo di accesso”, nella parte “Dichiaro di aver conseguito un abilitazione su diversa classe di concorso, anche su diverso grado di istruzione” con l’opzione “Abilitazione legge 186/2003” e “Abilitazione di cui Parere Consiglio di Stato 4/3/1958”.

    In diversa ipotesi saranno intraprese tutte le iniziative giudiziarie a tutela dei legittimi diritti degli insegnanti di religione cattolica.

    In una scuola che cambia rapidamente, chi non è protagonista rischia di rimanere ai margini, chi non progetta il cambiamento rischia di subire quello imposto dagli altri.

     

    Snadir – Professione i.r. – 18 giugno 2020 – h.12,38 

  • Ferie: il DS non può negarle

    Le ferie per i docenti di ruolo sono regolate ai sensi dell’art.13 del CCNL 2006-2009. Nello specifico per i docenti di ruolo e incaricati annuali da più di tre anni, si applica il comma 2 della norma, in cui è disposto che la durata delle ferie è di 32 giorni lavorativi, mentre per i docenti di ruolo neoassunti, quelli di ruolo e incaricati annuali nel primo triennio, si applica il comma 3 dell’art.13 del CCNL scuola, in cui è specificato che hanno diritto a 30 giorni lavorativi di ferie.
     
    Ai sensi dell’art.14 del contratto sono poi concessi a tutti i docenti le 4 giornate di riposo ai sensi ed alle condizioni previste dalla legge 23 dicembre 1977, n. 937.
     
    Quindi, il docente di ruolo e incaricati annuali da oltre un triennio fruisce di 36 giorni (lavorativi) di ferie da prendersi di fatto, ai sensi del comma 9 dell’art.13 del CCNL scuola, nei soli mesi di luglio e di agosto, mentre il docente di ruolo e gli incaricati annuali da non più di un triennio fruisce di 34 giorni (lavorativi) di ferie, sempre da fruire nei mesi di luglio e agosto.
     
    Tali giorni di ferie da fruire a luglio e agosto sono decisi dal docente nei limiti e nei vincoli del contratto e non imposti dall’Amministrazione con criteri introdotti dal singolo DS.
     
    Sempre più spesso, però, giungono segnalazioni di docenti in merito a circolari che derogano alla normativa vigente. A tal proposito, è doveroso ribadire che quella del dirigente scolastico che nega al personale docente la possibilità di fruire di giorni di ferie in determinati giorni di luglio e agosto rappresenta una condotta illegittima.
     
    Tali giorni, come già ribadito, esulano dalla discrezionalità del dirigente e dalle eventuali ragioni organizzative addotte dalla scuola. Inoltre, si ricorda che il piano delle attività, di competenza del DS, deve essere approvato dal  collegio docenti (art.28 c. 4 del Ccnl/2007) e non improvvisato dal DS.
     
    In ogni caso, nel piano delle attività non è possibile  prevedere obblighi illegittimi che sarebbero comunque nulli. Per tali ragioni, nessuna attività didattica o funzionale è obbligatoria nei  mesi di luglio ed agosto, a meno che non si tratti di attività aggiuntive deliberate dal collegio docenti e da prestare d’estate nei mesi di luglio e/o agosto, attività che non possono che essere quindi del tutto volontarie e pagate.
     
    Anche alla luce delle nuove misure di sicurezza imposte a seguito dell’emergenza Covid-19, le istituzioni scolastiche dovranno comunque applicare correttamente il contratto scuola senza derogare alla normativa vigente.

     
     
     
    Snadir – Professione i.r. – 17 giugno 2020