Autore: maurizio

  • Anno Accademico 2022/2023 – Lo SNADIR ha rinnovato la convenzione con l’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum”

     Diploma di Alta Formazione in Scienza e Fede

    Le iscrizioni dal 6 giugno al 31 ottobre 2022 (primo semestre) e dal 6 novembre 2022 al 28 febbraio 2023 (secondo semestre)
     
    Nel quadro delle iniziative a sostegno della costante formazione professionale dei docenti di religione, lo Snadir ha stipulato anche quest’anno una convenzione con l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, al fine di consentire agli idr di poter realizzare corsi di perfezionamento e Diplomi che diano sempre più solidità e spessore al loro impegno professionale nella scuola.  La firma della nuova convenzione fa seguito a quelle già stipulate con le altre Università.
     
    DIPLOMA DI ALTA FORMAZIONE IN SCIENZA E FEDE
    L’accordo darà la possibilità ai docenti di religione di frequentare corsi on line di perfezionamento per il conseguimento del Diploma di Alta Formazione in Scienza e Fede. I docenti interessati potranno iscriversi dal 6 giugno al 31 ottobre 2022  e dal 6 novembre 2022 al 28 febbraio 2023 secondo le modalità sotto descritte.
    Questa convenzione potrà essere per i docenti di religione un’occasione per arricchire il proprio bagaglio culturale e, sul piano giuridico, anche un’opportunità per l’acquisizione di un punteggio (dovrebbe essere valutato 5 punti)  ai fini dell’Allegato D – Tabella di valutazione dei titoli e servizi ai fini della mobilità, della graduatoria regionale articolata su territorio diocesano e alle utilizzazioni. Questa convenzione dovrebbe rientrare, infatti, nella casistica delle specializzazioni post-laurea di durata biennale.
     
    Requisiti di ammissione:
    Possono essere iscritti al Diploma di Alta Formazione tutti coloro che sono in possesso di un titolo di studio universitario di primo ciclo (laurea triennale). Per ottenere il doppio titolo UER-APRA, il candidato deve aver compiuto i requisiti di ammissione dello Stato italiano per i master di primo livello. A tal fine, si precisa che, per coloro che hanno compiuto gli studi presso un’istituzione accademica pontificia, lo Stato Italiano riconosce come titolo valido di accesso al Master la licenza in Teologia, la laurea triennale e la specialistica (o magistrale) in Scienze religiose. Coloro che non fossero in possesso del titolo di accesso al master richiesto dalla normativa universitaria italiana, non potranno ricevere il doppio titolo, ma solamente il titolo rilasciato dall’APRA.
     
    Informazioni sull’iscrizione al Diploma di Alta Formazione in Scienza e Fede 2022-2023:
    Grazie alla sua struttura ciclica, il Diploma può accogliere nuovi studenti all’inizio di ogni semestre. La tassa accademica annuale da versare è di € 765,00, divisibile in rate in base a questo schema:
    a) Iscrizioni al 1° semestre (ottobre 2022):
    • Lo studente, una volta immatricolato, provvederà ad iscriversi, versando il costo annuale di 765,00 EURO (settecentosessantacinque euro) stabilito per il Diploma, in un’unica soluzione entro il 31 ottobre o rateizzabile in due rate di 385 e 380 EURO, da versare rispettivamente entro il 31 ottobre 2022 e il 28 febbraio 2023;
    b) Iscrizioni al secondo semestre (28 febbraio 2023):
    • Lo studente, una volta immatricolato, provvederà ad iscriversi, versando il costo annuale di 765,00 EURO (settecentosessantacinque euro) stabilito per il Diploma, in un’unica soluzione entro il 28 febbraio 2023 o rateizzabile in due rate di 385 e 380 EURO, da versare entro il 28 febbraio 2023 e entro il 31 ottobre 2023.
     
    I versamenti di cui al precedente comma possono essere effettuati nelle seguenti modalità:
    • Bancomat, carta di credito, contanti e assegno presso lo sportello dell’Economato negli orari di apertura;
    • on-line, tramite carta di credito
    • bonifico bancario, alle seguenti coordinate bancarie:
    A favore di ATENEO PONTIFICIO REGINA APOSTOLORUM
    BANCA POPOLARE DI SONDRIO
    FILIALE: 138 ROMA – SEDE
    IBAN: IT 34 N056 9603 2110 0001 1529 X 87
    ABI: 05696
    CAB: 03211
    N. conto: 000011529X87
    BIC o SWIFT:  POSOIT22
     
    Nella causale del bonifico lo studente è tenuto ad indicare il proprio cognome, nome e codice fiscale, la dicitura “Diploma di Alta Formazione in Scienza e Fede”, la dicitura SNADIR e il numero di tessera di iscrizione allo SNADIR.
     
    All’atto dell’iscrizione, lo studente dovrà inoltre presentare la documentazione necessaria, ossia:
    • fotocopia della carta di identità;
    • fotocopia del titolo di studio (autenticata con timbro in originale), ovvero presentazione del modello di dichiarazione sostitutiva;
    • attestato di iscrizione allo SNADIR (la richiesta di attestazione va effettuata a  snadir@snadir.it ).
     
    La retta accademica comprende l’accesso al materiale didattico aggiuntivo del Diploma in formato elettronico, fatta eccezione per la richiesta ed il rilascio di diplomi, certificati e di altra documentazione.
     
    L’APRA rilascerà allo studente le fatture per i corrispettivi versati.
     
    L’APRA tratterà i dati degli associati al Convenzionato nel rispetto del Regolamento (UE) 2016/670 provvedendo a fornire apposita informativa in sede di immatricolazione.
     
    Per ulteriori informazioni:
    Dott. Marcello Tedeschi (Coordinatore) Ateneo Pontificio Regina Apostolorum – Via degli Aldobrandeschi, 190  00163 Roma Tel. 06 66543854 – Website:www.upra.org e-mail: mastersf@upra.org
     
    (collegamento con il sito dell’Ateneo Regina Apostolorum)
     
     Snadir – Professione i.r. – 29 giugno 2022
     
  • Ora di religione: ancora polemiche, ma la scelta è dei ragazzi!

    Le polemiche contro l’insegnamento della Religione Cattolica sono ormai attacchi triti e ritriti con argomentazioni spesso infondate e lungi dall’essere realmente animate da intenzioni laiciste. Appare evidente leggendo l’ennesimo articolo apparso su Micromega ai danni dell’ora di religione, questa volta firmato da Maria Mantello che titola “Quell’ora di religione che è da eliminare”.
     
    Nelle parole di Mantello, l’Irc andrebbe eliminato perché “se crediamo ancora nell’Europa e nei valori di libertà laicità democrazia, ritengo che sia sempre più quanto mai necessario intensificare la nostra azione culturale-politica-sociale affinché il nostro motto: Né dogmi Né padroni sia sempre più il motore per l’emancipazione e l’autodeterminazione individuale e sociale.”. In sintesi: Mantello accusa l’Irc di essere contro i principi di libertà, laicità e democrazia su cui si fonda la scuola italiana.
     
    Non si accorge, Mantello, che nella tesi da lei supportata, accompagnata peraltro da un vasto excursus storico e normativo, manca una cosa fondamentale, ossia chiarezza sul concetto di laicità affermato dalla nostra Costituzione. Vero è che il tratto distintivo della scuola pubblica italiana è che essa è laica e plurale: è una scuola di tutti e per tutti, senza distinzione di razza, di sesso, di genere, di religione. Ma ciò non nega il fatto che la conoscenza e la comprensione della religione cattolica rappresentino un elemento fondamentale per la crescita culturale e civile delle giovani generazioni, anche solo per il ruolo che la religione cattolica ha avuto ed ha tutt’ora nella storia e nella vita civile del nostro paese.
     
    È possibile comprendere l’Opera di Dante senza la conoscenza della dottrina cattolica? È possibile cogliere alcune delle opere d’arte più famose al mondo (dalla creazione di Adamo di Michelangelo all’Ultima cena di Leonardo da Vinci) eliminando dalla scuola l’orizzonte religioso?
    È possibile ignorare il fatto che il cattolicesimo abbia influenzato arte, costumi, cultura e vita politica sia in Italia che in moltissime altre parti del mondo? È possibile promuovere tra gli studenti la partecipazione ad un dialogo autentico e costruttivo senza abituarli a comunicare sui valori fondamentali della cultura cattolica – iscritte nelle categorie storiche del popolo italiano – come la tolleranza, la carità, il dono, il rispetto della vita e del prossimo?
     
    L’ora di religione, oggi, non è un’ora di catechesi, ma un insegnamento che trova spazio nella scuola per via un riconoscimento oggettivo da parte dello Stato, che lo considera portatore di grande forza educativa, nonché di contenuti culturali e formativi della persona, al pari delle altre discipline.
    Quello che l’ora di religione si propone di essere all’interno della scuola italiana è piuttosto uno spazio di formazione culturale indispensabile per cogliere aspetti fondamentali della vita e delle tradizioni del nostro Paese e della nostra società che spesso e volentieri ignora il bisogno di significato dei nostri studenti, le domande scomode, i grandi interrogativi sulla complessità del reale.
     
    Non a caso, l’UNESCO afferma che «Nessun sistema educativo può permettersi di ignorare il ruolo della religione e della storia nella formazione della società». Per dirla con le parole di Abraham B. Yehoshua: “Anche se non credo in Dio, la sua presenza nella mente di moltissimi umani mi riguarda e mi interessa”.
     
    Perché dunque abbandonare i nostri studenti all’analfabetismo religioso? Perché negare loro la storia della nostra tradizione religiosa e le basi di una cultura che fa parte del nostro patrimonio storico e umano? Perché privarli delle premesse per un’apertura più cosciente al dialogo e allo scambio, nel rispetto e nella valorizzazione delle differenti opzioni di vita?
     
    Finiamola, dunque, con le solite polemiche pretestuose costruite sul nulla, lasciamo piuttosto ai nostri studenti la scelta e l’opportunità di comprendere meglio il mondo e la società in cui tutti viviamo.
     
    Orazio Ruscica, segretario nazionale Snadir
     
    Fgu/Snadir – Professione i.r. – 29 giugno 2022 – h.10,00
  • Procedura straordinaria per i precari di religione: approvato l’emendamento al DL 36/2022! Ripagata la tenacia dello Snadir

    Nella giornata di ieri, le Commissioni 1^ e 7^ del Senato hanno approvato l’emendamento 47.14 al D.L. 36/2022 che introduce all’art.1bis della legge 159/2019 una procedura straordinaria per gli insegnanti di religione precari con oltre 36 mesi di servizio.
     
    Alla lunga, dopo la sentenza della CGUE, la Carta docente e la sentenza di Cassazione a favore dei precari che insegnano religione, la tenacia dello Snadir ha avuto la meglio.  Il segnale che qualcosa si stesse muovendo era già arrivato dopo l’ultimo sit-in davanti al Ministero dell’istruzione durante l’incontro con i funzionari del Ministero dell’istruzione. Adesso ne abbiamo la conferma.
     
    L’emendamento approvato – a firma dei Senatori Nencini (IV-PSI), Sbrollini (IV), De Lucia (M5S), Laniece (SVP-PATT, UV), Rampi (PD), Saponara (LEGA, Vitali (FI), cioè di tutte le forze politiche di maggioranza – interviene riproponendo il contenuto degli emendamenti già proposti in questo ultimo anno dai Parlamentari per la soluzione del precariato degli insegnanti di religione.
     
    Il testo propone l’indizione della procedura straordinaria, contestualmente a quella ordinaria, per il 50% dei posti che si renderanno vacanti e disponibili nel triennio 2022/2023 – 2024/2025.
     
    Alla già menzionata procedura potranno partecipare i docenti di religione con almeno 36 mesi di servizio nelle scuole statali.
     
    Le graduatorie a seguito della procedura straordinaria saranno utilizzate ogni anno fino a totale esaurimento di ciascuna graduatoria.
     
    Il contenuto del bando, i termini di presentazione delle domande, le modalità di svolgimento della prova orale didattico-metodologica, di valutazione della stessa e dei titoli ai fini della predisposizione delle graduatorie saranno stabilite dal Ministero dell’istruzione.
     
    Infine, nelle more dell’espletamento delle due procedure di assunzione, le GM 2004 saranno utilizzate per le immissioni in ruolo.
     
    Questo emendamento rappresenta la prima risposta concreta alle legittime aspettative dei docenti di religione precari e alle nostre battaglie sindacali. Ringraziamo i parlamentari firmatari per aver sostenuto e promosso nei luoghi decisionali le nostre richieste.
     
    C’è ancora altro da fare, e su questo come sempre assicuriamo il nostro impegno, ma intanto c’è da festeggiare perché una politica sorda ha aperto le orecchie al nostro grido: #SnadirforRights!


     
     
    Fgu/Snadir – Professione i.r. – 21 giugno 2022 – h.10,30
  • Bonus 200 euro: è tempo di fare chiarezza

    BONUS €200 – TUTTO PROCEDE COME PREVISTO
     
     AGGIORNAMENTO ORE 19 del 7 LUGLIO 2022
          NoiPA ha comunicato che il bonus 200€ sarà erogato per i docenti a tempo determinato al 31 agosto e a tempo indeterminato con “EMISSIONE SPECIALE” e cedolino dedicato il 14 luglio 2022.
     
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    Nelle ultime settimane si sono susseguite notizie contrastanti sulla platea dei docenti che avrebbero ricevuto il Bonus 200 euro previsto dal Decreto Legge 17 maggio 2022, n. 50, detto “Decreto Aiuti”. Facciamo chiarezza.
     
    Anzitutto occorre precisare che il requisito fondamentale per ricevere il bonus è non aver percepito un reddito complessivo superiore a 35mila euro nell’anno fiscale 2021, ma anche, tra gennaio e aprile 2022, un reddito mensile superiore a € 2.692. Per verificarlo, è sufficiente guardare un cedolino di quei mesi.
     
    Molti iscritti ci interpellano per sapere come avverrà la liquidazione del bonus 200€, la risposta è triplice, ma suscettibile di conferma:
     
    a) I docenti di ruolo (tempo indeterminato) e gli incaricati annuali (con contratto al 31 agosto), come previsto dal Decreto Aiuti, riceveranno i 200 euro nel cedolino del 23 luglio 2022, senza dover fare alcuna richiesta.
     
    b) Tutti coloro che nel mese di giugno 2022 hanno richiesto e già percepiscono la NASpI (l’indennità di disoccupazione per i lavoratori precari) e non inizieranno un nuovo impiego prima del 23 luglio, possono dormire sonni tranquilli: avranno il bonus ad ottobre dall’INPS.
     
    c)  I colleghi invece che hanno un contratto che termina il 30 giugno e che a luglio NON intendono richiedere la NASpI, rischiano invece di rimanere esclusi dal beneficio economico una tantum.
     
    Al fine di poter assegnare il bonus di 200 euro anche al personale della scuola con scadenza di contratto al 15 o 30 giugno, è stato presentato l’emendamento 32.36 al DL 50/2022. Attendiamo l’esito del già menzionato emendamento per fugare qualsiasi dubbio per il predetto personale scolastico.
     
    Parimenti, dalle nostre sedi territoriali, ci giungono segnalazioni del mancato accredito del bonus 200€ sul cedolino di luglio. Anzitutto rassicuriamo che tale fattispecie è normale. Ricordiamo infatti che l’INPS, attraverso la circolare 73/2022 del 24 giugno scorso, ha fornito ulteriori precisazioni per quanto riguarda i requisiti e le relative tempistiche dell’indennità una tantum.
     
    In essa si specifica che il bonus 200€ deve essere erogato con la retribuzione di competenza del mese di luglio 2022 (anche se erogata ad agosto), in ragione dell’articolazione dei singoli rapporti di lavoro che possono prevedere lo slittamento del pagamento al mese successivo.
     
    A ciò si aggiunge che, nel comparto scuola:
    • Gli importi visibili da oggi sul portale NoiPA alla voce “Consultazione Pagamenti” recano solo l’importo totale, dal quale non è possibile evincere, fino al prossimo 18 luglio, (ossia alla pubblicazione del cedolino in formato pdf), il dettaglio degli importi a credito e/o debito specificati per ogni docente sulla base del servizio effettivamente prestato, al netto di conguagli effettuati per assenze, permessi, malattia, aspettativa non retribuita, conguagli fiscali e/o previdenziali, anche a seguito di precoce presentazione della Dichiarazione 730/2022.
    • Sebbene le notizie giornalistiche abbiano assicurato che il personale scolastico avrebbe ricevuto il bonus 200€ nella mensilità di luglio, non va dimenticato che le RTS territoriali emettono i mandati di pagamento al MEF con anticipo di 30/45 giorni rispetto all’esigibilità della valuta effettivamente accreditata al dipendente.
    • Ciò premesso, avendo INPS emesso la circolare attuativa in ritardo rispetto ai tempi inizialmente preannunciati (24 giugno), le Ragionerie Territoriali dello Stato non hanno potuto applicare l’attribuzione del bonus € 200 in tempi utili per la mensilità di luglio (emissione ordinaria con valuta esigibilità 22 luglio).
    • In conclusione: senza ulteriore operazione richiesta al docente, le spettanze dell’indennità una tantum (€ 200) saranno erogate, con emissione ordinaria, il giorno 23 agosto 2022. Non sono previste da NoiPA, al momento, emissioni straordinarie.

    In caso in cui il bonus 200€ non venisse erogato nella mensilità di agosto, invitiamo gli iscritti Snadir a contattare il CAF Snadir al numero 02.82957760 nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16 alle 19.

     
     
    A cura di CAF SNADIR

    cafpatronato@snadir.it

    Fgu/Snadir – Professione i.r. – 20 giugno 2022 – aggiornato 7 luglio 2022 – h.19,00