Autore: maurizio

  • Il nuovo anno scolastico è ai nastri di partenza

    A chi, anno dopo anno, sostiene e pratica un’idea di scuola aperta, coinvolgente, motivata nella sua opera di educazione, istruzione e formazione, ma soprattutto confacente alle esigenze e alle aspettative dei nostri ragazzi.

    A chi ogni giorno offre ai giovani l’entusiasmo di agire e di conoscere, la libertà del pensare, l’indipendenza.

    A chi incoraggia il cambiamento, a chi educa alla giustizia e alla pace.

    Buon inizio anno scolastico,
     
    Orazio Ruscica, Segretario Nazionale
     
    Snadir – Professione i.r. – 1° settembre 2022 – h.10,15
  • Ancora sentenze della Cassazione: la quota del 30% contribuisce a creare precariato

    Sono state pubblicate ulteriori sentenze (sette che si aggiungono alle precedenti sei) della Cassazione che confermano e rafforzano la condanna dell’abuso nella reiterazione dei contratti a termine dei docenti precari di religione.
     
    Questa volta sotto la lente della Cassazione sono giunte le sentenze delle Corti d’Appello di Salerno e di Palermo. In una di queste, in particolare (n.24761/2022), la Suprema Corte evidenzia che la quota di fabbisogno del 30% lasciata alle assunzioni non di ruolo è “considerevole” ed è “evidente che dilatazioni e contrazioni annue ben difficilmente possono raggiungere quelle misure percentuali” per cui si ripropongono, negli anni, contratti a tempo determinato nonostante i posti siano confermati come disponibili anche per decenni.
     
    Si rafforza quindi l’orientamento giurisprudenziale favorevole alle ragioni degli insegnanti precari di religione e si arricchisce di ulteriori argomentazioni che confermano ciò che lo Snadir ha affermato negli anni e di recente negli incontri con i parlamentari che hanno portato alla definizione della procedura straordinaria riservata per coloro che hanno maturato più di 36 mesi di servizio.
     
    Adesso occorre superare l’illogica quota del 30% che crea precariato e portare la dotazione organica di posti almeno al 90%.


     
    Fgu/Snadir – Professione i.r. – 31 agosto 2022 – h.20,00
  • Sindacati e partiti a confronto l’8 settembre

    Per la centralità della scuola nelle politiche di governo

     
    Sindacati e partiti politici a confronto sui temi dell’istruzione e della formazione in una tavola rotonda che si tiene a Roma giovedì 8 settembre su iniziativa dei sindacati più rappresentativi del settore. “Siamo convinti che questi temi – hanno scritto i segretari generali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Federazione Gilda-Unams nella lettera di invito indirizzata ai rappresentanti di tutte le forze politiche – debbano trovare lo spazio necessario nel dibattito pre-elettorale e nei programmi di chi si candida a governare il Paese in una fase quanto mai carica di problemi e difficoltà, ma anche di opportunità che è necessario saper cogliere e valorizzare”. 
     
    Garantire un impiego ottimale e duraturo delle risorse destinate alla scuola nell’ambito del PNRR, dotare tutto il Paese di strutture adeguate e sicure, insieme a un supporto efficiente di infrastrutture, colmando squilibri e diseguaglianze tra le aree territoriali perché sia effettivamente garantito l’esercizio del diritto allo studio: queste alcune delle priorità indicate dalle cinque organizzazioni sindacali promotrici dell’incontro. In quest’ottica si inserisce anche, per i sindacati, l’obiettivo non più rinviabile di una giusta valorizzazione professionale di tutto il personale, chiamato a misurarsi con una crescente complessità del lavoro in assenza di un adeguato riconoscimento sociale ed economico. 
     
    Al rifinanziamento del CCNL, indispensabile per renderne possibile un rapido e soddisfacente rinnovo, deve accompagnarsi l’impegno a programmare un piano pluriennale di risorse da destinare all’istruzione, da considerare come investimento necessario e di valenza strategica per sostenere percorsi di crescita e sviluppo che rafforzino la competitività del sistema paese nel contesto internazionale.
     
    Il dibattito, al quale si sono rese disponibili tutte le forze politiche impegnate nella competizione elettorale, sarà trasmesso in diretta streaming a partire dalle ore 10 sui canali web e social delle organizzazioni promotrici.




    Fgu/Snadir – 31 agosto 2022 – h.10,30
  • Automazione dei contratti degli incaricati annuali di religione

     

     

    Indicazioni agli insegnanti di religione incaricati annuali per sollecitare la sottoscrizione dei contratti entro il 1° settembre 2022

     
    Il Ministero dell’istruzione con l’Avviso al SIDI del 29 agosto 2022, ha ribadito quanto previsto dalla Nota n. 15826 del 31 luglio 2017 con la quale, recependo le nostre osservazioni, ha indicato la procedura corretta d’avvio dell’anno scolastico relativamente alla stipula, gestione e trasmissione dei contratti automatizzati degli incaricati annuali di religione. Il ministero ha sottolineato che tale procedura “risulta efficace soltanto se tutti gli attori coinvolti nella stessa operano all’insegna della puntualità”. 
     
    In particolare, il Miur ha accolto la nostra indicazione circa l’inserimento dei contratti annuali nel sistema SIDI, da parte delle segreterie scolastiche, già dalla fine del mese di agosto. Inserimento che dovrà utilizzare le specifiche funzioni dettate dalle disposizioni fornite dalla Nota n. 2966 del 1° settembre 2015 della Direzione generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica e aggiornate con la Nota prot. 214 del 29 gennaio 2018.
     
    Entro il 6 settembre (data di trasmissione al MEF degli ordini di pagamento) sarà obbligo dei dirigenti scolastici provvedere a convalidare e trasmettere a NoiPA i contratti suddetti per permettere la regolare corresponsione degli emolumenti ai docenti incaricati annuali.
     
    Come si ricorderà, il Ministero dell’istruzione in ottemperanza alle norme che prescrivono la dematerializzazione dei contratti, dal 1° settembre 2015 ha informatizzato i contratti degli incaricati annuali di religione.
     
    Il MEF – Ministero dell’Economia e Finanza assicurerà un flusso straordinario per garantire agli incaricati di religione la liquidazione dello stipendio del mese di settembre entro le scadenze abituali.
     
    Il sistema (SIDI) prevede le seguenti tipologie di contratti:
     
     N05 incarico di religione (docente con ricostruzione di carriera o che ha maturato il diritto alla stessa – “Focus IRC” aggiornato 7 settembre 2020; RPD liquidata per tutta la durata dell’incarico).
     N27 incarico di religione (docente senza ricostruzione di carriera; RPD corrisposta soltanto per 10 mesi).
     N28 supplenza di religione fino al termine delle lezioni (Non spetta RPD).
     
    I docenti di religione che negli anni scolastici precedenti sono già stati destinatari di altri incarichi di religione manterranno la stessa partita di spesa fissa.
     
    Il Miur consiglia alle segreterie scolastiche, prima di procedere all’inserimento dei contratti, il documento “Focus IRC” e la restante documentazione disponibili nella pagina SIDI "Documenti e Manuali->Gestione rapporti di lavoro personale scuola in cooperazione applicativa con MEF" .
     
    Al fine di evitare indebiti pagamenti, le segreteria scolastiche dovranno prestare particolare attenzione nella scelta della tipologia di contratto, in quanto il MEF considererà come indebiti i compensi già liquidati in base al contratto annullato anche nel caso di stipula di altro contratto in luogo del precedente.
     
    Inoltre, è bene precisare che le ore "aggiuntive"(max 6) oltre l’orario d’obbligo (18 ore) sono quelle, prestate dai docenti di scuola secondaria nell’ambito della stessa istituzione scolastica, da indicarsi nel prospetto R-1 utilizzando la casella "ore aggiuntive"; le stesse saranno retribuite fino al 30 giugno.
     
    Il monitoraggio costante del processo di lavorazione dei contratti consente di intercettare eventuali sviste nella gestione e nella trasmissione dei dati contrattuali a NoiPA, per tale motivo si raccomanda alle segreterie delle Istituzioni scolastiche la frequente consultazione dello “stato” dei prospetti in SIDI al percorso “Gestione giuridica e retributiva contratti scuola => Rapporti di lavoro/Indennità di maternità in Cooperazione applicativa => Elenchi RDL e prospetti della scuola operante”.
     
    Inoltre, in vista della stipula dei contratti a.s. 2022/2023 è stata aggiornata la base dati SIDI relativamente alle informazioni di classi e scatti pervenuti da MEF per il personale IRC per il quale è stata disposta la ricostruzione di carriera.
     
    Perché la procedura automatizzata possa essere operativa, tutti i docenti incaricati annuali di religione dovranno sollecitare la propria istituzione scolastica secondo le seguenti indicazioni:
    1. Consegnare in segreteria – e richiedere che venga subito protocollata – la lettera di “Assunzione in servizio 2022/2023. Sollecito contratto automatizzato” (pubblicata in calce al presente articolo).
    2. Consegnare in segreteria – e richiedere che venga subito protocollata – la proposta di nomina della Curia (1).
    3. Esigere che – ricevuta la proposta di nomina della Curia (1) – tutti i dati relativi al contratto da sottoscrivere vengano inseriti tramite le nuove funzioni SIDI al nodo Area “Fascicolo Personale Scuola -> Gestione Giuridica e Retributiva Contratti Scuola ->Rapporti di lavoro/indennità di maternità in cooperazione applicativa -> Supplenze brevi, per maternità, indennità di maternità fuori nomina e incarichi di religione”.
    I superiori tre punti devono essere espletati entro il 31 agosto.

         4. Tenere presente che non è sufficiente inserire i dati al SIDI per avere la liquidazione dello stipendio in tempo utile.

         5. È necessario che l’ufficio di segreteria validi l’operazione con l’account del DS. Per fare questo occorre scegliere il profilo “Utente DS” , ”Rapporto di lavoro/Indennità di maternità in cooperazione applicativa”, “Supplenze brevi per  maternità Indennità di maternità fuori nomina e Incarichi di religione”, “Instaurazione del rapporto di lavoro”, “Convalida/Rinvio a segreteria”, operare la ricerca anagrafica del docente, selezionare il nominativo e ”Validare”. Immediatamente dopo l’ufficio di segreteria deve entrare nel SIDI come utente scuola, trasmettere i dati cliccando su ”Presa di servizio e Trasmissione a NOIPA”. 

     
    N.B. Fino al 31 agosto le scuole non dovranno assolutamente trasmettere il contratto a NoiPa (pena l’annullamento), ma soltanto caricare i dati relativi al contratto dell’incaricato.
     
    Le seguenti operazioni vanno effettuate dal 1° settembre al 6 settembre.
     
         6. Richiedere di allegare ai contratti una copia conforme della documentazione di rito già presente nel fascicolo personale del docente incaricato annuale, poiché “la validità di tale certificazione viene meno solo per effetto di attribuzione di contratto a tempo indeterminato, in occasione del quale la certificazione dovrà essere riprodotta” (Nota prot. 8550 del 29.08.2013).
         7. Ribadire che la decorrenza da attribuire ai contratti a tempo determinato relativi all’anno scolastico 2022/2023 è quella del 1° settembre; ovviamente ogni incaricato annuale di religione dovrà prendere effettivo servizio nella propria istituzione scolastica il 1° settembre 2022.
         8.  Infine, ricordare all’ufficio di segreteria della scuola che il contratto – dopo che è stato “accettato da NoiPa” – va stampato, firmato e inviato, assieme a tutta la documentazione comprese le variazioni giuridiche, alla Ragioneria di Stato competente, utilizzando le funzioni indicate nella Nota prot.214 del 29 gennaio 2018.
     
    Quindi, in sintesi:
     
    Consegnare in segreteria – Entro il 31 agosto 2022 – la proposta di nomina della Curia e chiedere che i propri dati (forniti esibendo il tesserino fiscale o tessera sanitaria) relativi al contratto di lavoro, vengano inseriti nel SIDI nel periodo 29 – 31 agosto 2022; i dati non dovranno essere inseriti prima del predetto periodo.
     
    Informare la scuola, se si ha diritto, di disporre la corresponsione dell’Assegno Unico e Universale o dell’Assegno per nucleo familiare.
     
    Verificare che la scuola abbia individuato correttamente il tipo di contratto (N05, N27 oppure N28) e l’orario di servizio.
         Il 1° settembre
    • prendere servizio
    • chiedere alla segreteria che il contratto – già in parte inserito nel SIDI – venga
          VALIDATO dal dirigente
          TRASMESSO alla Ragioneria (entro e non oltre il 6 settembre).
     
    Considerato quanto sopra, si invitano i docenti interessati ad attivarsi perché gli uffici competenti delle Curie consegnino loro le proposte di nomina PRIMA del 31 agosto; diversamente la procedura di cui sopra non potrà essere messa in atto, il sistema automatizzato non potrà ricevere i contratti entro 6 settembre e i docenti riceveranno le retribuzioni in ritardo.
     
    Siete invitati a comunicarci eventuali problematiche – dopo aver compilato il FORM – all’indirizzo contrattitelematici@snadir.it , così da segnalarle immediatamente al Ministero dell’istruzione e al Mef.
     
     Potete presentare formale diffida al Dirigente scolastico, qualora l’Istituzione scolastica NON abbia provveduto a inserire e validare i dati del contratto al SIDI e inviare a NoiPA il predetto contratto entro il 6 settembre scorso.
     
    Ricordiamo, infine, che è possibile controllare lo stato del proprio contratto sia nell’area riservata (Self service) del portale di NoiPA che su “Istanze on line”.
     
    La Redazione
     
     
     
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    (1) Nelle Regioni dove, ai sensi dell’art. 3 comma 10 della legge 186/2003, è predisposto il decreto di assegnazione sede e orario di insegnamento, è sufficiente presentarsi a scuola per la sottoscrizione del contratto individuale di lavoro.
     
     
    Snadir – Professione i.r. –  29 agosto 2022, h. 13,00 – aggiornata pagina al 14 settembre 2022 – h.11,30

     

  • Lo Snadir a Possibile: l’insegnamento della religione non è quello che pensate!

    L’im-possibile laicità di Civati dimentica la vera laicità costituzionale

     L’approssimarsi delle elezioni rimette inevitabilmente la politica scolastica tra i temi caldi del confronto elettorale. Cosa buona e giusta, se non si scegliesse ogni volta di far prevalere l’ideologia alla pratica, come dimostra il programma di Possibile, formazione politica di Pippo Civati e Beatrice Brignone, alleato per le elezioni del 25 settembre con Sinistra Italiana e Verdi.
     
    Un programma certamente meritevole per certi aspetti che riguardano la scuola, come l’attenzione verso tematiche a noi molto care come l’inclusione e l’educazione alla diversità e verso i principi di uguaglianza, solidarietà e pari opportunità da garantire in egual misura su tutto il territorio nazionale o ancora l’aumento del salari dei docenti e la diminuzione del numero degli alunni per classe. Un peccato che tale programma si perda proprio nel suo tentativo di aderire a un’ideologia, e “avallando la prospettiva di una scuola pubblica laica”, arrivi a proporre l’eliminazione dell’insegnamento della religione con giustificazioni perlopiù fallaci.
     
    Secondo Possibile, l’insegnamento della religione andrebbe eliminato in quanto insegnamento confessionale ed eventualmente sostituito da un insegnamento non confessionale del fenomeno religioso, declinato nei suoi aspetti storici, sociologici e antropologici, sostenuto da docenti regolarmente selezionati tramite procedure pubbliche. Si dovrebbe inoltre “garantire sempre il diritto di rifiutare l’insegnamento della religione”.
     
    Dunque, chi ha stilato il programma di Possibile probabilmente non frequenta le scuole italiane da almeno un trentennio, poiché la didattica dell’IRC è ai giorni nostri davvero lontana da qualsiasi identità di natura “confessionale”, come erroneamente si continua ad affermare. È invece più vicina di quanto si pensi a un insegnamento di natura antropologico-culturale mirato alla formazione integrale della persona, e riconosciuta nel quadro delle finalità della scuola e dei curricula istituzionali del sistema educativo italiano.
     
    Per chi non lo sapesse, i programmi didattici dell’Irc hanno un’impostazione didattica assimilabile a quella delle discipline umanistiche, con elementi sommamente culturali e a carattere storico, sociologico e antropologico, che rendono l’insegnamento interdisciplinare, trasversale e soprattutto laico. Anche i principi del cattolicesimo sono pensati e guardati in un’ottica storico-culturale, in quanto hanno storicamente influenzato arte, costumi, cultura e vita politica del nostro paese e di moltissimi altri. L’insegnamento, che è sempre facoltativo, è inoltre impartito da insegnanti in possesso di titoli accademici di livello universitario e regolarmente assunti dallo stato a seguito di doppia verifica ecclesiastica e statale. 
     
    Quello che l’ora di religione si propone di essere all’interno della scuola italiana è uno spazio di formazione culturale indispensabile per cogliere aspetti fondamentali della vita e delle tradizioni del nostro Paese e della nostra società che spesso e volentieri ignora il bisogno di significato dei nostri studenti, le domande scomode, i grandi interrogativi sulla complessità del reale.
     
    Capiamo la foga della corsa elettorale e tutte le sue dinamiche, ma a voler semplificare, proponendo un’idea di laicità in contrasto con quella proposta nella nostra Costituzione, si perde sempre qualcosa. E in quel qualcosa ci sono persone che con grande impegno e dedizione svolgono bene la propria professione di docenti per la crescita scolastica dei nostri studenti. 


    Orazio Ruscica, segretario nazionale Snadir


    Snadir – Professione i.r. – 19 agosto 2022 – h.18,15
  • Dl Aiuti, scuola: 8.000 docenti esperti e gli altri tutti sottopagati

     

     
    La denuncia dei sindacati: si trovano i soldi per tutto tranne che per il rinnovo del contratto nazionale
     
     
    Uno su dieci, dopo formazione e selezione. Insegnanti pagati a premi e nemmeno tutti. Il governo (dimissionario) disegna ad agosto l’impianto della scuola nei prossimi anni. 
     
    Il governo trova nuove risorse per finanziare la figura del “docente esperto”, un meccanismo selettivo degli insegnanti che riguarderà solo 8.000 lavoratori all’anno e che la categoria ha già bocciato con lo sciopero generale del 30 maggio scorso. 
     
    La scuola non può andare avanti con 8.000 docenti esperti, dopo un percorso selettivo che dura 9 anni, mentre funziona quotidianamente con centinaia di migliaia di docenti sottopagati – sottolineano i segretari generali di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, Gilda Unams e Snals Confsal.
     
    È evidente che si trovano i soldi per tutto tranne che per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto da oltre 3 anni. Sarebbe invece il momento di dare un segnale forte al mondo della scuola finanziando adeguatamente il rinnovo.
     
    È un fatto acclarato che le retribuzioni medie dei docenti italiani sono troppo basse, sia rispetto a quelle dei colleghi europei, sia rispetto a quelle degli altri lavoratori del pubblico impiego a parità di titolo di studio.
    È intollerabile dunque, che su questo tema la politica continui a far finta di niente.
    La responsabilità, se non c’è il rinnovo, è di tutte le forze politiche, nessuna esclusa.
     
    Grave l’assenza dell’atto di indirizzo per l’Area V e l’erogazione di risorse una tantum per il FUN, con la conseguente diminuzione retributiva insieme a un non adeguato riconoscimento del lavoro della dirigenza scolastica.
     
    La scuola ora merita attenzione. Serve un provvedimento organico, per pensare oggi, la scuola dei prossimi anni. C’è bisogno di investimenti sulle persone per garantire un futuro migliore a questo paese che passa appunto attraverso La scuola.
     
    Per il prossimo 8 settembre abbiamo invitato tutti i partiti politici a confrontarsi con i sindacati del settore scuola per capire le loro reali intenzioni, ma intanto vogliamo una riposta immediata – ribadiscono i segretari generali, Francesco Sinopoli, Ivana Barbacci, Giuseppe D’Aprile, Rino Di Meglio e Elvira Serafini – lo stralcio del provvedimento delle misure che riguardano la scuola, che vanno riportate a materia contrattuale e l’individuazione delle risorse per chiudere il negoziato in atto per il contratto di un milione di persone.

     

     
     
    Fgu/Snadir – Professione i.r. – 5 agosto 2022