Autore: maurizio

  • Ancora una vittoria in Cassazione. Ruscica: si attivi immediatamente la procedura straordinaria

    Un’altra sentenza favorevole dalla Corte di Cassazione per gli insegnanti di Religione cattolica. I giudici della Suprema Corte, due settimane fa, hanno bocciato una sentenza della Corte d’Appello di Venezia del 9 giugno 2020 e rigettato il ricorso del Ministero dell’Istruzione, confermando – semmai ce ne fosse ancora bisogno- che l’utilizzo sistematico dei contratti a tempo determinato, è illegittimo
     
    Nel caso di specie, tre anni fa, la Corte d’Appello veneziana aveva accolto il ricorso del Ministero dell’istruzione, che non riconosceva al docente  ricorrente neppure il risarcimento contro la reiterazione del suo contratto a tempo determinato, nonostante la sentenza favorevole del Giudice di primo grado.  
     
    Lo scorso 16 di marzo, in oltre quattro pagine di dispositivo, i giudici della Corte di Cassazione hanno riconosciute le ragioni di legittimità dell’azione intrapresa dall’insegnante, accogliendone il primo motivo del suo ricorso che era stato bocciato in Corte d’Appello, assorbendone il secondo e rinviando adesso alla Corte d’Appello di Venezia le spese del giudizio e l’adeguamento della sentenza ai principi di diritto esposti dalla Cassazione.
     
    “Un’altra vittoria in Cassazione – dice Orazio Ruscica, segretario nazionale dello Snadir e presidente della Fgu – con questa sentenza della Suprema Corte, siamo a quota 17 e siccome io non sono scaramantico e, semmai lo fossi, il 17 mi porta pure fortuna, dico che questa è solo un’altra tappa di un percorso positivo fatto solo di vittorie. La Magistratura conferma che il precariato va cancellato ed è indispensabile arrivare al più presto alla procedura straordinaria, dando agli insegnanti di Religione cattolica la dignità dell’assunzione a tempo indeterminato”.
     
     
     Per informazioni su questa tipologia di ricorso, puoi scrivere l’indirizzo email dedicato ricorsi@snadir.it
     
     
    Snadir – Professione i.r. – 29 marzo 2023 – h.18,30
  • Prosegue l’impegno dei sindacati per una piena valorizzazione del lavoro di tutti i profili professionali che agiscono nella comunità scolastica

    Comunicato unitario di Federazione Gilda-Unams, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola RUA, Snals Confsal

     
    L’Atto di indirizzo integrativo per il CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca è stato al centro dell’incontro del 23 marzo 2023 all’ARAN fra l’Agenzia e le Organizzazioni Sindacali.
     
    Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola RUA, Snals Confsal e Federazione Gilda Unams in una prima ricognizione delle risorse disponibili per la trattativa si sono espresse nell’intento comune di trovare, nell’ambito di tali risorse, i giusti ed equilibrati riconoscimenti per tutte le categorie del personale della scuola, docenti, personale educativo, personale ATA.
     
    A tal fine e con tale obiettivo, all’incontro di ieri ne dovranno seguire altri nei quali giungere a una definitiva chiusura della parte economica che tenga debitamente conto, come già detto, delle legittime aspettative di tutto il personale della scuola.
     
    L’impegno delle organizzazioni sindacali prosegue ora in un contesto che, grazie all’intesa del 10 novembre scorso, vede riconsegnate pienamente alla contrattazione risorse la cui finalizzazione era in origine condizionata da vincoli legislativi.
     
    Resta in ogni caso la necessità, in prospettiva, di un più deciso cambio di rotta rispetto all’esiguità degli stanziamenti disponibili per il rinnovo del contratto 2019/2021, per riprendere già dal successivo rinnovo il cammino verso una giusta valorizzazione del lavoro nella scuola, non più rinviabile e che consideriamo doverosa per tutti i profili operanti all’interno della comunità scolastica, in un quadro di unitarietà che ne rafforza e ne qualifica la rappresentanza.
     




    Fgu/Snadir – Professione i.r. – 24 marzo 2023
  • Adesso siamo a 16…to be continued!

    Sedicesima sentenza favorevole dalla Cassazione.
    “Ormai è un florilegio di atti giudiziari che confermano la bontà e la valenza dei nostri ricorsi. Il bello è che non è finita”, dice Orazio Ruscica, segretario nazionale Snadir e presidente della Fgu
     
    Sedici sentenze favorevoli per i nostri insegnanti e sedici ricorsi ministeriali rigettati. Le due più recenti -entrambi datate 22 marzo- confermano ancora una volta che in sede diCorte di Cassazione, si continua a ribadire il principio secondo cui all’Amministrazione scolastica, non è più consentita la reiterazione dei contratti a tempo determinato dei docenti di Religione. Queste ultime due -ultime sì ma solo in ordine di tempo – da un lato altro non fanno che ribadire come per i Giudici dell’Alta Corte c’è solo una linea giurisprudenziale favorevole agli insegnanti di religione e dall’altro, suonano a condanna del MIM, il ministero dell’Istruzione e del merito, costretto all’ennesimo e importante risarcimento del danno, al pagamento delle spese del giudizio di legittimità, oltre alle spese per competenze professionali e spese generali – 15% -. Il ministero, era ricorso contro una sentenza della Corte d’Appello di Ancona del luglio 2018 e contro un’altra della Corte d’Appello di Catanzaro del marzo 2019, che avevano dato ragione allo Snadir e ai suoi insegnanti di Religione cattolica.
     
    Per Orazio Ruscica, segretario nazionale dello Snadir e presidente della Federazione Gilda-Unams “queste ultime due sentenze, vanno ad aggiungersi ad altre quattordici dello stesso tenore emesse nelle ultime settimane e ne precedono altre che arriveranno quasi a cadenza settimanale. Tutto ciò, dimostra che non si deve perdere adesso altro tempo per indire la Procedura straordinaria e sbloccare così uno stallo contro cui si esprimono, in maniera sistematica, i Giudici dalla Cassazione. È abuso reiterare un contratto a tempo determinato, oltre i 36 mesi. Abuso che va definitivamente sanato con l’indizione del concorso e/o procedura straordinaria, per procedere alle assunzioni a tempo indeterminato”.
     
     
     Per informazioni su questa tipologia di ricorso, puoi scrivere l’indirizzo email dedicato ricorsi@snadir.it
     
     
    Snadir – Professione i.r. – 22 marzo 2023 – h.19,00